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FADH
prenderà il nome di (radicale semichinonico). Se all'anello ci sono legati due atomi di
FADH
idrogeno, allora prenderà il nome di . Questo secondo atomo di idrogeno sarà legato
2
all'azoto in posizione para sull'anello terminale del gruppo isoallosazinico, ed il doppio
legame presente nell'anello terminale scompare, formandosi invece un doppio legame tra
l'anello centrale e quello terminale affinché le valenze dell'atomo di carbonio vengano
rispettate. La carenza della vitamina B2 o riblofavina si manifesta soprattutto sulla pelle e
sulla membrana mucosa.
NAD: nicotinammide adenina dinucleotide ha il ruolo biologico di trasferire gli elettroni e
nicotinamìde
permettere le ossido-riduzioni. La è anche conosciuta come niacina (o
vitamina PP, vitamina B3)
Pellagra-Preventing, o e derivata dalla piridina. È proprio
questa struttura che svolge il ruolo biologico generale della molecola, potendo essa donare/
accettare atomi di idrogeno. Il NADP (nicotinammide adenina dinucleotide fosfato) ha la
stessa struttura di base del NAD, con l'aggiunta di un gruppo fosfato esterificato al gruppo
ossidrilico del carbonio 2' dell'adenosina.
Il ciclo di krebs conta otto passaggi che negli eucarioti avvengono interamente nei
mitocondri; quattro di questi passaggi sono ossidazioni in cui l’energia è conservata sotto
forma di coenzimi ridotti NADH e FADH2. In totale ad ogni giro del ciclo entra un gruppo
1 reazione
acetile come acetil-CoA ed escono due molecole di CO2. La del ciclo è la
a citrato,
condensazione dell’acetil-CoA e dell’ossaloacetato a formare sotto catalisi
dell’enzima citrato sintetasi. La reazione passa per l’intermedio citroil-CoA che rapida-
mente idrolizza a CoA libero e citrato con rilascio dal sito attivo. A seguito del primo step
del ciclo il CoA viene riciclato per partecipare alla carbossilazione ossidativa di una
2 reazione
seconda molecola di piruvato grazie al complesso PDH. Nella l’enzima acnitasi
a
catalizza la reversibile conversione del citrato ad isocitrato attraverso la formazione
dell’intermedio cisaconitato, un acido tricarbossilico. La reazione prevede prima la
rimozione di una molecola d’acqua, con formazione di un doppio legame, e successivamente
l’aggiunta dell’acqua rimossa con formazione dell’isocitrato e quindi scambio di posizione
tra gruppo -OH e idrogeno. Nella cellula la reazione è spinta verso destra perchè l’isocitrato
viene rapidamente consumato nel passo successivo del ciclo e dunque la sua
concentrazione per lo stato stazionario risulta sempre abbassata. L’enzima isocitrato
3 reazione,
deidrogenasi catalizza, nella la decarbossilazione ossidativa dell’isocitrato a
a
formare α-ketoglutarato. Esistono due diverse forme di questo enzima nelle cellule, una che
richiede NAD+come accettore di elettroni e una che per lo stesso scopo richiede NADP +: è
questa l’unica differenza in due reazioni altrimenti identiche. Probabilmente l’esistenza
della forma NADP + dipendente è legata alla produzione di NADPH, essenziale nelle vie
anaboliche riduttive della cellula. Entrambe le forme dell’en zima sono Mg dipendenti in
2+
quanto questo ione stabilizza gli intermedi che vengono creati (principalmente
l’ossalosuccinato, che viene a crearsi dopo la rimozione dei due idrogeni ma prima della
4 reazione
rimozione dell’anidride carbonica). Nella si ha una decarbossilazione
