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H C
O
O 3 3
CoA SH
O Piruvato
metabolismo. H O
2 OH O O O
O
Ossalacetato
O O O
Malato OH
Può succedere ad alcuni microrganismi che il O
O O
Citrato O
ciclo di Krebs non serve per produrre ATP ma Fumarato O H O
O 2
intermedi, non è metabolismo energetico O
FADH
2 O
O
O
ma metabolismo catabolico. Ci sono FAD O
situazioni in cui manca l’α-chetoglutarato cis-Aconitato
O
O O
H
deidrogenasi, il succinil-CoA e l’α- Succinato O
chetoglutarato sono destinate alla biosintesi O O H O
CoA SH 2
SuccinilCoA
di nucleotidi, aminoacidi e porfirine. ATP GTP O
O O
O
O
Isocitrato
Esiste nelle piante la via del gliossilato: grazie GDP + Pi O
-Chetoglutarato O
all’isocitrato liasi e alla malato sintasi si può Ossalosuccinato
O H
O H
S O
produrre zucchero a partire da acidi grassi. CoA O
O O
O
O NAD +
Nucleotidi
Questo accade solo nelle piante, non negli NADH + H
+
O
Aminoacidi O O
Porfirine O O
umani. È ciò che succede nei semi in O O
germinazione. CO
2
Chiuso il ciclo di Krebs, andiamo a chiudere il cerchio con la spiegazione di cosa se ne fa la cellula degli
elettroni trasportati dal NADH e dal FADH , che entrano nella catena di trasporto di elettroni. È una stretta
2
relazione di localizzazione tra il metabolismo centrale, che avviene nel citoplasma, ed il ricavo di energia
finale con l’ossigeno molecolare, che avviene a livello della membrana interna mitocondriale.
Alessio Scandola – Biochimica e Biologia Molecolare – A.A. 2015/16 – Pagina | 73
8. Fosforilazione ossidativa.
La fosforilazione ossidativa e la fotofosforilazione sono processi simili che coinvolgono un flusso di elettroni,
un insieme di reazioni esoergoniche, accoppiate ad un flusso protonico, che è endoergonico. È
l’accoppiamento tra due situazioni energetiche, uno favorevole ed uno sfavorevole. Il flusso di protoni, in
senso inverso, sarà mediato dall’enzima ATP sintetasi e fornisce energia per la sintesi di ATP.
L’anatomia del mitocondrio è fondamentale nella spiegazione di questo processo; sono le due membrane e
la formazione di uno spazio tra di esse, unite alla presenza della matrice mitocondriale, a spiegare la
formazione di ATP, detta ipotesi chemioosmotica.
Alla catena respiratoria partecipano:
Coenzimi: NADH, FADH , FMN,
2
Proteine integrali di membrana, come i citocromi (che contengono gruppi eme) o le proteine Fe-S,
Il coenzima Q, detto anche ubichinone, una molecola idrofobica presente nello strato fosfolipidico,
Il Citocromo C, una piccola molecola.
Ci sono 4 complessi:
1. NADH deidrogenasi, trasferisce elettroni dal NADH al Q,
2. Succinato deidrogenasi, trasferisce elettroni dal FADH al Q,
2
3. Ubichinone – citocromo C reduttasi, trasferisce elettroni dal Q al citocromo C,
4. Citocromo ossidasi, trasferisce elettroni dal citocromo C all’O .
2
C’è la capacità di pompa protonica dei complessi 1, 3 e 4. Con essa, si accumulano protoni nello spazio
intermembrana, con il caricarsi del gradiente elettrochimico, che serve per fare ATP. C’è un flusso spontaneo
di elettroni che è accompagnato da una spinta della pompa protonica verso lo spazio intermembrana. C’è
una forte importanza della componente anatomica per mantenere il gradiente protonico.
Alessio Scandola – Biochimica e Biologia Molecolare – A.A. 2015/16 – Pagina | 74
-
+ +
Tutte le volte che il NADH si ossida a NAD vengono pompati 3 protoni, l’ossidazione di FADH a FAD genera
2
2 protoni.
Complesso 1, NADH deidrogenasi: trasferisce gli elettroni del NADH (ossidandolo a
+ +
NAD ) al CoQ. Per 2 elettroni che vengono trasferiti, vengono pompati 4 H nello spazio
intermembrana.
Complesso 2, Succinato deidrogenasi: è lo stesso enzima del ciclo di Krebs, trasferisce
elettroni direttamente dal FADH al CoQ; non trasferisce protoni. È una proteina prevalentemente
2
rivolta verso la matrice mitocondriale perché è lì che si svolge il ciclo di Krebs.
Complesso 3, Ubichinone–Citocromo C reduttasi: il CoQ, che è liposolubile e si trova all’interno
della membrana interna, trasferisce gli elettroni al citocromo C attraverso un complesso proteico. Il
principale componente del complesso proteico è il citocromo B; tutti i citocromi trasportano un
elettrone per volta, provocando degli effetti collaterali. Il citocromo C è idrosolubile, una piccola
proteina periferica di membrana.
Complesso 4, Citocromo ossidasi: trasferisce elettroni dal citocromo C all’O 2
molecolare, si ha la produzione di due molecole di H O per ogni molecola di O che viene ridotta; si
2 2
trasferiscono 4 elettroni.
In questi complessi è presente la FMN: è capace di accettare un elettrone per volta, trasformandosi in
+
semichinone, quindi FMNH , e poi in FMNH . Potendo accettare uno o due elettroni si trova in una situazione
2
intermedia.
