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TESSUTO EPITELIALE

!

Il tessuto epiteliale è costituito da cellule molto ravvicinate (15-30 nm). Può essere di

vario tipo:

Epiteli di rivestimento: rivestono superfici interne o esterne al corpo.

• Epiteli ghiandolari: elaborano secreti.

• Epiteli sensoriali: recepiscono stimoli di tipo chimico o fisico (non sanno però

• elaborarli)

Epiteli particolarmente differenziati: si differenziano durante lo sviluppo e

• danno luogo a strutture deputate a svolgere funzioni particolari.

!

1.Epiteli di rivestimento:

Cellule fittamente stipate con scarsa sostanza intercellulare. Costituiscono

• lamine che rivestono:

o La superficie esterna del corpo

o Cavità corporee in comunicazione con l’esterno

o Cavità corporee non in comunicazione con l’esterno.

Sviluppano sistemi di coesione

• Possono essere costituite da uno o più strati di cellule

• Hanno una superficie libera esposta verso l’ambiente esterno o verso una cavità

• interna

Non sono vascolarizzati (i capillari sono nel tessuto connettivo)

• Poggiano sempre su una membrana basale che li separa dal connettivo

• sottostante

Sono innervati

Le cellule sovrapposte hanno una funzione di difesa ed hanno sistemi di coesione,

giunzioni legate alla presenza del calcio extracellulare. Hanno un elevato potere di

riprodursi (infatti è un tessuto ad elementi labili).

Gli epiteli fatti da un solo strato possono produrre secreti (attività secernente) o

eliminare prodotti di rifiuto (attività escretrice) oppure possono assorbire (attività

assorbente).

Le cellule piatte e sottili che rivestono strutture non esposte consentono lo scambio

gassoso (es: capillari sanguigni).

È possibile riconoscere vari domini:

Superficie apicale: esposta, spesso provvista di specializzazioni (ciglia o

• microvilli).

Superficie basale: poggia sulla membrana basale.

• Superficie laterale: presenta giunzioni.

Le membrane plasmatiche presentano composizione chimica diversa a seconda del

tipo della superficie.

Le cellule possono presentare una polarità morfologica e funzionale, per cui la

posizione degli organelli varia a seconda del tipo di cellula.

+

La membrana basale è una struttura di cellule PAS fatta da 2 o 3 strati. Può avere

funzione cementante, di filtro, di barriera, di potenziare la capacità adesiva.

2

L’epitelio ed il connettivo sottostante formano:

Epitelio di rivestimento: epidermide

Cute Connettivo (denso): derma

Epitelio di rivestimento

Mucosa (tonaca mucosa) Connettivo: lamina/tonaca propria

Epitelio di rivestimento: mesotelio

Sierosa Connettivo lasso

La classificazione degli epiteli di rivestimento può avvenire in base a:

Forma delle cellule:

• o Pavimentose

o Cubiche o isoprismatiche

o Cilindriche o batiprismatiche

Numero di strati:

• o Monostratificato o semplice

▪ Cigliato

▪ Non cigliato

▪ (Pseudostratificato)

o Pluristratificato o composto

▪ Pavimentoso, cubico o cilindrico (in base allo strato superficiale)

▪ Epitelio di transizione

Epitelio monostratificato piatto: si trova nelle superfici non

soggette a logorio. Può regolare la filtrazione di liquidi o gas e

la diffusione

- Alveoli polmonari: permette gli gassosi fra aria e vasi

sanguigni grazie a una rete capillare strettamente

aderente. La zona del nucleo è più alta, quella

citoplasmatica è più sottile. Il nucleo ha zone di

eucromatina e zone di eterocromatina. Si vedono i capillari con i globuli rossi.

- Vasi sanguigni e linfatici: sono delimitati da cellule endoteliali. Dai capillari

viene il nutrimento per transcitosi. Vi sono giunzioni occludenti tra le cellule

per impedire il passaggio di sostanze ma possono interrompersi in alcuni casi.

Alcuni capillari hanno un lume più piccolo del globulo rosso, che quindi deve

flettersi e rallentare. In questo modo si facilita lo scambio gassoso. Deriva dal

mesenchima e si rigenera molto lentamente. Ci sono alcuni capillari detti

fenestrati per la presenza di grossi pori.

- Membrane sierose: prende il nome di mesotelio. Si può prelevare il mesotelio e

distenderlo sul vetrino per osservarlo non in sezione con la precipitazione ad

argento. Si vedono delle interdigitazioni, ossia strutture che si intersecano sulle

superfici laterali. Le cellule hanno una forma poligonale.

!

3

Epitelio monostratificato cubico:

- Dotto collettore del rene: serve per il trasporto e

l’assorbimento di liquidi, in particolare per far avvenire

processi contro gradiente di concentrazione. Il nucleo è

circa rotondo. Sulla superficie apicale presenta i

microvilli, sulla laterale ci sono giunzioni, sopra la

basale vi sono molti mitocondri, che forniscono

l’energia per il riassorbimento.

Epitelio monostratificato cilindrico

- Non cigliato: Intestino tenue. La mucosa si estroflette a

formare i villi. Fra gli enterociti vi sono cellule con un

citoplasma che si colora diversamente: si tratta di cellule

mucipare caliciformi che producono mucinogeno. Il

mucinogeno a contatto con l’acqua diventa muco protettivo.

Sull’apice delle cellule c’è un rivestimento, che al MO appare come un orletto

striato (o a spazzola). Al TEM si può vedere che si tratta di microvilli, con la

funzione di aumentare la superficie assorbente. Sono costituiti

da 20-40 filamenti di actina stabilizzata che può interagire con

la miosina e dare miocontrazioni.

