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COSTRUZIONE DEI PRIMERS
Costruire i primers significa che devo conoscere già quella che è la sequenza almeno degli estremi della regione che voglio amplificare, perché se non conosco la sequenza non potrò costruire i primers che si legano in modo specifico a una regione interna. In alcuni casi, poiché lavoriamo in regioni altamente conservate in tutti i batteri, potremo utilizzare dei primers universali, cioè che servono per amplificare specifiche regioni altamente conservate in tutti i batteri, senza che io conosca a priori per il mio isolato, la sequenza dei primers che devo utilizzare. Amplifico se conosco gli estremi della regione che voglio amplificare, sennò non si riesce perché questi primers devono essere omologhi soprattutto nel loro 3' finale alla regione da amplificare, perché se non si lega bene l'ultimo nucleotide è un problema. A volte non si conosce del tutto la sequenza ma dei 10, 11 nucleotidi.
amplicone, dobbiamo considerare la dimensione totale del frammento, compresi i primers utilizzati. Per garantire un'efficiente legame della DNA polimerasi ai primers, è importante che siano omologhi alla sequenza bersaglio. Questo assicura che la polimerasi possa lavorare in modo efficiente durante l'amplificazione. Dopo aver determinato la sequenza dei primers da utilizzare, è necessario valutare se l'amplificazione è avvenuta e se è specifica. Questo può essere fatto conoscendo a priori la dimensione dell'amplicone che si desidera amplificare. Ad esempio, se vogliamo amplificare una regione di 500pb, possiamo verificare l'amplificazione utilizzando la tecnica della gel elettroforesi. In questo caso, utilizzeremo una percentuale di agarosio adeguata per il gel, caricheremo il campione e utilizzeremo un marker di peso molecolare noto. È importante considerare che tutte le amplificazioni generano frammenti lineari, quindi ogni volta che valutiamo il peso molecolare di un amplicone, dobbiamo considerare la dimensione totale del frammento, compresi i primers utilizzati.utilizzando.Amplicone utilizzeremo dei marker lineari il cui renge verrà scelto in funzione del PM atteso. A volte si possono ottenere più bande da un amplificazione e noi dobbiamo sapere quando aspettarci di vederle per avere informazioni sulla specificità della reazione. Perché in alcuni casi la specificità della reazione è tale da doverci fare vedere una sola banda e se ne vediamo di più dobbiamo essere certi che quel ciclo di amplificazioni era sbagliato, non era così specifico come pensavamo o abbiamo sbagliato qualche parametro. In altri casi invece la presenza di 2 o più bande è qualcosa di atteso a seconda di quale è la regione target che decido di studiare. Se ottengo più bande presumibilmente quella regione che amplifico è presente in più copie nel cromosoma ma ha una caratteristica differente lunghezza, sono tutte cose che vanno valutate in funzione della regione target e del MO che stiamo utilizzando.
studiando.Le sequenze dei vari geni sono riportate nelle banche dati solo per un filamento, il 5’3’ e non per quellocomplementare, quando devo costruire il primer faccio affidamento solo sulla sequenza presente in bancadati, quindi ricordiamo che i 2 primer vanno costruiti in modo da ricordarsi che uno dei 2 è quello checorrisponde alla fine del filamento, ma va posto come complementare e nella direzione opposta,utilizziamo i primers solo nella direzione 5’3’, perché il 3’ deve essere libero, cosi che vi si possaagganciare la DNA polimerasi.
19/11/12Quindi i limiti della PCR sono:
- Conoscere la sequenza della regione da amplificare (sennò non potremmo costruire dei primersidonei, perché non si appaierebbero!)
- È limitata dalla nostra capacità di disegnare dei giusti primers dobbiamo ricordarci che per laloro costruzione facciamo riferimento alla sequenza del filamento delle banche dati che è
indirezione 5’→3’, quindi dobbiamo ricordarci che essi vanno costruiti sempre in direzione 5’→3’, 43l’OH del 3’ deve essere libero perché vi si agganci la DNA polimerasi e mentre un primer chiamato follower non è altro che la copia delle prime 10-15 paia di basi presenti su un filamento dellaregione da amplificare, l’altro dovrà considerare la fine della sequenza, ed è il primer che viene chiamato reverse, che dovrà essere copiato come complementare e di cui sarà invertita la direzione, affinché venga poi letto nella direzione 5’→3’. Se non gli diamo la direzione giusta avviene un’amplificazione divergente, cioè che amplifica la zona esterna alla regione di interesse!
