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I COMPLESSI MITOCONDRIALI CHE COMPONGONO LA CATENA
RESPIRATORIA
Complesso 1
Il primo si chiama NADH Deidrogenasi: è il complesso che cattura il NADH ossia riceve il NADH
ridotto dal ciclo di Krebs dato che sporge verso la matrice mitocondriale che è la sede dove avviene
il ciclo di krebs e dove vengono riversati i NADH. Il complesso 1 ha un sito che interagisce col NADH
legandolo e quindi catturando gli elettroni del NADH avviandoli verso la catena respiratoria. Il
complesso 1 è il più grande (850 kDa) e ha 42 subunità quindi ha tantissime proteine. Tutte queste
sono coinvolte in processi di ossido-riduzione che non si sanno ancora. Solo 14 di queste sono
codificate dal DNA mitocondriale. Inoltre sono presenti gruppi prostetici che sono il FMN (flavin
mononucleotide) che lega il NADH e le proteine ferro-zolfo (Fe-S).
Complesso 2
Si chiama succinato deidrogenasi che è un enzima gia visto nel ciclo di krebs. E' l'unico enzima che
non è libero nella matrice ma legato alla membrana. E' il più semplice (140 kDa e 5 subunità tre
delle quali fondamentali senza subunità prodotte dal DNA mitocondriale) e ha il FAD come principale
gruppo prostetico e anche le Fe-S.
Complesso 3
Si chiama ubichinone citocromo c ossidoreduttasi. Sono presenti oltre alle proteine Fe-S anche i
gruppi EME dato che nella membrana mitocondriale interna ci sono i citocromi (proteine aventi come
gruppi prostetici i gruppi EME con al centro il Fe che può essere bivalente e trivalente alternandosi
tra ossidazione e riduzione). E' un punto delicato della catena respiratoria perchè fino a qui gli
eletroni viaggiano uniti ai protoni ossia a coppie (2 elettroni per volta trasportati dal NAD o FAD). I
gruppi EME invece trasportano 1 elettrone per volta. Ha una massa di 250 kDa con 11 subunità.
Il citocromo c si trova a volte legato al complesso 3 e 4.
Complesso 4
Si chiama citocromo ossidasi. E' il complesso direttamente responsabile del trasferimento degli
elettroni dal citocromo c (accettore finale del complesso 3) fino all'ossigeno (accettore finale del 4).
Esso contiene rame che anch'esso può ricevere elettroni.
Oltre a questi complessi, essi sono correlati con un'altra struttura della membrana mitocondriale
interna: ATP sintasi. Fa parte della fosforilazione ossidativa ossia è la struttura che trasforma l'ADP
in ATP legando il legame anidride tra due fosfati.
Subunità dei complessi e subunità codificate dal
DNA mitocondriale
COMPLESSO 1
Ha questa forma L rovesciata con la punta che si immerge nella matrice mitocondriale avente
affinità col NADH presente nella matrice a cui si lega al coenzima FMN della prima coppia redox che
funge da porta per gli elettroni. (L'FMN non ha il
nucleotide adenilico del FAD per il resto è
uguale). Il percorso degli elettroni nel complesso
1 non è molto conosciuto (per nostra fortuna). Gli
elettroni una volta entrati passando attraverso
numerose tappe, attraverso 5 proteine Fe-S che
si riducono dopo aver legato gli elettroni dell'FMN
quindi almeno 5 ossido-riduzioni. Alla fine del
percorso gli elettroni trovano il componente
addetto al check-out ossia a far uscire gli
elettroni. Questo è il coenzima Q (ubichinone
nella forma ossidata dato che avendo
caratteristiche idrofobiche può muoversi sciallamente nella struttura mitocondriale). Esso prende gli
elettroni che vengono trasferiti dalle Fe-S recuperando anche 2 protoni della matrice mitocondriale
per formare la forma completamente ridotto dell'ubichinone (QH2). Esso esce nel complesso 1
portandosi nello spazio di membrana che non è occupato da complessi multienzimatici.
