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Retto e canale anale

L'istologia del retto ricorda quella del colon. Con l'eccezione che le cripte del Lieberkuhn divengono ora più profonde e meno numerose. Il canale anale è la continuazione del retto, è lungo circa 3-4 cm, le sue cripte sono piccole poco numerose e mancano del tutto nel tratto distale. La mucosa del retto è simile a quella del resto dell'intestino crasso tranne che per la maggior presenza di ghiandole caliciformi presenta una drastica modificazione a livello della giunzione retto-anale dove c'è una trasformazione dell'epitelio da cubico semplice ed epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato. A livello dello sfintere anale questo epitelio va incontro ad una graduale transizione e diventa quello della pelle cioè epitelio pavimentoso stratificato cheratinizzato, contenendo ghiandole sebacee e numerose ghiandole sudoripare apocrine.

PANCREAS E FEGATO

Tra le ghiandole extramurali...

Dell'apparato digestivo dobbiamo annoverare anche il Pancreas e il fegato. Il Pancreas è localizzato nel quadrante superiore destro della cavità addominale, sotto il diaframma, mentre il fegato è localizzato posteriormente allo stomaco e si estende dal duodeno alla milza ed è fortemente ancorato alla parete posteriore addominale. Il Pancreas è sia una ghiandola esocrina, che produce succhi digestivi, sia una ghiandola endocrina che produce ormoni; le due strutture sono ben distinte.

PANCREAS ESOCRINO è la parte quantitativamente più importante del pancreas, è una ghiandola tubulo acinosa composta a secrezione merocrina, che produce un fluido ricco di pro-enzimi digestivi in grado di degradare proteine, lipidi, zuccheri, acidi nucleici nel processo della digestione luminale. Il fluido alcalino prodotto, ricco di enzimi, viene riversato nel duodeno attraverso il dotto pancreatico. L'alcalinità del secreto è dovuta all'alto contenuto

di ioni bicarbonato e neutralizza l'acidità del chimo quando questo passa dallo stomaco al duodeno. Le cellule del Pancreas esocrino producono anche un inibitore della tripsina, una proteina che protegge le cellule dall'accidentale attivazione della tripsina secreta in forma inattiva dal pancreas ed attivata nel duodeno dall'enzima enterochinasi. È una ghiandola ricca di lobuli rivestita da una sottile capsula di tessuto connettivo lasso che fa penetrare dei sottili setti tra i lobuli, è formato da 4 regioni: - Il processo uncinato - La testa - Il corpo - La coda La componente esocrina del Pancreas è formata da acini secretori fittamente stipati che drenano in un sistema duttale molto ramificato. 40-50 cellule acinose costituiscono un acino di forma ovale, il cui lume è occupato da 3-4 cellule centro-acinose che rappresentano l'inizio dei dotti escretori del pancreas esocrino. La presenza delle cellule centro-acinose è uncarattere distintivo della ghiandola, le cellule degli acini sono tipiche cellule che secernono proteine in cui i nuclei sono disposti alla base e sono circondati da un citoplasma vasofilo ricco di RER, di molti polisomi, numerosi mitocondri e un sviluppato apparato del golgi. Gli apici delle cellule contengono molti granuli secretori e osinofili ricchi di zimogeno, la porzione basale della membrana delle cellule acinose ha recettori per la colecistochinina e per il neurotrasmettitore acetilcolina che ne stimolano l'attività. Il sistema dei dotti del Pancreas esocrino inizia al centro dell'acino con la porzione terminale dei dotti intercalari, costituiti da cellule centro-acinose basse, cubiche e pallide. Le cellule centro-acinose e i dotti intercalari possiedono sulla loro membrana plasmatica recettori per la secretina e probabilmente anche per l'acetilcolina, che ugualmente come per le cellule acinose ne stimolano l'attività. Nel disegno si può

Osservare l'aspetto dell'acino e la disposizione delle cellule, le cellule acinose sono disposte più perifericamente, contengono proteasi, lipasi, nucleasi, peptidasi, amilasi; inoltre sono in grado di ridurre le grosse molecole a frammenti facilmente assorbibili. Il rilascio di questi enzimi digestivi è influenzato come detto dalla colecistochinina e dall'acetilcolina. Nella parte centrale dell'acino è possibile osservare le cellule centro-acinose che producono gli ioni bicarbonato per neutralizzare il chimo acido e stabilizzare il pH intestinale. Il rilascio di questi ioni è influenzato dalla secretina e probabilmente anche dall'acetilcolina.

FEGATO: è la ghiandola più grande del nostro corpo e pesa 1500g, è diviso in quattro lobi:

  1. destro
  2. sinistro
  3. quadrato
  4. caudato

Come il Pancreas, è una ghiandola sia esocrina che endocrina, in questo caso l'epatocita che è la cellula epatica è responsabile

Il fegato è avvolto dal peritoneo costituito da epitelio pavimentoso che ricopre la capsula connettivale che lo avvolge. Tradizionalmente gli epatociti sono organizzati in lobuli esagonali, in alcuni animali come il maiale ed il cammello questi lobuli sono delimitati da uno sottile strato di connettivo, nell'uomo la componente connettivale è scarsissima, di conseguenza i margini del lobulo sono difficilmente individuabili.

Nel punto di incontro di tre lobuli, la componente connettivale aumenta e ospita lo spazio portale. L'asse longitudinale di ogni lobulo è occupato dalla vena centro lobulare, da questa si irradiano i cordoni di epatociti come raggi di una ruota, disposti in lamine anastomizzate e separate da spazi vascolari che sono i sinusoidi epatici, dove il sangue scorre lungo le cellule endoteliali delle pareti che così ne impediscono il contatto diretto con gli epatociti.

