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Il motivo fondamentale per l’impresa di Libia fu evitare la conquista assoluta del
mediterraneo da parte delle grandi potenze europee, mantenere quindi una sorta di
equilibro tra potenze. ( la questione del petrolio non era ancora nemmeno nata) Vi erano
però degli interessi sopratutto dei finanzieri legati al Vaticano, essi avevano sia dei motivi
economici sia dei motivi missionari in quanto si aveva la possibilità di espansione dei
missionari cattolici in terra islamica, quindi il Vaticano in primis fornì i mezzi per la
conquista libica. I nazionalisti avevano costituito la loro fazione nel 1910 erano comunque
un gruppetto abbastanza piccola ma attivo e chiassoso. La critica dell’epoca fu che Giolitti
avrebbe voluto controbilanciare il consenso ottenuto dal partito socialista con il suffragio con
un contentino ai nazionalisti con l’impresa di Libia, questo è un teorema, un ipotesi che non
ha fondamenti. non aveva interesse a dare un contentino ai nazionalisti che
Giolitti
rimanevano i suoi nemici giurali. Nel paese si stava espandendo una corrente antigiolittiana,
in parte come Sangemini lo facevano per motivi politici mentre altre per le riforme applicate
e per via dell’ingresso del socialismo nella vita di Stato. In alcune riviste fiorentine gli
intellettuali, negli ultimi decenni del 1800, si erano avvicinate al socialismo. Mentre con le
teorie di e si era attenuata l’idea di avvicinarsi al socialismo e alla social
Croce Gentile
democrazia, i socialisti non avevano un partito ma si consideravano una corrente interna al
grande partito liberale. Si stava invece espandendo l’idea di nazione. L’idea non era più
quella di una lotta di classe ma una lotta di potere e quindi i nazionalisti vedevano
nell’espansione lo sbocco naturale dell’Italia. Per era una priorità all’espansione del
Giolitti
suffragio ma non un suffragio universale esteso anche alle donne, riteneva che prima di
estendere il suffragio al voto femminile bisognava cambiare il codice civile che riteneva che
la donne per molte cose fosse subordinata prima al padre e poi al marito. Bisognava quindi
secondo prima conquistare la parità tra i sessi e poi estendere il voto a tutte le
Giolitti
donne. L’ipotesi è che proponesse leggi e riforme al momento opportuno e che nel
Giolitti
1910 non fosse il momento opportuno per il voto alle donne. I liberali non ci schierarono
mai nei confronti della legge sul divorzio tutto ciò a causa di una forte influenza cattolica
nell’ambito dei liberali (si ricordi i liberal cattolici) che però pensavano che fosse doveroso
l’insegnamento della religione cattolica interno alla scuola, invece per i laici la scuola era un
posto laico e quindi se l’insegnamento religioso ci fosse stato doveva essere facoltativo e fuori
dagli orario di lezione poiché la scuola era un istituto laico non religioso. Nel momento il cui
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CONTEMPORANEA
inizia l’impresa di Libia con l’opinione pubblica sempre più patriottista ( un patriottismo di
conquista. Con l’inizio dell’impresa di Libia i socialisti si trovarono difronte ad dilemma sul
cosa fare (Giolitti aveva tenuto nascoste le sue intenzioni) ciò portò una divisione interna
alla corrente. sei sentì tradito poiché i socialisti si erano sempre schierati contro le
Turati
imprese coloniali e quindi si schierò all’opposizione, mentre l’alta metà della corrente
capitolina da appoggio l’impresa coloniale. si rendeva conto degli
Bissolati Bissolati
effetti che l’impresa di Libia avrebbe avuto sugli equilibri del mediterraneo. Di fatto i
territori voluti erano dell’Impero Ottomano il che voleva dire intentare guerra all’impero
turco. (Con la conquista del colosso di Rodi nostro fino alle seconda guerra
Dodecaneso
mondiale) Ma fare guerra contro la Turchia voleva dire indebolirla e quindi la possibilità di
altre guerra le guerre dei Balcani. non voleva sicché si era in guerra schierarsi
Bissolati
➝
contro il governo e quindi i socialisti dovevano dare il suo appoggio per conservare le
riforme, nel caso contrario avrebbe avuto due possibilità o chiedere l’appoggio alla
Giolitti
maggioranza riformatrice o far cadere il governo interrompendo così però le fiorame che
non erano ancora state ufficializzate. Questo provocò la rottura della corrente socialista che
si divise tra chi era d’accordo con e chi invece seguiva le linee tracciate da
Turati Bissolati.
Alcuni riformisti accusarono chi aveva appoggiato di aver portato con il loro
Giolitti
appoggio alla colonizzazione di Libia. La fortuna dei rivoluzionari fu di aver trovato un capo
che si potesse definito tale (socialista fin dalla nascita).
BENITO MUSSOLINI Benito
era stato un autodidatta fin dalla nascita era per la rivoluzione e non per la
Mussolini
conquista graduale del potere tramite le riforme. Era un riformista di vecchia data cioè
pensava che la riforma si dovesse fare alla vecchia maniera cioè prendendo il potere con la
forza. Al congresso di Modena del 1911 non partecipò al congresso
Benito Mussolini
perchè la sua federazione (quella di Modica?). Che invece partecipò a quello di
ReggioEmilia in cui la sua fazione ebbe una grande importanza.
