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BAI DI MOVIMENTO

Mobilità e capacità motorie

Il corpo umano è impostato e concepito strutturalmente e fisiologicamente per muoversi e non per restare fermo.

muoversi capacità di muoversi autonomamente, senza difficoltà, in modo ritmico e volontario.

È un aspetto fondamentale della vita, che è in stretta relazione con la salute della persona, che rende possibile il

soddisfacimento di altri bisogni.

autonomia capacità di svolgere le attività di vita quotidiana, legate al ruolo sociale e familiare.

Il movimento è indispensabile e influisce sullo sviluppo di tutte le altre funzioni e le modifica:

- funzione intellettiva

- // comunicativa

- Motoria

- Funzionalità dell’organismo

- Socio-affettiva

Le capacità motorie

La diversa possibilità di espressione dei gesti e dei movimenti che eseguiamo dipende dalle capacità motorie

possedute da ciascuno.

Sono un complesso di presupposti di carattere:

- Fisico (forza, velocità resistenza)

- Organico (mobilità articolare, elasticità articolare)

- Coordinativo (apprendimento, controllo, trasformazione)

- Senso- percettivo (strettamente correlate all’attività degli organi di senso)

Che l’individuo possiede attraverso i quali si possono compiere azioni motorie, efficaci e consapevoli; tanto più

complesse quanto più evoluto è il grado di sviluppo motorio raggiunto.

Mobilità normale

Il sistema muscolo-scheletrico è la struttura di supporto del corpo umano. La complessa attività motoria è coordinata

dal sistema nervoso centrale e periferico. Mantenere la postura, l’equilibrio richiede una fine coordinazione d muscoli,

articolazioni e nervi + centro di gravità stabile.

Struttura del sistema muscolo scheletrico: ossa, muscoli e articolazioni. (si modificano con l’età menopausa

osteoporosi, neonato non ancora sviluppato…)

Funzioni fisiologiche

Il movimento coordinato è assai complesso. In assenza di un’attività muscolare coordinata e di un’integrazione

nervosa, uno scheletro tenuto da legamenti, e cute normale funzione motoria

- Allineamento e postura (curvatura schiena)

Caratteristiche movimento

Escursione articolare fisiologica (o ROM, Range Of Motion) è l’escursione massima che un’articolazione può produrre

con il proprio movimento fisiologico.

- Attiva (la fai lui autonomamente)

- Passiva (la facciamo noi al pz)

Andatura come processo coordinato che richiede equilibrio e capacità di mantenere una postura corretta.

andatura camminare è la più comune attività motoria. Deve avere forte muscolatura, ritmo natirale di estensione e

flessione delle gambe, mantenere sotto controllo il centro di gravità per l’equilibrio e avere la capacità neuromuscolare

di iniziare il movimento. 2 fasi:

- Fase di appoggio

- Fase di oscillazione

Andatura normale ritmica e uniforme, piedi in avanti, testa dritta, braccia che accompagnano.

Alterazioni dell’andatura:

- Andatura spastica rigida e lenta, gli arti inferiori sono iper-estesi, le cosce sono tenute molto vicine e

tendono ad incrociarsi anteriormente ad ogni passo. Passi corti, ginocchia piegate all’interno e i piedi

striscianti.

- Andatura parkinsoniana caratterizzata da passi corti e strascicati, con riduzioni dei movimenti pendolari,

dalla difficoltà della messa in moto e dell’arresto, e può presentare progressiva accelerazione

- Andatura anserina caratterizzata dalla presenza di un’accentuata lordosi lombare, dall’inclinazione del

bacino ad ogni passo, dal lato della gamba che si è spostata in avanti

- Andatura falciante caratterizzata dall’arto inferiore plegico mantenuto in estensione e portato in avanti con

un movimento ad arco (spinto in avanti) verso l’esterno con piede in flessione plantare

- Andatura atassica è instabile (tendenza a cadere all’indietro o di lato), vacillante (ampie oscillazioni del

tronco) e a base allargata, tipica delle lesioni cerebellari.

Forza muscolare

La valutazione globale della forza è affidata a semplici manovre semeiologiche.

- Si cercherà di farsi un’idea dell’integrità della funzione motoria valutando la motilità spontanea degli arti, le

reazioni agli stimoli dolorosi, la velocità con cui un arto sollevato e poi lasciato dall’esaminatore cade rispetto

al controlaterale.

- Nel corso dell’esame viene valutata la forza muscolare globale e quella segmentaria, esplorando ogni singolo

muscolo, o, più spesso, gruppi di muscoli sinergici.

- Prova di Mingazzini per arti superiori il pz seduto o supino, viene invitato a protendere gli arti con le palme

delle mani rivolte in alto, e a mantenere tale posizione ad occhi chiusi.

Impossibilità di assumere la posizione, incapacità di mantenerla, sino al lieve deficit, evidenziato dalla tendenza alla

pronazione dell’avambraccio o soltanto alla flessione delle dita o all’adduzione del pollice.

- L’esame segmentale della forza viene eseguito dopo la valutazione globale, al fine di meglio delimitare il

distretto coinvolto dalla lesione

- Test di forza muscolare manualeè stata proposta una scala di valutazione da 0 a 5 (non vale per l’astenia

stanchezza non si chiede quanto si è stanchi, ma se si è stanchi quando si fa qualcosa, in base ad un’attività

fatta, non astenia 3) si chiede di muovere attivamente mentre fate resistenza (con una mano) o di resistere

al vs. movimento.

