Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
A
B
O L
I C
A
La struttura tridimensionale di una qualsiasi proteina può essere scomposta in 4
diversi livelli: il primo è dato dalla struttura primaria, che si riferisce alla sequenza
unica degli aminoacidi della catena polipeptidica. Il livello successivo interessa la
struttura secondaria, ce si riferisce a quelle parti della catena polipeptidica
stabilizzate da legami idrogeno. Le strutture secondarie più note sono l'α-elica ed il
β-foglietto. L'α-elica fu trovata per la
prima volta nell’ α-cheratina. L’α-elica ha
e ogni spira dell'elica è
un passo di 5.4 Å
costituita da 3.6 residui aminoacidici.
L'eccezionale stabilità di questa
conformazione dipende dal fatto che
tutti gli NH e i C=O dei gruppi peptidici
sono impegnati in legami a idrogeno. Ogni
legame a idrogeno si forma fra l'idrogeno
dell'NH di un residuo e l'ossigeno del
C=O del quarto residuo successivo. La
direzione dei legami a idrogeno é
pressoché parallela all'asse dell'elica.
L' α-elica presente nelle proteine è quasi
sempre destrorsa. Ciò è dovuto al fatto che gli amminoacidi proteici sono tutti nella
configurazione "L" e in un'elica sinistrorsa i gruppi laterali R risulterebbero troppo
vicini ai gruppi C=O, destabilizzando l'elica. Le catene laterali R dei residui
aminoacidici sono tutte rivolte verso l'esterno dell'elica. La struttura a β-foglietto è
stata trovata per la prima volta nella fibroina della seta. In questa struttura, la
catena amminoacidica (struttura primaria) assume un andamento a zig-zag. Il
β-foglietto si forma quando più componenti della stessa catena amminoacidica
interagiscono tra di loro attraverso ponti idrogeno che si formano tra gruppi
N-H di una catena e C=O della catena adiacente dello scheletro del polipeptide
e non coinvolgono le catene laterali degli aminoacidi che sporgono
perpendicolarmente rispetto al piano del legame peptidico . Catene polipeptidiche
adiacenti possono avere lo stesso orientamento (per esempio entrambe
dall’N- al C-terminale) e sono dette catene parallele, mentre se hanno direzioni
opposte sono dette antiparallele. La struttura terziaria è quella tridimensionale
stabilizzata dall’effetto idrofobico, da forze di Van der Waals, da legami idrogeno, da
forze elettrostatiche, da ponti disolfuro tra cisteine e nelle metallo-proteine dal
Pagina 2 di 54
coordinamento di ioni metallici. La struttura quaternaria è il risultato di interazioni
tra catene polipeptidiche o subunità diverse tenute assieme da forze non covalenti ed
elettrostatiche.
Tutte le proteine sono formate a partire da 20 tipi di aminoacidi, tutti α-aminoacidi
tranne la prolina che è un α-iminoacido. Gli aminoacidi polimerizzano mediante
l’eliminazione di acqua, formando legami peptidici ---CO—NH---.
A causa della risonanza, il legame ---C—N--- del legame peptidico ha circa il 40%
di carattere di doppio legame e questo fa si che la libera rotazione sia impedita da una
barriera di energia di attivazione di 40-80 kJ/mol: di conseguenza il gruppo ammidico
è planare. Così in una catena polipeptidica si hanno una serie di strutture planari, che
-N e C -C indicati
possono ruotare le une rispetto alle altre attorno ai legami singoli C
α α β
rispettivamente con Ф (psi) e Ψ (phi). Pagina 3 di 54
La rotazione degli angoli psi e phi ha dei vincoli dovuti a collisione sterica. Solo alcune
combinazioni sono permesse. Il legame peptidico può adottare due conformazioni
diverse, trans e cis.
Nella configurazione trans i gruppi C=O e N-H sono diretti in senso opposto mentre
in quella in cis sono orientati nella stessa direzione. Nella maggior parte dei peptidi la
forma trans è circa 1000 volte più stabile della cis. Quando il secondo residuo di un
legame peptidico è rappresentato dalla prolina la forma trans è solo 4 volte più stabile
della forma cis ed è per questo motivo che in diverse proteine non è raro trovare dei
legami peptidici contenenti prolina in configurazione cis. La maggioranza dei residui di
prolina presenti nelle proteine sono, ovviamente, nella configurazione trans poiché in
tale situazione gli impedimenti sterici sono minori; i residui di prolina in configurazione
cis sono generalmente localizzati nelle regioni in cui la catena polipeptidica cambia
bruscamente direzione e sono spesso di fondamentale importanza per lo svolgimento
dell’attività biologica o per garantire una maggiore flessibilità conformazionale. Nello
stato nativo delle proteine i legami peptidici conteneti residui di prolina in cis,
intrinsecamente poco stabili, sono stabilizzati dalla struttura terziaria; nello stato
denaturato le costrizioni conformazionali sono minori ed esiste, quindi, un equilibrio
tra gli isomeri cis e trans a livello di ogni legame peptidico. Quando una proteina inizia
il processo di folding per assumere la propria struttura nativa, una frazione non
trascurabile di molecole possiede uno o più legami peptidici contenenti prolina nella
conformazione errata. L’isomerizzazione cis-trans dei legami peptidici contenenti
residui di prolina è un processo intrinsecamente lento in vitro. In vivo la velocità di
questo processo è notevolmente incrementata dalla presenza di enzimi, peptidil prolil
isomerasi, che si trovano in organismi procariotici ed eucariotici.