Dare il voto agli analfabeti non spostava grandissimo l’elettorato del nord ma nelle provincie
meridionali dove l’analfabetismo era molto diffuso volava dire cambiare l’elettorato
totalmente. Molti erano contro il monopolio delle assicurazioni sulla vita ma solo per motivi
ideologici. Il vaticano fu toccato su questo punto sul vivo poiché la maggior parte delle
assicurazioni sulla vita faceva capo ai fondi finanziari vaticani. In ogni caso la legge passò e
si creò il Fondo delle assicurazioni sulla vita (INA), ma non ebbe mai vero potere poiché
quando andò al potere troncò di netto la legge. L’INA rimase
Benito Mussolini
comunque un grande istituto di assicurazioni ma senza mai avere il monopolio. A Reggio
Emilia i rivoluzionari ebbero la maggioranza grazie a ma non solo
Benito Mussolini
riuscirono anche a far espellere e che con la loro espulsione si
Bonomi, Bissolati Cabrini
ebbe una scissione, poiché questi elementi none erano persone qualunque ma leader e
quindi ci fu la fuoriuscita di una vera branchia dei riformisti che poi si riunirono in modo
autonomo e creano il loro partito per le elezioni del 1913. L’uscita di indeboliva il
Bissolati
gruppo riformista poiché avvertendo l’assenza di molti non si presentano al
Bissolati
congresso. era contro la scissione, lui stesso aveva rapporti particolari con
Turati Bissolati
non tanto per la questione di Libia ma più nel fondo. pensava che il aprite fosse
Turati
ormai numericamente e politicamente fosse oramai in grado di presentarsi da solo senza gli
accordi con altre forze politiche, mentre riceveva che i rapporti con gli altri di sx
Bissolati
dovessero essere sempre più stretti tutto ciò avrebbe portato alla partecipazione dei socialisti
al governo. I repubblicani nelle elezioni del 1911 si presentarono da soli senza accordarsi
con i radicali facendosi andar bene che vincessero i liberal cattolici. L’idea generale era che
con i radicali si potessero fare insieme molte cose non mano la gestione di un governo,
poiché i radicali erano a gestione di forze economiche che erano in contrapposizione con i
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principi socialisti (radicali artigiani privatizzazione, socialisti comunitarietà). Nel primo
decennio del 1900 l’idea di collaborazione tra socialisti, radicali e repubblicani, benedetta
dalla massoneria portò a conquistare diverse città tra cui Roma (Nathan sindaco di Roma
maestro della massoneria italiana), Firenze. Da un lato si attendeva una consolidazione
sempre più stretta con un sentimento anticlericale (L’asino un giornale volgare
anticlericale), mentre dall’altro lato con l’anticlericalismo non era il punto forte che
Turati
anche se essi avevano pensieri divergenti non facevano l’ideologia del movimento. Bissolati
e orami hanno diverse divergenze, il primo aveva anche partecipato al progetto di
Turati
lavoro a cui Turati aveva rinunciato ma facevano buon viso a cattivo gioco per non dividere
il partito. Il pretesto per buttar fuori scelto da in persona fu
Bissolati Benito Mussolini
che visto che il re aveva avuto ancora una volta un attacca da parte degli anarchici
(Attentato al re) i gruppi radicali si recano al Quirinale e anche fa lo stesso
Bissolati
recandosi al Quirinale. Questo fu solo un pretesto in quanto le diversità erano molte e
l’espulsione portò ai riformisti di trovarsi in minoranza. Nel 1976 la socialdemocrazia di
unifica nuovamente. si pone il problema storia del socialismo. Nel
Giovanni Spadolini
1919 ci fu un riavvicinamento tra e soprattutto per la questione della
Turati Bissolati
pace. Il partito da fu accusato da di essere un esercito costituito da
Bissolati Turati
generali ma senza truppe poiché la maggio parte di questo partito era formato da dirigenti
che avevano messo le basi per l’avvento del socialismo in Italia (dirigenti Emiliani). Il partito
fu quindi anche accusato di essere un partito democratico piuttosto che un partito socialista
(aveva accordi anche con essi e quindi veniva accusato di essere democratico) e le elezioni
del 1913 decretò che gran parte della popolazione sosteneva questo nuovo partito. Lo
scenario che usciva dal congresso di Reggio Emilia era differente rispetto agli anni
precedenti, i riformisti privati di una parte del partito si trovarono in minoranza. A capo di
questo nuovo gruppo troviamo al quale fu anche affidata la redazione
Benito Mussolini
del (rivista anta nel 1896 che a lungo fu diretto da e poi da La
L’Avanti Bissolati, Ferri.
sede della rivista fu spostata da Roma a Milano. A Milano poco tempo prima fu chiuso il
giornale socialista di che era il Tempo.) questo per togliere il giornale ai riformisti
Treves
espulsi. quindi si trasferì a Milano dove diresse e poi il popolo
Benito Mussolini L’Avanti
d’Italia nel 1914 che era il suo giornale, a Milano passo la maggior
Benito Mussolini
parte della sua vita politica fino alla marcia su Roma. Fino a il
Benito Mussolini
segretario era solo un segretario nona aveva nessuna funzione, fu il capo
Benito Mussolini
del socialismo italiano essendo il direttore del e trasformò questo giornale da poco
L’Avanzi
leggo a giornale di cui si vendevano migliaia di copie, giornale rivoluzionario che sfidava la
rivoluzione borghese. Doveva essere un giornale scritto e diretto dai socialisti ma che fos