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La situazione dei cortometraggi nel periodo classico e negli anni '50
Gli esercenti abbinavano con un solo cortometraggi che servivano dabiglietto un blockbuster con un B-Movie contorno.oppure nelle sale provinciali e nelle proiezioni mattutine del weekend, con vedono un enorme calo della produzione e, oltre a produrre meno film, gli studios producono all’esteroNel periodo classico andare al cinema dove i costi erano minori.non significava soltanto andare a vedere dei lungometraggi, infatti, cui sfarzo era l’inutile tentativo di combattere la concorrenza della televisione, sono realizzati a Cinecittà, radicalmente. essa infatti era in grado di offrire risorsei cineasti e gli attori Hollywoodiani iniziavano a cercare maggiore rispetto a Hollywood.autonomia espressiva e molti diventano Tra gli anni 50e gli anni 60 leindipendenti, si assiste all’emergere del compagnie Hollywoodiane licenzianopackage-unit system che nasce a metà parte del personale e affittano i teatri didegli anni 40 e si impone a metà degli posa alle reti televisive oppure sianni 50. mettono a produrre per la televisione.Abbandonato il central-producer system Alla fine degli anni 60 una nuovasi lavora per singoli progetti con un generazione reinventa il cinemaproduttore che crea una squadra ad hoc americano le vecchie case produttriciper un certo film combinando le risorse diventano l’ombra di sé stesse, ridotte adelle Majors con quelle degli strutture distributive per gliindipendenti. indipendenti, lavorano a film ripetitivi eLa crescita delle produzioni indipendenti obsoleti senza rendersi conto che ilcoincide con le difficoltà economiche pubblico è cambiato.dei grandi studios causate dal successo Generidella televisione e dalla Paramount Lo studio system nonconsisteva in pura decisione (sentenza della Corte Suprema e semplice produzione in serie poiché del 1948 che, sulla base della ogni film doveva sembrare unico legislazione antitrust, costrinse le altrimenti il mercato si sarebbe saturato velocemente, infatti, la Hollywood Per Hollywood un controllo a livello classica lavorava usando dei grandi nazionale avrebbe rappresentato un modelli di racconto, i generi, attorno ai problema ben più grave rispetto alle quali si articolava una complessa decisioni delle autorità d’un singolo dialettica di standardizzazione e stato o d’una singola città perciò per differenziazione. fare in modo che il governo non I generi servono ad appagare il istituisse la censura federale indesiderio del pubblico di farsi occasione delle ripetute campagne raccontare in maniera nuova e lanciate dai gruppi religiosi e dai gruppi rielaborata la stessa storia, oppure, conservatori dell’opinione pubblica possiamo concepire ilgenere come un contro la supposta immoralità dei film. Campo di tensione tra la norma e l'industria cinematografica reagisce con violazione della stessa operata dal toni concilianti proponendo forme di singolo autore. Autocontrollo. Ad esempio, il noir per essere tale deve avere una storia che racconta di un crimine, deve essere ambientato in una città notturna ed inquietante e deve avere tra i personaggi principali la figura del vamp. Ciò che cambia è il modo in cui ogni regista utilizza questi elementi. Non sono solo i registi e gli sceneggiatori a direzionare i generi, infatti, ogni casa produttrice si sottomette all'Hays Office, come venne chiamata l'MPPDA (Motion Picture Producer and Distributors of America) con a capo Hays, ex esponente repubblicano.era una struttura pensata per specializzarsi in alcuni generi fornendo gestire i rapporti Hollywood-politica. Una propria versione che doveva distinguersi nettamente da quella dei concorrenti. Il rischio che Washington optasse per l'adozione della censura federale. Col tempo i generi si modificano, passando da B-movies a blockbuster oppure dividendosi in sottogeneri. Alcuni generi sono affini tra di loro e la lista delle tematiche rischiose in cui stessa storia può essere raccontata una seconda volta, cambiando costumi e scenografie. I generi si ibridano tra di loro tanto che a volte è difficile categorizzarli. La produzioneCrescita della criminalità: in tale processo gioca un ruolo importante l'arrivo a Hollywood di scrittori cresciuti nei giornali e nei teatri di New York assunti dalle Majors per lavorare ai dialoghi e alle sceneggiature dei nuovi film sonori. Questi portarono nel cinema un'ironia irriverente e uno stile mimetico rispetto al linguaggio reale che il pubblico conservatore trova scomodo.
L'organizzazione si basava sull'enfatizzazione della vocazione collettiva del processo creativo che caratterizza il cinema in quanto tale. I produttori, a causa di un repentino calo del target, per evitare un calo delle entrate, abrogarono nel 1968 il codice che vietava la visione di alcuni film agli spettatori al di sotto di certe fasce d'età. I registi erano solo un tassello di una complessa macchina alla guida.
Dell'avvocato delle vendite utilizzano una ricetta quale c'era il produttore. Un caso collaudata: sesso e violenza. Particolarmente chiaro di tale condotta.
Nel 1930 Hays aveva fatto adottare un è il Mago di Oz la cui vicenda produttiva nuovo codice di autoregolamentazione esemplifica perfettamente la natura del basato sul precedente, gli autori erano genio del sistema di cui parlava Bazin a Daniel Lord, gesuita e docente proposito della tradizione universitario, e Martin Quigley, hollywoodiana giornalista.
Inizialmente Hays cercò di far sì che Il Mago di Oz è tratto dal romanzo omonimo di Baum pubblicato per la MPPA fosse volontaria ma, quando prima volta nel 1900, cult della molte case produttrici non si letteratura infantile. Di questo libro erano già state realizzate numerose sotto contratto presso la 20th Century Fox. Quella del prestito di registi, attori.
Nel 1937 l'MGM ne fa un
nuovo e tecnici da uno studios all'altro eraadattamento non tanto per l'interrotti pratica piuttosto comune. La sceltasuccessi che aveva riscosso per più di cade su Garland. Temple era30 anni ma a causa dell'imminente congruente rispetto alla trama del librouscita di Biancaneve e i sette nani, ma la presenza della Garland nel film siprimo lungometraggio della Disney. rivelerà importante per la popolarità. IlAnche alla MGM pareva necessario primo sceneggiatore cui viene affidato ildisporre d'una favola in technicolor da compito di ridurre il testo di Baum peroffrire al pubblico. lo schermo è Manckiewickz, autore delloscript di Quarto potere senza sapereD'altra parte la stessa scelta d'usare il che anche Nash e Langley sono staticolore per le scene ambientate a Oz è messi a lavorare sullo stesso materiale,funzionale alla realizzazione d'un film a Hollywood accadeva spesso checapace di rivalegg