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Studio della materia vivente

Le tappe principali dell'allestimento di un preparato microscopico sono la fissazione, la sezione e la colorazione.

La fissazione consiste in un trattamento che va a stabilizzare la sostanza vivente in condizioni più simili possibile a quello dello stato vivente, in modo da bloccare le alterazioni post-mortali. Il fissativo più utilizzato è la Formalina, ovvero formaldeide in soluzione acquosa al 40%.

La sezione permette di rendere il preparato attraversabile dalla luce.

La colorazione consiste nella preparazione del preparato con sostanze colorate o opache per il micro elettronico.

I coloranti possono essere acidi o basici. Gli acidi sono quei coloranti in cui la parte che si attacca al tessuto conferendogli colore è un anione (carica elettrica negativa). Invece, i coloranti basici sono quelli in cui la parte responsabile della colorazione è un catione (carica positiva).

Si parla di basofilia per indicare l'affinità di...

un tessuto per i coloranti basici. Si parla di acidofilia per indicare l'affinità di un tessuto verso un colorante acido. Per definizione si definisce il nucleo di una cellula basofilo, invece il citoplasma viene definito acidofilo. L'azione dei coloranti dipende: - dall'affinità chimica tra i vari costituenti del tessuto e dei coloranti - dalla concentrazione di tali costituenti - dalla loro permeabilità I coloranti più usati sono: - Ematossilina: è una sostanza estratta dal legno di per sé incolore. Colora quando si è ossidata ad emateina con l'aggiunta di un morzante. Viene anche chiamata laccametallica o ferrica a seconda del mordenzante usato. - Eosina: è un colorante basico. Altre tecniche di colorazione utilizzate: - Impregnazione argentica: il preparato viene trattato con dei sali metallici, che precipitano in alcune aree e non in altre. Le tecniche che si basano su questo principio precipitazioni si chiamano.substrato organico è affine ai sali di argento questi silegano con il substrato. Se inseguito a tale legame, il preparato viene trattato con una sostanza riducente, dal sale si libera argento metallico. Camillo Golgi ideò un metodo che consente l'identificazione del neurone. Cajal- : Frammenti di un tessuto dopo fissazione vengono trattati con una soluzione dinitrato di argento e poi trattati con un agente riducente. Questo metodo rende visibile anche parti molto piccole. Reazione per lipidi I lipidi possono essere sezionati attraverso tecniche come il criostato o con il microtomo. In tali sezioni i lipidi vengono evidenziati mediante coloranti liposolubili come il rosso Congo o il Sudan III. Reazione per i polisaccaridi Gli zuccheri possono essere identificati attraverso la reazione di PAS: i gruppi ossidrilici sono ossidati dall'acido periodico con la formazione di gruppi aldeidici. Il reattivo di Schiff che è incolore reagisce con questi ultimi cambiando il suo colore.

ISTOCHIMICA: METACROMASIA è il fenomeno per cui alcuni tessuti assumono una colorazione diversa da quella dei coloranti. Per esempio il blu di toluidina da blu passa ad essere violetto. Ciò è in relazione alla disposizione e al numero di radicali anionici che sporgono sul contorno delle molecole degli stessi (in virtù del fatto che la carica anionica presente nel tessuto è estremamente elevata).

DNA Franklin aveva partecipato attivamente agli studi di Watson e Crick. Anche se il suo contributo non venne mai riconosciuto. Nel 1953 si ha il modello ad elica del DNA.

Reazione FOILLEN: Il DNA è in grado di legare il reattivo Schiff formando un composto colorato dopo una leggera idrolisi ottenuta con HCL. Questa idrolisi separa le basi azotate dallo zucchero il cui gruppo aldeidico può reagire con il reattivo di Schiff.

ISTOCHIMICA DEGLI ACIDI NUCLEICI Alcune sostanze fluorescenti colorano il DNA legandosi alle coppie di basi A,

T; G, C.Tra i fluorocromi A, T specifici più utilizzati sono la quinacrina e il DAPI. Invece la Cromomicina per la G e C.

CITOCHIMICA: È l'insieme di tecniche che sfruttano il legame specifico tra ligando e un sito di legame per dimostrare quest'ultimo.

LIGANDO= molecola estranea ad un compartimento della materia vivente, è capace di legarsi ad una molecola di tale comportamento.

SITO DI LEGAME= molecola di un compartimento della materia vivente capace di legarsi specificamente a un ligando. Sito di legame e ligando sono legati da una serie di legami deboli, efficaci poiché sono numerosi e avvengono tra due superfici congruenti.

CITOCHIMICA DI AFFINITÀ: Tale metodica fa utilizzo di specifiche lectine coniugate con un opportuno marcatore consentendo così la localizzazione delle glicoproteine.

IMMUNOISTOCHIMICA: È quella branca dell'istochimica che si avvale delle reazioni tra antigene e un anticorpo. L'anticorpo è una

La sostanza secreta da vari tipi cellulari in grado di legarsi con una sostanza estranea chiamata antigene. Questo legame può essere visibile attraverso le tecniche della citochimica. Ogni antigene possiede più siti specifici chiamati epitopi. Un anticorpo invece è dotato di un sito modificabile ovvero una porzione capace di legarsi all'antigene. E da una porzione costante. La reazione di un antigene e di un anticorpo avviene grazie a legami deboli ma efficaci perché sono numerosi.

