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Estratto del documento

Quadro clinico delle occlusioni arteriose acute da Embolie e da Trombosi

Dolore: improvviso e lancinante di tipo costrittivo

Impotenza funzionale

Paralisi sensitiva motoria

Ipotermia

Bilancio biologico secondo Sarrazine e Larcan

Semeiotica Clinica

  • Ispezione
  • Colorito: Ischemia pallida
  • Ischemia cianotica
  • Palpazione
  • Ricerca dei polsi arteriosi ed eventuali fremiti
  • Gradiente termico

Indagini Strumentali (invasive e non invasive)

  • Ultrasonografica Doppler
  • Eco Color Doppler
  • Angiografia
  • Angio TC
  • Angio RMN
  • Misurazione Trans cutanea di PO e PCO2

Diagnosi differenziale

Terapia

  • Conservativa
  • Chirurgica

Terapia Conservativa

Indicazioni: impossibilità, sostegno o fallimento della terapia chirurgica.

  • Terapia Farmacologica
    • Anticoagulanti
    • Fibrinolitici
    • Emoreologici
    • Infusione con PGE PGI1
  • Blocco peridurale
  • Neurostimilazione midollare (SCS)

Terapia Chirugica

  • Embolotrombectomia A

cielo coperto con:

  • Trombectomia catetere di Fogarty
  • By-passes
  • T.E.A. (TromboEndoArteriectomia)

Lesione traumatica delle arterie:

  • Traumi aperti
  • Traumi chiusi

Etiopatogenesi dei traumi arteriosi:

  • Spasmo arterioso
  • Contusione arteriosa
  • Ferita arteriosa

Spasmo Arterioso:

Reazione della muscolare della parete arteriosa ad una sollaecitazionetrumatica esterna, traducentesi nella riduzione di calibro del lume vasale

Meccanismo Diretto

Indiretto

Quadro clinico:

Dolore, ipotermia, impotenza funzionale, scomparsa dei polsi periferici

Prognosi:

Favorevole

Contusione Arteriosa:

Lesione post-traumatica consistente in una vera e propriasoluzione di continuo di una o più tuniche della parete vascolare

Acute (trauma diretto, schiacciamento, allungamento)

Contusioni Croniche (traumatismo cronico da strutture preesistenti: callo osseo, esostosi, etc.)

Quadro clinico e diagnosi: identico S.I.A.

Ferite chirurgiche:

Lesione che interessa tutte e tre le tuniche parietali

coninterruzioni della continuità della parete arteriosa (traumi da taglio o da punta, ferite lacero-contuse, da strappamento o da proiettili)

Fenomeni locali (emorragia, pseudo-aneurisma, ischemia)

Quadro Clinico Fenomeni generali (shock ipovolemico e neurogeno, sindrome metabolica da riassorbimento)

Diagnosi: Identico S.I.A.

Trattamento: Emostasi, correzione dello stato di Ischemia Periferica edel danno metabolico

FARMACI TROMBOLITICI - 1

I trombolitici sono farmaci ad azione selettiva in grado di sciogliere direttamente il trombo già formatosi. Sono meno maneggevoli degli anticoagulanti. Rappresentano i farmaci elettivi nell'ischemia acuta di origine trombotica, poiché se utilizzati per via radiologica, vengono iniettati direttamente nel materiale occludente a successivi intervalli (trombolisi meccanica). Verrà poi eseguito, nel post-intervento, un trattamento con eparina a pieno dosaggio, 4000-5000 UI/ora, nell'attesa di uno studio più completo della periferia arteriosa.

Farmaco di scelta si è dimostrato sinoral'Urochinasi, in dosaggio variabile a seconda delle necessità durante la seduta angiografica e, se il circolo è riattivato con pervietà soddisfacente, si sospende la somministrazione del farmaco. Se si è ripristinato o persiste un certo grado d'ostruzione, si continua il trattamento per 48-72 ore. FARMACI TROMBOLITICI Modalità di infusione e dosaggi Nella pratica lo schema che sembra aver ottenuto il maggior successo dato dall'UK infusione intratrombotica di tipo graduato. Utilizzando i regimi a basso dosaggio sono stati progressivamente abbandonati a favore di quelli ad alte dosi: bisogna utilizzare le più alte dosi possibili affinché la lisi avvenga nelle prime ore, riducendo i tempi di ischemia e le modificazioni della fibrinogenemia, che si verificano, comunque, dopo un certo lasso di tempo. Sembra utile praticare un bolo di 200.000-300.000 UI.

inun’infusione10-20 minuti per saturare il trombo, cui seguirà continua, mediante pompa,di 4000 UI/min (240.00 UI/ora) per 2 ore o fino al ripristino del flussoanterogrado;allora si proseguirà a 120.000 UI/ora per altre 2ore e poi 60.000 UI/ora finoalla lisi completa.

La procedura può essere proseguita per non più di 48 ore;al di la deicasi in cui si verifica la ricomparsa dei polsi, è opportuno eseguire dei controllil’altroarteriografici ogni 6-12 ore per poter,tra spingere il catetere più in basso via viache la lisi si realizza. all’rt-PA,Quando si faccia ricorso le modalita tecniche sono similari e lo schemaposologico impiegato è il seguente : 0.05-1 mg/Kg/min.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
35 pagine
SSD Scienze mediche MED/23 Chirurgia cardiaca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cardiochirurgia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof De Santo Emanuele.