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ENERALITÀ SUL CAPITALE DI RISCHIO

Con capitale di rischio si intende l’investimento di risorse

Cosa si intente con Capitale di Rischio?

di tipo finanziario (sottoforma di titoli azionari oppure obbligazioni) in aziende aventi un progetto

di business interessante e con un potenziale di sviluppo su cui i finanziatori/investitori decidono di

puntare e di spendere le proprie risorse.

Dopo che un’azienda X ha presentato il proprio business plan ad un potenziale finanziatore o anche

ad una società finanziaria, il finanziatore/investitore può decidere di investire le sue disponibilità di

risorse economiche nell’attività di business (in base a quanto crede nel progetto), oppure investire in

competenze professionali, materiali e strumentazioni, tecniche operative (aventi anch’essi un valore

L’ipotetico finanziatore, infatti, può decidere di mettere

economico, in quanto produttori di reddito).

a disposizione dell’azienda degli impianti di lavoro, delle strumentazioni professionali, dei locali in

cui svolgere l’attività, dei brevetti e delle competenze necessarie alla buona riuscita del business.

Parlando di capitale di rischio, sia che si tratta di risorse finanziarie sia di risorse di tipo materiale o

intellettuale, si può parlare di VENTURE CAPITAL e di PRIVATE EQUITY. Nonostante i due

termini vengano spesso usati erroneamente in modo indistinto in campo economico-aziendale, essi

hanno due sfumature di significato ben diverse, in quanto si riferiscono a due forme di investimento

in capitale di rischio ben diverse. Il Venture Capital consiste nel finanziamento di capitale di rischio

per l’avviamento di nuove imprese con progetti di business molto innovativi, sicuri e profittevoli. Il

invece, rappresenta l’investimento di capitale di rischio in qualsiasi attività altra che

Private Equity,

viene realizzata pro-tempore durante il ciclo di vita aziendale, ovvero attività di business successive

a quella iniziale. In base a quale proposito viene investito il capitale di rischio, quindi, si può parlare

di venture capitalist oppure di private equity investor.

Lo scopo degli investitori (a prescindere dal tipo di investimento) è ottenere la massimizzazione del

ovvero quell’indicatore che permette di quantificare il profitto in

cd. ROI (Return On Investment),

base a quanto si è investito. Ogni azienda che possiede una elevata percentuale di capitale formato

di investimenti da parte di terzi, deve cercare di massimizzare i profitti attraverso il business e deve

garantire agli investitori una certa percentuale di guadagno sul capitale investito (un ritorno per così

sull’investimento, il

dire). Per questa ragione, per fare in modo di avere un ritorno più alto possibile

potenziale finanziatore deve creare valore all’interno dell’azienda. Quando si tratta di investire in un

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iniziato, un investitore deve valutare bene l’idea di usare le sue risorse. Si devono

business appena

sempre tenere in considerazione numerosi fattori, come le prospettive di affermazione e di crescita

il livello di profitti, l’eventualità di fare evolvere il prodotto e di venderlo a svariati

del business,

target di mercato, poter approdare in mercati esteri o produtti altri prodotti o linee di prodotto legate

fra loro. Quando si tratta di una nuova impresa, l’investitore fa una vera e propria scommessa.

Il contrario avviene quando un’impresa è già affermata e molto conosciuta. Di norma, un investitore

che decide di mettere le proprie risorse a disposizione di un’impresa che ha già dei business attivi,

deve valutare il prestigio dell’impresa nel mercato, il livello di reddito degli ultimi anni, la qualità

dei rapporti con gli altri investitori, il livello di ROI prodotto, e così via discorrendo.

Investendo il proprio capitale, l’investitore diventa socio e può chiedere all’azienda o ai manager di

partecipare alle decisioni strategiche, di essere presente ai breafing aziendali, di poter instituire dei

rapporti pacifici e professionali con l’imprenditore. In questo modo si viene a creare una diretta

collaborazione tra l’imprenditore e gli investitori.

Affinché si possa avere una maggiore trasparenza in azienda, l’investitore concede all’imprenditore

di usare il proprio capitale investito nell’attività economia, ma in azienda si deve creare trasparenza

di comunicazione, si deve professionalizzare il management e devono essere usati in modo efficace

i sistemi di misurazione e controllo delle performance, presentare dei report periodici sulle attività.

L’impresa a questo punto deve ripartire i capitali di cui dispone, realizzando documenti contabili ad

aziendale.

hoc, efficienti e dunzionali, che permettano di far dei controlli sull’operato

Rispetto ad un investimento tradizionale, l’investimento in capitale di rischio dà molti vantaggi alle

imprese in termini di durata, scadenze, flessibilità, remunerazione e coinvolgimento. L’investimento

in capitale di rischio, infatti, non ha una vera e propria durata nel tempo. Si tratta di un investimento

a lungo termine nell’attività imprenditoriale e nell’idea di business proposta. Al contrario qualsiasi

forma altra di investimento sarebbe di breve durata e si dovrebbe restituire il capitale entro una certa

scadenza (il capitale di rischio no). L’investitore in questo caso diventa socio, nell’altro caso no. Il

rimborso e le entrate avvengono non appena ci saranno i primi risultati del business.

