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TERMINOLOGIE:
Analitico → procedimento mentale k permette una valutazione approfondita
Sintetico → procedimento mentale k permette una valutazione essenziale
Funzionalità valutativa della persona
Globale → prende in considerazione un insieme
Particolare → diretta alle singole pariti di un tutto
Funzionalità della persona
Parziale → una o + parti
Totale → completa
Ridotta → diminuita, rimpicciolita
Complessa → complicata, articolata
Semplice → elementare, poco articolata
Caratteristiche dell'attività
Difficile → ardua, faticosa, con scogli e intoppi
Facile → agevole, comoda
Grado di difficoltà in rapporto alle competenze e alle capacità personali
Situazione → contrasto, circostanza
Situazionale → contestualizzazione in termini spazio-temporali
N.B: è situazionale un palleggio sul posto, passarsi la palla a coppie, 3 vs 3, saltelli sul posto
ADATTAMENTO SITUAZIONALE = la persona deve sapersi gestire in rapporto alle situazioni
APPRENDIMENTO = acquisizione plastica, trasferibile, k può essere usata nei diversi
adattamenti situazionali
Palla prigioniera → es di attività neuro-funzionale (richiede prontezza nei riflessi)
Esempi di pratiche associate ai termini
Attività:
- totale: partita ufficiale relativa alla categoria (11vs11, 9vs9, ..)
- ridotta: partita 3vs3 (3vs2)
- parziale: scambio palla e sovrapposizione in fascia x arrivare al cross
- complessa: la “treccia”
- semplice: passaggi a coppie
Funzionalità valutativa della persona:
- analitico: analizzare nei dettagli un'azione collettiva di gioco avversario (ambientale) o una propria
modalità di controllo della palla (personale)
- sintetico: sintetizzare in modo essenziale la disposizione degli avversari in campo (ambientale) o il
proprio stato d'equilibrio (personale)
Funzionalità attentiva della persona:
- globale: essere attenti ad un'intera situazione ambientale o personale
- particolare: essere attenti ad una parte di situazione ambientale o personale
DISPONIBILITA' CORPOREA = è l'espressione concreta dei nostri aspetti mentali, è il nostro
agire motorio.
N.B: Analitico e Situazionale non sono 2 metodi e nemmeno 2 attività da mettere a confronto;
ANALITICO → è un processo valutativo funzionale della persona
SITUAZIONALE → è la presenza in un contesto di attività
Quindi, rappresentano 2 diverse categorie di significati.
CALCIO EDUCATIVO NEURO-FUNZIONALE (una proposta pedagogica)
Gioco del calcio può essere educativo xk adotta una strategia x sollecitare la funzionalità del
bambino in età evolutiva; la cui finalità è: la capacità del soggetto di gestirsi sul piano della
relazione e dell'operatività.
L'agire presuppone:
1. la qualità della risposta cognitivo-motoria (k esprime efficacia esecutiva) = presa di info k
viene usata x leggere le situazioni (valutazione e comprensione)
2. l'intensità esecutiva = energia indispensabile alle richiesta agonistica k si esprime attraverso
le capacità di: forza, resistenza, velocità
3. l'atteggiamento personale = il modo di essere nella relazione operativa
CALCIO EDUCATIVO: prende in carico il soggetto nella sua totalità mirando alla formazione
personale e globale e all'acquisizione degli apprendimenti fondamentali specialistici (“la gestione
dell'attenzione orientata”). È un'attività di scoperta, conoscenza, realizzazione.
Metodo: attivare e orientare l'attenzione del soggetto sugli scopi k motivano il suo agire, sulle
situazioni ambientali. Proponiamo: un adattamento situazionale e una modalità di apprendimento
dove il sistema neuro-funzionale viene sollecitato kn l'orientamento all'attenzione.
Attenzione: a) a sé b) all'ambiente
N.B: verso 8-9 anni la socializzazione diventa cooperativa e la relazione kn gli altri si traduce in
collaborazioni finalizzate allo scopo sportivo → il bambino è in grado di decentrarsi = passare la
palla ad un compagno è ora una ragione cognitivo/sociale.
L'educazione percettiva assume importanza fondamentale: “ascoltarsi”, osservare, mettere in
relazione i dati personali e ambientali, x comprendere ciò k stà avvenendo e/o potrebbe avvenire.
Il gioco del calcio è uno sport di “adattamento situazionale”: le azioni cambiano continuamente e il
giocatore ogni volta deve aggiustare e riorganizzare le proprie prassie e i propri posizionamenti
grazie ad un “corpo intelligente” in grado di rispondere alle richieste ambientali.
L'ALLENAMENTO:
– partite → specifiche: es. 7vs7 non specifiche: es. 5vs5 pallamano
– giochi → specifici: es. calcio-tennis non specifici: es. 4 cantoni
– esercitazioni → generali: es. circuiti, staffette specifiche del calcio: es. ricezione palla
Le proposte vengono rivolte ai singoli, a piccoli gruppi, alla squadra.
Le situazioni si alternano a: momenti piacevoli, divertenti ed altri k richiedono + sacrificio.
Deve essere vario, motivante e kn gradi di difficoltà.
N.B: la partita non deve considerarsi un regalo a fine allenamento ma la situazione + globale x
valutare il grado di competenza raggiunto.
