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- TEMA DEL VIAGGIO E DELLA POESIA!
- Angoscia di dante è espressa dal “sol tace” e dal “basso loco”, dall’espressione “gran diserto”,
“gridai”, spaventato appena vede questa nuova ombra. Paura derivata dall’incontro con le tre
fiere. !
- luogo in cui si trova viene definito “gran diserto”- suoni della r e della t che rappresentano il
dolore e la durezza del momento. !
- Dante usa una formula latina della liturgia “miserere di me”—-> abbi misericordia di me. Paura di
Dante, abbi pietà non farmi del male. Allitterazione della r. !
- Il passo di apre con tutti questi aspetti formali che simboleggiano l’angoscia di Dante. !
- “sub lulio”—-> sotto l’impero di Giulio Cesare, due le espressioni latine che vengono usate. !
- “combusto”—-> è un latinismo per dire bruciato. !
- Il latino ed il latinismo servono ad ampliare questa autopresentazione di Virgilio, a renderla più
realistica in quanto è un poeta latino, ed a elevare il registro. Dante scelte il registro a seconda
della situazione, e in questo caso del Personaggio ——-> PLURILINGUISMO della Divina
Commedia. Commedia perché inizia male e finisce bene, infatti vengono usati diversi registri.!
- Autopresentazione inizia dal verso 67. !
- Virgilio si presenta come “non omo, omo giù fui”—-> ora è morto, infatti è un’anima. Veicolato
dalla posizione forte dei “fui” che è posto alla fine del verso—-> chiasmo. !
- “omo” è un latinismo. !
- Questa presentazione è costruita con un climax perché viene dal verso 67 creata una tensione
perchè non si dice subito il nome, lo dirà dante dopo. Serve a creare tensione e a conferire
importanza al personaggio di Virgilio. !
- “lombardi, matoani”—-> ANACRONISMO, importanza della patria nella civiltà comunale. A quel
tempo c’era solo l’impero romano, non esistevano le regioni. Mostra l’importanza che ha la
patria nel medioevo. La patria è fondamentale dal punto di vista della radici e dal punto di vista
politico, perché decretava l’appartenenza/schieramento politica dell’individuo nella civiltà
comunale. !
- La prima cosa di cui un uomo parla non è il suo nome ma la sua patria. !
- Cita l’epoca di Giulio Cesare ma ha vissuto a roma sotto l’imperatore Augusto——-> figura di
Virgilio storico (v.70-72)!
- “dei falsi e bugiardi”—-> Paganesimo zeus, ermes, etc. Dante cristiano sta dicendo che prima
dell’arrivo di cristo se Virgilio avesse saputo di Dio non avrebbe creduto nel politeismo. !
- falsi e bugiardi—-> dittologia. Virgilio ha una missione per conto di Dio, ci sono due Virgilio, il
virgilio storico nato durante l’impero romano, che ha scritto l’eneide, e il Virgilio che ha avuto una
missione da parte di Dio una volta che è morto. !
- Virgilio morto come pagano. una volta all’inferno conferita la missione da Dio.!
- Per il cristianesimo la patria vera dell’uomo è la patria celeste = il paradiso. !
- Per tutti i cristiani c’è una patria che è quella a cui ambisci una volta morto. !
- “poeta fui”—-> anastrofe mette in evidenza, ancora una volta il termine “fui”. !
- “cantai”—-> perché la poesia è nata come trasmissione orale. ENEIDE——> parla di tale Enea
troiano che fugge da Troia con il padre Anchise quando Troia viene bruciata, e l’eroe va a Roma.
Importante la figura di Enea perché fa riferimento al papato, riferimento alle organi dell’impero
Romano e poi il Papato. Enea fondatore di Roma. !
- Poema epico, Roma culla dell’impero romano sede del papato, città santa, sede del
pellegrinaggio. !
- Inventano questo mito per dare una natale illustra alla città di Roma. !
- Indirettamente stava esaltando l’imperatore sotto il quale Virgilio viveva. !
- Virgilio ha creato un mito per quanto riguarda la fondazione di Roma. !
- “figluiol…” perifrasi per Enea.!
- “Poeta Fui”, “cantai”—-> tema della poesia, epiteto che Virgilio utilizza su se stesso. Epiteto nel
linguaggio epico: aggettivo che viene utilizzato per descrivere un personaggio con le sue
caratteristiche salienti. Parole che ricorrono, che si ripetono.!
- Auto presentazione avviene con 3 terzine in cui si presenta, e una terzina di domande. !
- Dante inizia con le domande, una terzina, seguita da 3 terzine di discorso costruito come una
CAPTATIO BENEVOLENTIAE (elogio)—-> rimonta all’universo della poesia epica e ha questo
stile e questo registro aulico—> serve per dare un immagine i grande importanza a questo
personaggio. !
- “virgilio”—-> apice del climax ascendente, si crea una tensione fino al raggiungimento del nome
proprio e all’individuazione precisa dell’identità. (v.79). Lo dice Dante. !
- SRUTTURA CHIASTICA, epiteto, il linguaggio aulico—- > serve a rappresentare la sua
ammirazione nei confronti di virgilio. !
- Epiteti costruiti con un crescendo. !
