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L'ESERCIZIO AD ALTA INTENSITÀ (HIT)

L'esercizio fisico ad alta intensità (High-Intensity Training, HIT) è l'esecuzione dello sforzo massimo per un tempo variabile, ma comunque breve (da pochi secondi a 1-2 min, es. ciclismo ad alta velocità, nuoto su distanze tra 50-100 m, corsa alla massima velocità su distanze tra 60 e 200 m e buona parte delle attività di campo dell'atletica, il pattinaggio di velocità...).

Lo sviluppo della velocità e della forza richiede una grande quantità di ATP e per ottenere un sviluppo massimale bisogna che l'organismo utilizzi i sistemi di ripristino di ATP che permettono di erogare la maggior potenza nell'unità di tempo.

Nell'esercizio ad alta intensità viene specialmente utilizzato il sistema della fosfocreatina e la glicolisi, perciò vengono attivate la scissione della creatina fosfato per ricavare ATP e la glicogenolisi che consente...

pò più avanti nel processo di contrazione muscolare. La creatina fosfato è una delle principali fonti di energia utilizzate durante l'esercizio ad alta intensità. Durante l'esercizio HIT, il corpo utilizza principalmente il sistema anaerobico per produrre energia. Questo sistema coinvolge la glicolisi anaerobica, che scompone il glicogeno per produrre glucosio. Il glucosio viene quindi convertito in ATP attraverso una serie di reazioni biochimiche. Le fibre muscolari coinvolte nell'esercizio HIT sono principalmente le fibre 2X glicolitiche, che hanno un metabolismo anaerobico. Queste fibre sono in grado di produrre ATP più rapidamente rispetto ad altre fibre muscolari, consentendo una maggiore produzione di energia durante l'esercizio ad alta intensità. La creatina fosfato svolge un ruolo importante nel fornire energia durante l'esercizio HIT. La creatina fosfato è un composto semplice che può trasferire un gruppo fosfato all'ADP, convertendolo in ATP. Questo ATP viene quindi utilizzato all'interno del muscolo per consentire la contrazione muscolare. In conclusione, durante l'esercizio HIT, il corpo utilizza principalmente il sistema anaerobico per produrre energia. Le fibre muscolari coinvolte sono principalmente le fibre 2X glicolitiche, che hanno un metabolismo anaerobico. La creatina fosfato svolge un ruolo importante nel fornire energia durante l'esercizio HIT.

monomero più avanti sul filamento sottile. La riserva della creatina fosfato è fondamentale negli sport che richiedono energia massimale in tempi brevi (es. corsa veloce, sollevamento pesi, sprint dove lo sforzo si esaurisce in 1 e 10 s).

Durante l'esercizio ad alta intensità, in primis viene attivato il consumo della fosfocreatina e della glicolisi. In uno studio effettuato sulle variazioni dei metaboliti all'interno del muscolo durante sedute di ciclismo veloce (Sprint) per tempi da 6 a 30 sec (Cheetham 1986) si è notato, tramite una biopsia muscolare, che sono aumentati i livelli di acido lattico (250% a 6 sec, 1000% a 30 sec) a dimostrare che la glicolisi diventa maggiormente attiva all'aumentare della durata dello sforzo (sprint).

Inoltre diminuiscono i livelli della PCr e del glicogeno muscolare (glicolisi), il PCr cala maggiormente del glicogeno, perciò il PCr viene consumato prima. Il contenuto in ATP si è dimezzato rispetto alla

fase di riposo, calando però meno del PCr e altri metaboliti contribuiscono a ripristinarlo. NB: l'ATP è la forma più rapida di energia, ma il completo consumo determinerebbe un'eccessiva rigidità muscolare (rigor mortis) con danneggiamento delle fibre muscolari (ATP necessario per il distacco delle teste di miosina dai filamenti sottili). Un'erogazione così veloce di energia richiede l'attivazione di un metabolismo altrettanto veloce rappresentata dal metabolismo anaerobico. L'attivazione rapida non può utilizzare come attivatore degli ormoni perché genererebbe una sequenza di eventi troppo lenta (devono essere secreti nel sangue, trasportati nei muscoli, quindi devono legarsi alle molecole dei recettori e attivare le molecole di segnalazione). Invece la regolazione allosterica è immediata, perciò nell'esercizio ad alta intensità prevale l'importanza della regolazione allosterica. In particolare,nell'ATP (ATPasi). Inoltre, l'HIT aumenta l'espressione di enzimi coinvolti nella produzione di ATP tramite la via aerobica, come la citrato sintasi e l'enzima di conversione dell'acido piruvico (PDH). Durante l'HIT, l'aumento dei livelli di ADP stimola anche la sintesi di nuove proteine mitocondriali, che aumentano la capacità delle cellule muscolari di produrre energia tramite la via aerobica. In conclusione, l'HIT è un tipo di allenamento ad alta intensità che richiede un elevato consumo di ATP. Questo porta all'aumento dei livelli di ADP, che a sua volta stimola la sintesi di ATP e l'adattamento delle cellule muscolari per produrre energia in modo più efficiente.

