Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 9
Riassunto esame Storia della religione, prof. Camassa, libro consigliato La religione greca, Burkert (terza parte) Pag. 1 Riassunto esame Storia della religione, prof. Camassa, libro consigliato La religione greca, Burkert (terza parte) Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 9.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Storia della religione, prof. Camassa, libro consigliato La religione greca, Burkert (terza parte) Pag. 6
1 su 9
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ZEUS

Zeus è l'unico dio greco di cui conosciamo l'etimologia. È il padre del cielo, è un dio atmosferico e si affianca agli dei del tempo dell'Asia Minore. I suoi epiteti sono:

  • Colui che ammassa le nubi
  • Colui che tuona dall'alto
  • Colui che scaglia fulmini

Una diretta epifania del dio è il fulmine e dove esso si abbatte viene costruito un santuario. Questa è l'arma di Zeus, che è il solo che può combattere. Egli è il più forte tra gli dei. Egli solo può sfidare gli altri dei, che possono protestare contro Zeus, sebbene lui rimanga sempre il superiore. Il mito descrive come le cose siano andate così: il potere di Zeus andava conquistato con la lotta e difeso con le rivolte. Prima di lui dominavano i Titani e suo padre Crono. Ne uscì vincitore proprio grazie ai fulmini. Egli diventa quindi il re. Il suo animale è l'aquila.

Mantiene uno stretto rapporto con il sacrificio dei tori, ossia la vittoria del forte sul più forte. Egli è però compromesso da molte donne, che sono destinate a partorire più figli del padre. Secondo Esiodo, questa donna è Meti, l'Intelligenza; per questo motivo, egli la ingoia subito dopo le nozze. L'unico figlio nato da questa relazione è ATENA PALLADE. Egli conferisce la vittoria, che si identifica con il trovare il senso dell'ordine universale. La sua forza si realizza anche nella pienezza della sua forza procreatrice e sessuale. Sorprende infatti la lunga schiera di figli e di dee e donne mortali che divisero il suo letto. I tardi mitografi ne individuarono ben 115. Malfamata è anche la lista delle sue trasformazioni e metamorfosi, con cui lui raggiunge il suo scopo: Europa e il toro; Leda e il cigno; Danae e la pioggia d'oro; Callisto in forma di orsa; Io in forma di...

giovenca.È Zeus l'unico dio ad avere figli grandi e potenti appartenenti alla schiera degli dei; ma ha anche figli procreati con donne mortali molto potenti: Eracle, Elena e i Dioscuri, Perseo, Minosse. Per tutti questi motivi egli è anche il padre degli uomini e degli dei. Nella sua sovranità, egli prende le decisioni che determinano il corso del mondo e l'imparzialità delle sue decisioni ha trovato simbolo iconografico nella bilancia d'oro che egli regge tra le mani. Ogni forma di sovranità fra gli uomini proviene da Zeus e in particolar modo la legge: gli uomini hanno ricevuto le loro leggi da lui. È al di sopra delle parti, è venerato ovunque, veglia sui rapporti che vegliano gli stranieri l'uno sull'altro. Zeus è il mondo come totalità. ERA Il nome di Era ammette diverse etimologie. Il suo culto ha due centri importanti: il santuario fra Argo e Micenea, Samo. Ma eraveniva venerata comunque come la Grande Dea. Diventa il modello di gelosia e liti coniugali: questo significa che ella non si sottomette nemmeno al più forte, ma rimane una partner a tutti i diritti. Solo era siede al trono d'oro e porta lo scettro. La consumazione del matrimonio è descritta in una celebre scena dell'ILIADE, in cui ella spinge Zeus a trascurare la sorveglianza sulla guerra troiana, distraendolo. Questa scena ha esercitato un grande influsso e la dea viene venerata proprio in virtù di questo episodio. Ella è ovunque la dea delle nozze e del matrimonio, mentre ad Afrodite spettano la seduzione e il piacere. È strana la mancanza della maternità, visto che l'unico figlio che ha generato è Ares, il figlio più odiato da Zeus. Non viene mai invocata come madre e mai rappresentata come madre con un bambino. Il suo essere donne è circoscritto al suo consorte. Era peròrappresenta anche l'altro punto estremo del matrimonio, ossia la discordia e la separazione. Proprio per la sua ira, è una dea pericolosa e consapevole di essere la migliore fra le dee e questo trova conferma nella sua capacità di fare del male ai nemici. Se non è madre, è una matrigna molto terribile: perseguita la madre di Dioniso, fa imperversare nel Peloponneso le figlie di Preto, insegue la sua sacerdotessa di Argo, Io (diventa folle e viene tramutata in giovenca). POSIDONE Il nome di Poseidon stimola le ipotesi di decifrazione da parte delle scienze linguistiche. È una divinità antica e importante. In altre occasioni, egli è capostipite e origine del potere unificante. Il suo santuario sull'isola di Calauria è il centro di una antica lega. I rapporti di Posidone e Atena sono molto complessi: il primo re della città è Eretteo, questi nel culto viene identificato con questa grande divinità. Lo stesso

Il termine "altare" serve ad entrambi. Evidentemente il comune nome greco del dio ha parzialmente rimosso quello del capostipite locale. L'epica lo ha fissato come dio del mare: Crono aveva tre figli e nella spartizione del mondo a Zeus toccò il cielo, a Posidone il mare e ad Ade il mondo sotterraneo. La terra e il monte degli dei sono proprietà comune. Posidone deve inchinarsi al dio del cielo, nonostante i tre figli abbiano pari dignità. In particolare, Posidone è signore e soccorritore dei pescatori: i pittori lo rappresentano con un pesce, spesso un delfino, nella mano. La tempesta è l'epifania del Dio, ma Posidone è anche strettamente legato alla terra, il terremoto. Durante il terremoto si incontra il peana di Posidone e lo si invoca con scongiuri come il dio della stabilità. I greci dissero che Posidone abbia una duplice venerazione: Domatore di cavalli e Salvatore di navi. Il culto di Posidone Hippios è molto diffuso.

