Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 9
Riassunto esame Comunicazione, prof. Perrotta, libro consigliato Enigma Multiculturale, Baumann Pag. 1 Riassunto esame Comunicazione, prof. Perrotta, libro consigliato Enigma Multiculturale, Baumann Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 9.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Comunicazione, prof. Perrotta, libro consigliato Enigma Multiculturale, Baumann Pag. 6
1 su 9
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

STATO VS RELIGIONE

L'idea Razionalista di Nazione fa sì che più lo Stato si arricchisce e più deve allontanare la religione dalla sfera pubblica (secolarizzazione) ed è la Nazione stessa a immettere il nuovo culto del Nazionalismo che sostituisce la religione stessa.

ETNICITÀ + RELIGIONE = IDENTITÀ CULTURALE

Spesso le élites cercano di far coincidere differenze etniche con differenze religiose. Sono le élites che stabiliscono chi è Ebreo, chi Musulmano e chi Cristiano. Se i due confini arrivano davvero a coincidere sarà difficile raggiungere l'uguaglianza.

5. ETNICITÀ e RELIGIONE

Relazione sociale identità socialmente costruite

L'etnicità è una in quanto le sono e cambiano a seconda dei contesti e delle situazioni. Sono le persone che costruiscono le etnie. L'etnicità è costruita tramite il contatto sociale, non è la proprietà intrinseca di un individuo.

gruppo. Spesso però abbiamo un'idea falsamente restrittiva di etnicità; ad esempio con l' Etnopolitica, in cui le differenze culturali vengono fatte apparire come reificate assolute e naturali invece che come scelte relative di differenziazione. La disuguaglianza viene strutturata in categorie etniche che possiedono un'eredità etnica come bagaglio culturale stabile; le strutture di disuguaglianza vengono viste come giuste, concretizzando le differenze, che vengono usate come pretesti per discriminare le persone; insomma le differenze culturali vengono trasformate in differenze biologiche. Di conseguenza, spesso i discriminati usano la stessa carta dei razzisti, auto-proclamandosi etnia e rivendicando diritti. L'errore della reificazione viene definito Cosificazione, cioè una considerazione dei prodotti umani come se fossero già dati per natura. Certo, la natura ha fatto una sua piccola parte, ma il resto sono costruzioni sociali dell'uomo.

(es.Etnicità spacciata per sangue quando in realtà è vino=prodotto umano). Tuttavia non è solo l'etnicità ad essere essenzializzata; lo sono anche la nazionalità e la religione. 6. RELIGIONE Se tutte le religioni pretendono di avere un nucleo immutabile, il significato cambia quando esso viene riaffermato in nuove circostanze, infatto non appena cambia il contesto la religione cambia con esso. Tuttavia spesso tendiamo a considerare l'Islam come un unico blocco, definendolo spesso 'Il pericolo islamico' come se essi fossero esattamente tutti uguali fra loro e la pensassero tutti allo stesso modo; è un Islam immaginario. 'L'affare Rushdie' ha contribuito ancora di più alla reifica dei musulmani, visti come una minaccia unita per le democrazie occidentali quando in realtà vi sono ben 17 comunità all'interno della religione islamica. Shiffauer, invece, dimostra ciò che abbiamodetto all'inizio di questo paragrafo, ovvero che la religiosità può cambiare se esportata in un altro contesto (es. Islamismo in Germania) e cambia in diversi piani della vita quotidiana come ad esempio sul piano delle scelte religiose, sul piano delle idee politiche, dell'auto-consapevolezza e del rituale. Gli Stati-Nazione pretendono di essere secolari ma sono solo secolaristi quando si parla di religioni non statali, un buon esempio di questo concetto è rappresentato dalla Gran Bretagna; come avevamo già visto nel capitolo 4, la religione civile e la politica in questo Paese incoraggiano le minoranze a perseguire l'emancipazione come se fossero delle squadre sportive, trattate come comunità strettamente unite da storia, valori e tradizioni comuni. Di fatto quindi la Gran Bretagna reifica le culture minoritarie; la stessa cosa la fa con le religioni minori, e per perseguire questo suo intento reificante in 3 diversi modi: Registra leCongregazioni --> stabilisce una certa Chiesa o Moschea come rappresentativa di una cera cultura. Servire per Dividere --> lo Stato contribuisce alla formazione di congregazioni religiose promettendo in cambio l'emancipazione, al fine di tenerle a bada. Devoluzione Funzionale --> Lo Stato devolve parte del suo lavoro ad altre congregazioni religiose. Ade sempio creando apparati locali che raccologono i soldi per darli alle congregazionireligiose che creeranno centri, biblioteche ecc. Perciò la religione non è tanto un bagaglio di idee e concezioni ben legato che ci si porta dietro, ma èSestante,piuttosto un che indica un punto ma tiene allo stesso tempo in considerazione la localizzazionee il tempo dei naviganti. 7. CULTURAun"Età del Paragone",La nostra è perchè gli uomini non sono più molto legati dalla tradizione, aumentanole aspirazioni e il mescolarsi fra uomini. Ci sono molte concezioni del mondo.molti costumi e vissuti e molte civiltà che vivono l'una a fianco dell'altra; ma vengono in genere scelte le forme di moralità superiore, portando alla scomparsa delle moralità inferiori. (Nietzsche) Nietzche fu il primo ad immaginare gli individui come attivi negoziatori di cultura e di differenza culturale e vedendo le città in espansione pensava che prima o poi ci sarebbe stato un periodo di comparazione tra culture che poi avrebbe dato vita ad una nuova concezione di Cultura. Le persone oggi possono anche cercare le loro radici culturali, ma nel farlo sono innegabilmente metropolitani perché anche solo nel metodo di ricerca seguono modelli urbani precisi (es. Gli americani cercano i propri antenati negli elenchi della Marina Public Record Office). Oggi il Multiculturalismo è interessato alla Nazionalità come cultura, alla etnicità come cultura e alla religione come cultura; che di fatto crollano non appena si gratta un po' la superficie.superficie.Nazionalità --> non è né postetnica né postreligiosa Etnicità --> basata su aspetti coltivati e non generici Religione --> Le regole non sono assolute ma cambiano in base ai contesti Tuttavia tutte e 3 le concezioni di cultura condividono la stessa scelta, cioè se la cultura è concepita come una cosa che si possiede (Teoria Essenzialista) o come un qualcosa che si modella (Teoria Processuale). Teoria Essenzialista --> considera le culture nazionali, etniche e religiose come se fossero oggetti finiti, che plasmano le azioni e i pensieri dei suoi membri. Viene usata nei media, in politica, per educare i bambini e per indicare le minoranze e nelle minoranze stesse; aiuta a tenere in riga le persone, a stereotipizzarle senza tenere però conto del fatto che ognuno ha una sua cultura nazionale, etnica, religiosa, linguistica, di genere.di stile di vita; tutti sono pluri-identitari. Insomma, il multiculturalismo è consapevolezza dell'esistenza di culture trasversali, e non l'esistenza di differenze culturali assolute. Tuttavia non ci possiamo sbarazzare così della cultura Essenzialista perché in diversi casi può apparire ancora come un assoluto, ad esempio quando: 1. Vi sono contesti molto prevedibili = Nel caso di guerre, giochi olimpici, partite di calcio noi assistiamo come membri di etnie oppure discutiamo questioni morali come membri di comunità religiose o anti-religiose. Anche se di fatto sono sempre e solo elitès a stabilire questi confini. 2. I tre poli esigono diritti = le persone fanno appello alla nazionalità per promuovere diritti di uguaglianza civica, alla religione per reclamare la propria identità e ai diritti umani per rivendicare la propria dignità. In questi casi, la cultura Essenzialista può ancora essere rilevante. In conclusione, il multiculturalismo ci invita a riconoscere e rispettare le diverse culture che coesistono nella società, ma dobbiamo anche essere consapevoli che ci sono situazioni in cui la cultura Essenzialista può ancora avere un ruolo importante.libertà di coscienza e alle culture etniche per protestare contro la discriminazione o chiedere azioni affermative. La filosofia Essenzialista però, nella sua staticità non può spiegare perché le culture cambiano o perché di fatto sono in continuo mutamento; per lavorare ad un progetto multiculturale dobbiamo ripensare alla parola Cultura. L'antropologo Turner ha voluto provarci, distinguendo una buona scienza sociale della cultura da una cattiva, che reggono o cadono in base allo stesso principio, ovvero se essenzializzano o meno la cultura. Quindi Turner vede l'etnicità come un costrutto sociale che traduce scorrettamente una differenza relazionale in una differenza naturale e assoluta. Teoria processuale --> Usata dagli studiosi di scienze sociali, e dai multiculturalisti perciò è piuttosto impopolare. Le persone che professano la teoria essenzialista della cultura useranno molte volte anche quella processuale (es.

