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PROPOSTA PER UN MONUMENTO A PAUL VAILLANT-COUTURIER, VILLEJUIFLE CORBUSIER (1937)
La proposta per un monumento a Paul Vaillant-Couturier di Le Corbusier era pensato come un volume posto affianco ad una linea autostradale. Si presenta come un volume che si sviluppa in verticale e in orizzontale con lo scopo di creare un edificio che si possibile ammirare anche all'interno di un autoveicolo che si muove lungo la rete stradale. Lo scopo di Le Corbusier era quello di dimostrare come sia possibile ripensare il monumento anche all'interno della modernità. Il monumento inizia quindi a diventare un volume anti monumentale.
DANTEUM, ROMA GIUSEPPE TERRAGNI, P. LINGERI (1938)
All'esterno il "Danteum" di Terragni si presenta come un muro quadrangolare senza un vero ingresso principale basato sulla asimmetria. Mentre all'interno il monumento si struttura lungo un percorso spiraliforme con lo scopo di rappresentare il viaggio di
Dante poiché questo edificio doveva essere il centro di studi per la Divina Commedia. In questo progetto la materia è utilizzata in modo decorativo per sfuggire dalla monumentalità decorativa. Infatti lo scopo di Terragni era quello di creare un monumento dell'introspezione.
Sigfried Giedion (1888-1968), Josep Lluís Sert (1902-1983) e Fernand Léger (1881-1955) nel 1943 scrissero un trattato dal titolo: "Nove punti sulla monumentalità come esigenza umana".
- In cui gli uomini hanno creato simboli dei loro ideali, delle loro mete, delle loro azioni.
- I monumenti sono pietre miliari. Essi sopravvivono all'epoca in cui sono sorti, e rappresentano un'eredità lasciata alle generazioni future. Essi costituiscono un nesso tra il passato e il futuro.
- I monumenti sono espressione delle più alte necessità culturali dell'uomo. I monumenti devono soddisfare l'eterna aspirazione del popolo a
nuove possibilità tecniche. materiali di molti tipi attendono solo di essere adoperati.
Il "Mausoleo ai martiri delle fosse Ardeatine" a Roma è un edificio rettangolare che ha la caratteristica di essere un volume che si sviluppa interamente verso il basso e si allontana dal tema classico legato alla verticalità come avvicinamento alla divinità e alla spiritualità. È importante sottolineare come questo tema si sviluppò all'interno dell'idea di monumento moderno.
Secondo il bando di concorso il monumento avrebbe dovuto sorgere sull'area di un giardino pubblico compreso tra il corso Magenta e la via Calìni, nel centro storico della città. Questo giardino è
circondato da edifici a carattere monumentale e comprende diversi alberi molto belli. Il monumento progettato si presenta all'esterno come un muro bianco continuo, all'interno è costituito da una serie di percorsi che vogliono rappresentare una città ideale; nel loro insieme essi ricordano sia la forma del labirinto, sia le soluzioni della scenografia prospettica. Un piccolo palco, posto al margine dell'ordine planimetrico.giardino, consente di leggerne dall'alto
Le pareti e la pavimentazione sono in calcestruzzo armato di cemento bianco levigate a flessibile. Lungo le pareti longitudinali del recinto è scavato il canaletto di raccolta delle acque piovane. Gli "isolati" sono a fondo di tappeto erboso di diverse qualità. La pietra che porta l'epigrafe, e che si trova al centro del quadrivio, è un blocco lucido di marmo bresciano. - PROGETTO PER UN MONUMENTO DELLA RESISTENZA, CUNEO ALDO ROSSI (1962)
Questo progetto
È un esempio di monumento anti monumentale, caratterizzato da una forma geometrica semplice. Questa architettura possiede un carattere evocativo dei progetti di Boulée.
PIAZZA DEL MUNICIPIO E MONUMENTO AI PARTIGIANI, SEGRATE ALDO ROSSI (1965-1967)
Questo monumento è una chiara rivisitazione di temi classici resi una sorta di gioco per creare un monumento ai Partigiani.
