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INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Una delle cause principali del cambiamento a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi, ha portato ad un
cambiamento del lavoro in tutti i campi.
I principali vantaggi delle tecnologie informatiche e industriali avanzate consiste nella possibilità di:
Aumento della produttività: possiamo produrre di più rispetto ad un lavoro fatto manualmente
Accresce la flessibilità in risposta alle mutevoli esigenze del mercato: punto fondamentale. Le
richieste di beni che il mercato pone alle industrie è molto mutevole. L’elettronica, la tecnologia
permettono una flessibilità di risposta alle esigenze del mercato.
Riduce il tempo intercorrente tra la progettazione e la realizzazione del prodotto: è un aspetto
molto importante perché in un contesto in cui le richieste del mercato mutano rapidamente è
chiaro che bisogna essere rapidi nel dare una risposta. Le aziende che riescono ad arrivare prima al
mercato sono avvantaggiate.
Migliora la consistenza del risultato: standardizzazione del risultato. Un prodotto manuale può
essere eccellente ma non è costante, è soggetto ad oscillazioni. Il prodotto automatizzato è molto
più standard quindi di possono fissare delle soglie di accettabilità molto più precise. È un
processo affidabile, c’è meno variabilità, meno scarti e l’attesa del cliente è più precisa in quanto
so cosa aspettarmi.
Riduce i costi: l’informatica, dopo un buon investimento iniziale, ripaga nel tempo.
Migliora la qualità: le cose fatte a macchina risultano essere migliori rispetto a quelle svolte
manualmente.
Gli effetti positivi dell’informatica li abbiamo:
Advanced manufacturing technology (amt) -> lavoro di fabbricazione
macchine a controllo numerico: nelle fabbriche tradizionalmente si utilizzavano delle
macchine utensili gestite da un operaio (tornio, fresa, trapano). Oggi l’operaio non agisce
sulla macchina ma la programma; non si parla di operai ma di operatori.
sistemi automatizzati: l’uomo diventa un programmatore di sistemi automatizzati oppure
un controllore. L’uomo interviene solo se ci sono delle eccezioni, delle emergenze. Un
conto è operare concretamente sul pezzo, un conto è svolgere un’attività di
programmazione e controllo (diventa un lavoro più simbolico, più astratto, di
ragionamento). Non vedo le macchine, vedo delle lucine, dei simboli; leggo un display.
Si tratta di un’attività a forte contenuto mentale.
Office tecnology
archiviare, recuperare, elaborazione e presentazione di informazioni (normalmente si tratta
di informazioni verbali o numeriche). Conti a mano e calcolatrici sono superate.
L’innovazione tecnologica è stata fonte di cambiamento enorme che ha richiesto adeguamento da parte
delle persone, riduzione del personale dappertutto (questi sistemi fanno meglio e più velocemente con
meno persone), il lavoro manuale si è trasformato o è scomparso o si è arricchito di componenti
informatiche ed elettroniche (si usa più la testa rispetto alle mani). Se la forza fisica era un attributo di
grande importanza 50 anni fa ora è superata, oggi si richiedono più competenze e d attitudini di natura
simbolica.
Chi non mantiene il passo viene estromesso dall’azienda. 27/02/2013
Le organizzazioni si trovano ad operare in un mercato sempre più in cambiamento. Hanno quindi cambiato
il loro modo di essere formate, strutturate. La forma delle organizzazioni di oggi è molto diversa dalla forma
che avevano nel passato. La forma organizzativa classica dell’industria era a piramide, a seguito dei
cambiamenti le aziende hanno dovuto cambiare il loro modo di essere organizzate.
MUTAMENTI ORGANIZZATIVI (come sono cambiate le aziende)
Internazionalizzazione: si è passati da una struttura economico-produttiva su base nazionale ad
una competizione globale che ha fatto si che le aziende dovessero espandersi al di fuori dei
confini nazionali (mercati protetti, nazionali).
Aziende italiane all’estero ed aziende estere in Italia. Se un’azienda non riesce a diffondersi
all’estero è destinata a morire.
Dal punto di vista delle risorse umane comporta un cambiamento nel modo di lavorare:
relazioni umate mediate da sistemi informativi,
utilizzo di una lingua diversa dalla lingua d’origine
capacità di confrontarsi con ambienti socio-culturali diversi dal proprio.
I problemi di gestione di un’azienda internazionale sono nuovi rispetto a quelli di un’azienda locale.
Occorrono metodologie di selezione diverse da quelle locali, adatti al nuovo contesto. Gli
strumenti vanno sempre tarati localmente. È quindi importante tener conto delle
caratteristiche locali.
Esternalizzazione: far fare fuori parti di processo produttivo anziché farle internamente; si fa
soprattutto nei processi di crescita aziendale (metto un asilo nella mia azienda ma decido di non
assumerne io il personale ma contatto qualcuno che gestisce un asilo e gli chiedo di venire a gestire
il servizio). L’azienda può quindi decidere di non fare l’elaborazione dati all’interno ma lo acquista
all’esterno. Si hanno quindi delle aziende snelle, piccole dal punto di vista delle risorse umane.
Dal punto di vista delle risorse umane: gestione del personale diversa tra persone che fanno lo
stesso lavoro; le persone lo vivono come un ampiamento del business.