APPLICAZIONI DELLA PCR
Supponiamo di conoscere la sequenza che vogliamo amplificare, quindi siamo in grado di costruire una coppia di primers e andare a verificare che lungo un genoma, quei primers si legano
e amplificano quella particolare regione, possiamo cioè costruire quella che viene chiamata una sonda specie-specifica ed è una delle amplificazioni più comuni della PCR. Questa applicazione parte dal presupposto che in teoria ogni specie microbica possiede almeno una regione cromosomica che risulta come sequenza specifica solo per quella specie. Se è noto che per una specie x esiste una sequenza che è così solo per quella specie, e se noi conosciamo questa sequenza, siamo in grado di costruire dei primers che stanno all'inizio e alla fine di questa regione specifica, effettuare sul DNA estratto un'amplificazione e verificare la presenza di una banda di amplificazione che indica la presenza di quella specie all'interno della nostra matrice. Questa regione in realtà non si conosce per tutte le specie, ma solo per alcune! Grazie alla sonda specie-specifica possiamo pensare di non effettuare più tutta una serie di analisi.fenotipiche (col ceppo type) ma direttamenteestraendo il DNA totale di quell’isolato, effettuare un’amplificazione specifica, e valutare se quella specie epresente o meno. Certo devo sapere quale specie sto cercando! Quindi se il mio problema per esempio èverificare che non vi sia la presenza di Salmonella tifi in un dato alimento, anziché andare a farel’isolamento delle varie specie presenti con terreni selettivi e poi verificare che nessuna delle coloniepresenti sia di Salmonella tifi, andiamo a verificare in banca dati se per la specie Salmonella tifi esiste giàquella regione cromosomica specifica solo per lei, se in banca dati troviamo le indicazioni per mettere apunto una sonda specie-specifica per salmonella tifi, abbiamo risolto molti problemi, riusciamo nell’arco di1 o 2 giorni a dare una risposta, cosa che non riusciremmo a fare con la tecnica tradizionale. Dove lamatrice ce lo consente possiamo tentare di estrarre direttamente ilIl DNA totale della comunità batterica presente, perché se è vero che quei primers sono specifici solo per salmonella tifi si legheranno solo al suo e non a quello delle altre specie eventualmente presenti. Nell'arco di poche ore di PCR avremo un amplicone che posto in gel elettroforesi ci dirà se è quello di Salmonella tifi, perché avremo da valutare la presenza della banda e il PM che ci aspettavamo per quell'amplicone. Questa regione può essere un gene ma anche una regione nucleotidica non codificante ma che risulta essere presente in tutti i ceppi della specie con una sequenza che non deve per forza essere uguale al 100% per tutta la regione, l'importante è che siano sempre confermate le sequenze di base all'inizio e alla fine, cioè i famosi primers. L'amplificazione di una sonda specie-specifica si riferisce il più delle volte ad una regione che è presente in una copia singola in tutto.
Il cromosoma e quindi la sua amplificazione mi dà luogo ad una sola banda che ha PM= a quello indicato nel riferimento bibliografico. In altri casi è possibile che quella regione sia presente in più copie e che siano mantenuti solo gli estremi, delle variazioni di lunghezza possono dare luogo a più bande, ma questo deve essere specificato nell'articolo che utilizziamo per fare il nostro esperimento. Nella maggior parte dei casi ci dobbiamo aspettare una banda sola con un determinato PM. In questo caso l'amplificazione è un metodo qualitativo, mi dice se c'è o non c'è, ma non mi dice quanta ce n'è! Più avanti vedremo che è stata messa a punto una PCR anche quantitativa. Non è che quando una sonda si costruisce su un gene è perché quel gene è presente solo in quella specie, ma è presente solo in quella specie con quella particolare sequenza nucleotidica, in una regione.
interna del44gene che permette di avere la risposta positiva all'amplificazione solo per quella specie e di solito sonoregioni interne del gene, non necessariamente la sonda deve permettere l'amplificazione dell'intero gene, l'importante è che all'interno del gene ci sia una zona che è conservata solo nella specie in questione ediversa nelle altre specie. In alcuni casi come dicevamo, come per esempio per l'Enterococcus fecium è unaregione non codificante ma che all'interno di questa specie, risulta avere una sequenza conservata e su diessa è stata costruita una coppia di primers. Alcune sonde specie-specifiche sono costruite sul gene 16S quando non si ha la conoscenza dell'interogenoma di quella specie, poiché è vero che il gene 16S è una regione altamente conservata, ma puòpresentare delle minime variazioni di sequenza (abbiamo detto che 2 ceppi appartengono alla stessa speciese
posseggono un'omologia del 16S=97-98%, quindi tra specie diverse questa omologia scende). Quando si identifica una nuova specie, per la quale ancora non sappiamo quali geni il genoma possiede, si fa riferimento al 16S perché lo si può ottenere facilmente, lo si può sequenziare e comparare l'intera sua sequenza con quella delle altre specie finora note. Basta trovare all'interno del gene, delle variazioni che sembrano essere sempre portate per tutti i Lactococcus garvieae e diverse quindi dalle altre specie per costruire dei primers che almeno negli ultimi 2 o 3 oligonucleotidi siano diversi in modo tale da costruire una sonda specie-specifica (sappiamo che la complementarietà dei primers non deve essere per forza totale, l'importante è che le ultime basi, quelle del 3', siano altamente omologhe per permettere l'appaiamento buono e l'azione della DNA polimerasi!). In alcuni casi tra specie diverse si è notato.Un certo polimorfismo in alcuni punti del gene che codifica per il 16S e questo polimorfismo se è sempre uguale all'interno dei ceppi appartenenti alla stessa specie può essere sfruttato per costruire dei primers che non sono omologhi al 100% ma che sono specifici nelle loro ultime.