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Tripsina: idrolizza gli amminoacidi basici sul gruppo Carbossilico (Lisina o
Arginina).
Chimotripsina: idrolizza gli amminoacidi aromatici sul gruppo
carbossilico.
Pepsina: idrolizza gli amminoacidi aromatici sul gruppo amminico.
Bromuro di cianogeno: idrolizza la Metionina sul gruppo Carbossilico.
Acido performico: idrolizza i ponti disolfuro.
Dopo il trattamento con
Tripsina si hanno quattro
sequenze di cui non si
conosce l’ordine.
Si tratta con Bromuro di
cianogeno che scinde due
metionine, portando a tre
frammenti.
Si allineano le sequenze in
modo inequivocabile.
Struttura terziaria e quaternaria delle proteine
La struttura terziaria definisce la disposizione nello spazio di tutti gli atomi di una
proteina. Mentre la struttura secondaria si definisce a residui adiacenti quella terziaria
tiene conto di interazioni a lungo raggio. Amminoacidi che si trovano lontani nella
catena polipeptidica possono trovarsi vicini nella struttura avvolta. I segmenti della
catena polipeptidica vengono tenuti nella loro posizione da interazioni deboli e talvolta
covalenti, come i ponti disolfuro. Alcune proteine contengono diverse subunità che
possono essere identiche o meno, la disposizione di queste viene detta struttura
quaternaria.
Le proteine vengono divise in due classi:
Proteine globulari: le catene polipeptidiche sono ripiegate ed assumono forme
sferiche. Questo tipo di proteine sono complesse in quanto contengono strutture
secondarie diverse e hanno funzioni di enzimi e proteine regolatrici.
Proteine fibrose: le catene polipeptiche sono disposte in fasci o foglietti. Questo
tipo di proteine sono semplici in quanto contengono una sola struttura
secondaria e la struttura terziaria è molto semplice. Sono le proteine che
determinano la resistenza, e la forma la protezione esterna delle cellule dei
vertebrati.
Proteine fibrose
Le proteine di questo tipo conferiscono una forte resistenza alla struttura di cui fanno
parte. Sono costituite da una struttura semplice ripetuta, sono insolubili in acqua a
causa dell’alta concentrazione di residui idrofobici.
α-Cheratine
Le α-Cheratine compongono i capelli, le unghie ed il corno dei rinoceronti. Sono
composte principalmente da Serina, Glutammina e Cisteina. Maggiore è la percentuale
di Cisteina, che può formare legami disolfuro, maggiore è la durezza. La struttura
secondaria di queste proteine è un α-elica destrorsa, che si avvolge con una seconda
elica formando una struttura detta Coiled Coil sinistrorsa. Questo aumenta la
resistenza del sistema. Le superfici dove le eliche si toccano sono rivestite da
amminoacidi idrofobici, i loro gruppi R si incastrano in modo molto regolare, così da
permettere il massimo avvicinamento. Il Coiled Coil si dispone in
strutture ancora più ordinate,
dette protofilamenti e
protofibrille.
La lunghezza delle catene è
variabile se esposta al calore,
dopo l’esposizione si passa da una
struttura ad α-elica ad una
struttura a foglietto β.
Collageno
Il Collageno è la proteina più abbondante nel corpo umano, compone i tessuti
connettivi, i tendini, la cartilagine e la parte organica delle ossa. La struttura
secondaria è un’elica composta da 3 eliche sinistrorse che si avvolgono, avente
andamento destrorso, compie un giro ogni 3,3 residui. La composizione è
principalmente data dalla Glicina ed Alanina, questo perché all’interno della
struttura vi è uno spazio molto piccolo, adatto ad amminoacidi poco ingombrati
stericamente. Sono presenti dei derivati amminoacidici: l’Idrossiprolina e
l’Idrossilisina, che formano legami Idrogeno rendendo il Collageno molto
resistente. Le catene α all’interno del Collageno sono unite da legami covalenti
crociati, che coinvolgono Lisina, Idrossilisina ed Istidina.
Il Collageno si impacca formando dei filamenti
sfalsati gli uni rispetto agli altri, questi gli
conferiscono un aspetto a bande.
Il Collageno viene prodotto nelle cellule e trasportato nei tendini, il ribosoma legge
l’RNA e fabbrica la proteina, che uscendo dalla cellula viene idrossilata. Nella struttura
vi sono parti non strutturate, posizionate agli estremi dell’α-elica, queste vengono
dette sequenze leader, vi sono Idrossilisina e Idrossiprolina, vengono riconosciute
dalle porte proteiche sulla membrana che ne permettono l’uscita dalla cellula, ed in
seguito vengono rimosse e si forma la tripla elica.
Gruppo EME Costituito da: Protoporfirina 9, ovvero viene da una porfina sostituita
con 4 gruppi metilici, 2 propionili e 2 vinili.
2+
Vi è un atomo di Fe :
4 legami di coordinazione con gli atomi di Azoto dei 4 Pirroli
presenti
Un legame avviene con l’Imidazolo dell’Istidina 93 (Istidina
prossimale)
Sito attivo per l’Ossigeno.
Vi è una seconda Istidina, ovvero l’Istidina 64, ma questa è troppo
lontana dal Ferro.
Mioglobina: proteina muscolare che funge da deposito di Ossigeno, è costituita da
una catena di 152 amminoacidi ed un singolo gruppo EME. E’composta da 8 segmenti
di α-eliche interrotti da ripiegamenti. L’α-elica più lunga conta 23 residui
amminoacidici mentre la più corta 7, tutte destrorse.
