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L'ESPRESSIVITÀ DELLA FORMA COSTRUITA
Tema della costruzione: è fortemente legato al tema più generale dell’architettura, che ha infatti come fine ultimol’essere costruita. La costruzione, che ha delle regole tecniche da rispettare, si porta in sé anche una qualitàestetica che possiamo definire come espressività: trasmette il senso della costruzione.
Alcune architetture moderne portano il fruitore a domandarsi come fanno ad essere state costruite o come fannoa stare in piedi. La costruzione deve essere finalizzata alla comprensione di ciò che viene costruito, con formericonoscibili (rimando alla definizione di architettura di Adolf Loos).
La costruzione diventa un metodo rappresentativo. Volontà di raccontare con gli elementi dell’architettura. Ilcarattere del luogo è definito dalla tipologia costruttiva.
Esempio già visto: Complesso parrocchiale di San Carlo Borromeo (Roma)
Cosa contribuisce a
dare espressione al luogo? In questo caso il rivestimento di tufo. Nell'antichità sarebbe stata costruita con blocchi di tufo. Se fosse stata intonacata avrebbe avuto un carattere espressivo differente, perdendo parte del suo carattere civico, perché la pietra è un materiale oggi considerato "nobile" e l'intonaco viene utilizzato nelle residenze. Studio della tessitura della pietra: usarla come se l'edificio fosse costruito in pietra (ponendole a fughe sfalsate) o denunciare volutamente che è solo un rivestimento (usando ad esempio grandi lastre prefabbricate). La scelta del materiale è molto legata al luogo. Mies Van Der Rohe si è sempre concentrato moltissimo sull'uso degli elementi della costruzione portati alla loro massima espressività. Si riconduce alla sua definizione dell'architettura: l'architettura è la costruzione, è l'espressione della costruzione. Gli elementiCostruttivi tecnologicamente più avanzati del '900 sono il ferro e l'acciaio. Mies Van Der Rohe era molto aggiornato sull'innovazione tecnologica, ma non si limitava ad applicarla: la interpretava. Il pilastro vuole raccontare di essere colonna, la trave trabeazione, il tutto all'interno di una semplicità formale (uso di forme pure). Le forme della costruzione hanno anche un valore decorativo (esempio le saette dellatrave della Convention Hall).
L'obiettivo della costruzione all'interno della tipologia dell'aula è quello che deve consentirci di coprire grandi luci senza appoggi intermedi.
Progetto per il palazzetto dello sport di Limbiate, 1998
Per coprire quella luce sarebbe stata necessaria una trave di almeno 3 m. Avere un tetto alto 3 m è un problema compositivo/architettonico importante. L'idea è stata quella di raccontare gli strati costruttivi di questo tetto, differenziando gli spessori.
Nuova biblioteca
provinciale di Pescara, 2004
Riqualificazione dell'area della ex stazione centrale di Pescara. Costruzione di un grande tetto all'interno di un parco.
Pescara è chiamata la Miami italiana
Planetario e Museo della Scienza di Cosenza 2001-2019
Progetto con una forma predeterminata: il progetto per un planetario richiede l'esistenza di una cupola.
05 - PIANTA/PLANIMETRIA
Ospite: prof Giulio Balazzetta
IL PROGETTO COME PROCEDIMENTO CONOSCITIVO O DELLA RAPPRESENTAZIONE DELL'ARCHITETTURA
"la pianta è generatrice. Senza pianta c'è disordine, arbitrio. Nella pianta è già compreso il principio della sensazione..."
In francese "la pianta" e "il piano" sono parole che vengono dette allo stesso modo.
In Vitruvio non era presente la sezione. Si pensa però che sia un'interpretazione sbagliata del testo (che era senza immagini).
Libro - Tre avvertenze agli
architetti III la pianta
La pianta è il luogo in cui posso costruire con un itinerario la successione di ciò che ritrovo nella costruzione. Studia i percorsi visivi.
Zenitale vs obliquo
Esempio: Dogville06 – RAPPORTI TRA IL TIPO EDILIZIO E LA COSTRUZIONE
La costruzione è il fatto fisico-materiale che ci permette di dare forma compiuta all'architettura, concretezza. La costruzione dipende dal principio strutturale scelto e fornisce delle ragioni per definire le forme dell'architettura.
La costruzione ha come obiettivo finale la solidità dell'architettura. L'architettura è un'arte in quanto ha uno scopo rappresentativo.
La costruzione è lo strumento proprio dell'architettura che è in grado di dare fisicità o quindi forma a un'idea di spazio ed è largamente responsabile della capacità di queste forme di essere espressive. Perret diceva che la costruzione è la lingua madre
La diversità tra idea di spazio e costruzione consiste nella finalità di questi due mondi:
- La costruzione ha come obiettivo generale la solidità dell'edificio (si riferisce a una scienza esatta)
- L'architettura è arte ed ha come finalità fondamentale uno scopo rappresentativo, attraverso le forme vuole raccontare il carattere degli edifici
La costruzione può quindi essere considerata un mezzo per dare forma all'architettura e al suo intento rappresentativo.
