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Estratto del documento

Weard –asost. masch. forte in al caso accusativo

germ. *warda -> ags. waerda (subisce poi il frang. vocalico)

“guardiano”, “custode”, prestito linguistico dell’italiano

meotudes gen. singolare di “meotud”, sost. masch. forte in –a

termine non di uso comune ma connotato da un pdv poetico

“Il “Colui ma anche [destino, Fato]Creatore”, che crea”

meahte accusativo sing. di “meaht”, sost. femminile forte in –a

frangimento vocalico davanti al nesso [ht] -> [ea]

“potenza”, “potere”, “forza”, “capacità”

Traduzione: “Noi dobbiamo lodare il custode del Regno dei Cieli, la potenza del Creatore...”

ond congiunzione coordinativa, [ond], [and] oppure [end]

“e”

his di III persona singolare, “il genitivo del pronome pers. maschile suo”

“he” al maschile, “hio” o “heo” al femminile

“hit” al neutro che dipende ancora dal “noi dobbiamo lodare” accusativo sing. “mod”, sostantivo forte neutro in –a, “animo”, “spirito”, “mente”“gepanc” –a, “pensiero”, “volontà”, “opinione” sostantivo maschile forte in “buona predisposizione d’animo”, “buona intenzione”

Traduzione: “Noi dobbiamo lodare il custode del Regno dei Cieli, la potenza dell’opera del Padre della gloria” Creatore e la sua buona intenzione, weorc –a sostantivo neutro forte in , frangimento vocalico “l’opera”, “il lavoro” wuldorfaeder composto al genitivo “wuldor”, sostantivo –a neutro forte con tema in “faeder”, sostantivo maschile in –r “il Padre della gloria”

A seconda del contesto 1287 NB: i numeri servono a delineare l’ordine della frase se essa non

fossestata in verso poetico.3
Si riferisce aHe, soggettodella frase465 Traduzione: “Noi dobbiamo lodare il custode del Regno dei Cieli, la potenza dell’opera del Padre della gloriaCreatore e la sua buona intenzione, come Egli di ognimeraviglia, l’Eterno signore, il principio pose.”A livello sintattico, tale poema consta di due periodi (frasi) ed è caratterizzato da unalunga serie di coppie di sintagmi al caso accusativo e genitivo. Il verso in mezzofunge come una vera e propria subordinata.Terra che sta in mezzo<< >> Traduzione di G.ManganellaNella prima parte dobbiamo lodare il Creatore, il quale per prima cosa creò il Cielo, ilMondo e la Terra. Il testo, soprattutto nell’ultima parte, è estremamente ridondante.traduzione della Manganella, al posto di “per lei traduceNella i figli della terra”,“per nonostante letteralmente la parola significhii figli degli uomini”, terra.Nessuno ha maicomunità religiosa avessero deciso. Quest'ultimo nasce oralmente e viene poi messo per iscritto. Di scrivere l'Inno: Il problema si pone nel momento in cui pensiamo che il primo testo che noi abbiamo è latino, ossia la parafrasi di Beda: gli studiosi ipotizzano che questi l'avesse realizzata perché aveva sentito in anglosassone questo Canto. I testi in northumbrico e sassone occidentale iniziano ad essere poi messi per iscritto; le trascrizioni dell'inno in volgare le troviamo in corrispondenza della versione latina dell'Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum ("Hega", abbreviazione). In corrispondenza delle pagine di questa parafrasi venne aggiunto infatti il testo in volgare. La parte scritta in caratteri più piccoli è stata aggiunta successivamente. Volendo distinguere il testo di Caedmon secondo una categorizzazione linguistica, lo troviamo in 12 manoscritti latini e in 5 dellatradizione anglosassone. Se invece vogliamo operare una differenziazione dialettale, essi possono essere suddivisi in northumbrico (4 manoscritti) e sassone occidentale (13). Ci sono 17 testimoni che si possono trovare come glossa nei testi latini come per l'opera di Beda oppure sono inseriti all'interno di manoscritti. Nella traduzione "della terra" uomini" Nel IX secolo abbiamo, all'interno della storia dei regni anglosassoni, un periodo abbastanza travagliato: si tratta delle invasioni delle popolazioni dei Germani settentrionali (in questo caso danesi) che creano una succursale sul territorio britannico (Danelaw). In questa delicata fase storica viene ricordata la fase del sovrano Alfredo Il Grande (Alfred of Wessex) il quale regnò nella piena seconda metà del IX secolo. Fu proprio lui a vivere la fase dei tentativi di riconquista del Danelaw: problemi dal

punto di vista politico e culturale. Oggetto delle varie incursioni dei danesi erano i monasteri, in quanto essi sapevano che nelle sedi vescovili potevano trovare beni materiali come calici di argento per la messa, candelabri, vari requiliari ornati d'oro e d'argento.

Re Alfredo attua un rinnovamento culturale sul modello di quello attuato da Carlo Magno con l'istituzione della Scuola Palatina. Uno dei suoi primi atti è quello di tradurre testi sacri in anglosassone, incentivando e aumentando la produzione di testi in volgare, inaugurando lui stesso una sorta di serie di cronache.

