vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI
dello stato patrimoniale, contiene i crediti verso soci per versamenti ancora dovuti. Infatti i soci
possono sottoscrivere un conferimento versando contestualmente soltanto il 25% della parte in
contanti. Successivamente gli amministratori possono richiamare gli ulteriori decimi. La
macroclasse A in sostanza viene letta come contrapposizione della macroclasse A “ patrimonio
del passivo in quanto i crediti verso soci rappresentano una posta di rettifica del capitale
netto”
sociale. Il legislatore chiede la separata indicazione della parte già richiamata che in sede di
riclassificazione andrà inserita tra le liquidità.
FONDI RISCHI E ONERI
Secondo il PC 19 il fondo per rischi e oneri raccoglie gli accantonamenti destinati a coprire perdite
o debiti che hanno le seguenti caratteristiche:
Natura determinata , Esistenza certa o probabile, Ammontare o data di sopravvenienza
indeterminati alla chiusura dell’esercizio. Le passività che danno luogo ad accantonamenti a fondi
per rischi e oneri sono di due tipi:
Per passività certe : sono costi, spese o perdite di competenza dell’esercizio per obbligazioni già
esattamente nell’ammontare. S tratta di fondi
assunte o eventi già verificati ma non ancora definiti
per oneri: F/do imposte differite, fondi per interventi di garanzia. L’accantonamento in contropartita
va nel CE alla voce B13
Per passività probabili: sono accantonamenti potenziali che vengono iscritti nel CE alla voce B12 e
rappresentano fondi per rischi, come ad esempio, fondo rischio imposte , responsabilità civile,
fondo per controversie legali in corso. La normativa civilistica non stabilisce criteri i valutazione
specifici per gli accantonamenti per rischio e oneri, in ogni caso devono essere rispettati i postulati
della competenza e della prudenza.
I CREDITI
Il PC 15 definisce credito il diritto ad esigere ad una data scadenza un determinato ammontare da
clienti o da altri. Si classificano a seconda di: Origine in : -crediti relativi a vendite( ricavi)-Crediti
per prestiti o finanziamenti concessi
diversi• Per Natura in :-crediti credito verso altri ; •
-crediti verso clienti - credito verso consociati-
Rispetto Alla Scadenza:- breve - media- lunga. I crediti vanno esposti in bilancio al valore di
presunto realizzo. Infatti il valore nominale va rettificato per tener conto di :Perdite per inesigibilità
(Quando un credito viene definitivamente stralciato) • Svalutazione dei crediti: (il totale dei crediti
viene prudenzialmente svalutato per perdite ragionevolmente previste);•Resi e rettifiche di
fatturazione (Sconti ed abbuoni che potranno essere concessi al momento dell'incasso).
Rappresentata dai crediti
I crediti possono trovare collocazione in bilancio in tre macro classi:•A
verso i soci per versamenti ancora dovuti; B III Immobilizzazioni finanziarie con separata
indicazione degli importi esigibili entro l'esercizio successivo, C II Attivo circolante. Crediti con
separata indicazione degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo. Dunque il legislatore ha
separato le immobilizzazioni finanziarie rappresentate da crediti di finanziamento dall'attivo
circolante rappresentate dai crediti di funzionamento
5
Immobilizzazioni materiali
Secondo il PC oic 16 le immobilizzazioni sono beni tangibili di uso durevole destinati a perdurare
all'interno dell'impresa per più esercizi e a costituire parte integrante della struttura dell'impresa.
Sono composte da fabbricati, terreni, impianti, macchinari, attrezzature ecc. Secondo l'articolo 2426
• Il costo d'acquisto è
comma 1 del c.c. esse cono iscritte al costo d'acquisto o di produzione. quello
che si evince dalla fattura ed e' aumentato degli oneri accessori necessari per rendere il bene
• Il costo di produzione invece si applica quando l'azienda costruisce un bene al proprio
operativo.
interno. Tale costo comprende i costi diretti come manodopera e materie prime, più una quota
ragionevole delle spese generali di manutenzione. Il PC OIC 16 identifica il costo di produzione con
il costo industriale. Un'immobilizzazione può essere acquistata anche in permuta , in questo caso il
bene dev'essere iscritto al valore contabile dell'immobilizzazione ceduta. Durante la sua vita la
valutazione dell'immobilizzazione può essere rettificata a causa di una serie di motivi tra cui:
• Ammortamento: Processo contabile con il quale si ripartisce sistematicamente il costo di
un'immobilizzazione ( la cui utilizzazione e' limitata nel tempo)nel corso della sua vita utile
economica. Sistematico significa che l'ammortamento dev'essere effettuato in ogni esercizio in base
ad un preciso piano economico tecnico..L'ammortamento ha inizio nel momento in cui il bene e'
idoneo all'uso. Naturalmente il piano di ammortamento può subire delle modifiche in base alla
usura fisica o all'obsolescenza e tali modifiche devono essere inserite nella nota integrativa.
• Manutenzioni e riparazioni straordinarie. Ai fini contabili bisogna distinguere tra manutenzioni
ordinarie che servono a mantenere i beni in buono stato di funzionamento, e manutenzioni
straordinarie che incrementano il valore o la vita economica del bene, queste seconde vengono
capitalizzate incrementando il valore del bene stesso
• Riduzioni durevoli di valore: L'impresa deve effettuare una verifica sul valore effettivo delle
immobilizzazioni ogni volta che subisce una perdita duratura. In questo caso secondo il 2426 e'
necessario effettuare una svalutazione. Il valore d'uso e' definito secondo il PC Oic 16 come il
valore attuale dei flussi di cassa attesi nel futuro derivanti dall'utilizzo dell'immobilizzazione.
