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COSTI E SCELTE AZIENDALI
Scelta del mix produttivo
Occorre definire il mix produttivo quando l'azienda svolge un processo produttivo e immette sul mercato più prodotti. Occorre rapportare il margine di
contribuzione di primo livello al fattore produttivo scarso.All'impresa conviene produrre il prodotto relativo al rapporto che risulta migliore.
Individuazione del prodotto da eliminare
Un prodotto puù essere eliminato dalla produzione in seguito alla sua scarsa redditività. Occore confrontare i ricavi cessanti con i costi cessanti
(costi variabili e fissi specifici).
ricavi cessanti > costi cessanti: non conviene eliminare il prodotto
ricavi cessanti < costi cessanti: conviene eliminare il prodotto poichè non copre i costi fissi comuni
La decisione finale deve essere ponderata in un'ottica strategica tenendo presente:
il ruolo del prodotto all'interno del mix produttivo
*se si tratta di un prodotto civetta non può essere eliminato poichè è offerto a un prezzo particolarmente basso per richiamare l' attenzione del
consumatore.
la fase del ciclo di vita del prodotto
la possibilità di identificare l' azienda con il prodotto da eliminare
Make or Buy
L'impresa può decidere di acquistare da un fornitore un prodotto che essa fabbrica al proprio interno.
Occorre confrontare i costi emergenti con i costi cessanti.
Costi emergenti > costi cessanti : è preferibile continuare a produrre il bene internamente.
Costi emergenti <costi cessanti : è preferibile acquistare il bene da un fornitore.
Occorre inoltre tener conto:
se l' esternalizzazione è più facilmente realizzabile per i prodotti standardizzati
se il rapporto di fiducia tra l' impresa e il fornitore presuppone uno scambio continuo di informazioni
Per prendere tale decisione risulta importante l' analisi del costo differenziale a seconda :
dell' esigenza di poteggere le proprie esigenze tecnologiche
della migliore qualità realizzata all' interno dell'impresa
del grado di sicurezza dell' approvvigionamento
degli eventuali danni in seguito al trasferimento
dell' esigenza di mantenere livelli occupazionali
La Break even analysis
E' una tecnica di controllo dei costi impiegata per la risoluzione di problemi relativi alla redditività aziendale.
Essa permette di individuare il punto di equilibrio in modo da:
determinare i ricavi da conseguire per ottenere profitti
analizzare la redditività globale
Il punto di equilibrio individua due aree:
a sinistra l' area di perdita
a destra l'area di utile
Nel punto di equilibrio i costi e ricavi concidono e il risutato è pari a zero > si raggiunge il pareggio economico
Il punto di equilibrio si ottiene attraverso :
il metodo grafico
il metodo matematico: la quantità con cui si ottiene il pareggio (q) = CF .
p cv
La valutazione delle rimanenze
Le materie prime, sussidiare e di consumo vengono valutate al costo di acquisto.
I prodotti finiti, in lavorazione e semilavorati vengono valutati al costo di produzione che comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto e
alti costi.
L'impresa può decidere se imputare solo i costi diretti o considerare anche una quota di costi generali.
Se la valutazione è effettuata al direct costing il risultato economico dipende dal volume delle vendite e non dala quantità prodotta.
I costi di struttura incidono interamente sull'esercizio poichè sono considerati costi di periodo.
Se la valutazione è effettuata al full costing il valore attribuito alle rimanenze include una parte dei costi di struttura che viene rinviata agli esercizi
successivi.
*Il risultato economico dell'esercizio varia a seconda della modalità di valutazione delle rimanenze finali applicata:
se la quantità prodotta è uguale a quella venduta si ottiene lo stesso risultato sia al full costing che al direct costing;
se la quantità prodotta è magiore di quella venduta (RF > EI) il risultato del full costing è più elevato, poichè una quota dei costi fissi viene imputata
all'esercizio successivo;
se la quantità prodotta è minore di quella venduta (RF < EI) il risultato del full costing è minore a causa dei costi fissi sostenuti negli esercizi
precedenti, che risultano inclusi nel valore delle scorte vendute.
L'EFFICACIA E L'EFFICIENZA AZIENDALE
L'efficacia è la capacità di conseguire gli obiettivi stabili nella fase previsionale,si misura confrontando i risultati conseguiti con quelli previsti.
L'efficenza indica la capacità dell'impresa di utilizzare in modo più redditizio le risorse, si misura con il rapporto tra le risorse consumate (input) e i
risultato ottenuti (output).
efficenza interna: il rapporto tra output ottenuto e gli input utilizzati, misura il rendimento fisicotecnico dei fattori produttivi. Attraverso di essa si
garantisce la razionalizzazione dei costi e la riduzione degli sprechi in azienda.
efficenza esterna: il rapporto impresaambiente e si concretizza nell'ottenimento di condizioni contrattuali favorevoli in fasi di approvvigionamento e
vendita.
Il rendimento di un fattore produttivo è il rapporto tra la produzione conseguita e la quantità impiegata per ottenerla.