a
ossidativa in cui l’α-ketoglutarato viene convertito a succinil-CoA da parte del complessoα-
ketoglutarato deidrogenasi. L’accettore di elettroni in questa reazione è NAD+ mentre CoA è
il carrier del gruppo succinile. L’energia di ossidazione del reagente è conservata nella
5
formazione del legame tioestere del succinil-CoA. In analogia all’acetil-CoA, nella a
reazione, il succinil-CoA ha un grande potenziale di idrolisi del legame tioestere: in questo
step l’energia liberata dalla rottura del legame è usata per formare un legame
fosfoanidridico su GTP o ATP con la parallela formazione di succinato. L’enzima che
catalizza questa reversibile reazione è la succinil-CoA sintetasi e durante la reazione viene
esso stesso fosforilato prima di cedere il gruppo fosfato ad ADP o GDP. Le cellule animali
possiedono due diverse succinil-CoA sintetasi, una specifica per ADP e una specifica per
GDP. Nel caso di formazione di GTP il risultato ultimo è comunque l’accumulo di energia
sotto forma di ATP in quanto l’enzima nucleoside difosfato chinasi catalizza la reazione GTP
⇋
+ ADP ATP + GDP. Questa reazione non comporta variazioni nell’energia libera: GTP e ATP
sono energeticamente identici. Il succinato formato a partire dal succinil-CoA viene
6 reazione,
ossidato, a fumarato dalla flavoproteina succinato deidrogenasi. L’accettore di
a
idrogeno è dunque il FAD e negli eucarioti è da notare come questa proteina sia saldamente
alla membrana interna del mitocondrio. Il malonato, un analogo del succinato normalmente
non presente nelle cellule, è un forte inibitore competitivo dell’enzima e la sua presenza nel
mitocondrio è sufficiente a bloccare il ciclo di Krebs. L’idratazione reversibile del fumarato
7 reazione
a L-malato, della è catalizzata dalla fumarasi che è un enzima altamente
a
stereospecifico: catalizza l’idratazione del doppio legame trans del fumarato ma non quella
del doppio legame cis del maleato (l’isomero cis del fumarato). La stereospecificità è valida
anche nela reazione inversa: il D-Malato non è substrato per l’azione della fumarasi. Nell’8 a
reazione
del ciclo di Krebs la L-malato deidrogenasi catalizza l’ossidazione dell’L-malato a
ossaloacetato, che viene continuamente rimosso dalla reazione promossa dalla citrato
sintetasi: è questo il motivo per cui l’equilibrio viene continuamente spostato verso la
formazione del prodotto.
Per ogni acetilCoA che entra nel ciclo di Krebs si producono 12 ATP.
Regolazione del ciclo di Krebs: la prima regolazione del ciclo si ha a livello di PDH, che è
fortemente inibita dal suo prodotto diretto e dai prodotti del ciclo: ATP, acetil-CoA e NADH;
AMP, CoA e NAD+, che invece vengono accumulati quando vi è scarsità di acetato, sono tutti
attivatori allosterici del complesso della piruvato deidrogenasi. Una volta iniziato il ciclo di
Krebs vero e proprio si hanno regolazioni ai tre step esoergonici; in tutti i casi l’inibizione è
data dai prodotti del ciclo, mentre l’attivazione è data da ADP e da Ca2+che segnala
contrazione muscolare e prevista richiesta di ATP.
Reazioni anaplerotiche: sono quell'insieme di reazioni che servono per rifornire il Ciclo di
Krebs degli intermedi sottratti per la sintesi di vari composti (glucosio da Acido
Ossalacetico, acidi grassi e steroli da Acido Citrico, etc.) senza passare attraverso la
formazione di Acetil-CoA. Esse richiedono la fissazione dell'anidride carbonica.
