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Estratto del documento

PRODUZIONE CROSSMEDIALE

Evento notizia bile

Fonte + giornalismo cross mediale

Testo audio foto Video

Piattaforma cross mediale

Notizia

Tv/radio Stampa Web Mobile

La produzione giornalistica cross mediale, risponde a una qualche logica di contemporaneità:

1 di tipo cognitivo (cosa racconto e tramite quale canale)

2 “”produttivo

3 distributivo

4 consumo interattivo e/o partecipato: a) interattiva (nel momento in cui c’è una risposta alle sollecitazioni

del feedback da parte del produttore di contenuti), b) partecipativa ( nel momento in cui vengono

autonomamente prodotti contenuti da immettere nel sistema, ovvero gli UCG (User Generated Content).

Le principali caratteristiche del passaggio dal multimediale al cross mediale sono:

A l’omogeneità dei contenuti, che vengono da un solo giornalista che lavoro su più fonti integrandole tra

loro

B questa moltitudine di fonti aumenta l’autorità del prodotto consentono al giornalista di incrementare il

controllo delle fasi pre-produttive e post-produttive questo amplifica il tema della fiducia, il soggetto è di

nuovo l’uomo

C la produzione cross mediale permette una simultaneità distributiva: in linea di massima il prodotto cross

mediale nel momento in cui viene pubblicato è completo. Questo tipo di simultaneità equivale a un

allungamento delle fasi pre-produttive legate a un unico giornalista. Il prodotto giornalistico cross mediale

viene pensato prima per adattarsi poi a formati, linguaggi, mezzi di comunicazione differenti. Il giornalista

deve proprio essere capace di pensare per i multicanali, deve avere una competenza cross mediale, cioè,

non solo deve essere supportata a livello culturale, normativo convocando saperi e relazioni; ma a pensare

una storia per in molte versioni.

4. Il giornalismo e la convergenza cross mediale

La crossmedialità si caratterizza per il suo essere “digitale”, animata da una logica di convergenza, laddove

la multimedialità s’ispira a una logica di divergenza. La convergenza alleggerisce i limiti della multimedialità.

Le tecnologie mediali sono in continuazioni connesse, è produce un prodotto finale sempre più Web based

(fruibile online). La convergenza cross mediale è espressione del bisogno del pubblico. La Rete sta

spostando gli equilibri giornalistici, se non dal punto di vista economico, sicuramente da quello

organizzativo e produttivo.

4.1 Integrated Newsroom: le redazioni s’integrano

Con la crossmedialità le testate giornalistiche si uniscono. Le media company, basate sulla divisone tra

media verticali (quotidiano, Web, radio ecc.) e quindi su divisioni tematiche (cronaca, esteri, cultura, sport)

non sono sufficientemente elastiche e flessibili. L’evoluzione vuole che inizialmente le redazioni tradizionali

decisero di introdurre una redazione online. Poi si è arrivati all’integrazione di più redazioni per tali motivi:

1 ribadire centralità della notizia

2 aumentare consapevolezza circa la necessità di una valutazione funzionale riguardo a quale medium sia

più adatto per una notizia

3 permettere un più fluido ed efficace trattamento multimediale o cross mediale

4 evitare sprechi di risorse

5 ridurre sempre i più frequenti problemi di comunicazione. Un esempio: il New York times è stato tra i

primi ad unificare la redazione di carta stampata con quella online, inizialmente si era creato un ponte

d’informazione tra le due redazioni oggi è una sola. La struttura della redazione integrata riproduce dunque

la classica divisione d’area (cronaca, politica, sport), ma rende le gerarchie e le responsabilità del tutto

trasversali al mezzo. Altri esempi vengono dal: Dayli Telegraph, Los Angeles Times, Guardian, Financial

Times. La strategia dell’integrated newsroom è stata il trend più diffuso nell’area anglosassone nel biennio

2005/6. Dalla vecchia newsroom si è passati al nuovo information center, in cui dall’idea di notizia si passa a

quella più generica d’informazione. Tra gli elementi innovativi:

1 Le redazioni integrate hanno una multi-piattaforma. L’information Center è il centro di racoclta

informazioni

2 l’integrazione redazionale prevede strategie comuni sul singolo coverage e divisione dei ruoli tra cartaceo

e web

3 c’è una propensione netta alla neutralità della piattaforma mediale

4 la divisione è per 7 macroaree trasversali( digital, public service, community conservation, local, costum

content, data, multimedia)dove si sviluppa la crossmedialità

5 la priorità è data alle notizie locali. Un modello di comunicazione/interazione con i propri lettori che

richiama il crowdsourcing ( un modello di business secondo il quale un’azienda o un’istituzione esterna lizza

un compito o un singolo lavoro svolto all’interno verso un gruppo indefinito e grande di persone attraverso

un appello aperto su internet) come obbiettivo per coinvolgere varie comunità.

