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STRUTTURA PRIMARIA
In biochimica, la struttura primaria di una biomolecola è la descrizione esatta della sua
composizione atomica e dei legami tra gli atomi (inclusa la stereochimica). Per un tipico bipolimero
lineare non ramificato (come una molecola di DNA o RNA, o le proteine) la struttura primaria
equivale alla sequenza ordinata con cui le singole sub unità monomero si succedono lungo la
catena. La prima ipotesi sulla struttura primaria delle proteine venne avanzata nel 1882 dal chimico
francese E. Glimaux.
I polimeri degli AA sono detti peptidi e proteine, la formazione di un dipeptide è accompagnata
dalla perdita di una molecola di acqua (deidratazione) dal gruppo alfa-carbossilico di un AA e dal
gruppo alfa-amminico dell’altro. Il legame peptidico è essenzialmente planare, cioè sei atomi
giacciono sullo stesso piano: Calfa, C (triplo legame) O , NH e Calfa del secondo AA. La
lunghezza intermedia tra il legame singolo ( 1,49 A) e il legame doppio (1,27 Ampere) è di 1,32 A. i
legami peptidici delle proteine sono in configurazione trans. Al contrario del legame peptidico, i
legami NH-Calfa e Calfa=CO sono liberi di ruotare permettendo alle proteine di assumere nello
spazio conformazioni diverse. Non tutte le conformazioni però sono permesse, infatti il grafico di
Ramachandran permette di raggruppare i valori di angoli permessi. Ogni punto sul grafico ha come
coordinate i valori dell’angolo Y (fi) sulle ordinate e i valori dell’angolo omega sulle ascisse.
STRUTTURA SECONDARIA
Una struttura secondaria regolare si ha quando ogni angolo diedro fi e omega rimane invariato
all’interno di un segmento. La struttura secondaria di un proteina può essere di diversi tipi: a-elica,
foglietto B, ripiegamenti (Turn) o struttura casuale (Random Coil). Questa ultima definizione però è
impropria perché l’avvolgimento di uno scheletro polipeptidico non è mai casuale.
ALFA ELICHE
È una struttura estremamente stabile grazie soprattutto alla disposizione dei legami a idrogeno. Si
distinguono eliche destrogire (in cui lo scheletro si avvolge in senso orario) e levogire (meno stabili
in senso antiorario). Sono caratterizzate da una particolare spaziatura dei residui, un asse
longitudinale al centro dell’elica, catene laterali degli AA rivolte verso l’esterno, legami a H
all’interno dell’elica tra il residuo n e n+4. L’unità ripetitiva è il singolo giro dell’elica di 5,4 A con
omega= -60° e fi = da -45° a -60° . ogni giro di elica è formato da 3,6 residui (13 atomi chiusi da un
legame ad idrogeno che si forma). Non formano alfa-eliche: Glu, Lys e Arg a Ph 7.0, Pro per la
rigidità e Gly per l’eccessiva mobilità.
FOGLIETTI BETA
Sono costituiti da più catene polipeptidi che, legami a H tra segmenti adiacenti, gruppi R che
sporgono al di fuori., catene parallele e antiparallele. Hanno un periodo di 6,5 A per la parallela e di
7 A per l’antiparallela (la distanza tra gli AA è di 3,5 A contro gli 1,5 A dell’elica) e hanno angoli
omega di -119° -139° e fi di +113° +135°. I foglietti antiparalleli sono più stabili e spesso sono
esposti all’ambiente esterno. Sono di solito collegati da B-turn e vanno a costituire strutture anche
complesse come : beta-turn-beta , up-down e Greca. I foglietti paralleli si trovano in genere
connessi ad alfa eliche all’interno delle proteine.
RIPIEGAMENTI
Presenti in proteine globulari, collegano le estremità di due segmenti adiacenti (sia alfa che beta).
Formano un ripiegamento di 180° che comprende 4 residui eil gruppo carbonilico del 1° AA forma
un legame a H con il gruppo amminico del 4 residuo. Spesso sono presenti Gly e Pro.
STRUTTURE SUPERSECONDARIE
La struttura supersecondaria è un’organizzazione spaziale costituita da diversi elementi di struttura
secondaria e dalle connessioni che li uniscono. Tra questi ricordiamo i motivi e i ripiegamenti,tra i
motivi ricordiamo il loop B-A-B, barile B , barile A-B e l’angolo A-A.
STRUTTURE TERZIARIE
In biochimica la struttura terziaria di una proteina costituita da una singola catena è la disposizione
nello spazio tridimensionale. Generalmente per determinare la struttura terziaria si utilizza il
metodo della diffrazione oppure ci si affida a tecniche più recenti come la spettroscopia di
risonanza magnetica nucleare, detta anche NMR. Le strutture terziarie delle proteine si dividono in:
- Proteine fibrose (collageno, miosina, fibriona e elastina)
- Proteine globulari (mioglobina, enzimi non allosterici, recettori a singola subunità)
ALFA-CHERATINA
Si è evoluta con una struttura adatta a resistere alla tensione, si trova solo nei mammiferi in
capelli, lana, unghie e pelle. Due eliche destrorse si avvolgono in un’unica elica sinistrorsa.
Quando due catene di alfa-cheratina con la stessa direzionalità si avvolgono una sull’altra formano
un superavvolgimento chiamato coiled-coil, tra questi troviamo actina e miosina.
FIBROINA
È formata da domini variabili alle estremità N e C terminali, affiancati da ampie regione (fino a 800
A) caratterizzate dalla ripetizione del motivo (Gly-Ser-Gly-Ala-Gly-Ala)n . questi tratti ripetitivi di
catena polipeptidica formano foglietti B in cui gli AA Gly si trovano su un lato del foglietto B e Ala e
Ser sull’altro lato.