- Cigliato: Tuba uterina. Presenta ciglia sulla superficie apicale,

con lo scopo di creare correnti di liquido. Vi sono anche cellule

mucipare.

Epitelio pseudostratificato: si riconosce perché tutte le cellule, seppure di altezza

diversa, poggiano sulla membrana basale.

- Non cigliato: Epididimo. Si vedono nuclei tondeggianti in basso e più allungati

in alto. Hanno le stereociglia, specializzazioni immobili della membrana

apicale composti da microvilli abbastanza grandi da agglutinarsi insieme con

altezze diverse. Si parla quindi di cellule a pennacchio. I microvilli sono

implicati in processi di riassorbimento perché nel canale dell’epididimo si

raccolgono gli spermatozoi ed è durante il transito che acquisiscono l’abilità

motoria.

- Cigliato: è estremamente diffuso nelle vie respiratorie. Si vedono i corpuscoli

basali che formano una linea alla base delle ciglia, che

battendo creano una corrente nel fluido ed operano una

continua detersione delle vie respiratorie. Nei fumatori ed in

caso di infezione o anestesia diminuiscono le ciglia, quindi si

ha un ristagno di muco. Possono essere totalmente immobili

in caso di malformazioni genetiche riguardanti la dineina. Vi

sono anche cellule mucipare deputate alla produzione di mucinogeno.

Epitelio pluristratificato piatto: riveste superfici esposte ad offese meccaniche,

chimiche o fisiche. Può essere cheratinizzato o non cheratinizzato ed in entrambi i

casi vi è uno strato cellulare a contatto con la membrana basale dotato di capacità

germinativa (cellule staminali). Gradualmente dalla base all’apice le cellule tendono

4

ad appiattirsi; nello strato intermedio avviene la sintesi di materiale che va a riempire

le cellule, portandole a desquamarsi in superficie.

- Non cheratinizzato: si trova nelle regioni esposte

indirettamente all’esterno (bocca, esofago, retto, canale

anale, cornea, ecc…). Le cellule dello strato basale hanno

nuclei evidenti e poco citoplasma. Si riconoscono perché le

cellule superficiali presentano ancora il nucleo. Questo

strato viene mantenuto umido da un liquido proveniente da ghiandole nel

tessuto connettivo il cui sbocco è sulla superficie epiteliale.

- Cheratinizzato: epidermide. Le cellule superficiali sono

morte, quindi è asciutto. La membrana basale è ondulata ed

anche l’epitelio ha estroflessioni sinuose per aumentare la

superficie e quindi la possibilità di ricevere nutrimenti. Le

cellule superficiali sono dette squamette cornee. L’epidermide

si incastra nelle papille dermiche del connettivo emettendo creste epidermiche.

Epidermide: presenta quattro tipi di cellule:

-Cheratinociti: gradualmente si riempiono

di cheratina con la citomorfosi cornea. A

seconda della posizione occupata si

distinguono 5 strati:

1.Strato basale o germinativo: sono cellule

con nucleo voluminoso rispetto al

citoplasma. Hanno una funzione staminale e

si riproducono con mitosi bivalente, per cui

una delle due cellule figlie si mantiene

staminale e l’altra subisce la citomorfosi.

Aderiscono alla membrana basale con degli

emidesmosomi (di integrine). Nel dominio laterale e apicale presentano invece

dei desmosomi. Hanno molti polisomi perché producono i precursori della

cheratina e contendono granuli di melanina non prodotti da loro.

2. Strato spinoso: 3-8 ordini di cellule sovrapposte con numerosi desmosomi, che

nel preparato si accentuano formando delle “spine”. Nel citoplasma hanno

molti polisomi per la sintesi di cheratina che vengono anche detti tonofilamenti

(sono filamenti intermedi). Vi sono anche strutture delimitate da membrana

detti cheratinosomi o corpi lamellati che vengono riversati all’esterno.

Contengono materiale lipidico per impermeabilizzare il versante esterno.

Operano la sintesi anche di proteine che addensano nel versante interno della

membrana. In questo modo la membrana è rinforzata sui due versanti.

3. Strato granuloso: sono 3-4 ordini di cellule più appiattite, con il nucleo

otticamente vuoto perché sono in apoptosi. Contengono granuli basofili di

cheratoialina non rivestita da membrana; si tratta di una proteina che facilita

l’aggregazione con i tonofilamenti, che sono sempre più numerosi e aggregati

in fascetti detti tonofibrille. Hanno desmosomi meno efficienti.

5 4. Strato lucido: si trova solo nelle epidermidi più spesse. È molto delicato e

risulta evidente solo se colorato con una colorazione specifica, altrimenti è

molto difficile da distinguere. È formato da cellule già modificare con nuclei

in fase involutiva, una membrana sempre più ispessita e molta eleidina

(evoluzione di cheratoialina e tonofilamenti).

5. Strato corneo: non si parla più di cellule ma di squamette cornee, contenenti

pochissima acqua e molta cheratina filamentosa con grossi fasci disposti

parallelamente all’asse maggiore. La membrana è fortemente rinforzata, i

desmosomi sono inefficaci e quindi tendono a staccarsi.

- Melanociti: non vanno incontro alla citomorfosi cornea. Preferenzialmente si

trovano tra le cellule dello strato basale. Ha prolungamenti estesi, un nucleo

eucromatico, mitocondri, REG e Golgi molto

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
137 pagine
9 download
SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher roby_catta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia, istologia ed embriologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Procacci Patrizia.