Catena respiratoria e fosforilazione ossidativa
Nel terzo stadio della respirazione cellulare l'ossigeno molecolare O2 ossida i coenzimi
ridotti NADH e FADH2 che sono stati generati dalla glicolisi, dalla decarbossilazione
ossidativa e dal ciclo di Krebs. Le reazioni sono le seguenti: NADH + 1/2 O2 + H+ NAD+ +
H2O e FADH2 + 1/2 O2 FAD + H2O, sono fortemente esoergoniche. L'energia libera DG°' non
viene dispersa come calore, ma è utilizzata per produrre una differenza di pH tra la matrice
e lo spazio intermembrana, che a sua volta provoca una reazione di fosforilazione che
genera ATP da ADP e fosfato inorganico. La reazione complessiva è quindi chiamata
fosforilazione ossidativa. Gli elettroni che vengono ceduti dal NADH e dal FADH2
molecole trasportatrici di elettroni
giungono all'ossigeno attraverso una serie di chiamate
nel loro insieme catena respiratoria e organizzate in quattro complessi proteici chiamati
complesso 1, 2, 3 e 4. Sia la catena respiratoria che la fosforilazione ossidativa sono
localizzate nella membrana interna dei mitocondri. La decarbossilazione ossidativa, il
ciclo di Krebs e la beta ossidazione degli acidi grassi, che producono la maggior parte del
NADH e del FADH2, sono localizzate nella matrice mitocondriale a ridosso della catena
respiratoria. Il flusso di elettroni lungo la catena respiratoria provoca uno spostamento di
ioni H+ dalla matrice verso lo spazio intermembrana in corrispondenza dei complessi 1, 3 e
4 che, per questo, sono chiamati pompe protoniche (il complesso, invece, 2 è inattivo). Si
genera così nello spazio intermembrana un ambiente acido, mentre nella matrice un
ambiente basico. A questo punto entra in azione il complesso enzimatico ATP sintasi che
produce ATP, a partire da ADP e fosfato inorganico, sfruttando la tendenza degli ioni H+ a
reagire con gli ioni OH- per formare H2O. L'ossidazione di una molecola di NADH fa scorrere
2 elettroni nella catena respiratoria attraverso i complessi 1, 3 e 4 e quindi spinge 10 H+
(4+4+2) nello spazio intermembrana e produce 2,5 molecole di ATP. L’ossidazione di un
FADH2, invece, fa scorrere 2 elettroni nella catena respiratoria attraverso i complessi 2, 3 e
4 e quindi spinge solo 6 H+ (4+2) nello spazio intermembrana e produce solo 1,5 molecole di
ATP. Per concludere, l'ossidazione e la fosforilazione sono processi accoppiati per mezzo di
una differenza di concentrazione di ioni H+ creata a cavallo della membrana interna
mitocondriale.
catena respiratoria
La infatti utilizza l'energia liberata dall’ossidazione di NADH e FADH2
ad opera di O2 per produrre un flusso di elettroni che a sua volta produce un lavoro, lo
spostamento di ioni H+ dalla matrice allo spazio intermembrana. Nei mitocondri NADH e O2
non reagiscono direttamente tra loro, ma le due semi-reazioni avvengono in posti diversi e
gli elettroni vengono trasferiti dalla semi-reazione di ossidazione del NADH a quella di
riduzione di O2 attraverso una serie di molecole trasportatrici di elettroni, la catena
respiratoria, che si comporta come un filo elettrico. Il flusso di elettroni compie un lavoro
chimico inducendo alcuni complessi proteici di membrana a trasferire ioni H+ da un lato
all'altro della membrana interna dei mitocondri. La catena respiratoria è costituita da
quattro complessi proteici che contengono dei coenzimi redox saldamente legati. Gli
elettroni vengono trasferiti da un gruppo redox al successivo attraverso potenziali
progressivamente crescenti compresi tra -0,32 V della coppia NAD+/NADH e +0,82 V della
coppia O2/H2O. Solo i complessi 1, 3 e 4 sono in grado spostare gli ioni H+ e per questo sono
chiamati pompe protoniche. Gli elettroni vengono trasferiti dai complessi 1 e 2 fino al
complesso 3 per mezzo del coenzi