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Il rapporto tra scienza e diritto: la figura di Terminus
Il rapporto tra scienza e diritto può essere compreso osservando la figura di Terminus, divinità romana che tutelava i confini, festeggiata nei terminalia in cui i proprietari di terreni adiacenti compivano sacrifici insieme per celebrare la sacralità dei confini. Gli individui che avessero violato i confini erano definiti "sacrus aterminus" e potevano essere uccisi. Si potrebbe immaginare, quindi, che i confini tra i territori di scienza e diritto siano tutelati da questa divinità e secondo principi di obbligatoria osservazione. Un esempio di Terminus che tutela i confini potrebbe essere la Corte costituzionale, che nella sentenza 151 del 2009 sulla PMA ha affermato che non si possa prevedere in una legge, in modo uguale per tutti, che il numero degli embrioni creati e impiantati debba essere pari a tre per tutte le donne. In particolare, un passaggio riguarda il tema in analisi: 32Le acquisizioni di carattere medico sono svolgibili da un medico.nella sua relazione con il paziente e con i limiti imposti dal consenso del paziente. Le decisioni di carattere scientifico non possono essere oggetto di invasione da parte del legislatore. Prima di questa sentenza, nel 2002, la Corte costituzionale era intervenuta in una norma regionale, che normalmente dovrebbe rispettare i confini della competenza regionale. Nel 2001 la regione Marche adotta la legge sulla "sospensione della terapia elettro-convulsivante della lobotomia prefrontale e transorbitale e altri simili interventi di psicochirurgia", stabilendo che nel proprio territorio le pratiche citate siano sospese fino alla definizione certa, da parte del Ministero della salute, delle situazioni cliniche per le quali tali terapie, applicate secondo protocolli specifici, siano sperimentalmente dimostrate efficaci e risolutive e non causa di danni temporanei o permanenti alla salute del paziente.legge risponde ad un appello popolare di media adesione. Il meccanismo della pressione dell'opinione pubblica riguardo determinate procedure mediche (elettroshock, stamina, terapie per corona-virus tenute segrete dalla Cina) sui rappresentanti eletti, permette la ricezione della pressione e il loro mutamento con la creazione di una legge.
La Corte costituzionale chiamata ad arbitrare lo sconfinamento della regione in un ambito regolamentato dallo stato dà ragione a quest'ultimo, affermando che la regione non possa adottare una legge del genere. La sentenza però contiene anche un'osservazione sul rapporto tra diritto e scienza: la Corte è Terminus e indica i rapporti tra le sfere, indicando che nessun tipo di legislatore avrebbe potuto intervenire in quell'ambito.
Nel 2003 è stata emanata una sentenza fotocopia su un caso identico, ma riguardante la regione Piemonte. La legge in causa è la legge 14 del 2002 in cui si vietano le stesse
pratiche su bambini, anziani o donne in stato di gravidanza a meno di casi strettamente necessari. Un altro ambito è spesso sottoposto alla questione pubblica: l'utilizzo degli OGM. In questo caso l'invasione di territorio è avvenuta da parte dello Stato nei confronti della regione Marche. La Corte, dopo aver dato parziale ragione alla regione, espone un argomento di fondamentale importanza:
6.1. Case studies di confini tra scienza e diritto traballanti
La scienza incontra il limite della sicurezza sotto forma il principio di precauzione: è bene astenersi da tutte le azioni che possono creare più rischi che benefici.
Caso Sancho/Wagner vs. U.S. Department of Energy, Fermilab, CERN, National Science Foundation (2008)33 Il caso è stato sottoposto alla giurisdizione di uno stato delle Hawaii. L'azione contro il CERN contestava l'esecuzione dell'esperimento che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs. In particolare, il
Il problema sollevato dai due cittadini riguardava il margine di pericolosità eccessiva dell'esperimento. Essi sostenevano che l'esperimento avrebbe creato una sorta di buco nero che avrebbe "risucchiato" l'intero mondo. Il principio che i ricorrenti evocano è quindi il principio di precauzione, che deve guidare le azioni scientifiche in ogni ambito.
Le argomentazioni valide per domandare alla corte delle Hawaii di fermare l'esperimento descrivono il tunnel in cui avverrà la collisione. Nelle parole dei ricorrenti spiegano perché il principio di precauzione sarebbe stato violato: sostanzialmente sostengono che la collisione porterebbe alla formazione della particella strangelet con la conseguente creazione di un buco nero in cui sarebbe caduta la Terra, portando alla fine dell'umanità. Essi ricordano che esistono diverse teorie scientifiche che riguardano le conseguenze della collisione, ma è
Evidente che il rischio descritto non sarebbe stato accettabile. Il Congresso federale americano aveva contribuito alla costruzione dei macchinari che sarebbero stati utilizzati nell'esperimento, quindi viene chiamato in causa. La difesa della posizione del congresso federale sostiene che le persone direttamente al lavoro sull'esperimento sono totalmente competenti in materia e garantisce che non avverrà la fine del mondo. D'altra parte, è contestata la legittimità del ricorso in giudizio dei ricorrenti, dal momento che non presentano fatti ma solo congetture ipotetiche. La Corte delle Hawaii respinge la richiesta perché, in primo luogo, ritiene complesso regolamentare un caso in cui la realtà scientifica si trova in disaccordo, ma è anche noto che la Corte non abbia giurisdizione: il luogo dove si svolge l'esperimento non sottostà alla giurisdizione invocata, che quindi non è materialmente in grado di bloccarne l'esecuzione.
