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ALTERAZIONI ISTOPATOLOGICHE DEL DERMA

  • Apoptosi: eliminazione di cheratinociti necrotici isolati (corpi colloidi o ialini di Civette).
  • Elastoressi: frammentazione delle fibre elastiche.
  • Omogeneizzazione del collagene: scomparsa della normale struttura fibrillare del collagene dermico.
  • Papillomatosi: allungamento delle papille dermiche a "dito di guanto".

ALTERAZIONI ISTOPATOLOGICHE DELL'IPODERMA

  • Atrofia proliferativa dell'adiposo: tralci connettivali fibrosi sostituiscono lobuli adiposi scomparsi.

Raccolta di appunti a cura di Antonio Simone Laganà - 4° anno accademico 2007-2008

PARTE II - Patologie della Cute

Acne

L'acne è un processo infiammatorio delle unità follicolo sebacee, con papule e pustole normalmente ma talvolta anche con noduli ed esiti in cicatrice. La lesione elementare di questo processo si chiama comedone, ossia una dilatazione dell'infundibolo del pelo che contiene.

soprattutto cheratina, ma anche lipidi e batteri. Quelli più piccoli in genere hanno un orifizio chiuso e formano delle piccole cisti sotto pelle, mentre quelli più grandi, con l'orifizio aperto, sono chiamati punti neri. Le acne possono essere distinte in endogene ed esogene. Acne Endogene a) Acne volgare giovanile Questa malattia esordisce la povertà (fra i 14 e i 17 anni nelle femmine e fra i 16 e i 19 nei maschi); sembra che nei maschi possa avere un decorso più grave e un'incidenza più elevata, ed esistono sicuramente dei fattori predisponenti genetici e razziali. Tutto comincia con un'alterazione di base che è la formazione di cheratina nella parte inferiore dell'infundibolo pilifero, che normalmente non avviene. È un fenomeno indotto dagli ormoni androgeni, e provoca l'ostruzione del follicolo con formazione del comedone. All'interno del follicolo ostruito, la quota di lipidi secreta che vi ristagna viene lisata.della produzione di sebo. Alcuni fattori che possono influenzare l'acne includono lo stress, l'uso di cosmetici comedogenici e l'assunzione di alcuni farmaci. È importante mantenere una corretta igiene della pelle, evitare di toccare o schiacciare le lesioni e consultare un dermatologo per un trattamento adeguato.

dell'idratazione dell'unità follicolo sebacea. Un'associazione importante nelladonna si ha con la sindrome di Stein Levental, o dell'ovaio policistico, di cui infatti l'acne è considerato un sintomo dermatologico: la correlazione fra le due patologie è l'aumento degli androgeni. Le sedi sono il viso, il dorso, le spalle e il petto. Le lesioni sono in successione prima di tipo non infiammatorio (acne comedonica), poi francamente pustoloso e papulare (acne papulo-pustolosa), con fasi di remissione e di peggioramento variabili con l'età e in generale migliorano dopo i 20 anni. Nei casi gravi si possono avere anche lesioni nodulari cistiche, con tendenza alla formazione di ascessi (acne nodulo-cistica). In questo caso gli esiti possono essere cicatriziali, e raramente si possono avere cicatrici ipertrofiche (acne cheloidea). Sono lesioni tipicamente polimorfe, e in genere nello stesso soggetto prevalgono i comedoni aperti o quelli chiusi.

ma non entrambi. Condizioni particolari sono:
  • Acne del neonato: che compare fra nascita e il terzo mese di vita, e è dovuto all'immissione in circolo nel feto di androgeni materni che passano la placenta.
  • Acne infantile: compare fra il terzo mese e il quinto anno, e può essere un sintomo di neoplasie o iperplasia surrenalica.
La terapia può essere fatta con prodotti locali nelle forme lievi, che inibiscono la produzione di cheratina a livello del follicolo. In questo è importante l'effetto dell'acido retinoico, l'adapaleno o l'acido azelaico, oppure sostanze ad azione antibiotica come le tetracicline o la clindamicina. Infine, sostanze che inibiscono la produzione di sebo come lo spironolattone. Nelle forme gravi si usano terapie combinate di antibiotici, estrogeni ed antiandrogeni. L'acido 13-cis retinoico va riservato a.gravi forme di acne, per via della sua teratogenicità edegli effetti collaterali.
Acne conglobata
Si tratta di una grave forma di acne caratterizzato da lesioni nodulari e cistiche, ancheconfluenti, con frequente formazione di ascessi sterili. Colpisce prevalentemente i maschi, erisparmia il volto e le spalle, mentre le sedi tipiche sono il dorso e il petto. Nella donna èlimitata alle zone ascellari inguinali e mammarie, dove sono presenti ghiandole apocrine (perquesto in passato veniva chiamata idrosadenite). Le complicazioni sono la formazione digrandi ascessi ripieni di liquido sieroso asettico, e le cicatrici deformanti. Questi ascessipossono essere presenti anche in regione anale, o nel cuoio capelluto, dove provocanoalopecia cicatriziale formando il quadro della follicolite dissecante di Hofmann. Non siconosce la causa scatenante della malattia, ma si pensa ad una eccessiva reattività del sistemaimmunitario.
Acne fulminante
Si chiama anche acne acuta

Febbrile ulcerativa, ed è caratterizzato da lesioni papulari enodulari, che si ulcerano nel tronco ma non nel viso, accompagnate da leucocitosi, febbre e dolori articolari. È probabilmente una reazione immunitaria del tipo terzo nei confronti delle antigeni del P. acnis.