Mentre si svolge questo trasporto di elettroni nel complesso 1 sulle Fe-S, si ha anche un trasporto
attivo di protoni nello spazio intermembrana (freccia rossa).
Per capire il significato dobbiamo dire che tra il NADH e il coenzima Q c'è un salto di ∆G quindi
potenziale di ossido-riduzione rendendo disponibile una certa quantità di energia libera, utilizzata
per fare lavoro.
Ma che lavoro fa con sta energia libera?
Da un salto di ∆G tra il NADH e QH2 corrisponde il pompaggio contro gradiente di protoni nello
spazio intermembrana.
COMPLESSO 2
Esso è un enzima del ciclo di krebs FAD-dipendente
che lavora sul succinato per produrre fumarato. Lega il
succinato insomma prelevandone due H+.
C'è un citocromo in questo enzima avente un gruppo
EME e a quanto pare sino ad ora l'EME non viene mai
ridotto ossia gli elettroni non passano di qui.
Ci sono le Fe-s che trasferiscono gli elettroni al
coenzima Q quindi anche il 2 da i suoi elettroni al Q
prelevando due protoni dalla matrice. Quindi insomma il
Q preleva 2H+ per potersi unire agli elettroni del
complesso 2. Questi protoni nn sono quelli di prima. Il
complesso 2 non si vede un pompaggio attivo di protoni
che prima avveniva perchè il complesso 2 non
attraversa completamente la membrana ma si appoggia sulla faccia interna e dato che i H+ sono
impermeabili alla membrana non possono andare nello spazio intermembrana.
Il gradiente protonico del complesso 1 è più elevato del gradiente protonico del complesso 2 dato
che non c'è quel pompaggio attivo contro gradiente.
Esistono meccanismi inoltre che collaborano con la catena respiratoria per ridurre il coenzima Q. Il
principale fornitore è il succinato ovviamente ma anche il metabolismo lipidico rifornisce di elettroni
il coenzima Q utilizzando FAD.
Riassunto complesso 1 Riassunto complesso 2
L'eme b del complesso 2 del suo citocromo è quello che apparentemente non viene interessato
perchè gli elettroni provenienti dal succinato passando di fianco. Insomma è li a rompere ri coglioni.
COMPLESSO 3
E' il più complicato. E' caratterizzato dal fatto
che delimita una sorta di cavità (tra le due
componenti verdi) dove è presente il sito attivo.
Contiene proteine Fe-S il cui Fe è legata all'Hys
oltre che alla Cis. Ci sono citocromi bL e bH,
citocromi c1 e c. Le proteine più importanti
sono gli EME del bL e bH, Fe-S e citocromi c e
c1.
Arriva il QH2 completamente ridotto dai 2 complessi precedenti. Esso entra nel complesso cedendo 2
elettroni (freccia blu) trasformandosi in
coenzima Q ossidato perchè i due protoni
presenti nel QH2 vengono spediti nello spazio
intermembrana collaborando a formare il
gradiente protonico. Il coenzima Q riesce dal
complesso 3. Un elettrone va verso l'alto
occupando il primo sito, il secondo non può
seguire questa strada e ne segue un'altra verso
il basso legandosi al primo gruppo EME del
citocromo bL e poi su quello bH. Il primo
elettrone va verso il citocromo c1 cedendolo al
citocromo c ridotto che era quello che trovavamo
sul complesso 3. Quando esso riceve gli elettroni e viene ridotto dal complesso 3 esso rotola sulla
membrana mit. interna ponendosi a contatto sul complesso 4.