- Usa la metafora dell’acqua “fiume” per dire che Virgilio ha avuto una grandissima importanza
negli autori successivi al punto di essere una fonte che produce un fiume al quale gli altri si sono
ispirati. !
- “onore e lume”—-> Virgilio è la luce, la ragione e la fonte di ispirazione richiama la positività,
insita nella luce. !
- “mio maestro”, “autore”—-> indicazione di un rapporto stretto tra i due. Rapporto affettivo, Dante
è affezionato a Virgilio, solo per il fatto di averlo studiato. Epiteti. !
- “autore”—-> nel senso latino di autorictas, autorità, mostra il rispetto che Dante ha per questa
figura. Come se il modello virgiliano fosse un modello di perfezioni di stile a cui Dante si è
ispirato. !
- Climax,l’apice dell’epiteto “solo”—-> l’unico, grande ammirazione che Dante ha per questo
personaggio. !
- Dante si vergogna, si sente intimidito e si sente molto inferiore a Virgilio e si trova in un
momento di estrema difficoltà in quanto ha peccato, e si vergogna di aver peccato. !
- “vergognosa fonte”—-> mostra l’umiltà di Dante, abbassando lo sguardo. Metonimia dice la
fronte per dire gli occhi, anastrofe. !
- “tanta noia”— “tutta gioia”—> contrapposizione, tanta noia rappresenta la sofferenza, angoscia.
Perché torni indietro e non prosegui? Rima semantica per opposizione. !
- “dilettoso monte”—-> monte che genera piacere, piacere spirituale, cammino che può portare a
Dio. Simbolismo spaziale per il purgatorio che poi conduce al paradiso. !
- “sali”—> elevazione, simbolo di positività. !
- “tutta gioia”—-> una gioia perfetta, una gioia completa, perché porta alla visione di Dio. La salita
al colle del purgatorio, conduce all’accesso diretto al paradiso. !
- “quel”—> dimostrativi mostrano l’importanza di Virgilio, il diretto riferimento a lui, ce n’è solo uno
di Virgilio. !
- sfera sensoriali prevalente è quella della vista perché Virgilio è la luce “lume”, lo riconosce per
quello che dice ma poi lo vede. Virgilio rappresenta la ragione e quindi la ragione illumina. !
- Virgilio si contrappone alla selva oscura che era invece caratterizzata dal buio e dall’assenza di
luce. La luce rappresenta la salvezza per Dante. !
- La sfera che sarà prevalente nell’infero è quella dell’udito. !
- v.82- 90!
- Dante vuole l’aiuto di Virgilio perché si trova davanti alla Lupa. !
- Captazio Benevolentiae 82-87 !
- Richiesta d’aiuto di dante 88-90!
- “O”—-> apostrofe, immagine di un’entità importante, non solo per dante ma anche per tutti gli
altri poeti. !
- “volume”— riferimento all’Eneide. !
- “lungo studio e grande amore”—-> parallelismo, isocolon. !
- “amore” alla fine del verso, in rima con “autore” e “onore”—-> mostra l’affetto dei due, che va
oltre allo studio. !
- “tuo” ,” mio” —-> possessivi mostrano l’ammirazione di Dante per Virgilio che va al di la del
semplice studio. !
- “mio maestro e il mio autore”—> isocolon. !
- “tuo volume”—-> sineddoche, non si riferisce solo all’Eneide ma a tutta la sua opera. !
- Anafora “tu se’”—-> enfatizza il loro rapporto, gli da del tu che mostra questa vicinanza ed
ammirazione. !
- “bello stilo”—> non fa riferimento solo allo stile tragico delle opere di Virgilio, ma la capacità
retorica di questo autore Latino. Retorica era una materia di studio nel medioevo. !
- “la bestia per cui io mi volsi”—-> perifrasi per dire la Lupa. !
- richiesta di aiuto—-> “aiutami da lei”, aiutami a salvarmi da lei. !
- “famoso saggio”—> epiteto, allegoria della ragione quindi Virgilio è un esempio di saggezza e
sapienza, e perché nel medioevo gli autori avevano questa fama di essere persone sagge,
persone che conoscevano il mondo e che potevano dare aiuto e consiglio. Visione medioevale
del personaggio di Virgilio. Crescendo di importanza degli epiteti. !
- “tremar”—> la r rappresenta la paura di Dante, questo timore è rappresentata dal fatto che le
“vene e i polsi” (dittologia) tremino. Rappresenta il battito e l’intensità di questo timore e tremore.!
- “a te convien tenere altro viaggio”—> risposta di Virgilio. Tematica del Viaggio. Sta anticipando il
viaggio che dante compirà nell’inferno, nel purgatorio e nel paradiso (tre regni dell’oltre tomba).
Gli sta anche dicendo che quando morirà non finirà all’inferno. Una sorta di premonizione di ciò
che accadrà a Dante con la sua morte. !
- “altro”—> simboleggia un altro destino !
!
In seguito, Virgilio pronuncia una profezia. v. 101 Profezia del Veltro, Dice che arriverà questo
veltro che è un cane da caccia (allegoria di un salvatore), l’unico in grado di sconfiggere questa
bestia che ha natura malvagia, che non è mai sazia, ingorda. Il veltro farà morire la lupa.!
Veltro è stato interpretato come un nuovo papa, papato non corrotto che riesca a debellare questo
peccato, o una nuova venuta di cristo sulla terra