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TESSUTI ECTODERMA ENDODERMA MESODERMA
EPITELIALI DI √ √ √
RIVESTIMENTO corneale epitelio del apparato
esterno, canale alimentare, riproduttore e
epidermide, ghiandole gastriche ghiandole, epitelio
ghiandole e intestinali, fegato renale, endoteli
sudoripare e pancreas. (vasi sanguigni e
ghiandole sebacee, linfatici), mesoteli
ghiandole (pleura, peritoneo e
mammarie pericardio).
EPITELI √ √ √
GHIANDOLARI
CONNETTIVI √
MUSCOLARE √
SCHELETRICO,
CARDIACO,
LISCIO
NERVOSO √ Tessuto epiteliale
esclusivamente da cellule
I tessuti epiteliali sono costituiti quasi a stretto
matrice extracellulare.
contatto tra loro e da scarsa
Le Cellule:
In particolare quelle cellule cubiche e cilindriche presentano un’accentuata
microvilli
polarità morfofunzionale, in quanto la superficie apicale mostra spesso o ciglia
(contenente circa 30/40 filamenti di actina paralleli a formare un fascio)
vibratili frusta),
(con il caratteristico movimento a mentre la superficie basale
emidesmosomi
presenta le giunzioni specifiche dette .
Inoltre possiamo notare anche che il centrosoma e l’apparato di Golgi si trovano
spesso al di sopra del nucleo.
In generale siccome sono sottoposte a stress meccanici, i filamenti
cheratine
intermedi che sono costituiti da , sono il comparto citoscheletrico
più abbondante.
Cellula epiteliale si interfaccia con il tessuto connettivo grazie alla lamina
basale o membrana basale: una stuoia sottile e flessibile (40-120 nm di
spessore), di matrice extracellulare specializzata. Questo tipo di lamina si
cellule epiteliali, circonda inoltre le singole
trova sotto tutti gli strati e tubi di
cellule muscolari, gli adipociti e le cellule di Schwann (che avvolgono gli assoni
delle cellule nervose periferiche per formare la mielina).
La lamina è una struttura quindi che separa due
tessuti diversi, ed è sintetizzata dalle stesse cellule
che poggiano su di essa.
laminina
E’ costituita dalla (= lamina: filamenti
intermedio) una glicoproteina che permette il
legame delle cellule epiteliali alla lamina basale,
ed è suddivisa in:
lamina lucida (50 nm, elettron-trasparente):
- strato più esterno posto in prossimità della membrana plasmatica delle
cellule epiteliali
- glicoproteine, laminina (lega il collagene IV e VII, i proteoglicani e le
integrine), entactina, integrine
lamina densa (50 nm, elettron-densa)
- strato più profondo secreto dalle cellule del connettivo sottostante
- rete di collagene IV, fibronectina (nella parte rivolta verso la lamina
reticolare) lamina reticolare:
- prodotta dalle cellule del connettivo
(fibroblasti) rafforza l’ancoraggio delle
cellule epiteliali al connettivo
- fibrillina, collagene I e III ,
- supporto per l’epitelio
- regolazione degli scambi nutritivi
- filtro molecolare (tonaca propria
intestino)
- controllo della permeabilità (vasi,
alveoli polmonari, tubuli renali)
- guida nei processi di rigenerazione
tessutale e dei nervi
I collageni di tipi I e III del tessuto connettivo si agganciano alla lamina
reticolare, dove interagiscono e si legano alle microfibrille ed alle fibrille di
ancoraggio della lamina reticolare. Inoltre c’è un’interazione tra i gruppi basici
del collagene ed i gruppi acidi dei glicosaminoglicani della lamina densa. I siti
della fibronectina che si legano al collageno ed ai glcosaminoglicani rafforzano
ulteriormente l’ancoraggio della lamina basale alla lamina reticolare.
Funzione nè strutturale nè di filtrazione:
Meccanica di ancoraggio
o Media gli scambi metabolici tra l’epiteliale e il connettivo e aumenta la
o superficie di adesione
Determina la polarità delle cellule, individuando la parte apicale e quella basale,
o inducendo il differenziamento cellulare e indicando una via specifica per la
migrazione
Influenza il metabolismo cellulare
o Organizza le proteine nelle adiacenti membrane plasmatiche
o TESSUTO NON E’ VASCOLARIZZATO, infatti si interfaccia con il connettivo
per recuperare le sostanze che gli servono per il mantenimento; per aumentare
la superficie di adesione e di assorbimento, vi sono i villi e i microvilli.
RICCAMENTE INNERVATO
1. Ricoprenti o di Rivestimento:
Le cellule sono disposte a mutuo contatto, sono impiantate su una
staminali
membrana basale e alcune hanno caratteristiche per
permettere un rapido rinnovo del tessuto.
Costituiscono un confine per il controllo del passaggio di sostanze dal
corpo all’esterno, e viceversa, o tra i diversi compartimenti corporei.
Attività coordinata e funzionalmente coerente
Esistono diversi criteri di classificazione: a. forma delle cellule:
pavimentose/squamose,
cubiche/isoprismatiche e
cilindriche/colonnari/batiprismatiche
b. numero degli strati:
semplice, pluristratificato,
pseudostratificato
c. specializzazione della parte apicale:
ciglia vibratili e microvilli Epiteli semplici
1. Epitelio Pavimentoso Semplice
Cellule appiattite tranne nella zona centrale dove sono rigonfie per la
presenza del nucleo, che è sferico leggermente schiacciato e sporgente verso
l’esterno.
