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LA NOZIONE DI “AUTORE” AL CINEMA
È legittimo considerare il solo regista come l'autore del film anche se la realizzazione di un film si
basa in generale sul processo di produzione molteplice in cui diversi apporti e contributi concorrono
al risultato finale.
Si può distinguere un cinema d'autore in cui autore e regista attendono in questo senso concedere da
generi concorrenti momenti della storia del cinema in cui si impone una strategia produttiva che fai
delle regista l'esecutore più o meno personale inventivo di un progetto che decide il suo
funzionamento.
Si può affermare che fino agli anni 50 realizzazione e consumo si appoggiano principalmente sullo
star system mentre solo a partire dagli anni 60 si produce e si consuma un cinema propriamente
d’autore.
L'idea che il cineasta sia un autore emerge sin dal primo decennio del secolo.
Il presupposto diretto dell'idea di centralità della nozione di autore proclamata dalla nouvelle vague
va cercato nel manifesto di Alexandre Astruc sulla caméra-stylo, 1948 in cui si proclamava il
diritto per il cineasta di avere uno stile di usare la cinepresa come una stilografica.
Welles si presenta al mondo del cinema forte di una sensazionale polimorfa carriera teatrale E
soprattutto reduce dal clamore e dal successo suscitato dalla famosa beffa radiofonica giocata al
mondo intero con l'adattamento della Guerra dei mondi un classico della letteratura di fantascienza
attualizzato in stile di cronaca come se si annunciasse lo sbarco dei marziani sulla terra.
Il suo percorso teatrale iniziato a Dublino al suo culmine nella seconda metà degli anni 30 con la
realizzazione di VOODOO MACHBET ambientato ad Harlem.
Nel 1937 ottiene un contratto con la stazione radiofonica della CBS per la realizzazione letterale il
radiodrammi da raccontare in first persona singular, intitola assai adeguato per l’egocentrismo.
Bernard Herrmann firmerà la sua prima composizione per il cinema con Quarto potere.
La Disney aveva realizzato proprio con l’equipe RKO il suo primo lungometraggio di animazione
nel 1937 Biancaneve e i sette nani.
Il film risulterà un successo per la critica è per gli addetti a lavori ma fu un clamoroso insuccesso di
pubblico (Quarto Potere). 11 di 15
Welles era una minaccia per Hollywood, una minaccia rivoluzionaria. Con Quarto potere aveva
inaugurato un modo di narrare che cedeva da tutti punti di vista dilatando la vicenda sul piano
storico realistico morale psicologico a quello drammaturgico.
Nel 1942 viene licenziato dalla RKO dopo L’orgoglio degli Amberson.
Quarto potere è ancora un film eccessivo, un vero proprio eccesso di senso. Borges definirà il film
come un labirinto senza centro.
La ricerca del significato della parola Rosebud E lo svelamento dell'enigma giungono loro culmine
nel momento stesso in cui se ne vanifica l’importanza. Borges accusa il film di pedanteria e
gigantismo.
Chiara è l'analisi precisa spietata del mondo della stampa e del sistema dei media che vi si collega.
La perdita dell'infanzia l'allontanamento da casa del bimbo corrispondono anche il passaggio
dell'America dall'età pura e incontaminata dei pionieri all'America di Wall Street.
Mary Kane suona quasi uguale alla pronuncia americana di American.
Quarto potere E l'orgoglio degli Amberson costituiscono quello che si potrebbe chiamare il ciclo
del realismo sociale.
Bazin coglie nell'ossessione di Kane l’ossessione di Welles (perdita prematura dell’infanzia).
Il tema della morte è un altro dei temi morali esistenziali del film.
La duplicità È uno dei motivi essenziali del film a partire dalla stessa personalità di Kane, doppio
nel suo intimo fino al sistema dei personaggi e degli oggetti.
La stessa duplicità è ravvisabile nella struttura narrativa del film il prologo e l'epilogo nonché nello
stile di scrittura.
Il film è un simulacro culturale con riferimenti al Grande Gatsby.
La struttura narrativa e lo stile
Un primo livello di originalità e complessità del racconto riguarda l'organizzazione dell'intreccio
rispetto alla linearità cronologica naturale.
Un prologo senza narratore o narratori diegetizzati o diegetici.
Un cinegiornale diegetizzato che funziona come un film nel film
L'avvio dell'inchiesta dopo il cinegiornale
I diversi racconti visualizzati in flashback dopo breve introduzione
La fine dell'inchiesta con il ritorno al sistema del prologo
La peculiare articolazione dell'intreccio pone esplicitamente il problema del narratore; il narratore
demiurgo che beffa tutti gli altri narratori trionfa unicamente per affermare la vanità dell'intero
percorso narrativo.
L'analisi dello stile: rapporti di necessità tra le scelte formali e quelle semantiche, il ricorso insistito
alla ripresa in profondità di campo e al piano sequenza in antitesi decoupage tradizionale.
Allungamento dell'immagine profondità abbinata alla ripresa quasi costantemente dal basso crea in
tutto il film un'impressione costante di tensione di conflitto. Uno stile che complessivamente risulta
allucinato e fantastico. Ben 150 dissolvenze incrociate, Dissolvenze e il nero tendine stacchi netti
definiscono incessantemente le caratteristiche di un flusso narrativo che nulla certamente a che fare
con i continuity system della trasparenza classica.