Gli edifici ad aula sono una categoria tipologica molto ampia, interessante per il tema del rapporto tra la costruzione e il tipo perché "aula" non indica una funzione specifica; è un luogo ampio che deve contenere una collettività. Inoltre, pone un problema tecnico importante perché deve essere uno spazio indiviso, quindi con una grande luce.
Indica un luogo ampio, destinato a contenere una collettività: sono
edifici collettivi - Non si riferisce a una funzione, a un'attività precisa da svolgere al suo interno - Pone un problema tecnico: deve essere uno spazio indiviso, privo di pilastri, con una grande luce da coprire Il rapporto tra la soluzione costruttiva e la volontà di raccontare il suo carattere ha dato origine a molti esempi diversi tra loro.CAPRIATA
Sala ipostila di Delo
Costruzione in legno e pietra che funziona per sovrapposizione di elementi (colonne con sovrapposte travi orizzontali), il cui vincolo è la dimensione del legno e della pietra. Nell'antichità non era quindi possibile costituire uno spazio unico indiviso e le sale che contengono la collettività sono ipostile, ovvero hanno dei pilastri al loro interno.
Arsenale del Pireo
Edificio suddiviso necessariamente in tre lunghe navate, infatti anche qui gli elementi sono orizzontali sovrapposti a verticali. Luce della navata centrale di 6 m, che corrisponde alla lunghezza della trave.
principale.
Templi antichi
La cella intera è relativamente piccola e il portico intorno è costruito con lo stesso principio di sovrapposizione di elementi verticali e orizzontali. Realizzati per sovrapposizione di travi che si incrociano diminuendo man mano di spessore
Bouleuterion di Pirene
Grande innovazione: la trave di copertura non è una trave singola, ma una capriata. Questa invenzione tecnica deriva dai sistemi di costruzione delle navi e comporta che non ci sono pilastri in mezzo e si arriva a una luce di 20m. La capriata è un sistema di travi composte: man mano che il sistema si complica riesce a coprire luci maggiori.
Arsenale di Venezia - corderie
Presenta una capriata palladiana molto grande. Lo spazio sotto è diviso in tre navate, ma i pilastri non arrivano a sorreggere il soffitto, sorreggono solo due soppalchi su cui si lasciavano ad asciugare le corde. Sono le capriate che vanno da muro a muro e reggono la copertura.
Cavallerizza di Mosca
Luce di 48 m, che è possibile grazie a un complesso sistema di palladiane. Grazie a questa "incavallatura" di capriatesi riesce a raggiungere questa luce ampissima.
Le chiese sono ben distinte dal loro intorno. Chiese caratterizzate da una forza espressiva ottenuta con una tecnica costruttiva semplicissima: capriata su muri.
Ci sono controventature delle navate laterali, che sono più basse di quella centrale. I pilastri danno ritmo all'avvicinamento all'altare.
La luce arriva lateralmente e dal rosone posto all'ingresso e che illumina l'altare. Questa apertura nel muro è possibile perché le capriate poggiano sui due muri laterali e la facciata non è portante, porta solo se stessa.
Nascono quindi le facciate "a vento" cioè che hanno una forma indipendente da quella della costruzione retrostante, dipendente solitamente dalle
Teatro Farnese
Costruito dentro una sala esistente del palazzo Farnese, che viene trasformata e destinata a teatro. Ha grandi muridi mattoni e una capriata molto importante e complessa. C’è come un doppio sistema: un sistema strutturaleesistente (muri e copertura integrati con il palazzo) e un altro proprio della sala teatrale.
Palazzo di Schinkel ad Atene (progetto)
Copertura lignea poggia sia sul muro sia su un sistema di colonne che sostiene la trave lignea. Il carattere diquest’aula è dato dall’enfatizzazione della costruzione per rendere il carattere aulico della sala del re.
Broletti e arengari
Hanno un luogo di mercato al piano terreno e sopra l’aula per l’amministrazione pubblica. Nella pianta del piano terreno la luce è divisa in due parti. Nel piano superiore la luce è un grande spazio indiviso coperto da una capriata. Questa differenza dipende da un problema tecnico: non si può
Coprire il piano terra con una capriata, quindi la luce non può essere così ampia.
Scuole veneziane
Edifici laici costruiti per congregazione
Divisi in due piani: al piano terra luoghi di carità, al piano superiore spazi per riunioni.
C'erano cinque grandi scuole veneziane che competevano tra loro anche in sfarzo
- Scuola di San Rocco
Piano terreno da cui si entra suddivisa in tre navate.
Piano superiore completamente libero e coperto da una capriata palladiana. Per garantire questo spazio lo scalone viene costruito all'esterno dell'edificio. La capriata è nascosta, da dentro la sala ha una sezione rettangolare e il soffitto è ricoperto di affreschi.
- Scuola della misericordia
Era la più grande della congregazione, ci hanno lavorato tutti i più grandi architetti dell'epoca.
Il piano sotto è suddiviso in navate e si vede la trama della copertura lignea. Piano superiore è unico spazio indiviso.
CARENA DI NAVE
ROVESCIATA Consente luci molto ampie Broletti di Venezia Edifici che assumono un'importanza enorme nella città