dellamiochinasi.Inoltre comporta modifiche immediate della concentrazione di ATP ↓, ADP ↑, AMP ↑, Pi ↑ e Ca ↑2+non appena il muscolo inizia la contrazione.L’AMP è uno dei modulatori della glicogeno fosforilasi che catalizza la trasformazione delglicogeno in glucosio-1-fosfato, il quale poi può essere isomerizzato a glucosio-6-fosfato che vienetrasformato in fruttosio-6-fosfato…Sia la glicogeno fosforilasi sia la fosfofrutto chinasi sono regolatida effettori allosterici come l’IMP o inosina monofosfato che èun prodotto di degradazione che deriva direttamentedall’AMP.L’AMP perciò è un regolatore allosterico perché non soloattiva la glicogenolisi, ma consente anche di attivare la viaglicolitica che permette la trasformazione del glicogeno inpiruvato che in condizioni di massiccio sviluppo di energiaviene poi trasformato in lattato.L’AMP è in grado di attivare una proteina

definita proteina chinasi attivata dall'AMP (AMPK) che si attiva promuovendo adattamenti del metabolismo. L'AMPK possiede differenti substrati ed è in grado di fosforilare differenti proteine, in particolar modo è in grado di attivare differenti vie. Una via permette un'attività insulino-mimetica in quanto è in grado di attivare un meccanismo che consente alle vescicole di GLUT4, contenute all'interno della fibra muscolare, di fondersi con la membrana e riversare sulla membrana stessa il trasportatore del glucosio muscolare e conseguentemente, consente alla cellula che avverte il bisogno di produrre energia perché è aumentato l'AMP, perciò la fibra muscolare sta consumando glucosio, di rifornirsi di maggiori quantità di glucosio che possono essere bruciate attraverso la glicolisi per continuare la contrazione, in tempi brevi. Inoltre l'AMPK prepara la cellula ad utilizzare anche un metabolismo di seconda battuta.

più duraturo che è il metabolismo aerobico in quanto va ad attivare la CAT1 che è l'enzima responsabile del trasporto degli acili all'interno del mitocondrio, in particolare degli acidi grassi a catena lunga, ma allo stesso tempo attiva anche il trasporto degli acidi grassi all'interno delle cellule permettendo la gemmazione anche di altre vescicole contenute all'interno della cellula rivestite di una proteina trasportatrice degli acidi grassi chiamata CD36. Questa proteina dunque viene veicolata sulla membrana e può internalizzare maggiori quantità di acidi grassi.

In preparazione allo sfruttamento del metabolismo aerobico, la velocità di sintesi dell'ATP è minore, cala la potenza esplosiva e di conseguenza cala la velocità di corsa. L'AMP, dopo aver svolto il suo lavoro viene poi rimosso dalla cellula. La miochinasi prende 2 molecole di ADP e le trasforma in una molecola di ATP e una molecola di

ADP.L'ATP viene utilizzato per la contrazione muscolare, mentre l'AMP attiva l'AMPK e viene degradata in IMP e NH3. L'NH3 esce e viene deamminata, arriva nel plasma e va a contribuire alla puzza di ammoniaca della maglietta fradicia di sudore dopo un allenamento molto intenso. L'IMP viene poi convertita in inosina, si libera del Pi, l'inosina a sua volta viene trasformata in ipoxantina che viene liberata nel plasma dove poi viene convertita, arrivata ai reni, in xantina e poi in acido urico che viene eliminato con l'urina. I livelli di ipoxantina che si ritrovano nel plasma sono maggiori quanto maggiore è l'attività della miochinasi che produce l'AMP e l'attività della miochinasi è indice dell'esercizio fisico, ragion per cui i livelli di ipoxantina sono proporzionali alla quantità di esercizio che l'atleta ha svolto o sta svolgendo. La concentrazione ematica di ipoxantina è

direttamente proporzionale allo stato di allenamento.
Gli indicatori biologici comunemente usati per valutare la risposta dell'atleta all'esercizio e l'adattamento muscolare, quali: V, concentrazione plasmatica del lattato, frequenza cardiaca, O2max sembrano avere un'applicabilità limitata.
Secondo uno studio recente, la concentrazione plasmatica di ipoxantina prodotta dal catabolismo dell'ATP in condizioni anaerobiche è un indicatore dello stato di allenamento negli atleti professionisti di livello ("atleti d'élite") altamente allenati.
In uno studio effettuato da Parolin (1999) sono state misurate le sorgenti di energia utilizzate nell'esercizio HIT di durata di 6, 15 e 30 s. È stata calcolata la velocità di ripristino dell'ATP e il contributo della PCr, della glicolisi e dell'ossidazione aerobica.
In funzione del tempo "diminuisce il contributo alla produzione di energia da parte della PCr e

della glicogenolisi con l'aumento delladurata dell'esercizio, aumentano quello dei processi ossidativi".Il risultato è una diminuzione della velocità di riconversione dell'ATP.Parolin (1999) ha misurato anche la potenza ottenibile in 30 sec diesercizio massimale (test Wingate)."Il picco di potenza viene ottenuto nei primi 5 sec, seguito da un declinocostante nei successivi 30 sec".Si assiste ad un uso predominante di PCr nei primi 5 sec, poi un aumentodella glicolisi nei successivi 25 sec, ed infine un utilizzo del metabolismoaerobico con ulteriore calo di potenza, dovuto alla velocità limitata diproduzione dell'ATP.La sessione di esercizio ad alta intensità utilizza i carboidrati a unavelocità molto elevata (metabolismo anaerobico).Il glicogeno muscolare diminuisce rapidamente nelle fibre di tipo 2X con produzione di glucosio.Il glucosio nelle fibre di tipo 2X può indurre la fatica per accumulo del

Il lattato è un prodotto

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A.A. 2021-2022
96 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/10 Biochimica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Giulyaz01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biochimica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Mischiati Carlo.