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La società in rete globale

William Mitchell mette in relazione tali capacità delle reti come un passaggio naturale che si concretizza nell'espansione della mente e del corpo umani. Per fare ciò, elemento indispensabile è la comunicazione consapevole e significativa.

Una società in rete è una società la cui struttura sociale ruota attorno alle reti attivate dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione elaborate digitalmente basate sulle reti digitali globali microelettronica. Queste reti sono in grado di riconfigurarsi, secondo le direzioni dei loro programmatori, trascendendo i confini territoriali e istituzionali grazie a reti di computer in telecomunicazione. La tecnologia è però un mezzo, non una determinante: la globalizzazione non è legata solo ad essa, ma è possibile grazie a essa. La società in rete è globale, ma ciò non significa che tutti gli individui dappertutto

siano inclusi nelle reti. Per il momento, la maggioranza non lo è. La società globale in rete si sviluppa selettivamente nel mondo. La struttura sociale è globale, ma il grosso dell'esperienza umana è locale, in termini sia territoriali che culturali. Le attuali società specifiche, che si basano storicamente sull'idea di stato-nazione attraverso i confini fisici e culturali, sono frammentate attraverso le logiche di inclusione ed esclusione delle reti. Ma le reti, per Castells, vivono di queste frammentazioni tra esclusi e inclusi. Questo ne è un carattere strutturale. Ciò avviene perché le capacità di di volta in volta coprono spazi utili e scoprono ciò che non è più di valore per le reti. Questo è un tratto fortemente significativo delle reti, poiché dunque le reti hanno varie geometrie e geografie di inclusione ed esclusione. In termini storici, la società in.

La rete deve essere analizzata:

  1. Come architettura globale di reti incessantemente programmate e riprogrammate dai poteri costituiti in ciascuna dimensione (contesto) dell'interazione
  2. Come il risultato tra le varie geometrie e geografie delle reti che includono le attività centrali - ossia, le attività che danno forma alla vita e al lavoro nella società interazioni di secondo ordine
  3. Come risultato tra queste reti dominanti e la geometria e geografia della disconnessione delle formazioni sociali lasciate fuori dalla logica del networking globale e distribuzione di

La società in rete è caratterizzata da alcune componenti primarie: produzione valore, lavoro, comunicazione, cultura. Inoltre, si basa sulla sua modalità di esistenza in quanto formazione spazio-temporale.

Che cos'è il valore nella società in rete?

Il valore nella società è ciò che le istituzioni

dominanti decidono che sia di valore. In una società in rete, il valore resta quello del profitto, del capitale, e la materializzazione del guadagno. Ma nella società in rete la gerarchia delle reti sarà il principio organizzatore della distribuzione del profitto. Ogni valore qui, dalla conoscenza (media) al potere militare, può essere ricondotto a una posizione subordinata a quello del profitto. Essendo la società in rete una struttura multidimensionale in cui reti di diverso tipo hanno diverse logiche di creazione del valore, ciò è valore verrà definito dalla valore un'espressione del potere, specificità della rete e del suo programma. Il è, di fatto, in quanto la definizione di esso è decisa dai dominanti. Da questo punto di vista, nulla di nuovo. Ciò che è nuovo è la sua portata globale e la sua architettura reticolare. Ciò significa che, da un lato, le sono cruciali e

caratterizzate da una costante e flessibile interazione relazioni di dominio tra reti (vedi i mercati finanziari dei diversi paesi che si influenzano a vicenda); dall'altro, che quei casi che non presentano possibilità di avere una configurazione globale a causa di impedimenti strutturali si trovano in posizione di svantaggio. Poiché lo stato-nazione ha dei limiti territoriali nell'imposizione delle proprie regole, esso deve diventare o imperiale o reticolare per mettersi in rapporto con altre reti nella definizione di ciò che è valore. Esempio: Stati Uniti che hanno tentato di espandere il concetto di sicurezza nel mondo dall'11 settembre in poi.

Cosa sia il valore nella società in rete è di difficile definizione. Occupazione, lavoro, classe e genere: l'impresa a rete e la nuova divisione sociale del lavoro. La quantità di lavoro della gente (in termini di ore), oggi, è ai massimi storici, in quanto

vienericonosciuto anche il lavoro femminile. Fondamentale è il modo in cui il lavoro oggi viene ad essere che è ancora legata alla produzione o meno di valore. La organizzato, e cioè la divisione del lavoro divisione fondamentale è:
  1. Forza lavoro auto programmabile: si concentra su obiettivi assegnati, e li raggiunge sulla base di elaborazione di informazioni, elaborazione tanto più efficiente quanto più la reti di informazioni forza lavoro sarà connessa a (come database) che faciliteranno il reperimento e l'elaborazione del lavoro. È legata allo stock di conoscenza e alla creatività, alla capacità di evolversi in base ai cambiamenti strutturali e ambientali. È fondamentale per qualunque organizzazione abbia il controllo delle risorse.
  2. Forza lavoro generica: ha scarso valore ma è necessaria. È minacciata costantemente dalla sostituzione da parte delle macchine per i suoi compiti, o dallo

