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TRAUMI AD AGENTI CHIMICI E FISICI:
Il trauma è una forma di energia capace di creare modificazioni anatomiche e fisiologiche del corpo umano e di mobilizzare le difese generali dell'organismo.
Esistono varie forme di energia:
- Meccanica
- Elettrica
- Termica
- Radiante
- Vibratoria
- Pressoria
LESIONI DA FREDDO:
- Perfrigerazione
- Congelamento
- Assideramento
La perfrigerazione è l'esposizione di una parte del corpo a temperature rigide (+4-+10°C). Le parti coinvolte sono: mani, piedi, naso, orecchie, mentre le manifestazioni cliniche possono essere i geloni (tumefazioni dolorose e pruriginose) o gli eritemi (placca con tendenza alla necrosi). Per evitare questi problemi bisogna evitare l'esposizione al freddo ed usare creme emollienti.
Il congelamento consiste nell'esposizione di una parte del corpo a temperature fra i -10-+4°C. Gli effetti sono: lesione delle pareti cellulari, spasmi, vasocostrizione, ipossia.
aumento della viscosità ematica, ecc. Le fasi del congelamento sono:- Precongelamento (dolore, prurito, impaccio motorio)
- Congelamento I° grado (eritema rosso e dolore intenso)
- Congelamento II° grado (edema cianotico, piaghe, ecc.)
- Congelamento III° grado (necrosi superficiale e profonda)
- Riscaldare in acqua calda la parte coinvolta
- Alleviare il dolore con i narcotici
- Applicare una garza o, nei casi estremi, bisogna amputare la parte interessata
- Lieve (temperatura corporea 32-35°C)
- Moderata (temperatura corporea 29-32°C)
- Grave (temperatura corporea <29°C)
- Allontanare il paziente dalla fonte fredda
- Aggiungere calore
- Garantire
un'adeguata ventilazione, ecc.
LESIONI DA CALORE:
Possono essere:
- Colpi di calore
- Ustioni
Il colpo di calore consiste in un'esposizione esagerata di testa e collo ad una fonte di calore e conseguentemente causa il blocco della sudorazione.
I sintomi principali sono: cute arrossata e secca e temperatura superiore ai 40°C, correlati a disturbi gastrointestinali, nervosi, respiratori e cardiovascolari.
Le complicanze del colpo di calore sono: convulsioni, stress respiratorio, insufficienza renale, ecc.
Per trattare il colpo di calore bisogna applicare impacchi di ghiaccio e restituire i liquidi al corpo.
Le ustioni invece sono delle lesioni tissutali causate dall'eccessiva esposizione ad agenti chimici e fisici (calore, radiazioni, elettricità, sostanze corrosive).
Le ustioni si possono classificare in 3 gradi di gravità, in base agli strati corrosi.
La terapia delle ustioni si effettua tramite l'allontanamento dalla fonte di calore, detersione
CONSOLUZIONE FISIOLOGICA: è l'applicazione di garze con pomate cortisoniche, ecc.
ANNEGAMENTO: è una sindrome asfittica meccanica violenta di occlusione delle vie aeree dovuta all'inalazione di liquidi in grado di creare sequele fisiologiche mortali. Il paziente con principio di annegamento presenta pallore, cianosi, tosse, vomito, aritmie, ecc. Si possono distinguere l'asfissia reale (non c'è inondazione delle vie aeree), annegamento in acqua dolce (si crea ipovolemia, emodiluizione, fibrillazione ventricolare, ecc.), e annegamento in acqua salata (danneggiamento della membrana alveolare con possibile edema polmonare).
FOLGORAZIONE: è la conseguenza del contatto di una parte del corpo con un conduttore elettrico carico artificiale o naturale. I fattori determinanti sono l'intensità, il voltaggio, la resistenza e il tempo di contatto. Le conseguenze della folgorazione possono essere causa degli ampere o dei volt. Le conseguenze degli ampere sono:
- contratture tetaniche con perdita di conoscenza, cianosi e asistolia.
- Mentre le conseguenze dei volt sono: ustioni elettriche e elettrotraumi.
Per trattare i casi di folgorazione bisogna:
- allontanare la vittima dalla fonte di folgorazione
- immobilizzare il rachide cervicale
- trasportarlo subito in ospedale
- ecc.
DOLORE:
Il dolore è una spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata con un danno tissutale attuale o potenziale o descritta in termini da rappresentare un tale tipo di danno.
Il dolore è sempre soggettivo.
Si divide in:
- Una componente sensoriale
- Una componente emozionale
- Una componente cognitiva
- Una componente comportamentale
Il dolore può essere classificato in base alla durata come acuto o cronico, mentre in base all'eziopatogenesi può essere classificato come nocicettivo, neuropatico o misto.
Le fibre di conduzione del dolore possono essere:
- Fibre A delta (mielinizzate, con una velocità di conduzione
(medio alta)
- Fibre C (non mielinizzate, con una velocità di conduzione bassa)
Esiste inoltre una soglia di input dolorifico oltre il quale il sistema nervoso centrale attiva i sistemi inibitori discendenti sullo stimolo in ascesa, questa viene detta la teoria del cancello di Melzack-Wall.
La conduzione dell'impulso doloroso può avvenire tramite il sistema neospinotalamico o tramite il sistema paleospinotalamico.
Il sistema neospinotalamico è caratterizzato da poche sinapsi, trasporta le informazioni direttamente al talamo che le proietta alla corteccia. Inoltre è la via del dolore acuto, è responsabile delle informazioni nocicettive, ha delle connotazioni spazio anatomiche, ha poche implicazioni di memoria ed è scarsamente dotato di connotazioni esperienziali.
