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Principi di Verificabilità delle Informazioni

L'informazione patrimoniale, economica e finanziaria fornita dal bilancio deve essere verificabile attraverso una indipendente ricostruzione del procedimento contabile, rendendo conto degli elementi soggettivi.

Principio di Significatività e Rilevanza

Vanno esposte in bilancio solo informazioni significative e rilevanti (quantitativamente consistenti).

Clausola Generale (verità)

<< Il bilancio d'esercizio deve rispettare la realtà dei fatti e le congetture devono essere razionali e credibili>>.

I soggetti interessati devono essere messi in grado di ricostruire il percorso logico che ha portato alla formazione del bilancio.

Clausola Generale (correttezza)

<< I redattori del bilancio d'esercizio non devono privilegiare particolari portatori d'interesse (neutralità)>>.

Rispetto delle regole di correttezza contabilità ed esattezza numerica (correttezza).

tecnica): Esattezza contabile (errori) o Conformità del procedimento di formazione del bilancio (rilevazione dei dati, ricognizione dei componenti attivi e passivi del bilancio, ecc.). Rispetto pieno e leale delle regole del codice civile e della prassi contabile (correttezza comportamentale). Ordinato e rigoroso processo logico-applicativo (credibilità dei risultati ottenuti). Divieto di politiche di bilancio (concepiscono il documento contabile come strumento di comportamento e non di informazione universale). Le politiche di bilancio consistono nella determinazione delle stime e congetture in modo tale da fornire una rappresentazione della realtà aziendale conforme agli interessi di una particolare categoria di utilizzatori di bilancio. Esempio: reddito consumabile (distribuito ai soci, ragionamento per fasi e non per periodi amm.). Il valore rilevato in bilancio è attendibile? L'attendibilità dei valori di bilancio è

perseguita attraverso:

  • Criteri di valutazione dettagliati e inderogabili.
  • Criteri di valutazione definiti dalla prassi contabile.
  • Definizione degli ambiti di discrezionalità entro i quali il redattore del bilancio opera.
  • Stime e congetture.
  • Proposta di impiego di metodi di misurazione dei valori.
  • L'attendibilità è ricercata mediante processi valutativi fondati su ipotesi e criteri convenzionali.
  • True and fair view: quadro fedele delle condizioni patrimoniali finanziarie e reddituali dell'azienda.

CONTABILITA' GENERALE

Insieme delle rilevazioni sistematiche che ha come obiettivo la determinazione analitica del reddito attribuibile ad un periodo amministrativo e del collegato capitale netto di funzionamento. Essa investe l'intera gestione aziendale, osservando ed interpretando le singole operazioni secondo sistemi di analisi predefiniti e rilevando nei relativi valori con metodologie contabili. La contabilità generale rileva

Esclusivamente le operazioni di gestione esterna che vengono osservate nei 2 aspetti complementari:

Aspetto originario (concreto): connesso al profilo monetario.

Aspetto derivato (astratto): connesso alla causale.

ELEMENTI ESSENZIALI DELLA CONTABILITÀ GENERALE

Sistema di interpretazione dei fatti di gestione (sistema del capitale del risultato economico).

Strumento: conto.

Metodo: partita doppia (sistematicità e ordinata rilevazione quantitativa).

SISTEMA DI INTERPRETAZIONE DEI FATTI DI GESTIONE: SISTEMA DEL CAPITALE E DEL RISULTATO ECONOMICO

Rispetto ai fatti di gestione esterna, si osservano le seguenti variazioni (positive o negative):

Aspetto finanziario (variazioni denaro, debiti e crediti).

Aspetto economico (variazioni costi, ricavi e capitale).

CONTO

Istituire: fissare l'oggetto e denominazione di un conto.

Aprire o accendere: effettuare prima registrazione.

Chiudere: fare la differenza dei totali delle due sezioni, evidenziandone il saldo.

e· iscrivendolo nella sezione con il totale minore per portare il conto in pareggio.

Saldo di un conto: somma algebrica del totale delle due sezioni (dare e avere). Ilè segno è quello del totale con importo maggiore.

Addebitare: iscrivere una variazione di conto in dare.

Accreditare: iscrivere una variazione di conto in avere.

Stornare: eliminare una quantità dal conto e trascriverla in un altro.

Riepilogare: trasportare il contenuto di più conti in uno o più sintesi o riepilogo.

Unifase (unilaterale): la rilevazione delle variazioni dell’oggetto relativa avviene sempre nella medesima sezione (l’altra sezione può accogliere unilateralmente “rettifiche di valori” precedentemente iscritti).

Bifase (bilaterale): rilevazione delle variazioni dell’oggetto di valori precedentemente iscritti.

CONTI FINANZIARI (originari)

Accolgono i valori finanziari e le loro variazioni, si possono distinguere in:

Valori

  1. Valori numerati certi: certi nell'ammontare e nel periodo di disponibilità.
  2. Valori numerati assimilati (incerti): incerti nell'ammontare o nel periodo di disponibilità.
  3. Valori numerati presunti: incerti nell'ammontare e nel periodo di disponibilità.
  4. Valori relativi a crediti e debiti di finanziamento.

CONTI ECONOMICI (derivati)

Accolgono valori economici (di capitale o di reddito) e le loro variazioni. I conti economici si possono classificare in:

  1. Conti economici di capitale.
  2. Conti economici reddituali.

Poiché lo scopo del sistema del patrimonio e del risultato economico è quello di determinare il reddito d'esercizio prodotto o reddito d'esercizio attribuibile, occorre distinguere i componenti di competenza economica dell'esercizio dai componenti di competenza economica degli esercizi futuri.