La struttura è organizzata in modo che tutti i gruppi R si trovino all’interno della
molecola, che risulta talmente stretta da permettere il contenimento di sole 4
Graficando la frazione di Mioglobina Ossigenata in funzione
della pressione dell’Ossigeno si ottiene un’Iperbole equilatera.
La p50 è la pressione di Ossigeno che determina la
saturazione del 50% della proteina, è una misura della affinità
della Mioglobina per l’Ossigeno.
Più piccola è la p50 maggiore è l’affinità, perché una p50
piccola vuol dire che ci vuole poco ossigeno per saturare al
50% la Mioglobina.
molecole di acqua.
Emoglobina : proteina che trasporta l’Ossigeno nel sangue, costituita da 4 subunità,
uguali due a due, due di tipo α e due di tipo β, ognuna delle quali contiene un gruppo
EME. Nelle catene α vi sono 141 amminoacidi mentre nella β ve ne sono 147. Le due
strutture sono molto simili tra loro nella tridimensionalità ma la disposizione
amminoacidica è diversa. Graficando la frazione di Emoglobina ossigenata in funzione
della pressione dell’Ossigeno si ottiene una sigmoide.
L’Emoglobina lega l’Ossigeno e lo rilascia a livello dei tessuti. I
polmoni hanno una pressione di Ossigeno intorno ai 100mmHg
mentre nei tessuti la pressione è circa 30mmHg.
Se l’Emoglobina avesse un’alta affinità a livello polmonare e a
livello dei tessuti si avrebbe una saturazione del 100% e non
rilascerebbe Ossigeno. Se avesse un’affinità minore non si
legherebbe bene con l’Ossigeno, si caricherebbe circa del 60% e
lo scambio di Ossigeno sarebbe minimo. L’Emoglobina invece è
molto più efficiente: è satura al 100% a livello polmonare, a
livello dei tessuti è satura al 40%, rilasciando molto
Ossigeno.
La curva rappresenta la coesistenza di due stati: uno ad alta affinità ed uno a bassa
affinità, quindi si verifica una variazione conformazionale. La struttura a bassa affinità
si dice struttura T: ovvero tesa, la struttura ad alta affinità è detta struttura R:
rilassata.
Lo stato teso viene stabilizzato da alcune interazioni ioniche che avvengono tra le
Istidina (+) e Aspartato (-) sulle subunità β
Istidina (Residuo Carbossiterminale) e Lisina
(+): la prima sulla subunità β la seconda
sulla subunità α
subunità α e β
L’Emoglobina è un dimero di dimeri, si considerano le subunità αβ. Quando si passa
dalla struttura T a R le due subunità αβ scivolano una verso l’altra di 15°, quando
Nella forma deossigenata si hanno 5 legami tra il Ferro e gli altri
atomi, l’Istidina F8 non è perpendicolare alla cuspide ma è
ruotata di 8° ed il Ferro è spostato rispetto alla congiungente
degli atomi di Azoto. Quando si lega l’Ossigeno la cuspide
diventa coplanare, il Ferro rientra nel piano degli atomi di Azoto
questo accade la cavità centrale si restringe.
Modello concertato (MWC)
Le subunità della proteina sono funzionalmente identiche.
Ciascuna subunità esiste in almeno due conformazioni.
Tutte le subunità vanno incontro simultaneamente alla transizione
da una conformazione all’altra.
In questo modello tutte le subunità hanno la stessa conformazione e le
due conformazioni sono in equilibrio tra loro, il ligando può legarsi con
affinità diversa ad entrambe.
Modello sequenziale (Koshland)
Gradatamente l’Ossigeno si lega ad una subunità che cambia
conformazione e poi questa induce il cambiamento nelle subunità
adiacenti. La situazione non è strutturalmente omogenea.
Effetto Bohr
L’Emoglobina lega l’Ossigeno tramite i gruppi EME ed in seguito li rilascia alla
Mioglobina oppure alle cellule, il sistema circolatorio venoso, che parte dai tessuti per
arrivare ai polmoni trasporta una parte di CO , in forma di Carbammati, liberati poi nei
2
polmoni dove vengono trasformati in CO ed espulsi. La presenza di Carbammati rende
2
il sangue venoso più acido (pH: 7,15) rispetto a quello arterioso (pH: 7,40). La
variazione di pH è molto limitata dalla presenza di tamponi.
L’andamento a pH diversi è diverso, il p50 passando
da una curva a pH maggiore ad un pH minore
aumenta e quindi diminuisce l’affinità. A pH più
elevato l’Emoglobina ha una maggiore affinità per
l’Ossigeno, nei tessuti a pH più bassi viene favorito il
rilascio dell’Ossigeno.
A pH acidi l’Istidina viene protonata e può formare un
legame salino aggiuntivo, quindi si incrementano i
legami salini ovvero la forma T, a bassa affinità.
2,3-Bisfosfoglicerato (BPG)
Nella cavità dell’Emoglobina si può legare il BPG,questo avviene perché ha
carica negativa che si lega con la carica positiva della Lisina e dell’Istidina
protonata.
L’Emoglobina fetale detta l’Emoglobina S, ha delle variazioni che la
Ad alta quota si ha una bassa concentrazione di Ossigeno il corpo aumenta la
concentrazione di BPG facendo sì che l’Emoglobina rilasci a livello tessutale
l’Ossigeno.
Anidride Carbonica
La CO arriva ai polmoni sottoforma di bicarbonato disciolto (70%), nei polmoni la
2
pressione della CO dim