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RECETTORI ASSOCIATI A RECETTORI CON ATTIVITA’ TIROSIN CHINASI
E non RECETTORI ad attività tirosin chinasica.
Via di segnalazione Jak-STAT
I recettori delle citochine non
possiedono attività enzimatica intrinseca,
ma sono associati con tirosin chinasi
citoplasmatiche chiamate Jak.
SBOBBINA:
STAT famiglia di cui STAT3 è la più
imprtante perché è risultata attivata nei
tumori.
Meno step nella rispsota, più veloce.
RECETTORI MONOMERICI dimerizzano
quando si lega la citochina.
Si autofosforilano e fosforilato recettore
associato. Subito il recettore è
riconosciuto da proteina STAT (es.
STAT3). Fosforilato dominio SH2 che
interagisce con la molecola
Nella forma fosofirilaza entrano subito
nel nucleo.
Mediano attività rispsota infiammatoria, crescita cellulare, metastatizzazione, proteine
che regolano ciclo cellulare. RISPOSTA PROLIFERATIVA, IMMORTALITA’, CRESCITA,
ANGIOGENESI (per alimentazione del tumore).
Ci sono proteine come SOCS PIAS che defosforilano STAT3 e la bloccano. Controllano
risposta.
SOCS1 è citosolina, defosforila recettore e la STAT
PIAS è fosfatasi nucleare e la defosforila nel nucleo, importante perche la inattiva
quando sta agendo come fattore di trascrizione.
Se risposta costante, sempre attiva, si ha tumore: ne favorisce formazione e anche
metastatizzazione, migrazione.
ABBIAMO VISTO LE VIE DI SEGNALAZIONI PIU’ FREQUENTI CON CUI LA CELLULA
RISPONDE
ES RISPOSTA NON METABOLICA
COINVOLGIMENTO RECETTORE A SETTE ELICHE NEI SENSI
RECETTORI DELLA VISTA
Conivolgimento recettore a 7 eliche in una rispsota non metabolica ma sensoriale.
RECETTORI SENSORIALI: canali di comunicazione tra ambiente esterno e ipotalamo
(che tiene sotto controllo tutte le reazioni del nostro organismo).
CLASSIFICAZIONE DEI RECETTORI IN BASE ALLA FORMA DI ENERGIA ALLA QUALE
SONO SELETTIVAMENTE SENSIBILI:
Chemocettori (sostanze)
Meccanocettori (tatto, energia meccanica)
Nocicettori (dolore)
Termocettori (temperatura)
Fotorecettori (visione)
Recettori acustici (onde sonore)
Sono SELETTIVI per un specifica forma di energia (modalità sensoriale) e ALTAMENTE
SENSIBILI agli stimoli poiché possono amplificare stimoli ricevuti e TRASDUCONO
stimoli sensoriali convertendo l’energia contenuta negli stimoli in impulso nervoso e
amplificandola.
Alcuni recettori sono loro stessi dei canali o coinvolgono canali per gli ioni.
Morfologia tipica per rispondere a uno stimolo.
Es. meccanocettori memrbana ricca di canali ionici che rispondono a stiramento,
membrana molto flessibile.
Ogni recettore è più sensibile nei confronti di uno specifico tipo di energia. Si dice
pertanto che ogni tipo di cellula recettrice normalmente risponde solo ad uno stimolo
adeguato.
Sono i meccanismi molecolari insiti nella membrana del recettore a determinare quale
sia lo stimolo adeguato di un recettore.
Esempi:
Le cellule fotorecettrici contengono un pigmento visivo fatto di molecole (rodopsina)
capaci di catturare i quanti di luce; in questo processo la struttura di tali molecole va
incontro ad una alterazione transitoria. Il pigmento stesso fa parte della membrana
cellulare, cosicché il cambiamento conformazionale molecolare produce nella
membrana una variazione di conduttanza (potenziale d’azione), che produce un
segnale elettrico.
