Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Convivio di Dante Alighieri Pag. 1 Convivio di Dante Alighieri Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Convivio di Dante Alighieri Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL SECONDO TRATTATO-> qui il poeta traccia uno schema dei

diversi SENSI delle scritture ispirato alla Scrittura Sacra->

essi sono:

LETTERALE-> nella scrittura esso ha valore storico, mentre

in quello dei poeti è la BELLA FAVOLA;

ALLEGORICO-> nella scrittura sacra ha valore PROFETICO,

nei poeti è la verità che si nasconde sotto la bella favola;

MORALE-> nei due tipi di scritture da insegnamenti relativi

alla vita terrena

ANAGOGICO-> è proprio della sacra scrittura e da

insegnamenti relativi alla vita eterna

a questo punto il poeta si dedica al commento della prima

canzone divisa in 3 parti:

1 invocazione agli angeli motori del terzo cielo;

2 descrizione di una battaglia di pensieri(Beatrice e la bella

donna);

3 congedo

a primo impatto sembra di trovarsi di fronte ad una lirica

amorosa-> il poeta è afflitto per la morte di Beatrice,

tuttavia appare un pensiero nuovo che spinge il poeta a

fissarsi su un'altra donna-> si ha la netta impressione che il

nuovo amore prevalga sul vecchio

tuttavia ci sono 2 indizi che ci suggeriscono che la canzone

sia allegorica:

1 al verso 47 Dante ci dice che una delle proprietà della

donna è la GRANDEZZA-> qualità del tutto inconsueta per la

donna amata;

2 nel congedo il poeta dichiara che il senso della canzone è

tanto oscuro che pochissimi lo intenderanno(dunque non può

essere il senso letterale perchè questo non è oscuro)

la donna è la FILOSOFIA e lo è sempre stata anche quando

Dante parlava di bella donna nella vita nova-> per avere un

sollievo dalla morte di beatrice, dante studia 2 libri

dell'antichità il DE CONSOLATIONE PHILOSOPHIAE di Boezio

in cui la filosofia conforta lo scrittore prigioniero e

perseguitato e il DE AMICITIA di Cicerone dove Lelio parla

della morte dell'amico Scipione

ecco che, in base all'interpretazione allegorica, i cieli sono le

SCIENZE con le quali hanno corrispondenze-> ad es proprio il

terzo cielo VENERE è la RETORICA perchè come essa

possiede la doppia apparenza( venere giorno/notte, retorica

orazione/epistola)

IL TERZO TRATTATO-> qui il poeta approfondisce la nozione

di AMORE commentando la seconda canzone-> l'amore qui

si configura come amore per la virtù e per la verità

il termine filosofia indica amore per il sapere-> la sapienza è

prima in Dio e poi negli angeli-> negli uomini, invece,

siccome questi sono provvisti anche del corpo(materia

corruttibile), la sapienza è limitata alla rappresentazione

sensibile ma allora: il desiderio naturale di conoscenza insito

nell'uomo può trovare soddisfazione nella vita terrena?

FILOSOFIA-> sì! -> è infatti impossibile che la Natura abbia

collocato nell'uomo un desiderio destinato a restare

insoddisfatto;

TEOLOGIA-> no!-> tommaso dice: proprio poichè la natura

non può aver ecc , bisogna ammettere che l'anima umana

soddisferà il desiderio di sapienza dopo la morte con la

visione di DIO;

DANTE-> crea un compromesso-> l'uomo finchè vivrà sulla

terra, avrà un desiderio di conoscenza proporzionato alle sue

capacità raggiungendo perfettamente la felicità terrena->

nel passaggio ad anima beata saranno accresciuti sia la sua

capacità che il suo desiderio di conoscenza: ecco che

raggiungerà la felicità eterna

nella COMMEDIA il poeta arriva alla concezione della teologia

IL QUARTO TRATTATO-> esso funge da commento alla terza

canzone che si occupa di una questione etica: la NOBILTà->

Dante afferma che ci sono 2 definizioni di nobiltà:

1 l'ANTICA RICCHEZZA ed i BEI

COSTUMI(ricchezza,bellezza,giovinezza);

2 solo l'antica ricchezza(nobiltà di stirpe)-> siccome è

l'opinione presente presso il volgo e secondo la massima

aristotelica "ciò in cui tutti concordano non può essere falso"

questa è vista come vera

il poeta premette che: il MONARCA è il garante della pace e

quindi il suo compito è necessario alla felicità della specie

umana

dunque tornando alla nobiltà-> nella materia della nobiltà di

sangue, non si è soggetti ad autorità imperiale che invece

interviene solo sulle azioni per cui siamo giudicati buoni o

rei-> ecco che le ricchezze ignobili di per sè, non possono

generare nobiltà perchè non dipendono dalla volontà dunque

definizione di Dante-> la nobiltà è una qualità che da dio alle

singole anime e si esplica nell'esercizio della virtù-> Dante

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher RickP00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Inglese Giorgio.