Il gruppo eme è il gruppo prostetico dei citocromi. I citocromi sono di tipo A, di tipo B e di tipo C. Il citocromo
è una specie di enzima, fa un lavoro di ossidoriduzione flussando gli elettroni. L’unico citocromo con cui si
lega in modo covalente l’eme è il citocromo C, dove c’è un legame tioestere.
Lo ione ferro nel gruppo eme può subire reazioni di ossidoriduzione, passando dallo stato ferroso allo stato
ferrico. Le proteine Fe-S presenti possono essere Fe S oppure Fe S .
2 2 4 4
L’ubichinone o coenzima Q è liberamente diffusibile nella membrana; l’ubichinone, se viene ossidato, diventa
un radicale semichinone; con un altro elettrone diventa ubichinolo ridotto.
Alessio Scandola – Biochimica e Biologia Molecolare – A.A. 2015/16 – Pagina | 75
L’ATP sintasi.
L’ATP sintasi sfrutterà il gradiente protonico per ricavare energia, generando ATP.
Si genera un potenziale di membrana ed un gradiente di pH che viene sfruttato per far ritornare i protoni
nella matrice del mitocondrio attraverso l’ATP sintasi nella sua subunità F , per generare ATP mediante la
0
subunità F .
1
L’ATP sintasi è detto anche complesso V, è la quinta proteina in coda alle 4 appena analizzate. Questa teoria
è stata confermata dal fatto che se la membrana mitocondriale interna non è perfettamente integra, non
avviene la produzione di ATP. Sono stati fatti degli esperimenti con dei composti che dissipano il gradiente
protonico, detti disaccoppianti, che impediscono la sintesi di ATP. Per formare ATP ho bisogno di energia
sotto forma di gradiente protonico; i cosiddetti disaccoppianti dissipano questo gradiente.
In realtà esiste anche una situazione fisiologica con il dissipamento del gradiente protonico grazie
all’esistenza di proteine disaccoppianti: una di queste è la termogenina, serve per produrre calore. Il tessuto
adiposo di tipo bruno ha funzione di produrre calore dopo la nascita. Si chiama così perché è ricco di
mitocondri, che danno il colore bruno. Si trova nei neonati e nei mammiferi che vanno in letargo. Esso
+
contiene una proteina, la termogenina, che funziona come un trasportatore di H . Deve esserci un segnale
per farla attivare. La noradrenalina si lega
al recettore e viene attivata l’adenilato
ciclasi. Questa porta la produzione di
cAMP a partire da ATP; il cAMP va ad
attivare una proteina chinasi A legandosi
alle sue subunità regolatorie e lasciando
libere le subunità catalitiche. Non c’è un
target unico per le chinasi: a seconda della
situazione cellulare ci sono diversi
bersagli; in questo caso il target delle
subunità catalitiche sono delle lipasi,
enzimi che scindono i legami esterei dei
trigliceridi, liberando acidi grassi e
glicerolo. Viene consumata energia, l’ATP
si scinde in ADP + P, che si lega alla lipasi
che catalizzano la reazione. Gli acidi grassi
liberi si vanno a legare alla termogenina,
cambiandone la conformazione
(localizzata sulla membrana mitocondriale
interna), che si attiva e si apre. In questo
modo rende disponibile il flusso di protoni dall’esterno all’interno.
Ci sono degli inibitori della fosforilazione ossidativa. Il cianuro od il
monossido di carbonio sono in grado di legare il ferro dell’eme;
l’antimicina è un antibiotico che inibisce il passaggio di elettroni tra il
citocromo B al citocromo C, il rotenone inibisce il complesso 1.
L’ATP sintasi è composta da 2 unità catalitiche: F , proteina di
0
membrana che gestisce il trasporto di protoni; F , costituita da 5
1
subunità, è deputata alla sintesi di ATP.
+
È stato osservato che per 3 H viene sintetizzata una molecola di ATP.
Alessio Scandola – Biochimica e Biologia Molecolare – A.A. 2015/16 – Pagina | 76
C’è un cambiamento conformazionale di ogni subunità B: in conformazione L il sito attivo lega ADP + P, in
conformazione T il substrato è legato e si forma ATP, che è rilasciato nella conformazione O. Il passo continuo
del ciclo catalitico garantisce il passaggio tra queste tre conformazioni.
Per trasportare l’ATP all’esterno, deve entrare ADP e P; si parla di trasporto ATP, ADP + P.
Ragionando sulla membrana mitocondriale
interna, definiamo lo spazio intermembrana ed
una matrice. Troviamo un antiporto adenina
nucleotide translocasi, che ha la funzione di
portare fuori ATP e dentro ADP. Troviamo l’ATP
sintasi e poi una fosfato translocasi, un simporto
+
che trasporta dentro ioni fosfato e ioni H . Si sono
quindi evoluti dei trasportatori che agiscono con
un simporto ed un antiporto rispettivamente nel
portar dentro i reagenti e nel portar fuori l’ATP
prodotta.
Il gradiente protonico va a contribuire al
trasporto di ATP e P.
L’ADP ed il P provenienti dall’idrolisi dell’ATP nel
citosol devono entrare nella matrice
mitocondriale.
I radicali liberi e lo stress ossidativo.
A conclusione della respirazione, associata ad essa, e quindi alla degradazione delle molecole associate ad
esse, c’è la produzione di molecole, dette radicali liberi, con stress ossidativo. Si possono formare le
cosiddette specie reattive dell’ossigeno (ROS). Sono composti che contengono elettroni spaiati. Le forme
dell’ossigeno parzialmente ridotte vengono sempre prodotte; è un fenomeno con il quale la cellula deve
avere a che fare e per la quale ha sviluppato sistemi di difesa. Le cellule sono altamente reattive ed altamente
tossiche. Si