I vari livelli sono così indicati:

- 0 nessuna contrazione muscolare

- 1 fascicolazione appena rilevabile o tracce di contrazione

- 2movimento attivo della parte del corpo in assenza di gravità

- 3 movimento attivo solo contro la gravità

- 4 movimento attivo contro la gravità e una certa resistenza

- 5movimento attivo contro massima resistenza senza fatica evidente. Questa è la forza muscolare normale

L’esame va eseguito in maniera completa, saggiando la forza dei principali muscoli o gruppi muscolari sinergici.

Tono muscolare

È la resistenza passiva che il muscolo oppone al suo allungamento.

L’obiettivo del sistema è mantenere una L muscolare costante.

Il tono muscolare viene valutato mobilizzando, specie con movimenti di flesso-estensione, le principali articolazioni, e

valutando la resistenza incontrata in queste manovre.

Ogni movimento va ripetuto più volte, invitando il pz a rilassarsi e a non opporre resistenza attiva, e cercando di

eliminare ogni interferenza legata all’emotività.

Nel corso dell’esame si dovrebbe stabilizzare l’articolazione interessata per agevolare il movimento e appoggiare una

mano sul ventre muscolare per apprezzarne la contrazione.

Una diminuzione della forza muscolare ipostenia

Una riduzione parziale della motilità volontaria i un distretto muscolare paresi

Mancanza completa forza e movimentoplegia

Diminuzione tono muscolare o flaccidità (stiramento del muscolose il m. rimane in posizione allungata,

ipotonia

contrattura se il m. rimane in posizione accorciata)

Aumento tono muscolareIpertono o spasticità (lesioni neurologiche)

Riduzione massa muscolare ipotrofia e ancora più grave atrofia

Principi della meccanica del corpo

Si utilizza meno energia se tutto il corpo è ben bilanciato. Le parti del corpo si muovono a segmenti sul bilanciamento e

sulla funzione del sistema muscolo-scheletrico. > è la base di appoggio, > è la stabilità del corpo.

Riducendo la friziona tra l’oggetto in movimento e la superficie sulla quale si muove si spende un’energia minore.

Tenere un oggetto con le mani vicino al proprio corpo richiede uno sforzo minore che tenerlo più distante. Lo stiramento

dei muscoli può essere evitato utilizzando con forza i muscoli delle gambe per sollevare, spingere o tirare.

Adeguare h della zona di lavoro

Assumere una posizione di partenza ch permetta completa libertà di movimento per distanza, direzione e posizione

Flettere le anche e le ginocchia per cambiare la posizione del corpo, ampliando la base di appoggio

Tenere un oggetto vicino al proprio corpo quando lo si solleva

Usare movimenti omogenei, coordinati e ritmici

Utilizzare strumenti meccanici quando è necessario

Trattenere il respiro durante un’attività fisica è segnale dello sforzo muscolare e dello scorretto uso del corpo nella

globalità.

Tipi di esercizio fisico

Classificato in base alla fonte di energia (aerobico o anaerobico) e il tipo di concentrazione muscolare (isotonica o

isometrica).

- esercizio aerobico (es. marcia, corsa)

- esercizio anaerobico (es. esercizi di resistenza)

- esercizio isotonico (es. dinamico)

- esercizio isometrico (es. statico)

Benefici dell’esercizio fisico < FC a riposo, > capacità funzionale dei polmoni, < PA, < fattori di rischio aterosclerotici.

L’esercizio fisico previene la stipsi, stimola l’appetito e migliora la qualità del sonno.

Fattori che influiscono sul movimento

Stile di vita e abitudini

- (attività fisica regolare e una alimentazione equilibrata preservare mobilità e la

funzionalità)

Integrità del sistema muscolo-scheletrico

- (forza muscolare adeguata, ossa forti e resistenti, escursione

articolare attiva e completa)

Controllo del sistema nervoso

- (necessario un costante controllo del movimento da parte del sistema nervoso.

L’equilibrio e la stabilità possono essere influenzati da alcuni farmaci)

Circolazione e ossigenazione

- (molte malattie croniche limitano il trasporto di ossigeno e di sostanze nutritive

necessarie per la contrazione muscolare e per il movimento. Scompenso cardiaco, vasculopatie, anemia,

patologie polmonari)

Energia

- (necessaria per la contrazione muscolare, deriva dall’utilizzo dell’ossigeno e dei prodotti del

metabolismo delle sostanze nutritive)

Problemi congeniti

- (alcune patologie come la spina bifida o la paralisi cerebrale, lo screening per la displasia

dell’anca)

Disturbi affettivi

- (depressione, paura di provare dolore possono limitare il movimento)

Trattamenti terapeutici

- (gessi, tumori, il riposo a letto, una persona può essere mantenuta a riposo per:

Favorire la guarigione/rigenerazione dei tessuti con la riduzione del fabbisogno metabolico

Per ridurre un edema

Per ridurre il fabbisogno di ossigeno

Per alleviare il dolore

Per sostenere un assistito debole

Per prevenire l’embolia in un caso di trombosi venosa profonda

La definizione di riposo a letto può variare. (prescrittotentare di capire il motivo,

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
80 pagine
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SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher veronicaa1999 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze infermieristiche e generali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Rippa Paola.