vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PSORIASI VOLGARE
Rappresenta una delle malattie dermatologiche più importanti.
Parliamo di una malattia infiammatoria cronica a tendenza
recidivante di probabile natura autoimmune (anch’essa mediata dai
linfociti T) o ereditaria ma non contagiosa. Inizia con chiazze rosse,
eritematose a bordi netti, che tendono ad ispessirsi e a ricoprirsi di
squame biancastre. La malattia può colpire tutti in maniera distinta e
risultare molto invalidante nella vita di tutti i giorni. Le sedi più frequentemente colpite sono il
capo, i gomiti, le ginocchia, ma possono esserlo tutte le zone dell’epidermide, la quale risulta
molto più spessa (acantosi). Qui i corneociti conservano il nucleo invece di desquamare e si
sovrappongono alle cellule sottostanti che maturano.
Il segno di Auspitz è caratteristico della psoriasi e riguarda il cosiddetto “grattamento
metodico”, cioè viene grattata la squama e si va a formare un’emorragia puntiforme
caratteristica dell’avvenuta esportazione della placca per il sanguinamento delle zone più
sottili (avviene infatti in maniera non copiosa, a goccioline). La procedura può avvenire con
guanti e un abbassalingua ad esempio.
La psoriasi guttata o eruttiva è caratterizzata da tante piccole lesioni, papule o macchie,
solitamente improvvise spesso in pazienti che avevano una psoriasi ma tenuta sotto
controllo. La domanda da porsi è se il paziente ha avuto recentemente patologie
respiratorie, dato che agenti infettivi potrebbero aver innescato questa reazione che si
risolve comunque in maniera più blanda.
La psoriasi pustolosa è caratterizzata da pustole e può essere palmo-plantare spesso in
donne fumatrici che, con la sospensione dell’attività, andrebbe solitamente a risolversi.
La psoriasi artropatica o artrite psoriasica è un'artrite con dolore e rigidità articolare alle
estremità di mani, piedi e sede lombosacrale. Potrebbe essere in alcuni casi di indicazione
reumatologica.
La malattia può colpire tutte le aree ma un'area caratteristica è il letto ungueale e parliamo di
psoriasi ungueale con distruzione della lamina ungueale, delle unghie e rischio di infezioni.
Può essere spesso associata ad artrite.
Zone più raramente colpite sono quelle di piega e parliamo di psoriasi inversa (o delle
pieghe), con sfregamento delle superfici. Anche la psoriasi minima, con aree poco vaste, è
molto rara, mentre quando viene colpito più del 90% della superficie
parliamo di psoriasi sub-eritrodermica.
Il fenomeno di Koebner, detto isomorfismo reattivo, è caratterizzato
dalla comparsa di psoriasi su aree soggette a traumatismo.
In caso di psoriasi associata a comorbilità la risoluzione di queste ultime
potrebbe portare alla risoluzione della patologia stessa. La malattia
stessa può essere fattore di rischio per altre patologie o essere legata al
trattamento (causa iatrogena).
lo score PASI permette di identificare la gravità della patologia, parliamo di psoriasi lieve
con punteggio inferiore a 10, moderata tra 10 e 20, e severa, se superiore a 20.
Tra le cause farmacologiche possiamo avere frequentemente farmaci topici, soprattutto in
passato con l’eccessivo utilizzo, mentre in generale potrebbero essere la terapia stessa, la
quale può essere applicata solo a seguito di cheratolitici come l’acido acetilsalicilico e
l’urea, che permettono di dissolvere in parte la placca. Si possono impiegare creme,
unguenti (sostanze più unte), schiume (utili per le zone pelose o per il cuoio capelluto). La
quantità deve essere applicata anche in base alla zona, più spessa è la cute meno sarà
potente l’assorbimento, mentre nelle mucose sarà ben maggiore che sulla cute. Altri
elementi che si possono impiegare sono i derivati della vitamina D.
In caso di psoriasi più severa può essere utilizzata la fototerapia, il sole infatti riduce il
rinnovo cutaneo, ma deve essere dosato per evitare tumori cutanei, ciclosporina, ma anche
farmaci più potenti come gli anticorpi monoclonali.
LICHEN RUBER PLANUS
Caratterizzata dalla presenze di numerose papule può colpire tutti i soggetti, in particolare
se sottoposti stress. Spesso viene curata in collaborazione con gli odontoiatri, in quanto può
colpire le mucose o anche solo le mucose, solitamente quelle del cavo orale. Può divenire
ulcerosa o colpire gli annessi come unghie e capelli, portando ad esempio ad alopecia
cicatriziale definitiva. L’insorgenza può verificarsi dall’attaccatura davanti fino ad arrivare più
indietro. Nel caso delle unghie esse si distraggono e non ricresceranno normalmente.
La terapia è analoga a quella della psoriasi.
MALATTIE BOLLOSE
Molte sono bollosi autoimmuni, caratterizzate da bolle più superficiali (flaccide e fragili) o
meno (tese, più resistenti). La pemfigo volgare presenta bolle molto fragili in qualsiasi parte
del corpo, anche sulle mucose, che possono portare a grandi infezioni a seguito della
rottura. Il pemfigoide bolloso presenta invece bolle più profonde e tese con alterazione di
autoanticorpi associati ad un’elevata quantità di eosinofili. A livello clinico il prurito può
essere presente anche prima della comparsa delle bolle o con aspetto eritematoso
mostrando sintomi aspecifici. Spesso oltre a cortisonici devono essere impiegate potenti
terapie immunosoppressive.