COLLAGENO
Tre catene si organizzano per formare una tripla elica stabilizzata da legami a H intercatena. I
collageni, che conferiscono resistenza ai tessuti sono:
- Di primo tipo (es. collageno fibrillare)
- Di secondo tipo (nelle cartilagini)
- Di terzo tipo (vasi sanguigni)
- Di 4 tipo (membrana basale)
- Di quinto, sesto,nono e dodicesimo tipo (rivestono le altre fibre collagene)
La stretta impaccatura della tripla elica è favorita dalla presenza di molte Gly.
ELASTINA
È il principale componente delle fibre elastiche (70-90%), che si presentano con un “core”proteico
avvolto da una guaina di microfibrille. È altamente elastica e resistente ad agenti denaturanti; è
una componente fondamentale di organi sottoposti a stress ripetuti quali polmoni e le grandi
arterie.
MIOGLOBINA
È una proteina muscolare relativamente piccola che lega l’ossigeno, essa è costituita da 253 AA e
da un gruppo EME. La mioglobina ha 8 eliche interrotte da ripiegamenti, il gruppo EME è inserito in
una tasca idrofobica e 3 Pro si trovano ai livelli di ripiegamente (CIS) una è in trans in un’elica. Al
centro dell’eme c’è il Fe 2+ in grado legare l’ossigeno nei muscoli e nel cuore.
Per quanto riguarda la struttura 3D di una proteina è determinata dalla sua sequenza
amminoacidica ed il ripiegamento non avviena per scelte casuali ma seguendo il folding proteico.
Dove ogni sequenza amminoacidica determina una particolare struttura. Perché non avviene per
ripiegamenti casuali? Per il paradosso di Cyrus Levinthal. In alcuni casi il folding non avviene in
modo spontaneo ma è aiutato dagli chaperoni molecolari, grossi complessi proteici che catturano
le proteine parzialmente faldate e mediante idrolisi di ATP favoriscono il loro corretto avvolgimento.
In altri casi il folding non avviene in maniera corretta e le proteine tendono ad assumero
configurazioni particolari che causano malattia: le fibrille amiloidi che sono strutture B altamente
insolubili, tra queste ricordiamo peptide B amiloide (Alzheimer e Parkinson).
STRUTTURA QUATERNARIA
Hanno struttura quaternaria, quelle proteine che presentano più di una catena polipeptidica
(subunità) come : emoglobina, anticorpi e enzimi allosterici.
EMOGLOBINA
Contiene 4 catene polipeptidi che e 4 gruppi prostetici eme, in cui gli atomi di ferro sono allo stato
ferroso Fe 2+, esso si satura di ossigeno a livello polmonare e lo rilascia nei tessuti. La struttura
3D dell’emiglobina è simile a quella della mioglobina in quanto entrambe appartengono alle
globine. La mioglobina (MB) è un monomero mentre l’emoglobina (Hb) è un tetramento, Hb lega e
rilascia ossigeno meglio di quanto facciano 4 Mb. La Mb lega l’ossigeno con andamento iperbolico
mentre l’emoglobina con andamento sigmoidale. L’Hb esiste in due conformazioni:
- deossiHb stato T (teso) bassa affinità per l’ossigeno
- ossiHb stato R (rilassato) alta affinità per l’ossigeno
Il primo, il deossi Hb presenta numerosi legami ionici che si rompono.
Esiste inoltre l’emoglobina fetale: affinchè il feto possa acquisire ossigeno dalla madre, le subunità
beta sono costituite da subunità gamma. Oppure l’emoglobina glicata (HbA1c) si forma quando il
glucosio presente nel sangue, in caso di diabete si lega alla catena beta dell’emoglobina. È una
proteina più ingombrante e meno agile che non è in grado di trasportare ossigeno allo stesso
modo dell’emoglobina e ciò causa una minore ossigenazione dei tessuti e organi.
Si parla inoltre si effetto di sostituzioni aminoacidiche in due casi, il primo caso è negli uccelli
migratori che volano ad alta quota e 3 AA della catena alfa e uno della catena B sono sostituiti da
AA che portano ad una minore formazione di ponti salini in modo da stabilizzare lo stato R. Nel
secondo caso si parla di anemia falciforme che è una malattia ereditaria dovuta ad una mutazione
puntiforme che porta alla sostituzione di un singolo AA. Nella maggior parte dei casi una
sostituzione di AA non altera struttura e funzione ma in questo caso si formal’Hbs.
IMMUNOGLOBULINE (Ig)
Sono anticorpi prodotti dai linfociti B in risposta ad un’infezione. Gli IGG sono la classe principale
di Ig , le IGM sono le prime ad essere secrete ed infine le IGE interagiscono con basofili e
mastociti.
RECETTORI
I recettori di membrana sono proteine (o glicoproteine) che possono avere o meno una struttura
quaternaria e permettino il riconoscimento di Ligandi all’esterno della cellula e permettono di
trasportare l’infiammazione all’interno della cellula stessa andando a modificare il suo metabolismo
o la sua espressione genica.
MEMBRANE, TRASPORTATORI E RECETTORI
Le membrane definiscono i confini esterni delle cellule e regolano il traffico di molecole attraverso
questi confini. Le membrane sono resistenti ma flessibili. Nelle cellule eucariotiche le membrane
dividono lo spazio in compartimenti discreti. Si possono riscontrare tre tipi di proteine, che
differiscono fra loro per il ruolo con cui sono associate alla membrana:
- proteine integrali di membrana
- proteine periferiche di membrana
- proteine anfiprotiche
la membrana è un mosaico fluido dove i fosfolipidi formano un doppio strato in cui le regioni non
polari dei lipidi sono disposte all’interno della struttura e le teste polari guardano invece