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Il significato poetico e allegorico dell'opera
Apparantemente la Vita nuova è il semplice racconto della vicenda amorosa che lega Dante a Beatrice, anche se ovviamente la narrazione è molto lontana dagli standard moderni e priva di molti riferimenti oggettivi, per cui ad esempio la città di Firenze non è mai nominata direttamente e gli stessi personaggi sono indicati per lo più attraverso perifrasi, mentre quasi nessuna azione viene propriamente descritta ma tutto è analizzato attraverso gli effetti che il sentimento amoroso provoca in Dante. Lo Stilnovo è certo l'esperienza nella quale maturano molte delle liriche contenute nel "libello", anche se la poesia di Dante attraversa una prima fase che ricalca lo schema del "servizio d'amore" e della "loda" alla donna amata (secondo i dettami dell'amor cortese e della lirica provenzale), per poi passare a una fase successiva in cui la felicità del
poeta è riposta nelle stesse parole con cui loda Beatrice senza attendere più alcun riconoscimento da parte sua (le cosiddette "nove rime", secondo la definizione data dall'autore stesso in Purgatorio, XXIV). Nella fase delle "nove rime" l'amore per Beatrice assume contorni mistici, specie nel sonetto più famoso dell'opera Tanto gentile e tanto onesta pare, per cui si ha quasi un superamento dello Stilnovo inteso come semplice lode della bellezza della donna-angelo e l'amata diventa davvero tramite tra uomo e Dio, con una spiritualizzazione del sentimento che è decisamente accentuata rispetto alle liriche classiche della scuola. La trasfigurazione di Beatrice si completa dopo la sua morte, quando la donna cessa di essere l'oggetto del desiderio dell'amore del poeta e diventa oggetto di venerazione religiosa, mostrata nello splendore del Paradiso e talmente elevata da non poter essere neppure descritta pienamente, motivo.che Dante riprende almeno in parte dalla poesia dell'amico Cavalcanti. La trasfigurazione di Beatrice è il vero tema al centro del "libello" ed è evidente che la donna amata da Dante diventa qualcosa di più della semplice donna-angelo già cantata dagli Stilnovisti come tramite tra cielo e terra, poiché essa assume significati cristologici che a più riprese vengono sottolineati nella narrazione e che fanno dell'opera un'esperienza più matura, che in un certo qual modo va addirittura oltre lo Stilnovo: la trasformazione si opera già nella fase delle "nove rime", quando Dante ha ormai superato la concezione della poesia come "servizio amoroso" in cambio del quale attende il "saluto" quale riconoscimento, poiché Beatrice è colei che dà beatitudine col semplice nominarla, oggetto più di venerazione mistica che di amore; la sua morte opera una metamorfosi ancorpiù etta, anche perchè l'evento luttuoso è ampiamentepreannunciato nel corso della narrazione ed esplicitamente paragonato allamorte di Cristo, specie nel capitolo XXIII in cui Dante, colto da una grave malattia,sogna la morte dell'amata e vede il sole oscurarsi, uccelli che cadono morti dalcielo e terremoti, tutti segni con cui nei Vangeli si annuncia la morte di Gesù sullacroce.
Si aggiunga che nel cap. XXIV Dante ha una specie di visione in cui Beatrice èaccompagnata e preceduta da Giovanna, la donna amata da Cavalcanti e indictacol senhal "primavera", la quale è esplicitamente paragonata a S. GiovanniBattista che nel Vangelo precede e annuncia la venuta di Cristo.
L'identificazione Beatrice-Cristo precede la trasfigurazione allegorica della donnanella Commedia, in cui sarà figura della teologia che guida Dante alla salvezza,mentre il suo arrivo nell'Eden di Purgatorio, XXX avverrà nuovamente.
conattributi cristologici, per cui non sembra improbabile che già all'altezza della Vitanuova Dante concepisse l'abbozzo di quel che sarà la poesia impegnata delpoema, anche se il progetto dell'opera verrà messo a punto solo anni dopo; ciò ècoerente anche con la conclusione del "libello", in cui Beatrice è mostrata nellosplendore della "candida rosa" dei beati e con Dante che rinuncia a parlareancora di lei finché non potrà dire quel che non era mai stato detto dinessun'altra, il che pare un preannuncio, per quanto ancora vago, del Paradiso.In questo senso la Vita nuova si presenta come il superamento e laspiritualizzazione della poesia amorosa dello Stilnovo, verso la poesiamoralmente impegnata della Commedia il cui impianto allegorico sarebbe statomesso a punto più avanti, anche sotto la spinta degli eventi politici e alla lucedella drammatica esperienza.dell'esilio. RIASSUNTO Capitoli dal I al XVII Dopo il Proemio, Dante racconta il suo incontro con Beatrice, quando entrambi hanno nove anni, innamorandosi subito di lei e restandone fortemente turbato. La incontra nuovamente nove anni dopo, iniziando a dedicarle una serie di poesie d'amore secondo il modello stilnovista della "loda" e ottenendo dalla donna un gesto di saluto quale riconoscimento. Un giorno, mentre il poeta e Beatrice si trovano in chiesa, Dante guarda la sua amata ma tutti credono che rivolga la sua attenzione a un'altra donna che si trova tra i due, per cui si crea un equivoco: Dante non fa nulla per chiarirlo e lascia che tutti pensino che i suoi versi siano dedicati a questa donna-schermo, per non danneggiare la reputazione di Beatrice. Quando la donna-schermo deve lasciare Firenze, Amore suggerisce a Dante di usare una seconda donna per continuare l'equivoco, ma stavolta Beatrice non gradisce il comportamento del poeta e gli nega il saluto. Dante ne rimane profondamente ferito e decide di dedicarsi completamente alla poesia, cercando di superare il suo amore per Beatrice. In seguito, Dante si imbatte in una donna di nome Gentucca, di cui si innamora e che diventa la sua nuova musa. Tuttavia, il suo amore per Beatrice rimane intatto e continua a dedicarle poesie. Dopo la morte di Beatrice, Dante si ritrova in un periodo di profonda tristezza e smarrimento, ma grazie all'intervento di Amore, riesce a superare il suo dolore e a trovare una nuova ispirazione per la sua poesia. Nel capitolo XVII, Dante si trova a parlare con un amico di Beatrice, che gli rivela alcuni dettagli sulla vita della donna e sulla sua morte. Dante rimane colpito da queste informazioni e decide di scrivere un libro in onore di Beatrice, intitolato "La Vita Nuova".è sconfortato esoffre molto, specie quando incontra nuovamente Beatrice a una festa e vienepreso "a gabbo" (viene deriso) da altre donne perchè lui, alla vista dell'amata, èvolto da turbamento. In seguito Dante riflette sul fatto che farebbe meglio adevitare di incontrare Beatrice, visto che la sua presenza gli provoca tantasofferenza, e conclude che in ogni caso il suo amore per lei è troppo forte perconsentirgli di evitarla, anche se ciò è motivo per lui di strazio e derisione.
CAPITOLI DAL XVIII AL XXXIV
Un giorno, mentre cammina per la città, Dante incontra un gruppo di donne chegli chiedono perchè continui ad amare Beatrice visto che non sostiene neppure la