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Le condizioni di produzione

Il complessivo insieme delle condizioni di produzione include ogni elemento di circostanza che direttamente o indirettamente contribuisce a rendere possibile, a facilitare od ostacolare, la produzione economica d'impresa. Nelle combinazioni produttive dell'interesse entrano fattori del tipo:
  • Le materie prime, i componenti e i servizi acquistati presso altre aziende
  • gli immobili, impianti e attrezzature
  • il lavoro operativo, direttivo e di governo economico
  • La terra, (che però ha significato differente per le aziende agricole, estrattive manifatturiere e di servizi).
  • i beni pubblici
  • i beni liberi.
Le condizioni primarie di produzione sono definite secondo un duplice criterio:
  1. si tratta di condizione di produzione fondamentali per ogni impresa,
  2. sono condizioni la cui natura e la cui modalità di apporto all'impresa sono tali da suscitare nelle persone che le conferiscono interessi economici primari nei confronti dell'impresa.

Le due condizioni primarie di produzione sono: il lavoro e il capitale risparmio. Il lavoro, di ogni specie (operativo, direttivo, di governo economico), è prestato dalle persone che dedicano in modo continuativo il loro tempo all'impresa, come il lavoratore dipendente. Il capitale risparmio, conferito a titolo di rischio, è denominato anche capitale proprio. Queste due condizioni primarie di produzione compongono il soggetto economico di impresa e hanno il diritto-dovere di governare l'impresa stessa.

Le persone e i gruppi di persone: pag. 241. 2. 1. La persona umana e l'"homo oeconomicus": consiste nel richiamare il concetto di "homo oeconomicus" contrapponendola al concetto più ampio di persona umana. Tradizionalmente, per oltre due secoli, le scienze economiche hanno rappresentato l'essenza economica della persona umana, usando l'immagine dell'"homo oeconomicus".

Quale soggetto autonomo ed egoista, orientato esclusivamente alla massimizzazione dei propri redditi e della propria ricchezza, sempre in grado di valutare razionalmente le proprie scelte; l'orientamento alla massimizzazione della propria ricchezza è mitigato solo dall'aspirazione al tempo libero utile, per godere della ricchezza accumulata. Le moderne ricerche economiche tendono dunque ad adottare visioni più articolate che comportano teorie più complesse e più difficili da formalizzare, ma che in compenso corrispondono meglio agli obiettivi interpretativi e propositivi delle scienze economiche.

In questo testo di economia aziendale il centro di attenzione è dato dalla persona nella sua totalità. Le relative ipotesi fondamentali sono:

  1. la persona svolge l'attività economica non come fine ma come mezzo per realizzare i fini di persona.
  2. le persone sono membri di gruppi, di istituti, di collettività, in generale di società.

umane.

C) le persone e i gruppi di persone compiono le loro scelte economiche secondo razionalità che però è sempre limitata;

D) le persone umane, se poste ad operare in contesti retti secondo giustizia, condividono i valori della solidarietà, della lealtà e del progresso.

1.2.2 Il principio di massimizzazione del benessere individuale: pag. 25

Adottare una visione ampia della persona umana significa sviluppare un'analisi economica più compiuta, che tenga conto della storia delle persone e dei gruppi, delle interazioni sociali.

Le persone agiscono in modo tale da massimizzare il proprio benessere individuale (che non è solo benessere materiale) il loro comportamento è previdente e coerente nel tempo, poiché esse fanno del loro meglio per prevedere le conseguenze incerte delle loro azioni.

Le azioni delle persone sono soggetti a vincoli di reddito, di tempo, di memoria e di capacità analitiche, nonché di altri limiti.

connessi alladisponibilità di risorse e opportunità, economiche e non economiche. Le scelte delle persone sono influenzate dalle loro preferenze. Le preferenze sono influenzate da: A) i bisogni umani fondamentali (biologici) di cibo, bevande, protezione dalle intemperie, divertimento; B) le caratteristiche dei beni e le esperienze fruibili in un certo momento. C) il capitale personale, ossia le esperienze personali passate inclusi i consumi passati, le abitudini e le dipendenze individuali; D) il capitale sociale ossia i comportamenti delle persone che compongono la rete di conoscenze e di controllo sociale della persona, incluso il insieme di valori e di regole denominabile cultura. Nelle economie evolute, le scelte personali sono sempre meno influenzate dai bisogni umani fondamentali, mentre il capitale umano complessivo (l'insieme del capitale personale e del capitale sociale) svolge un ruolo crescente; ciò vale anche le scelte che hanno per oggetto beni, quali il cibo o.necessarie per valutare le alternative e prendere una decisione informata;* il soggetto è in grado di valutare in modo oggettivo le alternative e dieffettuare un calcolo razionale dei costi e dei benefici associati a ciascunaalternativa;* il soggetto è in grado di prendere una decisione ottimale, cioè di sceglierala migliore alternativa in base ai suoi obiettivi e alle informazioni disponibili.Il modello di razionalità limitata, invece, parte dal presupposto che lepersone non siano in grado di valutare tutte le alternative disponibili e dieffettuare un calcolo razionale dei costi e dei benefici associati a ciascunaalternativa. Invece, le persone tendono a semplificare il processo decisionale,utilizzando eccessivamente e in modo selettivo le informazioni disponibili, ebasandosi su euristiche e regole approssimative. Questo modello riconosce chele persone sono limitate nella loro capacità di elaborare informazioni e di prendere decisioni ottimali, e che spesso si affidano a strategie di decisione più semplici e meno accurate.Il modello delle scelte a più attori nei contesti organizzati, sempre secondo larazionalità limitata, si riferisce alle decisioni prese all'interno di un contestoorganizzativo, in cui più attori sono coinvolti nel processo decisionale. Inquesto caso, le decisioni sono influenzate da molteplici fattori, come le relazioniinterpersonali, le dinamiche di potere e le regole organizzative. Anche in questocaso, le persone tendono a semplificare il processo decisionale e a basarsi su euristiche e regole approssimative, piuttosto che adottare un approccio di razionalità assoluta.