Una cellula meccanorecettrice è dotata di una membrana che risponde ad una lieve
distorsione o ad uno stiramento (possiede canali ionici che si aprono in risposta ad uno
stiramento della membrana).
MECCANISMO BASE PER I 5 SENSI:
trasformare stimolo in segnale elettrico, variazione del potenziale di membrana
del recettore.
Quando raggiunge in valore standard, arriva a fascio afferente che va al SN e si ha
risposta.
I recettori sensoriali trasformano un tipo di energia (meccanica, chimica, luminosa) in
un segnale elettrico, cioè in una variazione del potenziale di membrana (potenziale del
recettore)
Quando il potenziale del recettore raggiunge un valore soglia, nascono uno o più
potenziali di azione lungo la fibra nervosa afferente
L’energia dello stimolo adeguato modifica la membrana dei recettori sensoriali
provocando l’apertura o la chiusura di canali ionici (es. canali per il Na+, il quale
entra e depolarizza la membrana) con conseguente variazione del potenziale di
membrana. Questa variazione del potenziale di membrana è detta potenziale del
recettore
Due tipi di canali ionici:
Canali a PORTA MECCANICA: la deformazione della membrana può far aprire un
canale che lascia passare sodio e potassio, col depolarizzazione. Es. recettori tattili
hanno canali di questo tipo
Canali a PORTA CHIMICA: una certa sostanza può far aprire o chiudere un canale
che fa passare sempre sodio e potassio. Es recettori dolorifici.
Olfatto, visione, gusto dipendono da recettori collegati a proteine G a 7 eliche
che per produrre poteinziale di membrana non attivano PKA come a livello metabolico
con adrenalina ad esempio, ma attraverso la regolazione di canali ionici. Non più cAMP
ma attraverso nucleotidi ciclici che regolano canali ionici.
DISTINZIONE TRA RISPOSTA METABOLICA E SENSORIALE.
I canali CNG (cyclic-nucleotide-gated)
Attivati da cAMP o cGMP, prodotti da enzimi adenilato o guanilato ciclasi e distrutti da
fosfodiesterasi.
Distinguere risposta metabolica da sensoriale
VISTA si basa sull’assorbimento della luce da parte delle cellula.
Cornea: Glicolisi aerobia e via del pentoso fosfato
Cristallino : formato da acqua e proteine , glicolisi anaerobia
Retina: glicolisi anaerobia e fotorecettrici dell’occhio
Retinaglicolisi anaerobica (meccanismo energetico peculiare). NON DEVE
ARRIVARE OSSIGENO NELLA RETINA. Retina è un doppio strado lipidico che
sarebbe ossidato dall’ossigeno se arrivasse qui, sarebbe danneggiata da
attività semiradicalica dell’ossigeno. Acidi grassi insaturi sarebbero
danneggiati.
Cornea e cristallino hanno glicolisi aerobica.
La retina contiene quattro strati di cellule: (NON SERVE STRUTTURA)
1.Epitelio pigmentato
2.Fotorecettori
3.Cellule bipolari (fanno da ponte)
4.Cellule gangliari (collegate con nervo ottico)
CONI e BASTONCELLI
La retina e’ un disco circolare con diametro di circa 42 mm che ricopre la superficie
posteriore dell’occhio ed è sensibile alla luce come una pellicola fotografica; essa
recepisce e compone le immagini visive e le trasmette successivamente al cervello.
Sulla sua superficie sono collocate ed operano due categorie di cellule (fotorecettori)
sensibili alla luce: I CONI, così chiamati per la loro forma, che recepiscono soprattutto i
particolari delle immagini ed i vari colori. Responsabili della visione a colori.
I BASTONCELLI, dalla linea allungata ed affusolata, i quali reagiscono prevalentemente
al contrasto fra il chiaro e lo scuro ed al movimento degli oggetti. Sensibili anche a
bassi livelli di luce, ma incapaci di distinguere i colori.
