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RELAZIONE SULLA CISTEIN PROTEASI SOIACISTATINA

Il termine “cistatine” si riferisce a proteine che inibiscono specificamente le cistein proteasi. Sono

state analizzate e classificate numerose cistatine di origine animale e vegetale sono rimaste per

lungo tempo non identificate.

Tuttavia col tempo sono state analizzate le cistatine di orzo, fagioli, riso, mais e frumento e sono

state trovate analogie con le famiglie di cistatine animali.

Il gruppo di Takumi Misada del dipartimento di biologia dell’Università di Tokyo ha studiato una

proteina con attività inibitoria verso le cistein proteasi che è stata trovata nella pianta di soia.

Questa proteina ha una massa molecolare di circa 13 kDa in SDS PAGE, ma solo una parte della

sequenza di aminoacidi è stata determinata. Il loro studio si è soffermato sull’entità molecolare della

nuova citostatina della soia piuttosto che sul pattern di espressione o di localizzazione nei semi.

Esemplare di Glicine max.

Questa proteina può essere sfruttata come insetticida naturale, soprattutto contro la Diabrotica

virgifera virgifera, anche detto diabrotica del mais. Infatti la soyacistatina va a inibire

selettivamente la cistein proteasi del tratto digerente di questo insetto.

Esemplare di Diabrotica virgifera virgifera.

Grazie agli studi di Hisashi Koiwa e collaboratori, si è dimostrato che le proteine catepsin-like

fungono da bersaglio e determinano l’attività insetticida della soyacistatina N (scN).

La soyacistatina N, se inclusa nella dieta artificiale della Diabrotica diminuisce la crescita delle

larve (come mostrato in figura). L’azione della soyacistatina è persino maggiore dell’ E-64, un

potente inibitore delle cistein-proteasi dall’azione irreversibile. Questo forma un legame etere tra i

suoi C-2 e la Cys del sito attivo della proteasi. Estratti totali provenienti da cinque altri tipi di

legumi sono stati comparati con scN ma nessuno di questi era in grado di inibire la crescita delle

larve di Diabrotica.

Come mostrato in figura, la soyacistatina non contiene la sequenza precedentemente riportata, che

la descriveva come una sequenza parziale di aminoacidi di un inibitore di cistein proteasi. La

sequenza di aminoacidi dedotta nella regione 45-135 mostra somiglianze strutturali significative

con altre sequenze di cistatina di altre piante: ha il 70% di analogia con la cistatina di fagioli, il 61%

con oryzacistatina I e il 55% con oryzacistatina II. Tuttavia la soyacistatina contiene lunghe

sequenze sia nella parte C-terminale che in quella N-terminale come mostrato in figura. Tra le altre

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Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mancusiello di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Proteine nuove e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Pedersen Jens Zancho.