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OH.
Gli anelli sono tutti sul piano dando alla struttura del
colesterolo quasi planare e allargata.
E' anfipatica in cui gli anelli e il gruppo alchilico
formano la parte idrofobica mentre la sola parte
idrofilica è l'OH.
E' essenziale nelle membrane plasmatica nelle cellule
animali e serve come precursore nella sintesi di altri
lipidi con funzioni specializzate.
FUNZIONI SPECIALIZZATE
• I lipidi hanno funzioni specializzate che esercitano anche in piccole quantità. Una delle funzioni
biologiche più importante è quella di natura ormonale indicata dagli ormoni steroidei che derivano
dal colesterolo. Abbiamo gli ormoni della corteccia surrenale (cortisolo, mineral corticoidi e gluco
corticoidi tra cui ricordiamo il cortisolo il quale è un'importante regolare dell'organismo o le
rispsote allo stress dell'organismi, l'aldosterone importante per il riassorbimento del sodio a livello
renale, testosterone).
• Abbiamo anche gli acidi biliari che sono steroidi derivanti dal colesterolo. Sono molecole prodotte
dal fegato, immessi nella bile, rilasciati nell'intestino dove sono indispensabili nella digestione e
assorbimento dei grassi.
• Abbiamo gli Eicosanoidi che comprendono molecole con attività di messaggeri cellulari di natura
paracrina (prodotti nella cellula e rilasciati nell'ambiente). Rientrano le prostaglandine, i
trombossani e i leucotrieni. Abbiamo l'acido arachidonico con 20 atomi di C con 4 insaturazioni da
cui formerà tutti e 3. Sono importanti mediatori per l'infiammazione, tono muscolare,
aggregazione piastrinica. Sono quelle molecole la cui produzione a partire da acido arachidonico
richiede la ciclo-ossigenasi (bersaglio farmacologico dell'aspirina) che serve per produrre i 3
eicosanoidi.
• Abbiamo le vitamine liposolubili le quali servono per processi diversi nella produzione dei coenzimi
che spetta a quelle idrosolubili. Le vitamine liposolubili sono:
La vitamina D chiamata anche Calcitriolo la quale propriamente nn è una vitamina xk
l'organismo può produrla partendo dal colesterolo per una reazione di fotolisi grazie alla
radiazione ultravioletta del sole; le altre vitamine vere e proprie si ottengono dalla dieta ma nn
si possono produrre. La vitamina D è impo nel processo di assorbimento di Ca e deposizione di
ca nelle ossa.
La vitamina A che è introdotta nell'organismo partendo dalla rottura dle beta-carotene. E'
chiamata Retinolo importante nel processo della visione ossia cattura i fotoni e li traduce in
immagini.
La vitamina E chiamata anche Tocoferolo che è il principale antiossidante naturale che
combattono contro reazioni accidentali con formazione di molecole ossidative pericolose come
l'anione superossido.
La vitamina K è importante per la coagulazione del sangue. Per la formazione del coagulo della
fibrina ci sono antagonisti della vitamina K per ridurre i rischi trombiotici.
MEMBRANE BIOLOGICHE
Sono formati da glicolipidi e glicerofosfolipidi e colesterolo.
Abbiamo la Micella in cui l'acido grasso
affaccia tutte le code idrofobiche l'uno
sull'altro.
Il Doppio Strato in cui i fosfolipidi dispongono
le teste verso l'ambiente esterno e le code
affacciate sull'altro determinando la
formazione dello spazio idrofobico; e la
vescicola quando il doppio strato si ripiega
fino a richiuderlo formano un compartimento esterno.
La composizione lipidica è abbondante nelle membrane plasmatiche ma molto meno nelle membrane
degli organelli intracellulari. Gli sfingolipidi sono abbondanti nelle membrane dei lisosomi. Quindi
membrane diverse hanno una composizione lipidica differente.
Nella stessa membrana dove ci sono 2 foglietti (uno interno e uno esterno) la composizione lipidica di
questi 2 foglietti non è uguale: alcuni lipidi sono maggiormente presenti su un foglietto rispetto
all'altro. Questo è il primo elemento che costituisce la asimmetria della membrana per esempio la
fosfatidilcolina e la sfingomielina sono abbondanti nel foglietto esterno più che nell'interno ma il
fosfatidilinositolo è presente solo sul foglietto interno praticamente. Ma l'elemento di maggior
asimmetria è che i glicolipidi sono sempre presenti sul foglietto esterno e non su quello interno.
Questa asimmetria è mantenuta e conservata xk i lipidi nel doppio strato hanno mobilità limitata nel
senso che mentre è previsto che in ogni foglietto i lipidi possono muoversi abbastanza facilmente
lateralmente, è impossibile che spontaneamente che un lipide da un foglietto si sposta nell'altro.
Esistono dei meccanismi di trasporto attivo di spostamento di un fosfolipide da un foglietto all'altro
ma sono meccanismi controllate e spontaneamente nn avvengono.
Il doppio strato lipidico crea uno strato impermeabile nella maggior parte delle molecole e tutte le
molecole polari o cariche non transitano nel doppio strato. Se entra è xk ci saranno dei meccanismi di
trasporto particolare in cui fisiologia mi ha fatto due coglioni così. Passano i gas ovviamente.