La ciclofilina (la prima prolil isomerasi scoperta) è colpita da alcuni farmaci come la
ciclosporina A, inoltre si è visto che interagisce anche con la calcineurina. La presenza
Pagina 4 di 54
di ciclosporina inibisce la produzione di citochine e la proliferazione dei linfociti,
inoltre ha un ruolo essenziale nel differenziamento delle linee cellulari. Si sta
cercando di sintetizzare inibitori della ciclofilina diversi dalla ciclosporina per ridurre
gli effetti collaterali. Particolari prolil isomerasi sono coinvolte nel meccanismo della
p53, una proteina che partecipa alla riparazione del DNA. La p53 ha una durata di vita
modesta, che aumenta quando si verifica un danno al DNA. Il contatto con la proteina
HDM2 provoca la distruzione di p53. Uno stimolo dovuto ad un qualche stress può
attivare una serie di segnali che portano alla fosforilazione specifica di alcuni residui
riconosce p53 fosforilata, quindi ne isomerizza le
di p53. La prolil isomerasi PIN1
proline modificando la struttura complessiva della proteina in modo che possa svolgere
la propria attività . p53 ha funzione di fattore di trascrizione per diversi geni che
portano all'arresto della crescita cellulare e a fenomeni apoptotici.
All’interno di una proteina, un dominio proteico è un insieme di aminoacidi in grado di
combinarsi sino a formare una struttura globulare compatta. Un dominio consta di
un numero di aminoacidi compreso solitamente tra 40 e 350 e tende a ripiegarsi in
maniera indipendente. All’interno di una proteina possono esserci più domini. I domini
sono costituiti da varie combinazioni di elementi di struttura secondaria (comune
ripiegamento di elementi della struttura secondaria = struttura supersecondaria),
vale a dire α-eliche e foglietti β quasi sempre disposti adiacentemente e connessi
da regioni di loop. A seconda della loro costituzione in eliche e foglietti i domini
α (coiled coil, a helical bundle, globin fold), β (up and
vengono classificati in tre gruppi:
down, chiave greca, jelly roll, β elica) e α/β (α/βibarrel, motivi ricchi di Leu, α/β open
sheet). Coiled coil: in genere si tratta di un
impaccamento di due eliche costituite
da 7 aa con all’interno aminoacidi
idrofobici e idrofilici. L’aminoacido
idrofobico (D) come la Leu o Ile,
tende ad impaccarsi con il D della
corrispondente catena α ogni due giri.
L’aminoacido idrofilico (A) s’impacca
anch’esso con il suo corrispondente.
Gli aa A e D costituiscono il cosidetto
core idrofobico di questa superelica, denominata appunto coiled coil. Gli aa E e G
invece, adiacenti al core idrofobico, sono carichi (Glu, Asp, Arg, Lys) e formano
dominio Leu zipper
interazioni fra le due eliche (ponti salini). Un famoso coiled coil è il
osservato nella proteina GCN4
. Pagina 5 di 54
Helical bundle: è costituito da 4 eliche disposte in modo tale
che i loro assi siano reciprocamente paralleli. Le catene
idrofobiche stanno all’interno mentre quelle idrofiliche stanno
all’esterno. Proteine tipiche contenenti questo dominio sono la
mioemeritrina proteine
, i citocromi c e b562, la ferritina, le
del capside del virsus del mosaico del tabacco
.
Globin fold: dominio caratteristico delle
emoglobine mioglobine ficocianine
, e , è
costituito da 8 α-eliche indicate con le
lettere A-H, collegate da loop corti, e
disposti in modo da formare la tasca del sito
attivo che in mioglobina e emoglobina ospita
il gruppo eme. Up and down: Si tratta di
foglietti β antiparalleli in cui
i filamenti beta appaiono
collegati da regioni di loop
(β-hairpin). Spesso l’ultimo
foglietto è collegato al
primo da legami idrogeno, a
formare un barile (β-barrel).
Un esempio di questo tipo di
dominio è fornito dalla
neuroaminidasi del virus influenzale in cui i foglietti si organizzano in un β-propeller.
Pagina 6 di 54
Chiave greca: È un dominio
costituito da 8 filamenti β
antiparalleli in modo che beta-n
sia collegato con n+3 oppure con
n-3. In questo modo si otterrà
un core idrofobico ed una
porzione idrofilica. Un esempio
di questo dominio è
rappresentato dall’enzima
superossidodismutasi .
Jelly roll: è un dominio in
cui 8 filamenti β
antiparalleli sono collegati
a 2 a 2 da legami idrogeno
formando coppie 1-8,2-7,
3-6,4-5. Esempio di questo
dominio: proteine del
capside dei virus sferici ed
emoagglutinina
.
β-elica: La catena si avvolge a formare una ampia elica costituita da filamenti β uniti
fra loro da regioni loop. Esistono β-eliche a 2 e a 3 foglietti. Es. a 2 foglietti:
sequenza consenso (Gly-Gly-X-Gly-X-Asp-X-U-X)2
, dove X = aa qualsiasi e U = aa
idrofobico. Domini α/β: questi domini
si basano sulla cosiddetta
cross over connection,
cioè la tipica topologia dei
domini α/β. Nella cross
over connection, due
filamenti β sono collegati
da una zona di loop dove spesso si trova un’α-elica.
Nella mioglobina il dominio proteico costituito da tratti in α-elica è quello in cui è
contenuto l&rsqu