IMMUNOFLUORESCENZA: Mediante l'uso di anticorpi marcati con sostanze fluo è possibile mettere in evidenza gli antigeni. Esistono 2 metodi:

  • metodo diretto che usa soltanto l'anticorpo primario marcato con una sostanza fluorescente
  • metodo indiretto lega all'anticorpo primario una o più molecole di anticorpo secondario marcato da una sostanza fluo.

ANALISI DI IMMAGINE: Consente di calcolare partendo da un'immagine simile a quella del nostro sistema visivo,

parametri come forma, taglia, numero e densità ottica. Consiste nella manipolazione ed analisi di info scientifiche rappresentate come immagini. L'IBRIDAZIONE IN SITU: Consente la localizzazione di sequenze di DNA o RNA nei tessuti o nelle cellule. L'ibridazione in situ si basa sul principio di complementarietà tra le basi azotate che sono in grado di appaiarsi tra loro in condizioni particolari. La marcatura di una delle due sequenze permette la localizzazione della sequenza bersaglio a cui essa si appaia. LA CELLULA La sostanza vivente costitutiva delle cellule prende il nome di protoplasma. La cellula è circoscritta in superficie dalla MEMBRANA PLASMATICA la quale regola gli scambi con l'ambiente esterno separa la cellula dall'ambiente esterno. Inoltre, la cellula risulta essere formata anche da un citoplasma e da un nucleo. Il CITOPLASMA si presenta costituito da una fase otticamente omogenea, loialoplasma e da alcune strutture visibili almicroscopio chiamate differenziazioni citoplasmatiche, a loro volta suddivise in organuli e inclusi. Il citoplasma contiene anche il citoccheletro, ovvero un sistema di strutture filamentose che regola la forma e permette la mobilità della cellula. Gli organuli (apparato del Golgi, lisosomi, mitocondri, reticolo endoplasmatico, ribosomi) sono componenti presenti in ogni cellula e svolgono specifiche funzioni essenziali per tutte le cellule. Gli inclusi invece sono accumuli di prodotti cellulari metabolicamente inerti e caratteristici solo di alcune cellule. Sono inclusi, ad esempio, i materiali di riserva, i pigmenti, i granuli di secreto. Il nucleo è situato di solito centralmente. È generalmente unico, anche se alcuni tipi cellulari sono polinucleati. I globuli rossi sono privi di nucleo. Il nucleo è delimitato da un rivestimento membranoso detto involucro nucleare, che lo separa dal citoplasma. Il nucleo contiene una sostanza che può essere colorata con.coloranti basici dettacromatina, e uno o più strutture granulari dette nucleoli. La cromatina rappresenta unmodo di apparire dei cromosomi, ovvero i portatori dei caratteri ereditari.Ogni comparto subcellulare ha una propria funzione. Quindi possiamo affermare che le3 strutture che identificano la cellula sono:
  • membrana
  • citoplasma
  • nucleo
CELLULE: Forme e dimensioni All'interno di un organismo sono presenti 200 tipi cellulari diversi. Infatti le cellule degli organismi pluricellulari sono assai varie per la forma, sia per le dimensioni sia per le funzioni svolte. Il processo che porta alla formazione di tipi cellulari diversi è detto differenziamento. tensioneLa forma delle cellule è determinata da molti fattori. Un fattore è la superficiale, che porta le cellule immerse in una soluzione liquida ad avere una forma sferica. L'altro fattore, diciamo il principale fattore che va a influire sulla forma delle funzione.cellule è la loro Ad esempio ilglobulo rosso ha una forma a lente biconcava. Ha questa forma perché ciò gli attribuisce un'elevata efficienza nella capacità di cambiare velocemente ossigeno con l'aria alveolare e con i tessuti.

LA MEMBRANA CELLULARE

Def. La membrana cellulare risulta essere un confine tra l'ambiente interno e l'ambiente esterno. È una sottile pellicola che riveste tutta quanta la cellula.

Composizione:

  • Lipidi (40%) fosfolipidi, colesterolo e glicolipidi.
  • Proteine (60%) semplici associate a carboidrati, di trasporto e enzimatiche.
  • Glucidi (1,2%) esosi, acido sialico, legati a proteine spesso.

Le percentuali variano. Infatti facendo i conti il risultato non torna 100, questo perché sono calcoli di media, perché la membrana cellulare non si trova solo sulla superficie della cellula, per esempio l'apparato del Golgi.

La membrana cellulare risulta essere formata da 2 componenti elevatissime: lipidi e proteine.

I lipidi delle membrane

acidigrassi presenti nei fosfolipidi. Inoltre, la presenza di proteine integrali e periferiche all'interno della membrana contribuisce alla sua struttura e funzione. Le proteine integrali attraversano completamente la membrana, mentre le proteine periferiche sono associate solo alla superficie esterna o interna della membrana. Queste proteine svolgono diverse funzioni, come il trasporto di sostanze attraverso la membrana, la trasduzione del segnale e la catalisi di reazioni chimiche. Inoltre, le membrane possono contenere anche carboidrati legati alle proteine o ai lipidi, formando glicoproteine ​​e glicolipidi, che svolgono un ruolo importante nel riconoscimento cellulare e nella comunicazione intercellulare.
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
141 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marghetammo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia e istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Bacci Stefano.