STRUTTURA:
coni e bastoncelli sono i trasduttori della luce. Sono cellule altamente specializzate che
hanno strutture peculiari simili:
Segmento esternopresenta dischi che contengono il pigmento visivo. Dischi
impaccati che derivano dalla membrana esterna del fotorecettore. I dischi sono
soggetti ad un rapido turn-over. Quelli più vecchi sono eliminati all’apice del
fotorecettore, mentre quelli più nuovi derivano dalla parte a contatto con il soma
Segmento internoterminale sinaptico in contatto con le cellule bipolari
Soma nucleo , mitocondri, RE, golgi etc.
La prima parte della visione è chiamata fototrasduzione ed attraverso essa un
segnale luminoso viene trasformato in segnale chimico e quindi in segnale elettrico
COME AVVIENE LA TRASFORMAZIONE DI UNA ENERGIA LUMINOSA IN VISIONE?
FOTOTRASDUZIONE
Segnale energetico luminososegnale chimico (secondo messaggero)segnale
elettrico (impulso nervoso).
Membrana ripiegata per aumentare numero di recettori.
Cellule fotorecettori costantemente rinnovati. Apice è la parte vecchia che viene
degradata (dischi vecchi) e riprodotti nella parte a contatto con il soma.
OPSINA + derivato VITAMINA A (retinale, cis)= RODOPSINA
RECETTORE A 7 ELICHE più abobndante, primo a essere cristalizzato e studiato.
RODOPSINA: proteina presente nei dischi del segmento esterno dei fotorecettori,
sintetizzata nel segmento interno e matura nel RE, e nel Golgi. Trasportata poi nel
segmento esterno. E’ una proteina integrale di membrana con 7 eliche la
attraversano. Recettore a 7 eliche. Regione ammino terminale glicosilata
(due oligosaccaridi legati a Asn-2 e Asn-15) ed è molto compatta.
Il cromoforo è legato mediante una base di Schiff al residuo lys296 sulla settima elica
della rodopsina. Legame covalente, è un GRUPPO PROSTETICO. (se durante cambio
conformazionale non fosse legato covalentemente sarebbe buttato fuori e non ci
sarebbe la visione)
L’assorbimento della luce provoca l’isomerizzazione del gruppo 11-cis-retinale della
rodopsina nella sua forma tutto-trans
Questa isomerizzazione causa uno spostamento dell’atomo di azoto della base di
Schiff di circa 5A°. Gruppo prostetico di spsota di 5°. Movimento atomico crea altro
movimento atomico nel recettore, attivano trasducine.
L’energia luminosa di un fotone è trasformata in movimento atomico.
Nella forma tutto-trans perde affinità per l’opsina, per via di un ingombro sterico che si
viene a formare.
Passaggio tutto cis tutto trans con una serie di passaggi del movimento
atomco del braccio della rodopsina.
La rodopsina passa rapidamente attraverso una serie di intermedi (che corrispondono
a divrse lunghezze d’onda) fino alla metarodospina II che è la forma attiva del
reettore che determina variazione elettriche nel fotorecettore. Essa subisce idrolisi
(dissocia) del legame fra opsina e retinale tutto-trans. Il pigmento viene quindi
retinale isomerasi
ripristinato nell’epitelio pigmentato grazie all’azione della che lo ri-
isomerizza a 11-cis, il quale si lega nuovamente all’opsina.
Quando la rodopsina è trasformata nella sua forma attiva (metarodopsina II) viene
attivata la proteina G trasducina.
Il potenziale elettrico transmembrana è prodotto dalla pompa della Na+K+ ATPasi. Un
canale ionico controllato da cGMP modifica il potenziale di membrana nei coni e
bastoncelli.
Al buio, nei fotorecettori e’ fortemente attiva una guanilato ciclasi, che produce cGMP.
Il cGMP mantiene aperti i canali ionici che portano una corrente cationica. I
fotorecettori sono depolarizzati (Vz=-35/-40 mV) per la presenza di una corrente
entrante stazionaria (corrente al buio) La luce riduce la concen