Tuttavia se i motivi della perdita duratura vengono meno sarà necessario ripristinare il valore
originario del bene. La cessione delle immobilizzazioni darà luogo ad una plusvalenza d'alienazione
nel caso in cui il valore contabile ( costo storico - meno fondo ammortamento) e' maggiore del
prezzo di cessione; al contrario se il valore contabile e' superiore al prezzo di cessione si avrà una
minusvalenza da alienazione.
Ratei e risconti sono iscritti nelle macrovoci D dell'attivo ed E del passivo i ratei e risconti. Nella
voce ratei e risconti attivi sono iscritti i proventi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi
successivi, e i costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio ma di competenza di esercizi
successivi. Nella voce ratei e risconti passivi sono iscritti i costi di competenza dell'esercizio ma
esigibili in esercizi successivi e i proventi percepiti entro l'esercizio ma di competenza di esercizi
successivi. I ratei e i risconti sono l'esempio più classico di applicazione del principio della
competenza economica. I ratei sono valori numerari presunti rilevati come scritture di integrazione ,
mentre i risconti sono valori economici e rappresentano costi e ricavi sospesi. Nelle macrovoci D ed
E sono inseriti rispettivamente il disaggio e l'aggio su prestiti.
Il disaggio nasce quando una società emette un prestito obbligazionario sotto la pari per differenza
tra il valore nominale e il denaro incassato. Esso rappresenta in risconto attivo pluriennale. L'aggio
al contrario nasce quando la società emette un prestito obbligazionario sopra la pari. Esso
rappresenta un provento finanziario anticipato e costituisce un risconto passivo pluriennale.
6
Debiti
La macroclasse D) DEBITI: accoglie ogni debito con natura, importo e scadenza determinata ed
esistenza certa. Le voci non considerano la esigibilità del debito, per cui coesistono debiti di breve e
l’esercizio
di lungo periodo. Tuttavia è richiesto di indicare la parte del debito con scadenza oltre
successivo (in colonna interna). Da 1 a 5 si tratta di debiti finanziari : obbligazioni, obbligazioni
convertibili, debiti verso soci per finanziamenti, debiti verso banche, debiti verso altri finanziatori,
acconti, 7 e 9 sono debiti commerciali, rappresentati da debiti verso fornitori e debiti rappresentati
da titoli di credito; da 9 a 11 sono debiti infra-gruppo, rappresentati da debiti verso imprese
controllate, collegate e controllanti, d 12 a 14 debiti vari, tributari, verso istituti previdenziali e
sicurezza sociale, altri debiti. In particolare i debiti verso soci per finanziamenti sono distinti dalla
voce debiti v/altri finanziatori, gli acconti riguardano acconti ricevuti da clienti a qualunque titolo; i
debiti verso l’erario “certi” come l’ accantonamento per imposte su
debiti tributari sono relativi
reddito da dichiarazione; per IVA dell’ultimo mese o trimestre o da accertamenti definitivi o
contenziosi
definitivamente conclusi. Riguardo la loro valutazione il codice non dà nessuna indicazione, mentre
i principi contabili prevedo no una valutazione secondo il loro presumibile valore di estinzione, di
solito il loro valore nominale.
Titoli e partecipazioni
Per partecipazioni si intendono investimenti nel capitale di altre imprese, mentre per titoli si
intendono i titoli emessi dallo stato( BOT, CCT, btp, ctz ) e le obbligazioni emesse da enti pubblici.
Per azioni proprie si intendono investimenti che una società per azioni effettua in titoli azionari
emessa da essa stessa. Il PC 20 classifica i titoli e le partecipazioni in funzione della loro
destinazione e l'art 2424 separa li investimenti patrimoniali tipici (considerati immobilizzazioni
finanziarie) dalle altre attività finanziarie negoziabili liberamente. Tra le immobilizzazioni
finanziarie l'art separa le partecipazioni in imprese collegate o controllate dai crediti verso le stesse.
Si definiscono controllate le società delle quali si detiene il pacchetto di maggioranza. Si
sulle quali si esercita un’influenza notevole.
definiscono collegate le società
Principi di valutazione: I titoli non immobilizzati devono essere valutati al minore tra il costo e il
valore desumibile dall'andamento del mercato. Le plusvalenze e le minusvalenze che nascono dalla
cessione di titoli sono costi e ricavi di natura finanziaria per cui confluiscono nella macroclasse C
del CE. Il criterio base per la valutazione delle partecipazioni immobilizzate e' il costo d'acquisto
comprensivo degli oneri accessori. Gli amministratori dovranno verificare che le partecipazioni non
abbiamo subito perdite di valore effettuando in fase di redazione di bilancio l'impairment test. In
alternativa al metodo del costo, e' consentito per la valutazione delle partecipazioni il metodo del
patrimonio netto secondo il quale il costo originario della partecipazione viene modificato per tener
conto delle quote di utili o di perdite della partecipata nei periodi successivi all'acquisizione della
partecipazione. 7
Le rim