La produttività è il rapporto tra il valore dei prodotti venduti e la quantità del fattore produttivo impiegato per ottenerli.
Per gestire l'impresa e migliorare l'efficenza e l'efficacia dell'impresa nel breve e nel mediolungo periodo l'azienda si avvale del cost management.
Gli strumenti utilizzati dal cost management tendono a prevenire e ridurre i costi fin dalla loro origine.
Le fasi di un processo di cost management sono:
la prevenzione dei costi, dall'ideazione alla progettazione alla produzione
la riduzione dei costi che si attua attraverso tecniche innovative come:
* Just in time: riduzione dei tempi morti di preparazione e attrezzaggio
* Activity Based Management: eliminzazione delle attività che non creano valore
STRATEGIE AZIENDALI
Il successo è la notorietà di cui un'impresa gode presso il pubblico, esso dipende dai livelli di redditività conseguiti, dalle quote di mercato, dalla
reputazione, dall'immagine dell'azienda, dal consenso degli stakeholder e dalle preferenze dei consumatori. Tale successo è espresso dal valore
economico che l'impresa è in grado di creare attraverso i processi produttuvi, assicurando adeguate remunerazioni:
Il successo è dato dalle scelte che l'impresa compie nell'ambiente esterno, considerato sia come ambiente competitivo (mercati dove l'azienda opera
diversi a seconda del settore di attività) sia come ambiente sociale (ambiente generale costituito da ambiente politicolegislativo, economico
generale, culturale e religioso, sociodemografico).
strategia aziendale
La è un'insieme prestabilito di decisioni attraverso le quali l'impresa fissa gli obbiettivi di mediolungo periodo e predispone delle
linee guida per realizzarli.
Strategia sociale: comprende tutte le attività finalizzate a favorire i rapporti con il personale dipendente
Strategia competitiva: riguarda le scelte che l'impresa effettua sul mercato dove interagisce con clienti, fornitori e imprese concorrenti
Le scelte in ambito sociale interagiscono con la strategia competitiva in quanto le stesse variabili dell'ambiente generale influenzano anche
l'ambiente specifico.
Prima di effettuare delle scelte strategiche occorre analizzare l'ambiente esterno e interno all'impresa.
esterno
L'ambiente è caratterizzato dalla cultura e dagli stili di vita delle persone, dall'andamento demografico, dall'andamento macroeconomico e
dal regime politico dello stato dove è situata l'impresa.
Nell'ambiente competitivo per poter definire una valida strategia occorre prevedere le opportunità, ossia le occasioni favorevoli che l'impresa deve
sfruttare, e fronteggiare le micacce, ossia ostacoli da superare.
L'economista M. Porter individua in questo ambiente la coesistenza di variabili che costituiscono opportunità o minacce: l'intensità della concorrenza
tra imprese, il potere contrattuale dei fornitori e dei clienti e la concorrenza potenziale di nuovi prodotti o nuove imprese.
interno
L'ambiente individua le risorse e le competenze di cui l'impresa dispone allo scopo di valutare i punti di forza e di debolezza.
Ciascuna impresa dispone di risorse finanziarie, risorse fisiche, risorse tecnologiche, risorse umane e risorse intangibili (reputazione e localizzazione
geografica).
L'analisi dell'ambiente interno è condotta in relazione al posizionamento di mercato ricercato, attraverso l'utilizzo della catena del valore. Essa
rappresenta la scomposizione dell'intera attività aziendale nelle sue parti principali allo scopo di individuare in che modo ciascuna funzione
contribuisce alla redditività complessiva dell'impresa.
Le funzioni primarie riguardano la trasformazione e la vendita dei prodotti, esse si dividono in:
Logistica, si occupa di amministare le scorte di magazzino
Produzione, si occupa dello svolgimento del processo produttivo
Marketing, si attua attraverso una serie di strategie rivolte a favorire la commercializzazione dei prodotti. Le attività di marketing sono
principalmente indirizzate allo svolgimento di indagini di mercato che individuano i gusti e gli orientamenti dei consumatori. Suo compito è inoltre
quello di individuare il mercato, le modalità di penetrazione e messaggi promozionali.
Vendite, è collegata alla funzione di marketing, e si occupa dei problemi relativi alla scelta dei canali di distribuzione, all'organizzazione della rete di
vendita e alla sistribuzione dei prodotti.
Le funzioni di supporto allo svolgimento delle funzioni primarie sono:
Appovvigionamenti
Personale
RIcerca e sviluppo
Funzioni infrastrutturali
> Dopo aver analizzato l'ambiente esterno e interno l'impresa effettua un'analisi comparativa, detta anlisi Swot, che consente di valutare le
probabilità di successo/insuccesso di una determinata strategia prima che venga attuata.
Gestione strategica
Essa è l'insieme di scelte strategiche complesse riguardanti l'intera organizzazione e si sviluppa attraverso delle fasi:
definizione della mission (è il mezzo con cui l'impresa indica ciò che intende realizzare e quale immagine desidera offrire di se e dei suoi prodotti) e
degli obbiettivi di lungo termine.
analisi dell'ambient