Il progetto chiude la piazza con un muro che la divide dalla campagna. Nel muro sono aperte delle porte. I confini della piazza sono anche segnati da elementi cilindrici, come frammenti di altre costruzioni.
L’elemento principale è costituito dal monumento ai partigiani; questo è formato da pezzi d’architettura, dalla sovrapposizione di diversi elementi. Il monumento è concepito come una fontana da un lato e un podio dall’altro: il podio è rivolto verso la piazza che sale sul fondo con un’ampia gradinata. Il confine della gradinata è
costituito dal verde: alberi e prato. La fontana è tutta in cemento armato. Il muro che chiudeva la piazza e gli elementi cilindrici non sono mai stati completati.-- MONUMENTO A SANDRO PERTINI, MILANO ALDO ROSSI (1988 1990)
Questa nuova piazza è posta all'incontro di due importanti strade milanesi, via Montenapoleone e via Canzoni. Strade di antica e severa importanza, esse sono ora centro del commercio e del turismo stravagante. Concepita come una tranquilla piccola piazza lombarda, un luogo per incontrarsi, mangiare un panino o scattare una foto di gruppo, è formata da un doppio filare di gelsi ormai scomparsi dal paesaggio, da panchine di pietra, lampioni e pavimentazione in blocchi di granito rosa. All'estremità della piazza vi è il cubo con un muro di pietra tagliato da un triangolo in bronzo da cui scende l'acqua. della scalinata che si chiude lOMoARcPSD|3075439Infine è importante notare che il cubo-scalinata
È ricoperto dallo stesso marmo di Condoglia, grigio e rosato, del Duomo di Milano. – –IL GRANDE CRETTO, GIBELLINA ALBERTO BURRI (1984/1989 2015)
Il “Grande Cretto” di Alberto Burri è situato nel luogo in cui sorgeva la città vecchia di Gibellina, completamente distrutta nel 1968 dal terremoto del Belice. Questo monumento rappresenta una sorta di pietra tombale sulla città ed è composto da dei getti di calcestruzzo che riprendono le forme degli spazi al di sopra dei quali erano presenti gli edifici ormai distrutti dal terremoto. Il tema principale di questa composizione risiede nel rapporto che l’osservatore possiede con se stesso e la sensazione che egli prova nel visitare e camminare all’interno del monumento. Burri progettò un gigantesco monumento che ripercorre le vie e vicoli della vecchia città: esso infatti sorge nello stesso luogo dove una volta vi erano le macerie, attualmente cementificate.
dare un messaggio di denuncia e di speranza. L'obelisco è composto da 2718 lastre di granito, ognuna delle quali rappresenta una vittima del regime nazista. Sulla base dell'obelisco sono incisi i nomi delle vittime e delle persone che hanno contribuito alla realizzazione del monumento. Il monumento è stato inaugurato nel 1986 e si trova nel centro di Amburgo, in Germania. È diventato un simbolo di lotta contro il fascismo e di impegno per la pace e i diritti umani.Sparire gradualmente nel corso degli anni all'interno del suolo. Il tema principale è infatti legato all'idea che nella storia dell'uomo e nella sua evoluzione l'unico elemento costante e sempre presente è la memoria.
Consiste in una colonna alta 12 metri sulla quale gli abitanti della città vengono invitati a porre una firma contro il fascismo. Man mano che la parte accessibile della colonna viene firmata, questa viene fatta sprofondare nel terreno, fino a scomparire. Nel corso del progetto sono 70 mila le persone che firmano, mentre in città si sviluppano il dialogo, la critica, la discussione. Il monumento dopo sette anni sparisce e non resta che una targa ad indicare che, scrive Gerz, alla fine soltanto noi stessi restiamo in piedi contro l'ingiustizia.
MEMORIALE PER GLI EBREI ASSASSINATI D'EUROPA, BERLINO - PETER EISENMAN (1997 - 2004)
Il monumento è stato edificato nell'area originariamente occupata dal
palazzo e dalle proprietà di Goebbels;consiste in una supe