Terziarizzazione: quello che facevo prima lo faccio fare fuori. Le aziende si sono concentrare sul
core business; mi concentro su quelle che sono le attività tipiche della mia organizzazione
(l’ospedale si occupa della sanità; le pulizie, la mensa, le guardie dipendono da aziende esterne).
L’azienda taglia un ramo e lo mette sul mercato (io avevo le mense e poi decido di venderle ad
un’azienda che fa catering); le altre aziende comprano il ramo sul mercato.
Dal punto di vista delle risorse umane: le persone si sentono vendute; perdono garanzie,
sicurezze, trattamento per diventare dipendenti della nuova azienda (contratto svantaggioso,
situazione di lavoro più precaria).
Moltissime azienea hanno terziarizzato la logistica. Nel perimetro aziendale ci sono lavoratori e
terziarizzati.
Azienda rete: modello piuttosto diffuso. Organizzazione a rete.
Azienda corta: organizzazione progressiva.
Flessibilità organizzativa: parola chiave. Non c’è più nessuna organizzazione che si può permettere
di essere stabile, fissa, immutabile. I ruoli sono sempre più flessibili ed alle persone è richiesta
sempre più la capacità di essere flessibili ed adattabili. In altri casi si chiede alle persone di essere
proattivi e cioè di essere loro stessi parte del cambiamento.
Diffusione dell’information tecnology
Produzione/fornitura just in time: essere proni a fornire ciò che serve quando serve. Creando una
partnership con il fornitore mi assicuro di ricevere ciò che mi serve nei tempi giusti. (parola del
toyotismo)
Impresa -> da labour intensive a knowledge intensive: all’inizio serviva moltissima manodopera,
moltissimo personale (esecutori intercambiabili che eseguiva compiti prescritti ai quali si adeguava
passivamente); in un’azienda piatta i problemi vengono risolti la dove si presentano con l’idea che
chi si occupa di quel lavoro è chi ne sa di più. Il personale sa risolvere i problemi ed è in
miglioramento continuo. Chi fa è chi sa meglio. Il miglioramento collettivo può essere realizzato
dalle varie persone che lavorano nell’azienda. La qualità la fa chi lavora nei vari ruoli.
Lavoratore -> da proletario a cognitario: proletario: mero esecutore che doveva svolgere compiti
prefissati, stabiliti da altri; oggi è un cognitario, possiede conoscenza, sa come migliorare. La visione
del lavoratore è molto diversa.
Nell’organizzazione tradizionale si trattava di un uomo a cui si dava poca fiducia, poco interessato al
miglioramento collettivo da cui non si poteva tirar fuori molto; nell’organizzazione processiva c’è
una visione molto più attiva dell’uomo al lavoro, diventa il centro dell’organizzazione.
Partecipazione e coinvolgimento vanno sollecitati (empowerment: far crescere le persone, dar
spazio, potere ed autonomia).
È molto più difficile oggi essere responsabili di una struttura rispetto al modello militaresco. Oggi si
tratta di un modello da coach.
Organizzazione tradizionale: alta e stretta. È un’organizzazione autarchica (piramidi con molti livelli
gerarchici). È la rappresentazione di un’azienda tradizionale; al suo interno faceva tutto quello che le
serviva. Nel momento in cui inizia a terziarizzare le attività di passa da un’azienda tradizionale ad una
processiva. Qualcuno pensava e decideva ed altri eseguivano. Tempi decisionali lunghi, reagiva con
lentezza ai cambiamenti ambientali.
Organizzazione processiva: piatta e larga. L’organizzazione dipende dal contesto e dall’ambiente. C’è la
necessità di instaurare con l’ambiente rapporti forti e sicuri con fornitori chiave. Vengono sviluppati
rapporti di partnership (di collaborazione). È importante essere in grado di comunicare, negoziare,
stringere rapporti positivi e fruttosi con l’ambiente circostante. L’azienda diventa un’azienda sociale,
socievole e relazionale. Il vantaggio di un’azienda piatta è che è più veloce nel prendere decisioni. C’è
uno scaricamento delle decisioni ai livelli bassi, medio-bassi. Livello di responsabilità molto alto nei
lavoratori; è un’azienda reattiva e veloce nei meccanismi di adeguamento e di risposta.
Una tra le prime aziende ad adottare questo modello organizzativo è stata la Toyota (giapponesi).
Impiegare 5 anni prima di immettere un veicolo sul mercato era un rischio, diventava difficile
anticipare i trend dell’evoluzione dei gusti; accorciando i tempi mi avvicino di più ai gusti delle
persone. Il grosso successo dei giapponesi si è verificato quando sono riusciti ad accorciare i tempi
da 5 a 3 anni; è riuscita ad arrivare rapidamente sul mercato sbaragliando la concorrenza. Non
lavorava più per fasi sequenziali ma per processi (simultaneous engineering -> ingegneria
simultanea). Il time to market è quindi cosi sceso a 3 anni grazie ad un’azienda molto piatta e
snella, con meno livelli gerarchici, fin dall’inizio si lavora insieme per processi ed è richiesto un
maggior coinvolgimento delle persone; sono persone che interagiscono e che hanno
responsabilità anche a bassi livelli.
Miglioramento continuo ottenuto