Calcio educativo → proposte k mirano all'adattamento situazionale e alla capacità di apprendimento
CALCIO FEMMINILE
1930 → Milano: fondato il Gruppo Calcistico Femminile
1950 → Napoli: fondata l'Associazione Italiana Calcio Femminile (AICF)
1968 → nasce la Federazione Italiana Calcio Femminile (FICF) e la FFIGC
1983 → CONI riconosce la FIGC femminile
CONSAPEVOLEZZA TRA SPONTANEITA' E PRESA DI COSCIENZA
Nel gioco del calcio, durante la partita, la palla viene guidata dal piede in tempi veloci e quindi
senza presa di coscienza della procedura. Ma in allenamento portare l'attenzione sulle modalità
gestuale e posturale è utile x comprendere se l'esecuzione risponde alle esigenze tecniche.
Importante è prendere coscienza della propria postura xk quando non è adeguata comporta spreco di
energia e non garantisce efficienza → educare ad ascoltare il proprio corpo x comprendersi
educare a portare l'attenzione su sé stessi e l'ambiente.
PERCEPIRE = cogliere attraverso la sensorialità le info k provengono da sé e ambiente e renderle
coscienti.
Attraverso la percezione si possono formare nella mente immagini k anticipano l'evento reale non
ancora avvenuto o ricordano ciò k è già successo.
La coscienza di sé permette di programmare la motricità e di modificare l'azione dove non risulta
adeguata = ci rende consapevoli del nostro agire e del nostro essere.
PERCEZIONE DELL'AMBIENTE = capacità di acquisire info spaziali e temporali
OPERATIVITA' ADATTIVA = un agire consapevole e mirato (dialogo tra sé e l'ambiente)
MOTRICITA' PROGRAMMATA = è determinata in direzione di scopi da raggiungere
1° biennio:
La capacità di percepire il proprio corpo permette allo studente di conoscere le parti e l'insieme associando
dati anatomici, topologici, funzionali.
es. esercizi al suolo, in volo, in posture diverse, kn o senza attrezzi, gestualità
CONOSCENZA = meccanismo personale k rende cosciente la gestione della risposta motoria.
Lo studente è in grado di sperimentare in ambito sportivo anke ruoli diversi da quello di giocatore; es. quello
di arbitro o giuria.
2° biennio:
Controllo del proprio corpo permette gestualità + articolate/complesse da adattare alle attività sportive di
buon livello.
Aspetti tecnico-tattici, regolamenti specifici, valori morali.
Le metodiche di allenamento non vengono + subite ma comprese ed applicate coscientemente (+
autovalutazione della proprie capacità).
5° anno:
Possibilità del soggetto di orientare le proprie scelte nel rispetto delle proprie attitudini e delle proprie
motivazioni.
Il soggetto è consapevole e maturo x affrontare ogni situazione conosciuta, nuova, improvvisa.
SOLLECITAZIONE FUNZIONALE ATTRAVERSO L'ATTIVITA' SPORTIVA
Attività sportiva → sollecita i meccanismi funzionali in relazione agli scopi da raggiungere
es. nel gioco del calcio:
Attenzione a sé:
– parte del piede a contatto kn la palla in un tiro in porta
– equilibrio dell'arto inferiore in una ricezione della palla kn l'altro arto
– tempo di stacco in un colpo di testa
Attenzione all'ambiente:
– percezione della traiettoria della palla nel punti di caduta
– posizionamento dei compagni in un'azione di gioco
– velocità della palla in una trasmissione
N.B: Orientare l'attenzione in rapporto al bisogno del momento permette di ricevere le info
necessarie x verificare l'evolvere delle situazioni e prendere decisioni adeguate in direzione degli
scopi k si susseguono.
EVOLUZIONE DELLA PERSONA. LA PEDAGOGIA PERCETTIVO MOTORIA E SPORTIVA
Evoluzione naturale della persona → percorso accompagnato in ambito scolastico → viaggio
condiviso kn i docenti dove: il soggetto impara a conoscere sé e l'ambiente.
Il bambino scopre e attiva la propria personalità già al nido; attraverso l'esplorazione.
- Scuola dell'infanzia: il bambino entra in relazione kn i compagni, kn loro inizia a condividere
emozioni ed operatività.
- Liceo: il ragazzo sa tradurre in competenze contestualizzate le capacità k ha acquisito = affrontare
contesti diversi, ambienti specifici e applica ciò k ha appreso kn sicurezza, sa eseguire kn il corpo
mirando ad obbiettivi diversi.
La disponibilità motoria gli permette di adattarsi a situazioni conosciute o impreviste, apprezza i
valori sociali dello sport, ha consapevolezza di ciò k dice e ciò k fa, sa auto-valutarsi riconoscendo
le proprie attitudini e carenze, comunicare attraverso il linguaggio del corpo, sa affrontare le diverse
attività e gli apprendimenti non in modo meccanico ma kn intelligenza, sa scegliere ciò k è +
appropriato alle sue caratteristiche, condivide norme e valori (fair-play) → completa la sua
personalità.
Sperimenta il “polo pragmatico” (= efficacia in direzione di scopi voluti) e il “polo espressivo” (=
apprezzamento del fattore estetico)
SPORT EDUCATIVO:
Sport = importante mezzo di sviluppo del soggetto, una strategia x sollecitare le funzioni percettivo-
motorie e la relazione kn il mondo.
La proposta sportiva si pone km l'obbiettivo la capacità del soggetto di gestirsi sui piani della
qualità della risposta cognitivo-motoria, intensità esecutiv