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VII. [25] E sebbene bisogna confidare e basarsi su amicizie già procurate e solide, tuttavia in questa stessa
campagna elettorale ci si può procurare assai numerose e utilissime amicizie; infatti tra le molte noie la
campagna elettorale tuttavia ha questo vantaggio: tu puoi rimanendo rispettabile, cosa che nel resto della
vita non puoi fare, istituire amicizie con chi vuoi, con i quali se in un’altra occasione facessi in modo che
avessero rapporti con te, sembrerebbe che tu ti stia comportando in maniera sconsiderata, in campagna
elettorale invece se non fai questo con molti e scrupolosamente, non sembrerebbe nemmeno che tu sia un
competitore. [26] Io poi ti ribadisco questo, cioè che non c’è nessuno, a meno che non sia legato da qualche
vincolo a qualcuno dei tuoi competitori, dal quale tu non possa ottenere facilmente se ti dai da fare, che
con i suoi servigi si meriti che lo ami e che tu gli sia grato, purché capisca che fai grande conto di lui, e che
agisci con sincerità, capisca che lui fa un buon investimento, capisca che non nascerebbe un’amicizia breve
o suffragatoria ma salda e duratura. [27] Non ci sarà nessuno, credimi, nel quale non ci sia qualcosa, che si
lasci sfuggire l’occasione che gli è offerta di istituire un’amicizia con te, tanto più che il caso ti ha offerto
questo, che competono con te personaggi la cui amicizia o è da disprezzare o è da fuggire, e tali che questo
che io ti esorto a fare non possono in nessun modo perseguirlo e neppure iniziarlo. [28] Infatti come
Antonio potrebbe iniziare e invitare all’amicizia quelli che non sa chiamare col loro nome da sé? Mi sembra
che non ci sia niente di più sciocco che pensare come tuo sostenitore quello che non conosci. Bisogna che ci
sia una certa grande gloria e prestigio di imprese in quello che viene innalzato agli onori senza che nessuno
gli faccia sostegno elettorale; non può accadere che un uomo da niente, senza energia, senza
benemerenze, senza talento, con una cattiva reputazione, senza nessuna relazione di amicizia, un uomo
così non può accadere che abbia la meglio su un uomo appoggiato dal favore dei più e dalla buona
reputazione da parte di tutti, non può accadere senza una grande colpa di negligenza.
VIII. [29] Perciò bada di riuscire a rinsaldare tutte le centurie una per una con molte e diverse amicizie. E
per prima cosa, cosa che è evidente, dedicati a legare a te i senatori e i cavalieri romani, e poi gli uomini
attivi e influenti di tutti gli altri ordini. Molti uomini presenti in città energici, molti liberti si aggirano nel
foro attivi e influenti; con sommo impegno datti da fare, cerca, incarica qualcuno a che diventino favorevoli
a te quelli che potrai da te, quelli che potrai attraverso amici comuni, fai vedere che tu sei oggetto di un
sommo beneficio. [30] Poi tieni conto di tutta quanta la città, di tutte le confraternite, di tutte le
circoscrizioni periferiche, di tutti i vicinati; se tu collegherai alla tua amicizia i cittadini più eminenti di
queste realtà territoriali, attraverso di essi facilmente avrai in mano il resto della folla. Poi fai in modo di
avere in mente e di ricordarti tutta quanta l’Italia classificata e compresa tribù per tribù, per evitare che tu
non lasci che ci sia alcun municipio, alcuna colonia, alcuna prefettura e per farla breve alcun luogo dell’Italia
nel quale tu non abbia quell’appoggio che possa essere sufficiente, [31] cerca con cura e scova uomini di
tutte le regioni, cerca di conoscerli, di far loro delle richieste, di rinsaldarli nei rapporti, cerca di curare che
costoro nei loro vicinati facciano campagna per te e che per tua causa siano quasi loro dei candidati. Ti
vorranno come amico, se vedranno che tu vuoi la loro amicizia; ottieni che capiscano questa cosa, facendo
quei discorsi che sono adatti a questo scopo. Gli uomini dei municipi e di campagna, se noi li conosciamo
per nome, pensano di essere con noi in rapporto di amicizia; ma se pensano di potersi procurare per sé un
qualche appoggio, non perdono l’occasione di guadagnarselo (meritarselo in anticipo). Gli altri e soprattutto
i tuoi competitori non li conoscono neppure questi, tu sia non li ignori sia li conoscerai facilmente, senza la
qual cosa non può esserci amicizia. [32] E non basta tuttavia questa cosa, sebbene sia importante, se non
ne consegue una aspettativa di utilità e di amicizia, in modo che non sembri che tu sia solamente un
nomenclatur ma anche un buon amico. Perciò quando tu avrai sia già reso favorevole nelle centurie questi
stessi che hanno grande potere di influenza presso i loro compagni di tribù in ragione delle loro ambizioni
personali, sia avrai reso favorevoli a te gli altri che presso una qualche parte dei loro compagni di tribù
hanno potere per ragioni di municipio o per ragioni di vicinato o collegio, dovrai avere ottime speranze di
successo. [33] Poi le centurie dei cavalieri mi sembra che possano essere conquistate e mantenute con
molta più facilità grazie alla tua attenzione: per prima cosa è necessario conoscere i cavalieri (infatti sono
pochi), poi avvicinarli (infatti molto più facilmente quell’età dei giovanotti viene collegata a un rapporto di
amicizia). Poi tu hai vicino a te tutti i migliori fra i giovani e quelli che hanno più inclinazione per gli studi
liberali; poi, dal momento che l’ordine equestre è dalla tua parte, quelli seguiranno l‘autorità dell’ordine, se
sarà usata l’accortezza da te che quelle centurie dei cavalieri tu le abbia come solide alleate non soltanto
grazie al favore dell’ordine ma anche grazie alle amicizie dei singoli componenti dell’ordine. Infatti lo zelo
dei giovani nel fornire appoggio elettorale, nell’andare a trovare le persone, nel diffondere informazioni,
nel fare da scorta sono straordinariamente grandi e onorevoli.