relative alle possibile scelte alternative;

  • sono perfettamente conosciuti tutti possibili futuri "Stati del mondo"
  • tutte le alternative sono confrontabili simultaneamente
  • il decisore è unico ed isolato
  • La persona sceglie l'alternativa migliore.

L'osservazione della realtà ci mostra che tutte le ipotesi precedenti si realizzano solo parzialmente. Le informazioni sono disponibili solo in parte, sempre con qualche ritardo e la loro visione comporta costi; a nessuno è dato di conoscere completamente il futuro. Sempre si presentano problemi di incommensurabilità tra le alternative. Sempre il decisore è parte di qualche società umana e deve tenere conto anche delle preferenze di altre persone. In definitiva le persone scelgono secondo razionalità; ma la loro razionalità non è razionalità perfetta; è razionalità limitata.

Herbert Simon, ha elaborato il concetto di razionalità limitata.

Il modello proposto per la rappresentazione dei processi decisionali umani prevede che le decisioni derivino da processi interattivi. Secondo questo modello, la scelta finale è "soddisfacente". Schematicamente:

  1. Il decisore parte da un certo insieme di attese iniziali;
  2. Una prima ricerca esplorativa porta ad individuare qualche possibile soluzione;
  3. Il decisore esamina e valuta una prima possibile soluzione;
  4. In entrambi i casi avviene un aggiustamento delle attese;
  5. Il decisore esamina altre possibili soluzioni confrontandole questa volta con le attese che via via si modificano in base agli esiti della ricerca;
  6. Il decisore continua in questo processo: le alternative vengono valutate una ad una in sequenza; le attese si modificano in funzione degli esiti delle analisi;
  7. Ad un certo punto il soggetto sceglie; sceglie quando stanno per scadere i tempi, quando la ricerca sta diventando troppo costosa, quando le ultime valutazioni non danno più luogo a ulteriori modifiche delle attese.

scoperte positive, quando una delle soluzione è compatibile (soddisfacente) rispetto alle attese che si sono via adattate. In questo modello il problema, le soluzione e le attese si intersecano in un processo di apprendimento. Tutto questo non significa che il processo decisionale non sia razionale; il processo e la scelta finale sono razionali, ma la razionalità è limitata, non assoluta.

1.2.4. I gruppi sociali, le norme e i ruoli: pag. 29

Per il perseguimento dei loro fini, le persone umane interagiscono tra di loro sia occasionalmente sia in forme relativamente stabili. L'azione, individuale integrata nell'ambito di società umane produce benefici individuali e benefici collettivi di vari ordini. L'attività economica deve essere analizzata anche come attività di persone membri di società umane e non solo come attività di singoli individui isolati.

Le società umane sono di natura molto varia e sono

analizzabile in molteplici aspetti; qui concentriamo la nostra attenzione sui gruppi sociali. Il gruppo sociale (gruppo) è un insieme di persone aventi seguenti caratteristiche: a) è composto da un piccolo numero di componenti da tre a sette persone b) si forma spontaneamente tra persone che, per vari condizionamenti organizzativi e logistiche, si trovano ad interagire tra loro c) è composto da persone che condividono i valori di fondo d) è orientato al perseguimento di un obiettivo comune a tutti i membri e) ha una propria struttura sociale interna f) sviluppa regole di comportamento denominate norme che tutti i membri del gruppo devono rispettare g) è coeso e permane nel tempo, che si analizza un sostanziale equilibrio, tra ciò che ogni membro fornisce al gruppo e ciò che ognuno ottiene dal gruppo h) decade se si scioglie quando si rompe l'equilibrio di cui al punto precedente. Al centro di un gruppo sociale sta dunque una fitta rete di scambi che fanno.

Fluire tra i membri del gruppo oggetti molto vari: lavoro, affetti, beni, prestigio, protezione, potere, stima, divertimento, eccetera.

Un gruppo sociale deve avere un lider che lo guidi, una debole leadership porta inevitabilmente al declino del gruppo.

Quando una persona fa parte di un gruppo, il suo comportamento è fortemente influenzato da tale appartenenza; la persona infatti diventa il centro di un sistema di attese di comportamento da parte di altri soggetti; si forma il ruolo.

Il ruolo è il sistema delle attese di comportamento che convergono su una persona che occupa una certa posizione in un certo gruppo. Un gruppo è in equilibrio se i vari ruoli sono coerenti e complementari. Se le attese sono tra loro incoerenti o incompatibili si originano tensioni e conflitti.

Dettagli
Publisher
A.A. 2005-2006
39 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Non --.