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Estratto del documento

Sindrome coronarica acuta

Restringimento progressivo secondario a aterosclerosi

Angina stabile

Occlusione improvvisa

Lesione ischemica con trombo

Caratteristiche cliniche:

Variabili (instabile)

Infarto miocardico

Danno miocardico

Mini infarto

Alterazioni biochimiche del ridotto apporto di ossigeno

EVENTI CONSEGUENZA:

Difetto di ATP

Ioni energetico squilibrio

Alterazioni metaboliche

Compensometabolico

Danno reversibile

Danno di macromolecole

Irreversibile membrana proteine, enzimi

Morte cellulare

CRITERI DIAGNOSTICI DELL'INFARTO MIOCARDICO (OMS):

La diagnosi richiede la presenza di almeno 2 dei seguenti criteri:

Dolore toracico prolungato

Alterazioni dell'ECG (onda Q e tratto S-T)

Aumento e caduta degli enzimi cardiaci

PRINCIPALI ENZIMI e PROTEINE DEL TESSUTO MUSCOLARE CARDIACO:

Creatina chinasi (ck, 80 kDa)

Isoenzimi ck1, ck2, ck3 (BB, MB, MM)

Elettroforesi, attività (ck tot, ckmb), massa (ckmb)

Isoforme (3 isoforme ck3 e 2 isoforme ck2) solo elettroforesi

• ASPARTATO AMINOTRASFERASI (AST, 93 kDa)

• LATTATO DEIDROGENASI (LDH, 140 kDa)

– Isoenzimi per combinazione delle 4 subunità (H/M)

• MIOGLOBINA (MYO,18 kDa)– presente in tutti i tessuti muscolari

• TROPONINE– Esistono due forme cardiache: cTnI e cTnT che pesano rispettivamente 23kDa e 30kDa

Curve di comparsa dei marcatori storici della necrosi del miocardio

10 ck totale AST LDH

9 a iriferimento

8 rispetto 7

6 5 incremento

4 di 3

2 valori

10 0 6 12 18 24 36 48 72 96 144 288 tempo (ore)

Curve di comparsa dei marcatori precoci e tardivi della necrosi del miocardio

60 ckmb massa myo cTnI cTnT

50 a iriferimento

40 rispetto 30

20 incremento

10 valori

100 0 3 6 12 18 24 36 48 72 96 144 288 tempo (ore)

Sensibilità diagnostica dei marcatori dell’infarto del miocardio

Sensibilità = 50% Sensibilità = 100%

ore ore

Mioglobina 3 6

Troponina I 4 10

Troponina T 4 10

Ck-mb massa 4 10

Ck-mb isoforme 3 6

Ck-mb

Attività 5 12Ck totale 4,5 12

Raccomandazioni per la diagnosi di laboratorio dell'infarto del miocardio:

  • Si raccomanda l'uso di routine di uno dei 2 marcatori precoci:
    • Mioglobina (v.r. 18-60 mg/L)
    • Ck-mb massa (v.r. < 6 mg/L)
  • In aggiunta, una delle 2 troponine:
    • cTnI (v.r. < 0,3 mg/L)
    • cTnT (v.r. < 0,1 mg/L)

Lo schema rappresenta inoltre:

  • Una valida documentazione biochimica dell'infarto
  • Permette il rilevamento di un possibile reinfarto

Valutazione di laboratorio della terapia trombolitica:

  • La mioglobina può essere utilizzata per valutare la riperfusione coronarica basale
  • In caso di riperfusione, il picco della Myo è più precoce rispetto ad altri marcatori
  • Indice di riperfusione = rapporto Myo post-infusione/Myo basale
  • Se il rapporto dopo 1 ora dal termine dell'infusione (T2/T0) è > 5, depone per il

Successo della trombolisi T0 T1 T2 T3 T4ore

Troponine e valutazione del rischio di mortalità in pazienti affetti da sindrome coronarica acuta

  • Elevate concentrazioni delle troponine cardiache in pazienti con CHD correlano con il rischio di mortalità a breve termine dopo l'inizio dell'angina instabile o infarto non Q
  • 0-0,4 0,4-1,0 1,0-2,0 2,0-5,0 5,0-9,0 > 9 troponina - I (ug/L)

GDS ANMCO-SiBioC-SIMeL 'Marcatori di Lesione Miocardica' Questionario/Inchiesta UTIC sui criteri diagnostici per IMA

Numero totale risposte ricevute: 303 su 355137 centri

Nord (45.2%)

Centro 65 centri (21.5%)

Sud & Isole 101 centri (33.3%)

Questionario sull'Impiego dei Marcatori di Danno Miocardico nelle UTIC

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
16 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biochimica Clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Corso Gateano.