Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 8
Lezione1 biochimica clinica: sangue Pag. 1 Lezione1 biochimica clinica: sangue Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 8.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Lezione1 biochimica clinica: sangue Pag. 6
1 su 8
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Prelievo di urine e altri esami

Il prelievo di urine può consistere nel solito prelievo mattutino o nel prelievo di un'aliquota dell'urina delle 24h.

Altri esami vengono effettuati su:

  • Feci
  • Fluido cerebrospinale (prelevato inserendo una sonda tra le vertebre L3 e L4 o L4 e L5)
  • Biopsie di tessuto (analisi citologica/istologica)
  • Materiale aspirato (liquido pleurico, che sta tra i due foglietti della pleura; liquido sinoviale; gli asciti, liquido presente nella cavità addominale che impedisce l'attrito tra gli organi interni)
  • Calcoli (sono aggregati di sali o altri materiali che si accumulano a livello renale e che vengono espulsi con le urine)
  • Capello (sul capello si misura la presenza di determinate droghe)
  • Saliva (misura di ormoni come il cortisolo)

Per ridurre gli errori in fase preanalitica, è necessario:

  • Utilizzare strumenti sterili e chimicamente inerti (ossia che non rilascino sostanze all'interno del campione)
  • Utilizzare etichette non equivoci e non facilmente

asportabili (devono avere nome, cognome, codice fiscale e codice a barre del paziente). Deve essere presentato almeno un doppio codice d'identificazione (linee guida internazionali)

Rispettare la tempistica della processazione del campionesangueIl

Possiamo parlare di prelievo venoso (di solito dalla vena mediana, davanti all'articolazione del gomito), prelievo arterioso (dall'arteria radiale), prelievo capillare (dal polpastrello).

La siringa utilizzata per il prelievo arterioso, essendo un prelievo volto a misurare l'equilibrio dei gas contenuti nel sangue, è a tenuta stagna.

Il sangue è un tessuto complesso formato da una parte corpuscolata e da una parte liquida. Analisi diverse utilizzano diverse frazioni del sangue.

Sangue intero o eritrociti, per analisi ematocitometriche (non trattate nel corso)

Leucociti: per analisi genetiche Plasma: contiene i fattori della coagulazione del sangue. Per ottenerlo bisogna aggiungere delle sostanze

anticoagulanti al sangue prelevato Siero: privo dei fattori di coagulazione. Il siero si ottiene lasciando coagulare il campione di sangue prima di sottoporlo a centrifugazione. Si usano provette contenenti sostanze che attivano la coagulazione ed un gel separatore per facilitare la separazione del siero. Preparazione del campione ematico: Il campione viene centrifugato a 150 x g* per 10 min (9.8 m/s^2, accelerazione di gravità). Le varie componenti del sangue vengono separate in base alla loro densità, dimensione e forma. Il sangue trattato con sostanze anticoagulanti e lasciato sedimentare all'interno di una provetta mostra le seguenti zone visibili ad occhio nudo: Uso di anticoagulanti: per ottenere il plasma, che contiene i fattori della coagulazione del sangue. ANTICOAGULANTI: Eparina: un polimero di zuccheri molto carico negativamente, è il cofattore fisiologico dell'antitrombina (un fattore di anticoagulazione del sangue). Non serve sapere il dosaggio ai.

fini del superamento dell'esame. Anticoagulante indicato per gran parte delle analisi biochimiche su plasma, microbiologia, ematologia; controindicato per lo studio della morfologia cellulare, per studi sugli elettroliti e per esami della coagulazione.

EDTA: è una molecola in grado di legare il calcio, un elemento che attiva molti elementi coinvolti nella cascata di coagulazione del sangue. È indicato per l'emocitometria (analisi sulle cellule del sangue) e per la misura dell'Hb; è controindicato nella misura di metalli come Fe, Cu e alcuni enzimi.

Anche qui non serve sapere il dosaggio.

Citrato di sodio: lega il calcio, deve essere utilizzato in concentrazioni ben precise (il dosaggio dunque è molto importante). È indicato per test della coagulazione e misura del tempo di protrombina; è controindicato per lo studio morfologico delle cellule.

NON SERVE RICORDARE LA CODIFICA DEI COLORI PER LE DIVERSE PROVETTE, CODIFICA CHE INDICA QUALI

SOSTANZE SONO CONTENUTE NEL CAMPIONE. delle proteine plasmatiche Analisi Il plasma contiene più di 300 proteine diverse: la maggior parte sono di origine epatica. Molte sono permanenti e ricoprono ruoli specifici: - Albumina: ruolo - mantenimento della pressione osmotica colloidale - Lipidi, ormoni, bilirubina, ferro: ruolo - trasporto - Immunoglobuline, sistema del complemento: ruolo - difesa immunitaria - Coagulazione e fibrinolisi Molte compaiono nel sangue in seguito ad una condizione patologica: - Enzimi di provenienza tissutale - Marcatori tumorali Le proteine plasmatiche si suddividono in 6 diverse frazioni distinguibili elettroforeticamente: - Albumina: più abbondante proteina sierica, pressione oncotica e trasporto - Alfa 1 globuline: proteine inibitrici di proteasi - Alfa 2 globuline: aptoglobina, ceruloplasmina, alfa 2 macroglobulina - Beta 1 globuline: transferrina, emopessina, fibrinogeno - Beta 2 globuline: lipoproteine, sistema del complemento - Gammaglobuline: immunoglobuline Settima frazione: transtiretrina o pre-albuminaProtidogramma Riguardo l’elettroforesi nell’esame può essere richiesto che venga spiegata l’elettroforesi delle varie isoforme della creatinchinasi. Catodo: polo che nell’elettroforesi attira le cariche positive Anodo: polo che nell’elettroforesi attira cariche negative La colorazione per evidenziare le bande proteiche sul gel può utilizzare diversi tipi di colorante in base alla sensibilità di colorazione, un esempio di colorante usato è il blu di Coomassie. Si immerge il gel in una soluzione tampone acida contenente il colorante Coomassie, esso si lega ai residui basici e idrofobici delle proteine, cambiando il suo colore (da rossastro a blu intenso)  Densitometria Il densitometro è uno strumento che misura l’intensità delle singole bande. Consiste in una fonte luminosa e di una cellula fotoelettrica. Determina la densità di un.

campione posto tra la fonte luminosa e la cellula fotoelettrica dalla differenza della lettura. Si usa per quantificare l'intensità delle bande. Da questo strumento otteniamo un protidogramma di questo tipo:

Andando dal catodo verso l'anodo abbiamo: albumina, alfa 1, alfa 2, beta 1, beta 2, gamma.

L'albumina è la proteina con maggiore motilità verso il catodo. Misurando la protidemia il v.r. è di 7 g/dL di plasma (valori in blu da ricordare)

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lety.tiger di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biochimica clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Rossi Luisa.