Funzione: Non è idoneo a sollecitazioni meccaniche e si trova ovunque sia
scambio regolazione
necessario un “confine” che consenta lo di fluidi, e
filtrazione.
In particolare = negli alveoli polmonari, nell’endotelio dei vasi, nel
mesotelio delle cavità sierose (pleura, peritoneo, pericardio) nella capsula di
Bowman, nell’ansa di Henle, nell’endotelio corneale, nella membrana
timpanica (orecchio medio) e orecchio interno.
2. Epitelio Cubico/Isoprismatico Semplice
Cellule poliedriche con il nucleo sferico al centro e talvolta presentano
microvilli corti o ciglia nella parte apicale.
Sezione perpendicolare alla superficie dell’epitelio sono cubiche, mentre in
quella parallela sono leggermente pentagonali o esagonali.
Funzione: secretoria, si trova anche nelle zone di passaggio tra un epitelio
pavimentoso e uno cilindrico.
In particolare = nei dotti ghiandolari, nei follicoli tiroidei, superficie
dell’ovaio (epitelio germinativo), tubuli renali prossimali e distali
(microvilli), parenchima epatico, nei bronchioli respiratori (ciglia)
3. Epitelio Cilindrico/Batiprismatico Semplice
Cellule hanno un nucleo ovoidale situato quasi sempre nel terzo inferiore
della cellule e talvolta nella base.
Sezioni perpendicolari alte e di forma cilindrica
irregolare (simili a colonne), in sezioni trasversali a
mosaico.
Funzione: protezione, assorbimento (microvilli),
secrezione, trasporto
In particolare = tubo digerente (con microvilli o
no), dotti escretori di alcune ghiandole, utero e
ovidutto o tube (cigliato e non), bronchi secondari o
piccoli bronchi, cistifellea, dotti biliari
Epitelio intestinale:
Cellule sono dette caliciformi, poiché il loro nucleo è situato nella parte
più basale della cellula, presentano
microvilli villi.
e formano
Tutte le cellule che producono
→
muco (glucidi)
- cripte intestinali: alla base
risiedono le cellule staminali che
rinnovano il tessuto
- cellule di Paneth: si trovano nella
parte basale sono differenziate e non si
dividono
- cellule di rigenerazione
- cellule assorbente
- ghiandole unicellulari caliciformi
L’intestino tenue presenta nelle cripte di lieberkuhn, cellule tubolari il cui secreto
è proteico.
4. Epitelio Pseudostratificato o a più file di nuclei: (varietà del cilindrico semplice)
Cellule hanno forma prismatica su un unico strato, ma non tutte raggiungono
la superficie libera dell’epitelio, infatti solo quelle che vi giungono presentano
un restringimento basale. (falso pluristratificato)
I nuclei sono situati nelle porzioni più larghe delle cellule, pertanto appaiono
a diverse altezze e i microvilli si trovano sulla parte apicale.
Funzione: secrezione, lubrificazione, trasporto, protezione
In particolare= cavita nasale, trachea, laringe e bronchi primari (cigliato),
tuba uditiva o di eustachio, cavita ’ timpanica, uretra maschile (alcuni tratti),
grossi dotti escretori (parotidi) Trachea:
Le cellule sono ciliate e poggiano tutte sulla
lamina basale, ma non tutte arrivano a contatto
con la cavità, quelle che ci arrivano hanno le ciglia
che allontanano il pulviscolo e particelle dannose
Epitelio Composto/Stratificato
Costituiti da due o più strati sovrapposti,
Funzione = rivestimento e protezione
La loro classificazione è in base al tipo di
tessuto più superficiale, dal momento che i
tessuti sottostanti sono artefici del rinnovamento.
1. Epitelio Pavimentoso Pluristratificato:
a. Non cheratinizzato:
3 strati con 5/10 ordini di cellule: Basale: vi sono creste più
o meno alte, dette papille
connettivali, che si
spingono nel sottostante
connettivo conferendo
Cellule
aderenza.
prismatiche indifferenziate
staminali metabolicamente
attive cellule
Spinoso:
poliedriche che si appiattiscono man mano che migrano alla superfice
cellule pavimentose
Superficiale:
In particolare = labbra e cavità buccale, parte dell’esofago e della faringe,
corde vocali, cornea (superficie esterna) e congiuntiva, vagina
b. Cheratinizzato: Cellule subiscono un
processo di
cheratinizzazione :
il citoplasma si
cheratina
riempie di e
le cellule vanno in
apoptosi e si lamelle
trasformano in
cornee disquamanti,
che partecipano alla
formazione di una robusta barriera che protegge le cellule e i tessuti
sottostanti dall’azione di virus e patogeni.
Il processo che porta una cellula basale staminale, detta
cheratinocita , a progredire nei vari strati dell’epidermide fino a
trasformarsi in una lamella cornea, è detto citomorfosi cornea. (durata
media di 30gg)
In particolare = epidermide, lingua
Epidermide:
- strato basale = cellule alte e cubiche o cilindriche,
poggiano sulla membrana basale che separa l’epidermide
dal derma, con grosso nucleo, molti poliribosomi liberi e
pochi mitocondri, RE e Golgi poco sviluppati. Le cellule
sono unite tra loro dai desmosomi e si fissano sulla
membrana con gli emidesmosomi.
- strato spinoso = cellule forma poliedrica
leggermente appiattita, separate da ampi spazi
extracellulari
- strato granuloso = cellule sempre più appiattite e
allungate e i nuclei incominciano ad avere alterazioni
apoptotiche, il citoplasma contiene granuli di
cheratoialina e si rivengono i filamenti di cheratina
strettamente intrecciati.
- str