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RISCONTI ATTIVI/PASSIVI COSTRUZIONI IN ECONOMIA
RISCONTI ATTIVI E PASSIVI
Presupposti per risconti: operazione di durata a cavallo di due esercizi contigui che ha già generato nell'esercizio una manifestazione finanziaria ma il cui C o R è in parte o interamente di competenza dell'esercizio futuro.
Mentre il rateo ha natura finanziaria, il risconto ha natura economica.
risconto
Il esprime quote di C o R non di competenza (che rinviamo al futuro), che fanno riferimento a operazioni che sono formate finanziariamente nell'esercizio (hanno già avuto manifestazione finanziaria nell'esercizio di chiusura) e sono economicamente a cavallo (e di competenza) tra due esercizio tra l'esercizio in corso e quelli successivi (risconti pluriennali).
Vanno rilevati con metodo diretto, rettifica di C o R direttamente nel conto "risconto" utilizzato durante l'esercizio; il C o R sospeso nei conti appositi.
Ad esempio C pluriennali, come
oneri di accensione del muto, maxi-canone dileasing, disaggio da emissione (non i costi plur di immobilizzazioni per cui sifa riscorso all’ammortamento) già vi è stata la manifestazione finanziaria ma ilC grava anche sugli esercizi successivi (in cui dura il prestito o mutuo o ilcontratto di leasing).
Oppure aggio da emissione: ricavo pluriennale rinviamoCosto da rinviare= risconto attivo Ricavo rinviato= riscontopassivoAd è positivo togliere un costo dall’esercizio risconto attivo
FARE MASTRINO PER CAPIRE IN CHIUSURA COSA VA NEL CEE
SEMPIO: in data 01/12/09 si concede un nostro fabbricato ad un privato,canone semestrale pari a € 6.000, pagamento anticipato tramite banca.
1/12/19 LIQUIDAZIONE
AO, VF+ (+crediti) D, crediti diversi, 6.000
AD, VE+ (+ricavo), A, fitti attivi, 6.000 741/12/19 PAGAMENTO
AO, VF+ (+crediti), banca c/c, D, 6.000
AD, VF- (-crediti) crediti diversi, A, 6.000
31/12/19 ASSESTAMENTO- quota di ricavo non di competenza (sospeso)=5.000
AO,
VE- (-ricavo), fitti attivi, D, 5.000
AD, VE+ (+ricavo sospeso), risconti passivi, A, 5.000
31/12/19 CHIUSURA
Mastrino fitti attivi D A 6.000
5.000 Saldo: 1.000 A lo devo portare in D
Fitti attivi D 1.000
CE A 1.000
Risconti passivi D 5.000
SP A 5.000
01/01 APERTURA
Risconti passivi A 5.000
SP D 5.000
01/01/20 chiudiamo il c risconti passivi e storniamo 5.000 nel conto con i ricavi (fitti attivi)
Ve- (-ricavo sospeso), D, risconto passivo, 5.000
Ve+ (+ricavi) A, fitti attivi, 5.000
ONERI CONTRAZIONE MUTUO (DECENNALE) € 2.000 = costo plur (200 all'anno)
31/12
AO, VE+ (-Costi), A, oneri di accensione, 1.800 (200*9 anni successivi)
AD, VE- (+costi sospesi) D, risconti attivo, 1.800
75
ESERCIZIO: La società X stipula un contratto di mutuo bancario in data 01/08/08 per € 190.000 alle condizioni che seguono: tasso d'interesse annuo 7%; durata contratto 12 anni; rimborso a quote costanti semestrali posticipate unitamente agli interessi; oneri bancari per la contrazione del
mutuoammontano a € 2.000. Si proceda alle scritture relative all’esercizio 2008 finoal pagamento della quota di mutuo e degli interessi relativi alla seconda ratacon assestamento di fine esercizio 2008
01/08/08
AO, VF+ (+crediti), banca c/c, D, 188.000
AD, VF- (+debiti), mutui passivi, A, 190.000