4.2 interattività, mashup e distribuzione multicanale

Attraverso un Web è possibile costruire un prodotto giornalistico nuovo usando le varie versioni di una

notizia. La branca che si occupa d’infografica più o meno evoluta è,per esempio, quella che utilizza mashup

con sistemi di geolocalizzazione come le mappe di Google. In questo esempio i contenuti informativi sono

visualizzati all’interno di sistemi di mappatura liberamente disponibili i contenuti testuali con sistemi di

mappatura liberamente disponibili, geolocalizzazndoli precisamente nel territorio rappresentato

arricchendo di fatto i contenuti testuali o fotografici originari di un surplus informativo. Come dice Vittorio

Zambardino:

il mashup giornalistico è la scrittura che traduce in multimedia la cara vecchia cronaca e regala all’industria della carta

l’accesso a un mondo inesplorato, dona tutte le “lingue” dei media a chi parlava solo la propria lingua madre. È

giornalismo allo stato puro, ma tecnologicamente “motorizzato”. Certo segna anche la nascita di un nuovo giornalista:

più chef che mescola sul Web linguaggi diversi che affabulatore in 120 righe.

Altre forme di mashup uniscono il trattamento multimediale della notizia insieme con una sorta di data

journalism, che si occupa di gestire giornalisticamente i data base d’informazioni. Un multidata journalism è

stato definito: sorta di infografica tecnologicamente “potenziata”, che permette la produzione di prodotti

innovativi, che includono diversi linguaggie formati mediali. Spesso si utilizzano anche mms, sms per

diffondere determinati contenuti. È molto adottata anche la tecnologia del web based dei feed RSS. Gli RSS

(acronimo perd RDF Site Summary o Really Syndication) sono una famiglia di formati per la distribuzione dei

contenuti sul web, usati da blog, siti e quotidiani online. L’RSS consiste in una lista di del contenuto

aggiornato e aggiornabile di un sito, contenuto che può essere completo o parziale. I Feed sono leggibili

attraverso software chiamati aggregatori che scaricano automaticamente gli aggiornamenti. Se dal lato del

produttore i feed RSS permettono una veloce ed efficace distribuzione, dal lato dell’utente la sottoscrizione

dei feed gli consente di seguire molte fonti differenti. La diffusione di feed RSS come standard ha creato di

fatto alcuni prodotti giornalistici ibridi, come il podcast e il video cast. Altri ibridi riguardano la possibilità di

condivisione del contenuto giornalistico che alcuni siti mettono a disposizione, per esempio: il New York

Times che ha vicino l’articolo oltre il pulsante “stampa” ha anche quello “condividi”, che permette al lettore

d’inviare con un semplice click il singolo contenuto a siti di editing o bookmarking sociale o ad aggregatori

di vario genere( Fb, Digg, Newsvine). Il lettore del New York Times può scegliere di personalizzare e

organizzare i contenuti informativi leggibili sul sito della testata. Questo accade sottoscrivendo i feed RSS

(channel) di siti o blog esterni. Così torna la deadline, grazie al lettore che stabilisce il : “visto, si stampi”

quindi l’importanza dell’articolo o del contenuto di un articolo.

Punti forti della tensione del giornalismo online verso una convergenza cross mediale:

- una convergenza cross mediale

- crescente centralità del giornalismo online

- nel giornalismo online convergono sempre più formati, anche tradizionali, generando nuovi ibridi mediali

- tali ibridi trovano convergenza all’interno dell’ecosistema ricco del Web evoluto

- una matura situazione cross mediale permette ai contenuti giornalisitici nati sul web di crescere

- le dinamiche attive nel web non stoppano mai la ricerca giornalistica, anzi incrementano pubblicità e

fruizione dei contenuti

5 Quando il lettore diventa scrittore: il giornalista che conversa

FEEDBACK E CONVERSAZIONI

Evento notiziabile

Fonte+ giornalismo cross mediale

Testo audio foto video

Piattaforma cross mediale

Notizia

Conversazi

one e

feedback WEB stampa Podcast

Tv

mobile o Rss Blog

n SS

ve on

rs ver

La cosa più importante è gestire il feedback del pubblico. L’obiettivo delle testate è quello di stimolare

fertili discussioni fra i lettori. Il lettore ha sempre ragione e il giornalismo non può più evitare di tenere da

conto il pubblico mediale. Il gatkeeper, la figura che seleziona notizie, e tutta la redazione, devono essere

aperti all’ascolto del pubblico. Bisogna tener da conto la figura dello screttore (lettore col potere di parola e

pubblicazione) che nasce dal fertile terreno del web 2.0, si passa quindi da un Web read-only a un read e

write web. Fonti, pubblico, giornalisti: sono tutti online. Il networked journalism (capacità della rete di

storia) ha ancora diversi difetti strutturali: costi elevati e nessun modello di business. Il giornalismo online

aiuta i giornalisti professionisti a non perdere mai il punto d’interesse delle persone. Il mondo del web è

pieno di passion-driven journalism, di forte personalizzazione e interattività spinta. Il pubblico è come un

partner informativo.

6. le competenze del giornalista convergente

Gionvanni Bechelloni parla di competenze giornalistiche espresse come:

-tecniche

- politiche o relazionali

- culturali

E queste definiscono la professionalità del giornalista. Nello specifico le competenze tecniche sono una

relazione di: dotazione tecnica, competenza tecnica e ambiente tecnologico . necessari per il lavoro sono:

computer portatile, palmare, videocamera, buona connessione, registratore, fotocamera digitale. Ma la

situazione migliora con il back pack journalist(un giornalista con lo zainetto come si definì J

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
24 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Liszt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Perrotta Domenico.