Segno grafico proveniente dai simboli runici

Si tratta della pagina dove è stato scritto l'Inno di Caedmon.

Variatio: creazione di parallelismi tra parole o gruppi di parole che utilizzano lo stesso referente (accumulo di riferimenti all'interno di frasi uniche).

Nel caso dell'Inno di Caedmon ritroviamo questa variatio riferita a Dio: nella prima frase Egli rappresenta il

complemento oggetto e ciò che si deve lodare, nella seconda il soggetto della frase. Lo stesso termine (in questo caso Weard) può essere usato con vi è una doppia articolazione dell'essere due ulteriori diversi riferimenti; "guardiano": non sarebbe bastato ripetere due volte "per simboleggiare la grandezza divina. Lo scopo fondamentale di questa figura retorica è quello di essere ridondante e sottolineare concetti importanti; è una tecnica che viene utilizzata prevalentemente nella poesia pagana. È espressa anche nell'utilizzo di sinonimi per designare gli altri elementi del poema, il frutto della potenza creatrice di Dio: l'umanità e la Terra. Per ciascuno di questi frutti abbiamo tre sostantivi diversi, vi è quindi anche qui una variatio vera e propria che evita di ripetere sempre lo stesso termine ma gli fa anche assumere una valenza di significato. Tra questi termini ci sono firas e

folde che non sono utilizzati in qualsiasi contesto mail tema dell'Inno non sono strettamente legati alla sfera della poesia; nonostante germanico, ci dà però un'idea di come dovesse essere la poesia pagana: è infatti all'interno chiaro che Caedmon prenda dei temi della poesia germanica per inserirli in un contesto cristiano (uso di parole come drihten e Frea: termini per riferirsi a Dio che provengono dal lessico germanico della leadership e del comando, calchi semantici). Quando i Cristiani si convertono sono costretti ad imparare un nuovo lessico: già Wulfila, molto tempo prima, aveva sostituito i suoni mancanti nella lingua gotica con delle parole nuove, ma in generale anche in epoca anglosassone si ripresenta questo problema dell'esprimere concetti non essendo dotati di parole adatte (se una cultura non conosce qualcosa, non ha riferimento linguistico). È importante distinguere un calco da un composto, verificando la lingua da

cui si intende la creazione di una parola attraverso l'adozione della sua struttura grammaticale da un'altra lingua. Ad esempio, il termine "telefonare" è un calco strutturale dall'inglese "to telephone", in quanto mantiene la stessa struttura verbale. Calco fonetico: la creazione di una parola può avvenire anche attraverso l'adozione dei suoni di un'altra lingua. Ad esempio, il termine "weekend" è un calco fonetico dall'inglese, in quanto riproduce fedelmente la pronuncia originale. Calco lessicale: la creazione di una parola può avvenire anche attraverso l'adozione di un termine straniero nella sua forma originale. Ad esempio, il termine "pizza" è un calco lessicale dall'italiano, in quanto viene utilizzato nella stessa forma anche in altre lingue. È importante sottolineare che l'utilizzo dei calchi può arricchire una lingua, ma è necessario fare attenzione a non abusarne e a mantenere un equilibrio tra l'adozione di nuovi termini e la preservazione della propria identità linguistica.cui una parola composta può essere creata a partire da una combinazione di elementi sconosciuta nella lingua di arrivo. Ad esempio, la parola grattacielo è un calco morfologico dall'inglese skyscraper; gratta resta per to scrape e cielo sta per sky, che a sua volta è un calco morfologico del francese gratte-ciel. Prima della creazione di questo termine, l'italiano non aveva parole proprie per indicare delle costruzioni abitabili a forma di torre. La parola "hail" in germanico antico indicava qualcosa di santo e puro, Halig: la inviolabile (un po' come nel caso dei Sancta Sanctorum, luogo dove potevano risiedere solo le divinità). Questo concetto di luogo consacrato amplia in latino il suo significato al momento della conversione al Cristianesimo, divenendo una parola per simboleggiare qualcosa di sacro. Nelle altre lingue germaniche, abbiamo in olandese heliag, in sassone antico Helag, in gotico helags. Altro calco semantico è drihten: nelle altre lingue germaniche abbiamo in olandese dracht, in sassone antico drihten, in gotico drihtin.

linguegermaniche voleva dire signore, condottiere, capo. Successivamente diventa Signore nel senso di Dio e si assiste quindi ad uno spostamento di significato, un po' come nel caso di Frea.

Tante parole che sono presenti nell'Inno di Caedmon hanno subito una variazione nell'inglese moderno o sono completamente sparite.

La parola Weard (guardia, custode) è diventata oggi guard, poiché è stata presa dal ceppo francese e portata in Inghilterra dai Normanni.

Per quanto riguarda la parola Wundra, meraviglia, è derivata la parola in inglese moderno "wonder" ma è stata anche raddoppiata dalla parola "marvel" ripresa dal francese. Il verbo "to stell" è obsoleto, non viene più utilizzato dal 1800.

La parola "drihten" diventa nell'uso comune contemporaneo lord ma in

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A.A. 2020-2021
30 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/15 Filologia germanica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher martiipacini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia germanica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Cianci Eleonora.