In ogni lobulo vi è

una sola vena centrale che raccoglie il sangue tutti i sinusoidi del lobulo e lolascia per terminare in una vena sub-lobulare che riceve il sangue da numerose vene centrali,queste si uniscono nelle vene collettrici che raggiungono le vene epatiche destra e sinistra.

I sinusoidi sono separati dai cordoni epatici costituiti da uno spessore di non più di 2 cellule, dauno stretto spazio lo spazio peri-sinusoidale o spazio di Disse, in cui ha libero accesso il plasmache proviene dai sinusoidi.

Il vetrino mostra in dettaglio lo spazio portale, ognuno contiene 3 strutture principali:

  • un ramo terminale della vena portale epatica che ha una parete molto sottile rivestita da cellule endoteliali appiattite
  • un ramo terminale dell'arteria epatica con parete spessa e lume angusto
  • un canalicolo biliare rivestito da un epitelio cubico semplice.

Attorno allo spazio portale sono visibili piani di epatociti che si ramificano e si anastomizzanoripetutamente.

Ogni lobulo riceve il sangue

arterioso e sanguinoso refluo dallo stomaco, intestino, dalla milza, edal pancreas ed è un sangue quindi ricco di nutrienti. I 2 tipi di sangue circolano separatamentefino alle ramificazioni ultime alle periferie del lobulo, cioè al livello dello spazio portale, entranoall'interno del lobulo epatico. Qui circola sangue artero-venoso che si trasforma progressivamentein venoso a raggiungere la vena centro lobulare. Il sangue procede dalla periferia al centro dellobulo.Nel vetrino in alto a sinistra sono rappresentati gli epatociti, questi sono grandi cellule poliedrichecon grandi nuclei rotondi cromatina dispersa alla periferia ed evidenti nucleoli, i nuclei varianomolto nelle loro dimensioni come riflesso di un'insolita caratteristica cellulare, più della metà degliepatociti contengono un corredo cromosomico doppio all'interno di un singolo nucleo, sono cioètetraploidi a differenza delle normali cellule che sono diploidi.Mentre alcunicellule epatiche, chiamate epatociti, sono le principali cellule del fegato. Queste cellule sono poliploidi, il che significa che contengono una quantità di DNA 4-8 volte superiore rispetto alle cellule normali. Sebbene le cellule binucleate siano solo occasionalmente visibili nelle sezioni istologiche, rappresentano il 25% del totale. Il citoplasma degli epatociti ha un aspetto variabile, che dipende dallo stato di nutrizione del corpo. Negli individui ben nutriti, gli epatociti immagazzinano una grande quantità di glicogeno e processano grandi quantità di lipidi. Durante le comuni preparazioni istologiche, questi metaboliti vengono parzialmente rimossi, lasciando aree irregolari prive di colore all'interno del citoplasma. Il resto del citoplasma è fortemente eosinofilo a causa dell'alto numero di mitocondri e presenta una fine granularità basofila a causa dell'elevato contenuto di ribosomi liberi e associati al RER (reticolo endoplasmatico ruvido). Inoltre, nel citoplasma sono presenti in quantità variabile fini granuli marroni di lipo-fucxina, un pigmento noto come pigmento del deterioramento, che aumenta con l'età.

cellule che rivestono i sinusoidi indicate nel preparato istologico con la lettera S sono facilmente distinguibili dagli epatociti a causa dei nuclei appiattiti e condensati e del citoplasma scarso o poco colorato.

Nel disegno in basso a sinistra è possibile osservare due epatociti, un sinusoide e tra questi lo spazio di Disse. I microvilli degli epatociti occupano questo spazio che rappresenta l'area di scambio tra queste cellule e il plasma. Gli epatociti quindi non entrano in contatto diretto con il sangue dei sinusoidi ma con lo spazio peri-sinusoidale, da cui traggono il materiale per la sintesi della bile, del glicogeno, dei lipidi e delle proteine; e dove immettono i prodotti di sintesi e il glucosio.

Il vetrino invece sulla destra è un preparato in cui l'animale è stato sottoposto a iniezione endovenosa di un particolare composto ferro glucidico che con questa colorazione viene evidenziato sotto forma di un deposito scuro. Il vetrino rappresenta in

dettaglio le cellule dirivestimento di sinusoidi, la maggioranza sono cellule endoteliali che sono indicate con la lettera E, queste hanno nuclei appiattiti fortemente colorati e un citoplasma molto assottigliato. Sparse tra le cellule endoteliali sono visibili grosse cellule fagocitiche con nuclei ovoidali conosciute come cellule del Kupffer indicate nel preparato istologico con la lettera K. Queste fanno parte del sistema monocitico macrofagico di difesa e insieme alla milza partecipano alle eritrocateresi e alla rimozione dal circolo di altri detriti particolati.

BILESintetizzata da tutti gli epatociti, caratterizzata da un sistema di minuti canalicoli che formano una rete anastomotica tra i piani degli epatociti. I canalicoli non possiedono una struttura propria ma sono piccoli canali disposti tra epatociti adiacenti, le pareti dei canalicoli cioè sono formate dalle membrane plasmatiche degli epatociti adiacenti.

Nel disegno in alto a destra è possibile osservare tra gli

canalicoli biliari.
Dettagli
A.A. 2021-2022
93 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/06 Anatomia comparata e citologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sharonferraresi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Citologia e istologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Marchetti Maria Gabriella.