Dato che nn fa passare nnt tutti gli scambi tra un compartimento all'altro devono essere mediati da
componenti proteiche specifiche. Esse si inseriscono nel doppio strato lipidico e a seconda di come si
inseriscono prendono il nome di proteine integrali che attraversano totalmente il doppio strato
sporgendo da entrambi i lati della membrana o periferiche che sono adagiate su uno o l'altro dei
foglietti. Interagiscono con le teste polari mediante interazioni deboli (H o elettrostatica) e si può
staccare aumentando la forza ionica o variando il pH. Le integrali interagiscono con la membrana
attraverso anche interazioni idrofobiche tra la proteina che è dentro alla membrana. Per staccare si
usano detergenti che solubilizzano la membrana (SDS). Essi hanno una coda idrocarburica e una
testa polare e sciolgono la membrana e si posizionano attorno la proteina. Una integrale deve avere
una porzione aminoacidica idrofobica che attraversa il doppio strato e questo tratto transmembrana
è organizzato ad alfa-elica secondaria. Questo xk è ideale dato che le catene laterali idrofobici
sporgono verso l'esterno creando un guscio idrofobico intorno all'alfa-elica. Inoltre i CO e NH dei
legame peptidico tra gli aminoacidi sono tutti dentro alla catena e impegnati in ponti H uno con
l'altro così da neutralizzarli.
Le integrali possono attraversare numerose volte la membrana come il trasportatore che trasporta il
glucosio nelle cellula la attraversa 12 volte.
Quindi le funzioni di sta minchia di proteine sono:
• Trasportatori: attivi e passivi
• Canali
• Recettori che captano lo stimolo esterno e lo trasducono in un segnale elettrico.
La membrana può essere modellata come un mosaico fluido xk le proteine, lipidi ecc sono immerse
nella membrana e tutti si muovono. I movimenti dei lipidi e proteine è fondamentale xk queste
proteine di membrana x funzionare devo associarsi con altre molecole sulla membrana.
Il movimento laterale dei lipidi e delle proteine è condizionato dalla rigidità o fluidità del doppio
strato lipidico. Essa è regolata dalla temperatura ossia più è bassa e più le catene di acidi grassi del
doppio strato hanno minor mobilità e quindi più rigidamente impacchettati tra di loro e la membrana
è rigida, se la temperatura aumenta la mobilità aumenta. Ma ciò che influenza la fluidità della
membrana è la lunghezza delle catene degli acidi grassi e più corte sono più fluida è xk meno
interazioni fanno. Se sono sature instaurano le catene il massimo delle interazioni idrofobiche e la
membrana è rigida, se sono molto insaturi le catene hanno tanti ripiegamenti che tendono a
allontanarli e quindi poche interazioni e quindi più fluidità.
Se infilo il colesterolo il nucleo allarga la distanza tra gli acidi grassi riducendo le interazioni
idrofobiche aumentano la fluidità della membrana che era piuttosto rigida. Ma se una membrana è
fluida e la cellula deve ridurla il colesterolo è utile anche a questo xk il colesterolo infila la testa
polare con le altre e il nucleo va a riempire quegli spazi vuoti dovuti alla fluidità irrigidendo la
membrana.
I CARBOIDRATI (zuccheri o glucidi)
Sono i componenti principali della nostra dieta. Sono le molecole più rappresentate sulla crosta
terrestre (in un anno la quantità di CO2 trasformata in zuccheri tramite fotosintesi che usa acqua e
energia solare per formare zuccheri sotto forma di cellulosa è di 100 miliardi di tonnellate di CO2.
Possono essere classificati in:
• Monosaccaridi
• Oligosaccaridi (disaccaridi)
• Polisaccaridi
MONOSACCARIDI
Il glucosio è un derivato aldeidico (C=OH) di un alcol
polivalente (tutti i carboni sono legati ad ossidrili alcolici) e
deriva dall'ossidazione di un alcol in posizione 1.
Il Fruttosio è definito un derivato chetonico di un alcol
polivalente ossia il gruppo funzionale si lega al carbonio in
posizione 1 o 2.
Il Ribosio è presente nell'RNA.
Il Deossiribosio nel DNA.
Gli Aldosi in soluzione ciclizzano in un
emiacetale
Derivati dei Monosaccaridi
Derivano dagli zuccheri ma hanno qualcosa in più.
Esempio la Glucosammina o l'N-acetilglucosammina, la Galattosammina o l'N-acetilgalattosammina;
l'acido muramico e l'N-acetilmuramico è
formato da monosaccaridi a 9 atomi di C
presente nella parete batterica.
Gli zuccheri possono essere fosforilati xk
all'interno cellula i monosaccaridi sono
sempre presenti fosforilati (glucosio 1-
fosfato ecc). All'esterno della cellula (circolo
sanguigno) gli zuccheri sono liberi quindi non
sono fosforilati.
L'acido ossialico o N-acetilneurammidico è un
componente presente sulla superficie esterna
delle cellule aventi la funzione di conferire
specificità alla cellula. Esempio il rigetto di
un trapianto quando cellule trapiantate sono
riconosciute come estranee e allora
l'organismo elabora anticorpi contro queste. Rincosce estraneo queste strutture glicoproteiche
esterne. L'acido ossialico è uno dei componenti principali di queste molecole e impo ha una carica
negativa grazie al CO- dell'acido ossialico.
Gli zuccheri possono essere ossidati che riguarda il C6 dando origine agli acidi uronici e se
ossidiamo il glucosio abbiamo l'acido glucoronico; se ossidiamo il C1 otteniamo l'acido gluconico. Se
ossidiamo sia il C1 sia il C6 abbiamo gli acidi saccarici.
Tutti i mono nn possono essere ridotti di dimensioni ma possono legarsi formando disaccaridi.
OLIGOSACCARIDI (DISACCARIDI)
Due OH, uno di questi deriva dalla ciclizzazione del glucosio
chiamat