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Caratteri distributivi degli edifici - Le Corbusier e i suoi progetti Pag. 1
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LE CORBUSIER

“Architettura è un gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi assemblati

nella luce. La costruzione è per tenere su, l’architettura è per commuovere”.

LA CASA DELLA TRADIZIONE

Ha stanze chiuse con masse murarie che definiscono lo spazio. La struttura,

forma e spazio coincidono. Ci sono le fondamenti quindi è soggetta a problemi

di umidità e obsolescenza. Ha il tetto a falde.

LA CASA IDEALE

una casa sollevata da terra (no umidità) e lo spazio sottostanze può

essere utilizzato come parcheggio. Non c’è più il tetto a falde, ma il tetto piano

e quindi può essere utilizzato come giardino, il solaio costruisce il patio. La casa

moderna deve rispondere ad esigenze di economia. Con l’introduzione del

cemento armato si possono introdurre degli sbalzi e costruire muri più sottili.

Le sue idee sono state oggetto di prototipi, ad

esempio in : la quale richiama l’idea della domus. Pilastri in

CASA DOMINÒ

cemento armato, solaio semplice. E in : casa come megaron.

CASA CITROHAN

Costruita su due muri principali con una luce non superiore a 7 metri. Al piano

terra ha soggiorno e cucina. P1 stanze e tetto giardino.

CINQUE PUNTI DELL’ARCHITETTURA

- pilotis

- pianta libera

- finestre a nastro

- tetto giardino

- facciata libera

CASA LA ROCHE 1923

Si trova vicino a Montmartre. Sono due case, una per suo fratello (quella più

a destra) e una per un banchiere spagnolo La roche che, appassionato

d’arte, voleva che quella casa diventasse sede per le sue mostre. Non

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Publisher
A.A. 2013-2014
3 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/10 Architettura tecnica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Liciius di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Caratteri distributivi degli edifici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Clemente Ildebrando.