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Il percorso poetico di Giosuè Carducci
Ripiegamento intimo, l'analisi di momenti di sconforto, l'angoscia per la morte. Compaiono anche tendenze evasive, l'abbandono alla fantasticheria, l'impulso di fuggire dallo squallore del presente per rifugiarsi in una mitizzata Ellade di sogno, regno di bellezze, armonie ed energia eroica. In quest'evoluzione Carducci subisce l'influenza dell'esotismo, dell'estetismo e delle tematiche baudelairiane, lo spleen.
Juvenilia e Levia gravia: sono considerati esercizi di apprendistato poetico si vede l'opera dello "scudiero dei classici" che riproduce temi e immagini dei grandi autori della tradizione italiana (Dante, Petrarca, Foscolo). È ricca di termini aulici e preziosi, di riferimenti alla mitologia e alla letteratura.
Jambi ed Epodi: sono una raccolta di poesie scritte tra il 1869-1879. Il titolo allude alle forme metriche usate dai poeti antichi come Orazio, per la poesia di satire e invettiva. Sono poesie in cui Carducci
sfoga le sue ire di democratico e anticlericale, contro una classe politica inetta e corrotta contro un costume ipocrita e immorale, contro l'oscurantismo della chiesa e la tirannide papale. In questa raccolta si allontana dall'aulicità dei classici ed utilizza termini della lingua parlata ad un ritmo spezzato e dissonante. Inno a Satana: poesia in cui esprime il suo violento anticlericalismo, il disdegno della superstizione religiosa in nome della ragione, della gioia vitale, del progresso. Satana viene esaltato come simbolo della ragione umana, incarnatosi nei grandi eretici del passato. RIME NUOVE (1887): Raccolta di un gruppo di poesie scritte dal 1861 fino al 1887. Nascono da spunti intimi e privati o dalla sollecitazione della letteratura e della storia. L'autore è meno polemico nei confronti della società e diventa una poesia più malinconica, serena e profonda. Sono accomunate anche dalla scelta metrica che si rifanno alle forme tradizionali della poesia.Lirica italiana. Una cospicua parte di queste poesie è ispirata dalla letteratura (Dante, Virgilio, Petrarca) e vuole tornare all'emozioni originate dalla bellezza artistica. Altre poesie rievocano eventi storici o particolari atmosfere del passato, attraverso il confronto con la mediocrità del presente egli esprime la volontà di contrapporre ad esso altre età capaci di grandi tensioni ideali e di una energia eroica.
Primavere elleniche e Ad Alessandro d'Ancona: gruppo di poesie in cui si esprime una volontà di fuga in cui un'Ellade mitizzata come mondo di gioia vitale e di pura bellezza, per dimenticare la realtà contaminata e mortificata del mondo moderno. Compare un classicismo esotizzante e romantico di evasione fantastica in un altro ideale. C'è la rievocazione della propria infanzia e giovinezza viste come un momento di libero e gioioso presentato in contrapposizione al presente, segnato dal