IX. [34] E, dal momento che è stata fatta menzione dell’accompagnamento, bisogna che tu ti preoccupi
anche di questo e cioè che tu usufruisca di un accompagnamento quotidiano di gente di tutte le categorie,
di tutti gli ordini e di tutte le età; infatti dalla stessa abbondanza di accompagnatori si potrà congetturare
quanta forza e quanta possibilità tu avrai nel Campo Marzio. E questa cosa si articola in tre parti: una di
coloro che ti vengono a salutare [quando vengono a casa], un’altra di coloro che ti fanno scorta quando
scendi al foro, la terza di quelli che sono sempre con te. [35] Nel caso di coloro che vengono a compiere la
salutatio, che sono i più comuni e secondo la consuetudine che ora è invalsa si recano da una pluralità di
candidati, bisogna quindi ottenere questa cosa e cioè che questo stesso minimo servigio di essi sembri
essere a te graditissimo; a quelli che vengono a casa tua, fa capire che tu te ne accorgi (mostralo ai loro
amici perché glielo riferiscano, e spesso dillo anche a loro in persona); così spesso gli uomini quando vanno
a trovare una pluralità di competitori e vedono che c’è qualcuno che lui solo registra in alto grado
quest’ufficio, a lui si danno, abbandonano tutti gli altri, finiscono uno a uno per essere da condivisi esclusivi,
da sostenitori di facciata a sostenitori solidi. Questa cosa tienila a mente con attenzione, se tu sentirai dire
che quello che ti ha fatto delle promesse fa il doppiogioco, come si dice, o te ne accorgerai da solo, tieni a
mente questa cosa cioè che tu faccia finta di non saperla o di non averla sentita, se uno vorrà giustificarsi
con te per il fatto che pensa di esserti sospetto, sostieni che tu della sua buona disposizione non hai
dubitato mai e non devi dubitare; uno che infatti non crede di riuscire a dare soddisfazione non può essergli
in nessun modo amico. Tuttavia è opportuno sapere quali siano le reali inclinazioni di ciascuno, per poter
stabilire in quale misura fare affidamento su ciascuno. [36] E poi il servizio di quelli che ti accompagnano al
foro quanto è più grande rispetto a quello dei salutatori, fai capire e mostra che per te è tanto più gradito,
e, perché possa avvenire più facilmente, recati al foro in ore fisse; apporta una grande considerazione e un
grande prestigio un accompagnamento affollato ogni giorno nella tua andata al foro. [37] La terza categoria
è l’assidua abbondanza di quelli che ti vengono sempre dietro. In questa quelli che avrai come
accompagnatori volontari, cura che capiscano che tu ti senti obbligato per sempre per il loro grandissimo
servigio; quelli invece che ti sono debitori, da costoro esigi questo servizio chiaramente, quelli che lo
potranno fare per ragioni di età o di impegni, che loro in persona siano assiduamente insieme a te, quelli
invece che non potranno venirti dietro personalmente, almeno che procurino delle persone a loro legate.
Infatti io lo voglio con forza e ritengo che sia molto rilevante per la campagna elettorale che tu sia sempre
accompagnato da una folla. [38] Inoltre apporta una grande reputazione e un grande prestigio, se saranno
insieme a te coloro i quali sono stati difesi da te e che grazie a te sono stati salvati e assolti dai processi; e tu
apertamente chiedi a questi questa cosa e cioè che, dal momento che grazie a te hanno ottenuto senza
nessuna spesa alcuni il loro patrimonio, altri la propria reputazione, altri la salvezza e tutte le loro fortune, e
dal momento che non ci sarà nessun altro tempo in cui potranno renderti grazie, che ti remunerino con
questo servigio.
X. [39] E dal momento che tutto questo discorso ha a che fare con l’appoggio degli amici, non mi sembra
che sia da trascurare la cautela che bisogna adoperare in tale faccenda. Tutto è pieno di inganni, di insidie e
di tradimenti. Non è appropriata a questa occasione quella interminabile discussione su questo argomento,
grazie a quali indizi si possa distinguere chi ti vuole bene dal simulatore; tanto è importante solo metterti in
guardia in questa situazione. Il tuo enorme valore ha indotto i medesimi uomini sia a far finta di esserti
amici sia a essere malevoli nei tuoi confronti. Perciò tieniti a mente quel detto di Epicarno, che i nervi e gli
arti della saggezza costituiscono nel non credere alla leggera, e, quando tu ti assicurerai l’appoggio dei tuoi
amici, allora devi prendere conoscenza anche delle ragioni e delle tipologie dei tuoi denigratori e dei tuoi
avversari. [40] Questi sono tre: quelli a cui si è recato qualche danno, quelli che non hanno simpatia senza
nessuna ragione, quelli che sono molto amici dei tuoi competitori. Quelli che hai danneggiato, quando hai
detto qualcosa contro di loro in difesa di un amico, giustificati apertamente con questi, ricorda i tuoi legami
di amicizia, portali alla speranza che, se si legheranno a te in amicizia, adopererai il medesimo impegno e
spirito di servizio nelle loro faccende. Quelli che non ti hanno in simpati