Prima di presentare il BP ad una società di finanziamento e richiedere del capitale di rischio, si deve

svolgere un’indagine interna per capire se il capitale proprio è sufficiente per svolgere l’attività di

In particolare, l’indagine interna serve per capire se ci sono degli sprechi di risorse o se il

business.

capitale viene usato in modo corretto (si ottempera a ciò osservando i documenti contabili, i flussi

di cassa, il rispetto delle scadenze di pagamento, accurati acquisti ed investimenti, ecc).

I bilanci preventivi e le proiezioni forniscono uno specchietto sulle attività dell’azienda e forniscono

una chiave di lettura al suo operato, permettendo di quantificare il capitale necessario. Nel caso di

imprenditoriale, l’ammontare del capitale di partenza è sempre minimo. Pertanto

una nuova attività

le aziende necessitano di ulteriore capitale proveniente da fonti di finanziamento: si può parlare di

quando si investe in un’idea di impresa o di business, quando ancora l’organismo non

seed capital, quando l’impresa è già stata

esiste ancora o non è stato ancora costituito. Si parla invece di start-up,

avviata, ma si tratta comunque di una nuova attività di business (in entrambi i casi è necessario del

da investire nella crescita dell’azienda).

capitale di rischio

Affinché un finanziatore possa decidere di investire in un’attività imprenditoriale, è opportuno far

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vedere un BP credibile e forte, senza contraddizioni o dubbi. È necessario che da esso emerga che il

soggetto imprenditore abbia cognizione e conoscenza del business che vuole avviare (dimostrando

di aver maturato una certa esperienza nel settore e di aver determinate know how di settore).

L’imprenditore deve dimostrare di avere capacità di leadership, mostrandosi leale, aperto al dialogo

e trasparente nei confronti degli investitori e dei terzi. Quando parliamo di acquisizioni di impresa,

gli investitori devono essere informati chiaramente sulla prosecuzione dei business e sulle politiche

adottate dai nuovi imprenditori. Il finanziatore, in caso di FAMILY OR EMPLOYEE BUY OUT

può richiedere un bilancio storico, un business plan o ancora un racapitulatif (resoconto) del futuro

aziendale. 16

BUSINESS PLANNING E CONTROLLO STRATEGICO

Esame da 6 Cfu Prof. Di Toma

Cosa si intende con strategia? Come si costruisce una strategia di

business aziendale? Quali tipi di strategia esistono? Cosa sono gli

obiettivi strategici? Come si controlla in azienda il rispetto della

strategia? Cosa sono i sistemi di misurazione e di controllo delle

performance? Quando un’azienda ha delle ottime performance?

C S B S

REARE UNA TRATEGIA DI USINESS DI UCCESSO

9. Le basi di una strategia di successo

In azienda la base del successo è costituita dalla creazione di una solida strategia, che guiderà tutta

l’attività economica, e dall’utilizzo di efficienti sistemi di controllo e di performance. Senza creare

monitorare in modo efficiente l’operato aziendale ed

una buona strategia di business non è possibile

ottenere risultati soddisfacenti per l’imprenditore, per il management e per investitori ed azionisti.

Quindi per garantire un’ottima riuscita di quanto l’impresa ha dichiarato nel business plan si deve

munire di una STRATEGIA GESTIONALE e di SISTEMI DI MISURAZIONE E CONTROLLO

DELLE PERFORMANCE. In primis, però, è fondamentale stabilire la strategia. Senza una strategia

d’azienda non si possono neppure predisporre i sistemi di controllo delle performance.

aziendale, cosa si intende con la parola “strategia”?

In economia Quante tipologie strategiche si

conoscono che abbiano a che fare con la dimensione imprenditoriale? La parola strategia si può

usare in moltissimi modi differenti e generalmente si intende un insieme di linee guida organizzate

in un piano per raggiungere un obiettivo o uno scopo.

Se pensiamo un attimo alla sfera aziendale, si possono distinguere due principali tipi di strategia: da

e dall’altro

un lato possiamo parlare di strategia di corporate di strategia di business. Quando ci si

si intende parlare delle modalità con cui un’azienda entra nel

riferisce alla strategia di corporate

come l’azienda si inserisce negli affari? In che settore si inserisce? Come utilizzerà le sue

mercato:

risorse? Cosa deciderà di produrre? Un esempio di strategia di corporate potrebbe essere: vendere

automobili di lusso, abiti alla moda, inserirsi nel mercato dei prodotti biologici e salutari e così via

in cui l’azienda

discorrendo. La strategia di corporate indica le modalità decide di collocare le sue

risorse all’interno di uno o più mercati.

indica come l’azienda decide di competere nel del mercato, tramite

La strategia di business, invece,

l’adozione di specifiche tecniche di marketing o pubblicità, politiche di prezzo, rappresentazione di

una cultura o di uno stile di vita, innovazione e tecnologia, livello di personalizzazione del prodotto

e così via. Le strategie competitive di business possono essere davvero infinite e possono scaturire

dalle capacità manager

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
31 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher claudio.2110 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Business Planning e Controllo Strategico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Di Toma Paolo.