Acni Esogene

In numerose condizioni lo stimolo che porta all'acne viene dall'esterno, e in questi casi non è conosciuta nessuna predisposizione genetica, ma soltanto in qualche circostanza una particolare reattività a stimoli o sostanze.

a) acne iatrogena: da farmaci, come gli antibiotici, ma soprattutto di androgeni, i corticosteroidi, l'insulina

b) acne meccanica: termine usato per indicare una acne derivata dal ripetuto trauma in una zona, tipico del ripetuto uso di indumenti o attrezzature sportive o militari.

c) acne cosmetica: importanti sono i gel per capelli, i detergenti

d) cloracne: come conseguenza dell'esposizione a composti clorati, in soggetti particolarmente sensibili

anche nelle piscine e per l'uso dell'acqua potabile.
  1. acne occupazionale: infiammazione dei follicoli piliferi dovute al contatto ripetuto con oli minerali.

Alopecia

Per alopecia si intende la scomparsa circoscritta o diffusa di capelli e/o peli che esistevano in precedenza. L'ipotricosi è invece la carenza quantitativa di peli che prima esistevano. L'assenza totale congenita di peli su tutto il corpo o su una zona localizzata viene invece definita atrichia mentre la assenza parziale congenita è detta ipotrichia.

Le alopecie e le ipotricosi possono essere:

  • Presenti fin dalla nascita o comparse successivamente
  • Congenite o acquisite
  • Circoscritte, diffuse o totali cioè che interessano tutta la superficie corporea
  • Transitorie (non cicatriziali) o definitive (cicatriziali)

L'alopecia cicatriziale rappresenta l'esito fibrotico-cicatriziale di processi patologici che comportano la distruzione del follicolo pilifero che

quindi scompare cioè non si vedono i fori

Raccolta di appunti a cura di Antonio Simone Laganà – 4° anno accademico 2007-2008

di uscita dei capelli (mentre nell’alopecia reversibile questi sono ancora presenti). La patologia può interessare primitivamente il follicolo pilifero o la cute circostante.

Alopecia areata o area celsiè una dermopatia di natura autoimmunitaria che interessa i capelli e/o i peli di tutta la superficie corporea. Non ha predilezione per il sesso e colpisce soprattutto giovani adulti che sono spesso ansiosi o emotivamente labili. Gli stress psicofisici sono spesso riportati dal paziente come fattore scatenante. Negli adulti l’alopecia areata può essere causata anche da episodi infettivi come tonsilliti, infezioni dentarie. Si formano una o più chiazze in cui i capelli o i peli cadono in pochi giorni (chiazze glabre). Le chiazze sono maggiormente visibili nelle zone in cui il pelo è più lungo e

visibili: il capillizio e la barba. Le chiazze alopeciche sono rotondeggianti con margini netti, pallide, circoscritte, lisce, spesso edematose, di consistenza ridotta, spesso asintomatiche per cui a volte è un familiare del paziente o il parrucchiere ad accorgersene. Palpando la chiazza si ha una sensazione di minore consistenza come quando si palpa la neve. Nelle chiazze in attività i capelli ai bordi cedono facilmente alla trazione ed hanno il tipico aspetto a punto esclamativo con la parte prossimale più sottile della parte distale e troncamento nella zona di origine: il punto è costituito dal bulbo pilifero mentre l'asta dal capello assottigliato. L'evoluzione è variabile: nella maggioranza dei casi la caduta dei capelli si arresta spontaneamente e la ricrescita per lo più si verifica dopo alcuni mesi con la comparsa di peluria fine, ipo o acromica, a ciuffi che va pigmentandosi e irrobustendosi fino alla guarigione in 2-3 anni. I peli

In ricrescita hanno forma di punto interrogativo rovesciato. Alcune chiazze possono persistere e tendere ad allargarsi. Alcapillizio l'alopecia può interessare le regioni parietali e temporali fino a circondare con una banda continua tutta la parte (area celsi ofiasica = a serpente) e ciò rappresenta un fattore prognostico negativo. Possono essere presenti anche lesioni ungueali rappresentate da opacamento, superficie scabra e striature longitudinali. Talvolta l'alopecia totale resta insensibile alle cure per tutta la vita (area celsi maligna) inducendo comprensibili conseguenze psicologiche. La prognosi è in genere favorevole ma si possono avere recidive anche a distanza di anni, mentre è sfavorevole nell'alopecia totale ed in quella ofiasica. Per quanto riguarda la diagnosi nella fase di attività può essere fatto l'esame di un ciuffo di capelli vicino alla chiazza (tricogramma) che permette di individuare i peli distrofici che

Sono pelidecolorati, privi di guaina con estremità prossimale asso

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
84 pagine
SSD Scienze mediche MED/35 Malattie cutanee e veneree

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher banzie di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di dermatologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Cannavò Serafinella.