Oggetti giganteschi in primo piano per esempio il flacone di sonnifero rispetto alle proporzioni
umane.
Il prologo
Enigma esplicito il film quello della vita di un uomo È non solo destinato a rimanere irrisolto ma
rimanda a una crisi generale crisi del soggetto. Il simulacro culturale che è il film il senso di porre la
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questione di come la cultura, i prodotti culturali che opere l'arte il linguaggio possono raccontare il
soggetto e l’essere.
Il personaggio e il mondo raccontato non solo non sono di fatto accessibili ma forse sono del tutto
inesistenti, falsi.
Il prologo risulta determinante è infatti dal prologo che il film inizio a demolire le configurazioni
classiche del racconto.
Marie Claire Ropars ha sottolineato come nel montaggio della sequenza iniziale sembrino
ravvisabili due movimenti o andamenti narrativi uno descrittivo E uno maggiormente dietetico.
Dalle labbra di un uomo udiamo sussurrare la parola che queste pronunciano Rosebud.
Il narratore ha concesso il suo vedere e sapere allo spettatore ma non ai personaggi della
storia per i quali l'enigma di Rosebud resterà irrisolto. Il film non finisce con lo svelamento
del segreto della parola.
Il vero perdura come inquadratura per diversi secondi sullo schermo prima che compaia il
famoso “No Trespassing”.
Questo nero che dà origine alle immagini del film. è la morte il nero che origina la vita nel
racconto, che va a raccontarci la morte del personaggio cercando di ricostruirne la vita. Fin
da subito la morte la vita si confondono senza soluzione di continuità.
La dissolvenza incrociata funziona come diretta rappresentazione dello scorrere di un tempo
non banalmente cronologico.
La forte presenza del montaggio rompere assolutamente con l'organicità classica.
IL CINEMA D’ANIMAZIONE
WALT DISNEY E “BIANCANEVE E I SETTE NANI”
Con espressione cinema d'animazione si indica ogni film che utilizzi la tecnica del PASSO UNO:
la macchina da presa impressiona la pellicola un fotogramma per volta E tra uno scatto dell'altro gli
elementi inquadrati vengono modificati così che in fase di proiezione sia l'illusione del movimento.
I disegni animati negli Stati Uniti si chiamano animated cartoons (vignetta animata).
Winsor McCay considerato il padre del cinema d'animazione americano al quale si deve il primo
cartoon realizzato negli Stati Uniti, Little Nemo.
E al contempo uno degli inventori del fumetto.
Animazione non è un genere bensì una tecnica. È la Hollywood classica era rappresentato dal
cartoon dalla durata di sette minuti proiettato prima del lungometraggio insieme ad altri
cortometraggi che componevano il pacchetto offerto allo spettatore.
Il cinema sperimentale
Il cinema sperimentale o cinema d'avanguardia si contrappone a quello industriale tanto sul piano
produttivo quanto di quello estetico. Si tratta di film realizzati distribuiti al di fuori delle normali
strutture commerciali che rifiutano la dimensione del racconto optando per l'associazione a-logica
delle immagini. Il cinema sperimentale nasce negli anni 20 con le avanguardie storiche. Il solo
artista statunitense che abbia giocato un ruolo realmente significativo nell'ambito del cinema delle
avanguardie storiche è Mar Ray il quale però viveva e operava a Parigi. La presenza del cinema
d'avanguardia negli Stati Uniti inizia a partire dagli anni 40 con l'attività di Maya Deren. Durante
gli anni 60 gli Stati Uniti diverranno l'epicentro del cinema sperimentale internazionale.
La dizione effetti speciali viene utilizzata per la prima volta nei credits di Gloria (1926) un film
sulla grande guerra. Il cinema classico buona parte dei trucchi e relativa alla simulazione di eventi
del tutto quotidiani, una nevicata oppure il traffico di una grande città. La retro proiezione è uno dei
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trucchi più utilizzati nel cinema classico. King Kong Deve il suo enorme successo in larga parte
modellini animati.
Una seconda modalità di impiego dell'animazione nel cinema dal vero è rappresentata dai titoli di
testa. In caso teutonico e rappresentato dai titoli di testa della (1963) in cui gli attori compaiono
insieme a personaggi animati.
Vita in morte del cartoon americano
Il disegno animato americano nasce con Winsor McCay (Gertie il dinosauro e L’affondamento del
Lusitania). 1914-1918.
In questo periodo iniziano sorgere i primi studios di animazione in California. Si sfruttava la
familiarità del pubblico con i personaggi in forme simili allo star system.
La natura profonda dell'animazione è quella di dare vita anima a ciò che natura non ha.
L'animazione prender reinventare il mondo piuttosto che riprodurlo. Il sonoro costituì una
ricca occasione di crescita per il cinema d’animazione.
Walt Disney con il primo cartoon sonoro della storia “Willie del vaporetto” 1928 mostro le
possibilità creative del suono sincrono.
L’animazione è uno spettacolo che si rivolge tanto i bambini quanto agli adulti. Con il sonoro
intrattenuto titolo all'interno dell'industria del cinema tutte le grandi case hollywoodiane si
interessano ai cartoons la Warner E la MGM costituiscono la loro animation department.
Tra il 1929 ed il 1956 la Disney distribuisce i suoi film attraverso altre compagnie.
Topolino e Minnie parlano ma emettono s