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ENDOCARDITE
L'endocardite è l'infezione del rivestimento endoteliale del cuore in cui la lesione tipica è la vegetazione. Praticamente voi sapete che il cuore è rivestito all'interno dall'endocardio che è anche la struttura che riveste le valvole, le valvole che sono formate da endocardio + tessuto connettivo + cellule muscolari lisce. La lesione più tipica è rappresentata dalla vegetazione che è una escrescenza tipo fiore che si realizza sia sull'endocardio attaccato alle pareti del muscolo sia soprattutto a livello delle valvole. Questa vegetazione può staccarsi e creare quelle complicanze che vedremo.
Chi sono i soggetti che possono andare incontro all'endocardite? Sono i soggetti a rischio. E sono tutti quelli che hanno le cardiopatie preesistenti ed in particolare quelli che hanno le protesi valvolari sia meccaniche che biologiche, quelli che hanno le valvulopatie, la malattia reumatica o una malattia delle valvole (prolasso della mitrale).
quelli che hanno un disturbo o una comunicazione interventricolare e quelli che presentano il dotto di botallo pervio. Tutte quelli condizioni in cui vi è una cardiopatia di base per cui c'è una maggiore predisposizione di questo endotelio che sta attaccato alle colonne di endocardite. Poi naturalmente i tossicodipedenti sono quelli + a rischio di endocardite perché si iniettano sostanze non sterili con siringhe non sterili e quindi le miocardite dei tossicodipendenti ed in particolare del cuore destro e le + gravi sono quelle da funghi. Poi ci sono tutte le endocarditi post-chirurgiche perché sapete bene che è possibile quando si fa un intervento di cuore, le manipolazioni a livello endocardico possono determinare la comparsa di minus, loci di minore resistenza dove si possono attaccare gli attacchi che generano l'endocardite. Naturalmente i bambini, poi ci sono le infezioni nosocomiali, pz sottoposti ad emodialisi e quelli che hanno iproblemi di endocardite. La classificazione varia da libro a libro, da anatomia patologica ad anatomia patologica, quella clinica che utilizziamo comunemente è quella dell'endocardite infettiva che distinguiamo in acuta e subacuta. Acuta è insorta da meno di un mese, subacuta quando persiste oltre questo periodo. Esistono poi le endocarditi non infettive, la forma reumatica che è legata ad un meccanismo di tipo auto-immunitario (acuta), poi la forma atipica di Libman-sachs, la forma fibroblastica e poi l'endocardite terminale che si ha nei pazienti debilitati che vanno a morte diciamo per esaurimento fisico. Poi ci sono le forme particolari, le forme virali anche l'AIDS adesso sta dando le miocarditi, le forme da lue, tbc prima molto frequenti quelli da lue adesso qualche caso di tbc, poi le collagenopatie, tossodipendenti e le endocarditi su protesi. La sintomatologia: i sintomi sono quelli dell'infezione acuta, soprattutto un andamento della febbre.conesacerbazione e riduzioni legate alla presenza dio batteriemia , la febbre , astenia , calo ponderale , anemia,cioè sono tutti sintomi collegati allo stato settico, importante la febbre che ha questa caratteristica di averedelle pulsè , aumenta a 39-40 gradi per poi ridursi nei giorni successivi ed è legata alla presenza all’interno delsangue di un elevata batteriemia. ci possono essere emorragie, le petecchie, microembolia, cioè piccoliframmenti di queste vegetazioni possono staccarsi , andare in periferia , ci sono i noduli di osler che sono deinoduli particolari che purtroppo non sempre presenti, ci può essere embolia cerebrale in particolare chedetermina poi la disseminazione a distanza dell’infezione e quindi l’ascesso cerebrale , non solo embolia insenso stretto, quindi emiparesi ma anche la formazione di un ascesso, la splenomegalia legata ad infezionemolto imponente, l’anemia e soprattutto le modificazionedell'ascoltazione con la comparsa e l'aggravamento dei soffi perché la lesione determina lacerazione delle valvole, distruzione delle valvole e quindi la comparsa dei segni legate a queste alterazioni.
La diagnosi bisogna sempre fare la routine in questi pz e tutti i segni di flogosi sono positivi (ves , pcr, , tas,fibrinogeno, c3 c4, leucocitosi). Importante è l'emocoltura e l'antibiogramma.
L'emocoltura: si fanno i prelievi di sangue appena la febbre comincia ad aumentare , il pz ha 37,5 dopo di un po' 38 poi 37, 37,5 appena la febbre comincia ad aumentare bisogna fare il prelievo , e vedete che in quel momento vi è una batteriemia + elevata, naturalmente bisogna predisporre di + terreni di coltura perché noinon sappiamo quale è il germe che è in causa . naturalmente l'emocultura + è un grosso risultato clinico perché permette di fare l'antibiogramma e di verificare qual è
l'antibiotico a cui il germe è sensibile e quindicurare in maniera mirata. L'ecocardiogramma è l'esame principe perché ci permette di verificare la situazione anatomica e soprattutto di fare la diagnosi di presenza di vegetazioni sull'andamento di queste vegetazioni e sulla comparsa di rotture o fratture delle valvole. Qual è la prognosi dell'endocardite? .è infausta se non si identifica l'eziologia e se non si instaura un corretto trattamento. Molti pz portatori di protesi valvolare, bisogna