Per questo i conti economici di reddito possono essere distinti in:

  • Conti accesi alle variazioni d'esercizio:

Accolgono i costi e i ricavi dell'esercizio e le loro rettifiche. A loro volta, tali costi vengono distinti in componenti ordinari e straordinari:

  • Conti accesi ai costi e ricavi pluriennali: accolgono costi e ricavi di competenza di più esercizi.
  • Conti accesi ai costi e ricavi sospesi: accolgono costi e ricavi già rilevati ma di competenza economica di esercizi futuri (rimanenze e risconti, ecc.).
  • Conti di risultato: funzionano a due sezioni e accolgono costi, ricavi e rimanenze.

I conti economici sono detti unilaterali perché, ad eccezione dei conti di risultato, accolgono valori solo in dare o in avere.

REGIME DELLE REGOLE (art 2343 commi 3,4,5)

Ricorso a informazioni integrative (comma 3).

Principio della significatività e rilevanza (comma 4): vanno esposte in bilancio solo informazioni significative (hanno un impatto potenziale sulle decisioni economiche degli utilizzatori) e rilevanti (quantitativamente consistenti).

Nota integrativa.

Deroghe

in casi eccezionali (comma 5): nella nota integrativa può essere indicata una riserva di utili non distribuibile.

REGOLE DI REDAZIONE DEL BILANCIO: norme del cc e la prassi contabile

PRINCIPI DI REDAZIONE (postulati)

Nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti principi:

  1. La valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione delle attività.
    • La rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza dell'operazione o del contratto (prevalenza della sostanza sulla forma).
  2. Si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell'esercizio.
  3. Si deve tenere conto dei proventi e oneri di competenza dell'esercizio indipendentemente dalla data dell'incasso o del pagamento.
  4. Si deve tenere conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo.
  5. Gli elementi eterogenei

ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente.

6) I criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all'altro.

a) Le deroghe sono consentite in casi eccezionali. La nota integrativa deve motivare la deroga e indicare l'influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico.

I punti (1) e (3) seguono il principio della competenza economica, i punti (2) e (4) seguono il principio di prudenza.

PRINCIPIO DELLA PROSPETTIVA DI FUNZIONAMMENTO (continuità)

Nella redazione del bilancio, la valutazione delle voci deve essere fatta nella prospettiva di funzionamento. La valutazione delle poste di bilancio deve avvenire considerando la loro appartenenza ad un complesso fenomeni avvenuti nella stessa prospettiva economica e non considerandoli astrattamente gli uni separati dagli altri.

PRINCIPIO DI CONTINUITÀ DEI CRITERI DI VALUTAZIONE

L'applicazione costante nel tempo dei medesimi criteri

di questi principi sono ad esempio la valutazione degli immobili, che deve tener conto del loro valore di mercato anziché del valore di acquisto, o la valutazione delle partecipazioni in altre società, che deve tener conto del loro valore economico anziché del valore nominale. PRINCIPIO DI PRUDENZA Nella redazione del bilancio, devono essere considerate tutte le possibili perdite e rischi, anche se non ancora certi, mentre i guadagni devono essere considerati solo se certi. Questo principio serve a evitare sovrastime dei ricavi e sottostime delle spese. PRINCIPIO DI CONTINUITÀ Nella redazione del bilancio, si presume che l'impresa continuerà la sua attività nel futuro. Questo principio serve a garantire una rappresentazione corretta della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell'impresa. PRINCIPIO DI COMPETENZA I ricavi e le spese devono essere rilevati nel bilancio nell'esercizio in cui si sono verificati, indipendentemente dalla loro effettiva incassabilità o pagabilità. Questo principio serve a garantire una corretta attribuzione dei ricavi e delle spese all'esercizio di competenza. PRINCIPIO DI NON COMPENSABILITÀ Le voci attive e passive non possono essere compensate tra loro, a meno che non siano di natura e importo simili e che sia prevista una specifica deroga. Questo principio serve a garantire una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa. PRINCIPIO DI COSTO STORICO Gli elementi del bilancio devono essere valutati al costo storico, cioè al valore di acquisto o di produzione. Questo principio serve a garantire una rappresentazione oggettiva della situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa. PRINCIPIO DI VALUTAZIONE A COSTO DI MERCATO In alcuni casi, gli elementi del bilancio devono essere valutati al costo di mercato anziché al costo storico. Questo principio serve a garantire una rappresentazione più corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa. PRINCIPIO DI VALUTAZIONE A VALORE DI REALIZZAZIONE In alcuni casi, gli elementi del bilancio devono essere valutati al valore di realizzazione anziché al costo storico o al costo di mercato. Questo principio serve a garantire una rappresentazione più corretta della situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa.

I principali principi di redazione del bilancio sono:

  • Operazioni di Leasing
  • Operazioni di compravendita con obbligo di retrocessione a termine.
  • Impresa cede titoli del proprio portafoglio a una banca dietro un corrispettivo in denaro.

Ulteriori principi di redazione del bilancio sono:

  • Costo storico: come criterio base di valutazione (art 2426).
  • Divieto di compensi di partite.
  • Omogeneità o unità della moneta di conto (art 2423).

Il costo storico non è soltanto la spesa per l'acquisto di un bene ma il valore delle qualità (utilità) funzionali che partecipano al processo formativo del reddito. Il costo va costantemente confrontato con altri valori per verificare la conservazione delle qualità funzionali dell'elemento patrimoniale e operare de

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
46 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Zero_17 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof D'Andreamatteo Antonio.