AD, VE- (+costo plur), oneri di accensione, D, 2.000
RATE= QC= 190.000/24= 7.916,66 (-debiti)
QI 1= 190.000*0.07*6/12= 6.650 (+costo, 2008-09)
LIQUIDAZIONE PRIMA RATA SEMESTRALE = 01/02/09
31/12/08 ASSESTAMENTO
INTEGRAZIONE DEL COSTO QI 1 (6.650/6= 1108,33* 5 (Ago, sett, ott nov dic)=5.541,67)
AO, VE- (+costo) D, interessi passivi, 5.541,67
AD, VF- (+debiti presunti), A, ratei passivi, 5.541,67
STORNO PLUR c di non competenza (166,67 all’anno*11= 1833,33)
AO, VE+ (-costo), oneri di accensione, A, 1.833,33
AD, VE – (+costo sospeso), risconti attivi, D, 1.833,33
31/12 CHIUSURA
Mastrino: Oneri accensione D A2.000 1.833,33 S: 166,67 D
Oneri di accensione A 166,67
Interessi passivi A
5.541,67CE D 5.708,34Ratei passivi D 5.541,67 76Risconto attivo A 1.833,33SP A 3.708,3401/01/09 AperturaRatei passivi A 5541,67Risconti attivi D 1833,33SP D 3708,3401/01/09 storno del riscontoRISCONTO ATTIVO A 1.833,33ONERI ACCENSIONE D 1.833,33LIQUIDAZIONE E PAGAMENTO PRIMA RATA (QC+QI 1)01/02/09AO, VF- (+debiti), debiti diversi, A, 14.566,67AD, VF+ (-debiti), mutui passivi, D, 7.916,67AD, VF + (-debiti presunti), ratei passivi, D, 5.541,67AD, VE- (+costo), interessi passivi, D, 1.108,33PAGAMENTO PER BANCAAO, vf- (-crediti) banca c/c, A, 14.566,67AD, vf+ (-debiti). Debiti diversi, D, 14.566,67LIQUIDAZIONE E PAGAMENTO 2 RATA 01/08/09QC= 7.916,67 QI 2= 6.372,91AO, VF- (+debiti), debiti diversi, A, 14.289,58AD, VF+ (-debiti) mutui passivi, D, 7916,67AD, VE- (+costi) interessi passivi D, 6372,91PAGAMENTOAo, vf- (-crediti) banca c/c, A; 14.289,58Ad, vf+ (-debiti), debiti diversi, D, 14.289,58La seconda rata non richiede assestamento, non è a cavallo tra + eserciziQuota mensile:
13,88 775+(12*11)+7= 144 1° anno= 5*13,88 LEZIONE 22- SCRITTURE DI STORNOCOSTRUZIONI IN ECONOMIA storno di costi L'azienda realizza un bene strumentale ad utilità pluriennali, un'immobilizzazione; non per venderlo ma per utilizzarlo nel processo produttivo (acquisendone la proprietà). Motivi: non divulgare all'esterno informazioni distintive o per la specificità del bene (non sempre per risparmiare). Nel momento in cui inizio a produrre il bene pluriennale, sostengo costi di materie prime, lavoro ecc... (manif finanziaria), tali costi saranno di competenza del periodo in cui il macchinario sarà completato e potrò utilizzarlo. Le costruzioni in economia richiedono diverse scritture: - scrittura di capitalizzazione: trasformare i costi sostenuti per realizzare il bene in costi pluriennali (scrittura di storno di costi, per iscrivere il bene nel capitale netto di funzionamento); - La rettificadi costo viene effettuata in modo indiretto nel conto incrementi di immobilizzazioni per costruzioni in economia o per lavori interni.
Se il completamento si verifica in corso di anno si opera solo la capitalizzazione.
Se il completamento non si verifica in corso di anno, si opera prima l'assestamento (rinvio al futuro i costi sostenuti per realizzare il bene=storno di costi) e poi, al completamento, la capitalizzazione.
ESERCIZIO: la società nel corso dell'esercizio ha avviato le seguenti costruzioni in economia:
- Un fabbricato, non ultimato, il cui valore stimato al 31/12/04 è di € 90.000;
- Un'attrezzatura, completata al 31/12, il cui valore è di € 10.000.