Naturalmente il mondo non è finito, quindi l'azione è giudicabile a posteriori come infondata. Una possibile fine del mondo è anche stata impugnata di fronte alla Corte di Strasburgo assumendo la Commentato [NC43]: Ci si va di fronte quando tutti i gradi di giudizio statali non danno soddisfazione, non è una violazione del diritto alla vita privata familiare ma anche il diritto alla vita stesso, enunciati nella CEDU. In organismo europeo ed è necessario dimostrargli che alcuni articoli della CEDU sono stati violati. In questo caso il dibattito è stato portato avanti da un gruppo di scienziati che, però, non hanno avuto successo. La Corte si è rifiutata di analizzare il caso per infondatezza delle questioni. Caso Lulu Nana Riguarda il fatto che i confini della scienza siano tutelati quando essa stessa rispetta le regole dettate dal principio di precauzione. Nel dettaglio, in questo caso si analizzano le azioni che hanno interessato.Il scienziato cinese che afferma di aver usato tecniche di gene editing su embrioni di due gemelle che sono venute alla luce. Le considerazioni etiche sugli interventi sulla natura risultano recessive rispetto alle obiezioni di carattere più scientifico, tra cui l'applicazione di una tecnica sulla cui sicurezza è ancora aperto un dibattito. Inoltre, è contestabile l'applicazione di una tecnica su due embrioni sani, al fine di renderli immuni rispetto al contagio da HIV, di cui il padre è infetto.
Lo scienziato ha oltrepassato il limite di rispetto del principio di precauzione, ma la contestazione non proviene dall'esterno come nel caso precedente, quanto dall'interno, dallo stesso mondo della scienza. La scienza rispettabile si fonda, insomma, su metodi condivisi da tutti, oltre i confini statali. Al di fuori delle regole universalmente accettate il territorio su cui viaggia la scienza non è rispettato, quindi è sottoposto.
a una corte nel celebre caso Scopes, che si svolge nel 1925 a Dayton, nel Tennessee. John Scopes, un insegnante di scienze, viene accusato di aver insegnato la teoria dell'evoluzione in violazione del Buttler Act. Il processo diventa un vero e proprio dibattito tra la scienza e la religione. Durante il processo, Scopes viene difeso da Clarence Darrow, un famoso avvocato che sostiene la teoria dell'evoluzione. Dall'altra parte, William Jennings Bryan, un politico e fervente sostenitore del creazionismo, si schiera a favore della legge. Il caso Scopes attira l'attenzione di tutto il paese e diventa un simbolo della lotta tra la scienza e la religione. Alla fine, Scopes viene dichiarato colpevole e condannato a pagare una multa di 100 dollari, ma la sentenza viene successivamente annullata per motivi tecnici. Nonostante la vittoria legale del creazionismo nel caso Scopes, il dibattito sull'insegnamento dell'evoluzionismo nelle scuole continua ancora oggi. Molti stati hanno adottato leggi che richiedono l'insegnamento del creazionismo o di altre teorie alternative all'evoluzionismo, mentre altri stati hanno promosso l'insegnamento esclusivo dell'evoluzionismo. In conclusione, il caso Scopes rappresenta un importante momento nella storia dell'educazione scientifica negli Stati Uniti e solleva ancora oggi questioni riguardanti la separazione tra religione e scienza.alla Corte del Tennessee da un insegnante di biologia perché non ha intenzione di insegnare il creazionismo, essendo di formazione scientifica. L'atto di rifiuto è una disobbedienza civile, sanzionata con una multa e il processo volge a sfavore dell'insegnante, con la dichiarazione di non-incostituzionalità della legge e l'affermazione della non-violazione del principio di separazione tra stato e religione.
Il processo vede un dialogo tra religione e scienza secondo linguaggi che non si incontrano a causa del loro fondamento su presupposti diversi (conoscenza scientifica vs. fede): Darrow era a capo della difesa di Scopes, mentre Bryan è il sostenitore dell'accusa, che ritiene che sia necessario imporre l'insegnamento del creazionismo nell'ora di biologia.
La diversa semantica tra le due discipline rende la conversazione surreale. Infatti, è scientificamente impossibile creare un uomo da una costola di un altro essere umano.
ma la fede porta a renderlo possibile. Anche da questo dialogo traspare la mancanza di sincronizzazione tra il piano razionale di Darrow e le risposte di chi si fonda sulle Sacre scritture. Il problema è la sovrapposizione delle due sfere: quella religiosa è legittima ma non si fonda su considerazioni riconducibili al metodo sperimentale scientifico e quella scientifica che non si fonda in modo categorico su atti di fede. I due territori possono comprendersi solo quando si riconosce la loro diversità, che rende impossibile l'insegnamento di uno durante l'ora dell'altro. Le sovrapposizioni e la loro contestazione appaiono ciclicamente nelle Corti americane. Nel 1974 la National science foundation viene citata in giudizio per l'utilizzo di fondi pubblici per finanziare di volumi che comprendono l'insegnamento dell'evoluzionismo nel curriculum di biologia. L'accusa implica che l'utilizzo di fondi pubblici per libri che contengano tali
nozioni sia una violazione del confine tra stato e religione perché l'evoluzionismo è solo una delle possibili visioni religiose: creazionismo ed evoluzionismo (secular humanism,