L'altro elettrone si dispone sul bH e poi su un altra molecola di Q dando origine a un Q
parzialmente ridotto con un solo elettrone (•Q-). Su questo va a finire un altro elettrone che fa la
stessa strada del primo che deriva da una nuova molecola di QH2 ridotto formando un nuovo QH2
completamente ridotto. Ovviamente l'ingresso di elettroni deve essere regolato per poter ridurre
correttamente nel tempo il coenzima Q. La cinetica della catena respiratoria ovviamente è regolata a
seconda delle esigenze. Quindi dal complesso 3 fuoriesce un coenzima Q e un QH2.
COMPLESSO 4
E' formato da 11 subunità, 3 delle quali si sa a
cosa servono e le altre sono rappresentate dal
colore grigio.
Il citocromo c del complesso 3 riducendosi
abbiamo detto rotola sulla membrana sino al
contatto sul complesso 4 trasportando gli
elettroni. Arrivano sul 4 precisamente 4 molecole
di citocromo c ridotte cedendo 4 elettroni. Alla
fine sull'O vanno a finire 4 elettroni e il
conseguente richiamo di 4 protoni per formare 2
molecole di acqua.
L'entrata di elettroni viene rappresentata dal
centro rame A che è una proteina contenente
rame chelato dall'Hys che si riduce e a sua volta trasferisce gli elettroni all'EME a cedendo gli
elettroni a un centro rame B coordinata ad un altro gruppo eme: EME a3. Sono accettori di elettroni
e li trasferisce poi sull'O2 formando poi 2H2O.
Il funzionamento comunque non è molto noto. Se queste cose non funzionano bene si rischia di
produrre specie reattive dell'O2 elevato e quindi ci devono essere meccanismi che impediscono del
tutto la formazione di essi. Uno d questi è che per arrivare a ridurre l'O2 dobbiamo metterci
frazioni di secondo ossia i 4 elettroni arrivano contemporaneamente quasi.
Si ha anche qui il pompaggio di 4H+ nello spazio intermembrana (freccia rossa). Sono 4H+ perchè
facciamo riferimento a due atomi di ossigeno con formazione di 2H2O.
Riassunto di tutto
Alla fine abbiamo pompato 10/12 H+ creando un certo gradiente protonico nello spazio
intermembrana del mitocondrio. Se non consumassimo ATP il pompaggio continua fino a che esso non
riesce più a superare la forza del gradiente anche se non accade quasi mai perchè si produce
sempre ATP.
Ovviamente se si accumula H+ nello spazio intermembrana, dall'altro lato si accumula OH-
producendo un certo ∆G.
Se gli elettroni sfuggessero porterebbe a
danni ossidativi. Il punto più probabile è a
livello del coenzima Q con formazione di
ossigeno radicalico che da origine all'ossidrile
radicalico e di conseguenza all'acqua ossigenata
ad opera della superossido dismutasi. I danni
ossidativi possono trasformare gli SH delle
proteine in ponti disolfuro modificando la
conformazione della proteina.
Il glutatione ridotto è un tripeptide (uno dei
quali è una cisteina) la quale forma un ponte
disolfuro con un altra molecola di glutatione
ridotto sotto stress ossidativo, formando un
ponte disolfuro riducendo la specie reattiva dell'ossigeno in questione. Infatti l'acqua ossigenata ad
opera della glutatione perossidasi si trasforma in acqua. Il glutatione ossidato si trasforma in forma
ridotta (due molecole di tripeptide) dalla glutatione reduttasi, il quale è un enzima che utilizza il
NADPH che può essere usato dal complesso 1. Se l'enzima ha i due tripeptidi di glutatione con i due
SH liberi allora è allo stato attivo, se si forma un ponte disolfuro allora è inattivo (nella riduzione
dei tioli proteici).
COMPLESSO 5 MULTIENZIMATICO (ATP SINTASI)
Abbiamo un complesso diviso in F1 che sporge nella
matrice mitocondriale e l'Fo che sporge nello spazio
intermembrana ed è il frammento al quale si lega
l'oligomicina. Questo complesso acc