Nel suo santuario ha gli armenti di cavalli. Il signore degli abissi è anche un dio degli oracoli, tanto che viene addirittura chiamato signore primordiale di Delfi. Il suo anticonemico è Odisseo, che diventa sacerdote di Posidone e fonda per lui un nuovo luogo di culto, probabilmente un oracolo di morti. Egli resta l'incarnazione di una forza elementare, tempesta e terremoto sono le forme più violente di energia, che colpiscono direttamente l'uomo, mentre il cavallo rappresentava l'energia più forte e incontrollabile. ATENA La dea Atena appartiene alla città di Atene. Si deve supporre che la dea abbia derivato il nome dalla città. Ella è la Pallade Atena. In epoca greca, Atena è considerata semplicemente la dea della rocca e la dea della città. In quanto dea della rocca, ella si manifesta nell'immagine evocatrice della vergine armata e agguerrita. Atena non porta le sue armi senza motivo. Emblema e corazza.di Atena è l'EGIDA: quando la dea solleva l'egida, i nemici vengono presi dal panico e sono perduti. L'egida è una pelle di capra e un particolare sacrificio di capra fa parte del culto di Atena. Questa capra era in realtà un mostro, che Atena stessa aveva ucciso e scuoiato. Atena è inventrice e patrona della lavorazione della lana ed è la dea stessa che lavora il fuso. Per lei le donne tessono il peplo, che le viene consegnato alla festa delle Panatenee, comunque vengono intessute di norma le immagini della Gigantomachia. Atena è anche la dea dei carpentieri, fu lei a inventare sia il carro che la briglia per il cavallo, costruì la prima nave e aiutò nella costruzione del cavallo di legno. A lei è sacro l'olivo gentile, in particolare l'olivo sull'Acropoli ateniese. È vicina ai suoi protetti e dove ci sono difficoltà lei è presente. Il suo gesto sisorreggere il cielo è una delle immagini più belle del suo operare. Secondo Esiodo, Meti è madre di Atena. E certo si tratta di una forma particolare di intelligenza, di cui fanno parte raggiri e trucchi. Zeus ingoiò Meti e così Atena dovette partorire dalla testa di Zeus. Secondo un'altra versione Zeus partorì Atena da solo. Il mito della nascita è popolare e enigmatico. I greci pongono attenzione sul singolare legame col padre, eppure il legame con il padre è piuttosto forzato: infatti la rottura del cranio è mortale. Nello stesso tempo, l'assenza della madre significa rifiuto del femminile in assoluto da parte della vergine, giacché non è entrata in contatto con alcun ventre materno. L'intelligenza civilizzatrice è separata dal vero fondamento della vita. APOLLO APOLLO viene definito il più greco tra gli dei. È vero comunque che l'immagine personificata del culminedellosviluppo fisico, può personificare Apollo. La venerazione di Apollo è diffusa un po' ovunque e penetra sia nell'atmosfera statale che in quella privata. Una caratteristica del culto ha due centri sovraregionali: DELO; a PITO-DELFI. Da questi si inviano regolarmente delegazioni per la festa al santuario centrale: ciò ha avuto un ruolo essenziale per le comunicazioni tra i greci e per il loro senso di identità. La diffusione del culto di Apollo iniziò circa nel 700, con la diffusione della scrittura. La vera signora del santuario è ARTEMIDE e a lei appartiene il tempio più antico e il tempio di Apollo si trova in situazione periferica, però custodiva al suo interno la monumentale statua dorata. A Delfi appartiene il temenos centrale di Apollo. È possibile individuare con una certa chiarezza almeno tre componenti nella preistoria del culto di Apollo: Una dorico-greco nordoccidentale; Una creto-minoica; Una

Il canto cultuale di Apollo è il peana. Il dio della salute può essere anche il dio della peste, ma è anche un disinfettante, infatti è cristallizzata l'immagine di arco e lira. Seguendo lo schema di nascita del figlio del re, vengono narrate le sofferenze della madre: Errava per il mondo e non trovava rifugio; Finalmente si trova davanti l'isola di Delo; Qui Latona partorì Apollo e tutta Delo si riempie di profumo di ambrosia. Il dio dell'arco è pericoloso, senza pietà uccide i figli di Niobe; anche Achille muore fulminato dalla freccia di Apollo. In tutte le feste di Apollo è presente la musica apollinea, nei cori di ragazze e ragazzi e proprio alla festa pitica si svolge sempre l'agone musicale: la gara di canto accompagnato da lira, da flauto o gara di flauto solistico. Prevalgono le manifestazioni sportive, soprattutto la corsa dei cavalli, che emergono dall'interesse pubblico.

Il vincitore riceve una corona di alloro. Rimane un punto essenziale di questo dio: l'aspetto della salute.
Dettagli
A.A. 2012-2013
9 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/02 Storia greca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jessicabortuzzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della religione e della storiografia greca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Camassa Giorgio.