VIROSI CUTANEE
Il papilloma virus può portare a numerosi tipi di verruche e oggi abbiamo il vaccino che ha
permesso di debellare questa malattia contrastando i papilloma virus oncogeni, cioè causa
di cancro, soprattutto alla cervice uterina. La verruca presenta ipercheratosi con
sovrapposizione dei cheratinociti e formazione papulosa che diviene spesso più profonda in
sede plantare a causa delle forze in gioco. Possono essere colpite le zone genitali e anche
quelle periungueali con possibile trasformazione in carcinoma a cellule squamose.
Per eliminare le verruche dobbiamo utilizzare sostanze cheratolitiche come l’azoto liquido
(sostanza a -250 gradi) nella crioterapia in modo da causare necrosi delle cellule
interessate.
I molluschi contagiosi sono lesioni che derivano dal poxvirus, il quale similmente al
papillomavirus colpisce l’epidermide.
L’herpesvirus è un virus a DNA con capside e pericapside, quindi con una forma di
protezione che gli permette di non essere distrutto una volta che sono stati debellati i
sintomi, il virus infatti rimane latente è può riattivarsi tramite altre vescicole a grappolo o
piccole ulcere. L’infezione primaria invece può essere a volte più invalidante.
L’herpesvirus 8 è presente nel sarcoma di Kaposi, caratterizzato dalla presenza di
placche soprattutto negli arti inferiori nella variante europea e presente spesso nei pazienti
giovani con AIDS.
Le terapie sono antivirali, immunostimolanti, vitamine e in pochi casi vaccini.
MICETI PATOGENI
Dermatofiti sono funghi in grado di colonizzare epidermide e cheratina, la quale costituisce
gli annessi e la pelle coi cheratinociti, portando a manifestazioni superficiali. Si utilizza
spesso il termine latino “Tinea”. La lesione è rotondeggiante e tende a crescere dai bordi
molto marcati, se viene colpito l’annesso pilifero si verificherà alopecia. La tinea capitis è
frequente nei bambini ed è quella che avviene a livello del cuoio capelluto, portando ad
alopecia permanente se non si interviene prontamente.
Ad infettare cute e mucose possono essere anche i lieviti, che in moderate quantità vivono
su di esse normalmente (commensali), tra questi il più frequente è la candida, la quale
provoca eritema, essudato e pustole. Può anche essere causa indiretta dell’utilizzo di
antibiotici, i quali possono eliminare altre popolazioni lasciando espandere la candida
fisiologica. La pitiriasi versicolor è la tinea che abbiamo solitamente sulle spalle e verso la
schiena spesso quando si suda e ci si espone al sole, mentre la dermatite seborroica è la
comune forfora.
La terapia della micosi è antifungina topica o sistemica, spesso con griseofulvina.
MALATTIE CUTANEE BATTERICHE
I batteri più coinvolti nelle infezioni della cute sono lo staphylococcus aureus e gli
streptococchi. L’impetigine è un'infezione comune, spesso confusa con l’herpes in quanto
di solito causa croste che vescicolano. La terapia riguarda l’utilizzo di antibiotici come
l’augmentin, anche se c’è il discorso controverso sulle resistenze e potrebbe essere in alcuni
casi usato solo l’antibiotico topico. La follicolite avviene solitamente in situazioni di
sfregamenti, rasatura, depilazione, clima caldo, e può portare allo sviluppo di foruncoli fino al
caso più grave di formazione di ascessi che necessitano di drenaggio. L’erisipela riguarda
spesso donne in sovrappeso, l’esordio è a volte banale come un piccolo trauma o una
puntura d’insetto, e anche in questo caso si utilizzano antibiotico e riposo con l’arto in
scarico. Parliamo di infezione profonda del derma e dell’ipoderma. Il patereccio è
tipicamente periungueale e subungueale spesso per traumatismo accidentale e manicure
con la rimozione della cuticola che risulterebbe altrimenti protettiva.
Patologie veneree da batteri sono l’uretrite e la sifilide, la quale se non viene curata può
divenire una malattia cronica che colpisce anche altri distretti. Anche la tubercolosi nell’1% di
casi può colpire la cute con placche che vengono a formarsi. Micobatteriosi atipiche
possono provocare lesioni satellite spesso in persone che si prendono cura di acquari per la
trasmissione che avviene dai pesci.
La malattia di Lyme viene attaccata attraverso il morso di una zecca, come nella sifilide c’è
un’infezione primaria con eritema cronico migrante nella zona di puntura e sviluppi
successivi sistemici se non viene curata la malattia. A seguito di puntura di una zecca con
lesione bisognerebbe o assumere antibiotico su prescrizione o effettuare esami laboratoriali
a distanza di un mese aspettando lo sviluppo degli anticorpi. Il tutto considerando assunzioni
che avvengono per altri motivi e quindi si considera l’affidabilità dell’esame del sangue.
La scabbia viene diffusa tramite un acaro che vive nelle lenzuola, negli indumenti ecc…
Esso penetra nell’uomo nutrendosi degli scarti dei cheratinociti, con vita breve ma
depositando uova prima di morire. Scatena prurito prevalentemente notturno poiché si
muove quando si è fermi, di conseguenza lesioni da grattamento, con risparmio del cuoio
capelluto e del volto. La terapia prevede due cicli, uno che uccida l’acaro e l’altro che ucc