Il sistema paleospinotalamico è caratterizzato invece da numerose sinapsi, trasporta le informazioni alle aree libiche che a loro volta le trasportano alla corteccia.
inoltre responsabile della percezione dolorosa diffusa, contiene implicazioni di memoria e ha connotazioni esperienziali.PAIN SYSTEM (SISTEMA DEL DOLORE):
Si divide in:
- Sistema afferente (responsabile del trasporto degli impulsi dalla periferia al centro)
- Sistema di riconoscimento (decodifica le interpretazioni dolorose e predispone la strategia della risposta)
- Sistema di modulazione (modifica l'intensità di trasmissione degli stimoli nocicettivi mediante l'attivazione dei sistemi inibitori)
IL TALAMO:
È la stazione di integrazione e di riverberazione delle informazioni in ascesa ed è indicato anche come la memoria del dolore.
LA CORTECCIA:
È la stazione di interpretazione e di rappresentazione delle informazioni in ascesa.
I principali neurotrasmettitori del dolore sono:
- Neurochinine
- Sostanza P
- Serotonina
- Catecolamine
- Acetilcolina
- Somatostatina
- Oppioidi
Ricordiamo che l'allodinia è
Una risposta dolorosa ad uno stimolo che normalmente non provoca dolore, mentre l'iperalgesia è una risposta dolorosa esagerata ad uno stimolo che normalmente provoca un dolore modesto.
LO SHOCK:
È l'insufficienza circolatoria acuta caratterizzata da alterazioni della microcircolazione con conseguenti fenomeni ischemici tissutali e gravi danni cellulari.
Lo shock viene classificato in:
- Ipovolemico (assoluto e relativo): bassa volemia con bassissima gittata cardiaca
- Cardiogeno: ostruzione meccanica all'efflusso sanguigno dal cuore o deficit di pompa
- Distributivo (neurogeno, settico, anafilattico): aumentata capacità venosa
Le cause dello shock possono essere diverse come: emorragie, emotorace, aritmie, scompenso cardiaco, pneumotorace, farmaci, infezioni, ecc.
Nello shock, il cuore riesce inizialmente, con dei metodi ben precisi, a mantenere l'omeostasi ma a discapito del microcircolo con una conseguente anossia ischemica.
reversibile. Se l'ipovolemia non viene corretta subito, la costrizione del microcircolo produce metabolici acidi con conseguente anossia stagnante o irreversibile. La terapia dello shock consiste nella nutrizione artificiale, nell'assistenza respiratoria e in un adeguato monitoraggio.
SOCCORSO IN EMERGENZA:
Le varie azioni dell'intervento di soccorso sono riassunte con una serie di sigle:
- BLS: basic life support
- PBLS: pediatric basic life support
- PALS: pediatric advanced life support
- ACLS: advanced cardiac life support
- ATLS: advanced trauma life support
- PHTLS: prehospital trauma life support
- FCCS: foundamental critical care support
La cosiddetta "catena della sopravvivenza" è divisa in 4 anelli fondamentali:
- Accesso rapido: il pronto riconoscimento dei sintomi e una pronta attivazione dei sistemi di allarme (118 o sistema di emergenza ospedaliero)
- Precoce rianimazione cardiopolmonare: esecuzione delle
manovre di rianimazione cardiopolmonare entro 4 minuti dall'evento (questi primi due punti costituiscono il B.L.S.)
- Precoce defibrillazione: intervenire prontamente in caso di fibrillazione ventricolare
- Precoce ACLS: portare avanti il trattamento tramite l'aiuto di un equipe medico sanitaria
IL BLS:
E' un insieme di procedure standard di rianimazione cardiopolmonare atte a sostenere le funzioni vitali in caso di perdita di conoscenza, arresto respiratorio, ostruzione delle vie aeree e arresto cardiocircolatorio.
Segni dell'arresto cardiocircolatorio sono:
- Incoscienza
- Apnea
- Boccheggiamento
- Pallore
- Assenza del polso alle grandi arterie
Il danno atossico cerebrale inizia dopo 4-6 minuti dall'inizio dell'arresto, mentre dopo 10 minuti i danni diventano irreversibili.
PREPARAZIONE AL BLS:
Innanzitutto bisogna mettere il paziente in posizione supina e allineata, poi si valuta se il paziente è cosciente o meno
a, posizionare il palmo di una mano al centro del torace, sopra lo sterno, e sovrapporre l'altra mano sopra la prima. Le dita delle mani devono essere sollevate per evitare di comprimere le costole. Il soccorritore deve esercitare una pressione verso il basso con le mani, mantenendo le braccia dritte, e rilasciare la pressione per consentire al torace di tornare alla sua posizione normale. Questo ciclo di compressione e rilascio deve essere eseguito al ritmo di 100-120 compressioni al minuto, fino all'arrivo dell'assistenza medica. La manovra G.A.S. (espansione del torace, rumori respiratori, ecc.) consiste nel posizionare la mano sul torace della vittima e osservare se si verifica un'espansione del torace durante la respirazione, ascoltare eventuali rumori respiratori e sentire se c'è flusso d'aria dalla bocca o dal naso. Se non si osservano segni di respirazione, è necessario iniziare immediatamente il M.C.E. È importante ricordare che in caso di emergenza è fondamentale chiamare immediatamente il numero di emergenza 118 e seguire le istruzioni del personale medico.