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Effetti delle migrazioni sulle organizzazioni criminali e sulla crescita demografica
Le migrazioni possono avere un impatto significativo sulle organizzazioni criminali. L'assenza di normative o la presenza di normative molto restrittive può favorire la proliferazione di queste organizzazioni. D'altra parte, quando il numero di migranti regolari supera una certa soglia, il governo adotta misure di vario tipo, che possono includere passaggi burocratici e il pagamento di tasse.
Le migrazioni hanno anche un effetto importante sulla crescita demografica. Questo effetto è stato studiato utilizzando il concetto di successo riproduttivo, che deriva dalla biologia. Il successo riproduttivo misura quanti figli una coppia può generare e la capacità di trasmettere i propri geni a un numero maggiore di persone possibile.
Nel contesto degli studi sulle migrazioni, si considera che i migranti siano generalmente persone giovani che, una volta nel paese di arrivo, formeranno famiglie e si riprodurranno.
aumenterà poi il numero di abitanti del paese di arrivo. La crescita demografica ha un effetto anche nel paese di partenza, dove spesso rimangono anziani e bambini, dunque, si nota un impoverimento dei paesi di partenza da questo punto di vista. La migrazione non è sempre un fenomeno individuale, spesso riguarda più persone (famiglie, gruppi), i questo senso si organizza la migrazione in modo da non provocare un'eccessiva discrepanza tra coloro che partono e coloro che rimangono. Nella storia europea le migrazioni, soprattutto interne, sono avvenute da sempre, le popolazioni d'Europa si sono sempre mescolate. A partire dalla seconda metà dell'800, però, questo fenomeno si è rivolto anche verso l'esterno. Infatti, fino a quel momento la colonizzazione europea degli altri continenti, aveva interessato un numero limitato di europei. A partire dal 1850, questo fenomeno assume una caratteristica di massa perché a causa della.Rivoluzione industriale e dei cambiamenti della coltivazione delle campagne, la popolazione europea comincia una crescita esponenziale. Sempre maggiore e questo comporta la necessità che una parte della popolazione non trova più i mezzi di sostentamento necessari e dunque dovrà cercarli altrove. Viene favorita dalla navigazione al vapore che riduce i tempi di viaggio e le navi possono accogliere molti più passeggeri e dunque favorire il viaggio transoceanico. A questo si aggiunge anche lo sviluppo del treno che permette rapidi spostamenti. Questo fa sì che dall'Europa partano moltissimi lavoratori.
Viene abolita la schiavitù ovunque, il primo paese ad abolirla è Haiti nel 1791 e poi progressivamente tutti i paesi americani fino al Brasile che la abolirà nel 1888. L'effetto secondario di questa abolizione è che in tutti questi paesi si avverte la necessità di sostituire la mano d'opera schiava con altri.
Lavoratori, che saranno appunto i migranti che andranno a occupare gli spazi lasciati vuoti dagli schiavi. Soprattutto aiuteranno poi lo sviluppo di questi paesi.
Cause economiche: la grande carestia in Irlanda e in Scandinavia, la crisi economica degli anni Novanta, il mutamento della proprietà terriera.