Il fabbricato viene completato nell'esercizio successivo, sostenendo ulteriori costi per € 15.000.
31/12 CAPITALIZZAZIONE ATTREZZATURA
Attrezzatura iniziata e completata nello stesso esercizio → scrittura di capitalizzazione al completamento = rettifica di costo; a fronte di
questo –costo, avrò un + costo pluriennale 78VE+ (-costi) A, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 10.000VE- (+costi plur) D, Attrezzatura, 10.00031/12 ASSESTAMENTO = storno (per il fabbricato non completato)VE+ (-costi) A, incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, 90.000VE- (+costi sospesi), D, costruzioni in economia, 90.000
CHIUSURA DEI CONTI
Incrementi immobilizzazioni mastrino SALDO: 100.000 A
Incrementi immobilizzazioni D 100.000
CE A 100.000
costruzioni in economia A 90.000
Attrezzatura A 10.000
SP D 100.000
RIAPERTURA
costruzioni in economia D 90.000
Attrezzatura D 10.000
SP A 100.000
COMPLETAMENTO FABBRICATO +COSTI 15.000 COSTO PLUR: 105.000VE+ (-costi sospesi), A, costruzoni in economica 90.000VE+ (-costi) A, incrementi immobilizzazioni per lavori interni, 15.000 (rettindiretta)VE- (+costi pluriennali), D, fabbricato 105.000
ESERCIZIO: La società nel corso dell’esercizio ha avviato e ultimato la realizzazione in proprio di un
macchinario il cui valore stimato al 31/12/2005 è di € 15.000 (tale importo comprende i seguenti costi: materie prime per €10.000, salari pagati agli operai per € 4.000, oneri sociali per € 1.000).
Effettuare le scritture di assestamento e chiusura.
31/12 Costruzione in economia già ultimata capitalizzazione (in modoindiretto)
AO, VE + (-costi), incrementi di immobilizzazioni per lavori interni, A, 15.000
AD, VE- (+costi pluriennali), macchinario, D, 15.000
CHIUSURA
incrementi di immob. per lavori interni D 15.000 79CE A 15.000
Macchinario A 15.000
SP D 15.000
LE RIMANENZE SCRITTURA DI STORNO
Esse sono beni che l'impresa ha acquistato dall'esterno e che alla finedell'esercizio non hanno trovato un utilizzo (il correlato ricavo). Fannoriferimento a cicli economici non ancora conclusi: ad esempio acquistomaterie prime che (non lavorate o semilavorate o trasformate in prodotti finiti)non vendo.
TIPOLOGIE DI BENI:beni che si acquistano e si
Rivendono allo stesso stato= merci;
beni prodotti ma non ancora venduti, prodotti finiti;
beni in attesa di trasformazione, materie prime e materiali di consumo;
beni in corso di trasformazione, semilavorati.
Acquistando tali beni si sostiene il costo di acquisto (manifestazione finanziaria) che va rilevato in contabilità durante l'esercizio ma tale costo potrebbe essere di competenza o no, nel caso in cui i beni non hanno storno di costi: completato il ciclo economico obiettivo togliere costi non di competenza, che non hanno completato il ciclo economico (che non hanno prodotto il correlato ricavo, non è stato trasferito all'esterno)
Per il principio di competenza economica è necessario che i costi di materie, merci e prodotti in rimanenza siano stornati dall'esercizio in corso e rinviati a carico dell'esercizio successivo in modo diretto o indiretto; ma si predilige il metodo indiretto ai fini del bilancio (il legislatore richiede che)
Le rimanenze variazione nelle rimanenze vengano esposte in metodo indiretto nel conto per essere + trasparenti sulle rettifiche).
A fine esercizio si rilevano in magazzino materie prime per esempio: € 3.000.
31/12 ASSESTAMENTO
- AO, VE+ (-Costi), A, variazione nelle rimanenze di materie prime, 3.000
- AD, VE- (+costi sospesi), D, rimanenze finali di materie prime, 3.000
31/12 CHIUSURA
Variazioni nelle rimanenze D 3.000