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La depenalizzazione dell'eutanasia in Lussemburgo e un caso di revisione costituzionale nel Northern Territory

Lussemburgo nel 2009 ha adottato una legge che richiama quella olandese. È il terzo stato a depenalizzare l'eutanasia attiva diretta. Le condizioni per l'atto sono le seguenti: deve essere fatto da un medico, la richiesta deve essere volontaria, informata, ripetuta e non condizionata dall'esterno. Inoltre, la situazione clinica del malato deve essere senza speranze, con dolore mentale o fisico costante e intollerabile, senza prospettiva di miglioramento.

Un caso strano di revisione costituzionale si è verificato nel Northern Territory. Nel 1995 è stata approvata la legge Rights of the Terminally Ill Act, che stabiliva i criteri secondo i quali era legittimo fare omicidio del consenziente e aiuto al suicidio. Tuttavia, nel 1997 questa legge è stata abrogata e sono state ripristinate le sanzioni penali per tali pratiche. A differenza della disciplina olandese e belga, la legge del Northern Territory prevedeva un vero e proprio diritto soggettivo a terminare la vita in modo umano. Anche in questo caso, l'intervento del medico era autorizzato solo in presenza di una malattia incurabile, non per prospettive di miglioramento.

Forza allo stadio terminale - sofferenza insopportabile - richiesta autentica, informata, ripetuta, verificata da uno psicologo possibile obiezione del medico - presenza di interprete - intervalli di tempo non derogabili. Dopo la morte il medico doveva inviare la pratica al coroner, che poteva investire della questione l'attorney general. Se si erano rispettati questi criteri non c'era nessuna responsabilità.

COLOMBIA

Disciplina che prevede la non punibilità dei medici che aiutano un paziente inguaribile a morire. Essa deriva non da una legge, ma da una sentenza interpretativa di rigetto della corte costituzionale. La sentenza della corte costituzionale colombiana prende molto sul serio i principi liberali e personalisti.

SVIZZERA

Il codice penale punisce l'istigazione o l'aiuto al suicidio solo se motivati da ragioni egoistiche. L'omicidio del consenziente è reato, ma non sempre perseguito con grande rigore.

Determinazione L'accademia delle scienze mediche ha indicato dei requisiti da rispettare nell'aiuto al suicidio, simili a quelli già visti negli altri ordinamenti. La posizione dell'accademia svizzera delle scienze mediche, dopo una consultazione popolare nel 1994, ha adottato nel 1997 il Death with Dignity Act: con esso è legalizzata la prescrizione di farmaci legali, ma con criteri molto rigorosi. Questo provvedimento è stato ostacolato sia a livello statale che federale. Nel 2006 una sentenza della corte suprema ha sostenuto che lo US Attorney General non ha il potere di interpretare la legislazione federale in modo da rendere illecito l'utilizzo di farmaci di per sé non proibiti, anche se a fine di assistenza al suicidio, che sia stata autorizzata a livello statale. Tale particolare modalità di assistenza al suicidio è quindi legittima. WASHINGTON Con un referendum nel 2008 si è approvata una legge (The Washington Death with Dignity Act) che consente l'assistenza al suicidio sotto determinate condizioni.

Death with Dignity Act), entrata in vigore nel 2009

The Washington Death with Dignity Act

MONTANA

A seguito di un caso giudiziario dove è intervenuta prima una corte distrettuale, e poi la corte suprema con una sentenza interpretativa di rigetto, si è riconosciuto il diritto dei pazienti capaci terminali di morire con dignità

Il caso Baxter vs. Montana

Vantaggi e limiti della modellistica basata sui criteri impositivo e permissivo

I due modelli hanno in diverso grado di apprezzamento della persona come libero, autonomo, responsabile

il modello a TENDENZA PERMISSIVA

1) Nel soggetto si valorizzano le caratteristiche di consapevolezza, uguaglianza, e libertà dell'agire: solo a queste condizioni infatti si può ritenere che il soggetto si autodetermini in forma autentica e incondizionata, potendo permettere a ciascuno di individuare una concezione propria di dignità. Spesso però nel fine vita le persone sono influenzabili e vulnerabili. Questo

Il modello allora potrebbe arrivare a non tenere conto dei condizionamenti esterni che influenzano le persone e le portano a fare mere dichiarazioni formali che invece sono lontane dal loro interesse.

Il modello a tendenza impositiva:

  1. Soggetto più debole e condizionato. La concezione della dignità non può essere lasciata all'autodeterminazione di soggetti non pienamente consapevoli, liberi ed uguali. Tale concetto allora è individuato a monte dell'individuo, sulla base di orientamenti culturali dominanti, e fatto rispettare anche contro la volontà del soggetto.
  2. Questo modello potrebbe essere più attento alla dimensione concreta degli individui, che soprattutto nel fine vita sono più deboli e influenzabili.
  3. Questo modello però rischia di diventare lesivo dei principi costituzionali di autonomia. Esso dunque si adatta di più a società dove il principio del consenso non è stato
salute e il diritto di autodeterminazione del singolo individuo. La medicina non può imporre decisioni paternalistiche, ma deve rispettare la volontà del paziente. Tuttavia, anche un sostituto decisionale potrebbe essere influenzato da concezioni astratte e compiere violenze fisiche e morali nei confronti dei diritti personali, inclusi quelli di natura costituzionale. Pertanto, è più coerente con il principio di precauzione presumere che sia il soggetto stesso a decidere sulla propria salute, entro certi limiti, piuttosto che un terzo. La decisione su come affrontare la propria morte è una scelta basata su criteri morali personali e dovrebbe essere presa direttamente dal soggetto coinvolto o da chi lo conosce bene e comprende la sua struttura morale. Per questi motivi, è conforme al costituzionalismo di derivazione liberale e pluralista tutelare la salute e il diritto di autodeterminazione del singolo individuo.volontà del diretto interessato. Questa modellistica si può applicare in materie dove non emergono interessi pubblici prevalenti o posizioni di terzi danneggiabili, come ad esempio nel fine vita, dove il carattere impositivo o permissivo del modello adottato esaurisce i propri effetti sulla persona del diretto interessato. In altri ambiti del biodiritto invece il modello si ripercuote sugli interessi di terzi, ad esempio nell'interruzione volontaria di gravidanza. Nei contesti dove gli interessi appartengono ad entità diverse le cui posizioni sono contrapposte, gli effetti impositivi su un soggetto corrispondono a conseguenze permissive sull'altro, in modo che può essere anche direttamente proporzionale. In questi settori dunque bisogna fare un ragionamento più complesso con un bilanciamento di interessi tra tutte le posizioni interessate. Con che cosa intervenire: le fonti del biodiritto vediamo alcune caratteristiche che le fonti del diritto.

Assumono nelle tematiche "bio" - vediamo l'emersione di alcuni formanti che tendono a colmare la distanza che si crea, in alcune tematiche, tra law in the book e law in action.

Il sistema delle fonti inteso in termini tradizionali: consuetudine, convenzioni e diritto divino.

La consuetudine e la fonte convenzionale non hanno rilievo particolare, in questa materia. La consuetudine non rileva molto perché i due fattori su cui si basa la sua esistenza sono difficilmente rintracciabili nel settore bioetico. La fonte convenzionale non rileva perché le divisioni impediscono la formazione di una fonte che si basa sul consenso e sul carattere autonomo del vincolo.

Il diritto divino può avere un ruolo fondamentale in alcuni ordinamenti contemporanei, soprattutto nel diritto ebraico e nell'islam.

Le fonti del diritto ebraico in materia di fecondazione intracorporea si riconosce la legittimità di quella omologa (Talmud prevede...

Possibilità che la donna resti incinta nella vasca dove l'uomo ha perso il seme). Quella eterologa è proibita basandosi sul Levitico. La fecondazione in vitro è generalmente ammessa- le autorità rabbiniche si dividono sulla legittimità della maternità surrogata: per alcuni non è ammessa per ragioni morali, altri la ammettono in casi estremi per adempiere al precetto biblico (crescete e moltiplicatevi). L'aborto è proibito con delle eccezioni. Il feto non viene considerato una vera e propria persona ma ha comunque una certa tutela. Si può abortire in caso di pericolo per la salute della donna. L'omicidio del consenziente e l'assistenza al suicidio sono vietati. È riconosciuto il diritto al rifiuto: non c'è differenza tra i trattamenti di sostegno vitale e la nutrizione/idratazione artificiale.

Le fonti dell'islamo. Immedesimazione tra diritto e religione. Tali fonti vengono aggiornate.

grazie all'interpretazione analogica. Poiché non c'è un'autorità giuridico-religiosa suprema, le opinioni dei dottori della legge possono essere contraddittorie tra loro e non pienamente vincolanti. Per quanto riguarda l'aborto di feti con disabilità, si ammette l'aborto prima dell'infusione dell'anima, ma questo momento viene variamente indicato dal 40 al 120 giorno dalla fecondazione. Si tende ad attribuire alle conferenze panislamiche il compito di adottare raccomandazioni e risoluzioni che possano valere per tutti i musulmani, ma esse hanno comunque il valore di un'opinione giuridica come le altre, e possono essere disattese. Il diritto politico: la dimensione internazionale e sovranazionale Le fonti di natura politica sono una fonte essenziale e problematica del biodiritto: tali autorità sono legittimate da elezione democratica e agiscono sulla base di valutazioni di opportunità politica. Il diritto politico può derivare dal

livello: internazionale

  1. UE
  2. nazionale
  3. subnazionale
  4. lOMoAR cPSD| 7389389

ATTI INTERNAZIONALI

  • molti atti di diversa provenienza e diversa efficacia
  • dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
  • convenzione di Oviedo
  • dichiarazione universale sul genoma umano e i diritti dell'uomo
  • dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti umani
  • vari documenti dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
  • dichiarazione ONU sulla clonazione

Questi documenti vogliono evitare tragiche situazioni del passato, e sono stati usati per riconoscere nuove dimensioni nei diritti individuali. Ad esempio: il diritto alla privacy della cedu è stato usato per ammettere una specie di diritto al suicidio. Il caso Haas

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Publisher
A.A. 2002-2003
66 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MaryUniTn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biodiritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Casonato Carlo.