Leader di propaganda richiama ad un'unità esistita nel passato fra un popolo ma tuttavia sa che non esiste perché è stata costruita). Chiamano 'differenze culturali' in realtà sono atti di differenziazione; mentre ciò che chiamano 'identità essenziali' sono identificazioni processuali. A seconda del contesto le persone usano la teoria essenzialista o processuale della cultura, in base a ciò che vogliono dimostrare. Se queste due logiche vengono usate spesso nello stesso momento in modo dialettico allora è errato chiamarle teorie, perché in questo modo sarebbero due concetti opposti ed inconciliabili, perciò dobbiamo sostituire la parola Teoria con la parola DISCORSO, e le due teorie sulla cultura divengono Discorsi Culturali, ognuno razionale nel suo proprio contesto. Perciò possiamo smettere di vedere le persone come vittime delle proprie reificazioni o di quelle di qualcun altro.

e possiamo iniziare a studiare come esse di fatto siano gli architetti del futuro multicultural. tutta la culturaLa cultura è due cose allo stesso tempo, ovvero una COSTRUZIONE DISCORSIVA DUALE:che si può possedere è la cultura che si sta facendo, e tutte le differenze culturali sono atti di differenziazione e tutte le identità culturali sono atti di identificazione culturale.Quindi bisogna fare in modo che l'essenzialismo venga riconosciuto ma tuttavia essere consapevoli che non è l'unica base attraverso la quale comprendere la natura della cultura.Il multiculturalismo è una nuova concezione di Cultura in cui essa è vista come un processo dialettico (essenz e process) e discorsivo (uso di entrambi i discorsi).58. LA TEORIA MULTICULTURALE (Turner)Cercheremo di trovare dei criteri che siano applicabili a tutti gli enunciati teorici; dobbiamo cercare di superare le idee di Stato, Etnia e Religione come cose reificate e fare unIl discorso pluralista, seppur piuttosto vago, di Verma (Approccio Pluralista Inclusivo – Stato) si basa sull'idea che la società sia composta da una varietà di gruppi e individui con diverse prospettive, valori e interessi. Secondo Verma, lo Stato dovrebbe promuovere l'inclusione di tutti questi gruppi e individui, garantendo loro pari opportunità e diritti. Questo approccio riconosce l'importanza della diversità e sostiene che la società può beneficiare dell'inclusione di tutte le voci e delle diverse prospettive.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
9 pagine
22 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia_polly di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione delle organizzazioni e dei processi interculturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Perrotta Domenico.