Spostamento in altrisiti a costi inferiori. È ricoperta ancora dalla maggioranza della popolazione mondiale. Divisioni di genere. Trasversalmente, tale divisione è attraversata da Si staglia un percorso: con la donna nella società patriarcale nasce il lavoro flessibile (che permette di unire casa e guadagno lavorativo), che rientra quasi sempre nel lavoro generico. Dunque, la donna è il lavoratore capitalista ideale, perché da un lato flessibile e con grandi doti di adattamento, dall'altro ottiene - ancora oggi - compensi e riconoscimenti (promozioni) minori degli uomini a parità di lavoro. L'avvento del lavoratore femminile non ha emancipato le donne, ma ha minato il patriarcato: non vi è stato un raggiungimento da parte delle donne dello status lavorativo maschile, ma una riduzione del secondo ai livelli remunerativi e di carriera del primo, e ciò nel momento in cui l'unico potere che è aumentato per

Le donne è stato quello interno all'organizzazione familiare, minando la subordinazione storicamente ideologica delle donne. Per quel che riguarda la struttura-impresa, essa si costituisce come impresa a rete in seguito all'unione tra creatività, autonomia e capacità di auto programmazione dei lavoratori della conoscenza da un lato, e possibilità di networking del lavoro. L'impresa a rete non ha più un'organizzazione verticale (dall'alto verso il basso) solo di tipo fordista propria della società industriale: essendo questa l'Età dell'informazione, l'impresa a rete si costituisce in vari modi. Può essere un insieme di aziende o segmenti di aziende, o essere una segmentazione interna delle aziende stesse. Sia le grandi che le piccole aziende si costituiscono in reti, che mantengono la loro (elemento fondamentale). Per le grandi corporation, si parla di flessibilità alleanze o partnership strategiche.

Tali unioni sono giustificate a breve termine: si basano non su territori ma su specifici progetti di business (che costituiscono l'unità de processo lavoroproduttivo), e sono diverse di volta in volta. Si basano inoltre sia sulla divisione di capitale, informazione conoscenza, ma anche su quello di e configurandosi principalmente come reti informazionali. Inoltre, l'azienda diviene a livello informazionale un nodo nelle reti globali dei flussi finanziari. Infatti, il mercato globale è regolato non solo dalle regole del mercato, ma anche da turbolenze dell'informazione. La valutazione finanziaria determina le dinamiche di breve periodo dell'economia, ma sul lungo termine tutto dipende dalla crescita della produttività, legata al fondamento dell'innovazione (intesa come capacità di ricombinare i fattori di produzione in modo più efficiente, e/o di produrre maggiore valore aggiunto in un processo o prodotto. La questione chiave per

La forza lavoro diventa dunque la sua divisione in categorie: quelli che sono fonti di innovazione; quelli che sono semplici esecutori di istruzioni; quelli che sono strutturalmente irrilevanti, o come lavoratori (non istruiti in maniera adeguata o locati in aree lontane dal capitalismo), o come consumatori (povertà), o entrambi.

Lo spazio dei flussi e il tempo acrono si ridefiniscono. Lo spazio, nella teoria sociale, è definito come il supporto materiale delle pratiche sociali di condivisione del tempo: la costruzione della simultaneità. Attraverso le ICT avviene il decoupling tra contiguità e condivisione del tempo. Questo permette la simultaneità senza la contiguità, e permette anche la scelta del tempo asincrono dell'interazione (interagire quando si vuole, rispondere quando si vuole). Ma lo spazio dei flussi non è aspaziale. I nodi e le reti di cui è fatto sono legati.

Ai luoghi connessi attraverso reti di comunicazione. Mentre nello spazio dei luoghi significato, funzione e località sono strettamente correlati, in quello dei flussi i luoghi ricevono significato e funzione dal ruolo svolto nelle attività; reti dal loro ruolo nodale nella rete. Lo spazio dei flussi si articola in tre fattori: di comunicazione il contenuto e le geometrie dei flussi, che legano tali luoghi; che determinano le funzione e significato. attività in termini di nella teoria sociale, veniva definito come la Il tempo, segmentazione sequenziale delle pratiche. È stato forgiato dal cosiddetto tempo burocratico, cioè determinato nelle attività dagli apparati ideologico-militari. C'è poi il tempo disciplinare, legato alla parcellizzazione dei compiti per garantire ordine nella fabbrica (industriale). Tutti questi sono sovrapposti al tempo biologico proprio della vita umana. Oggi, il tempo acrono è inverso: non si basa sulle attività,

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ma sui flussi informazionali, che tentano di annullare la sequenzialità, comprimendoli

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Dettagli
Publisher
A.A. 2009-2010
10 pagine
11 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vipviper di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di COMUNICAZIONE POLITICA e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Bentivegna Sara.